I temi che proponi sono di natura esistenziale e potrebbero essere sviluppati per decine e decine di pagine.
Chiedendo consigli ad amici e conoscenti ti troverai di fronte ai due estremi opposti: chi ti sprona ad avere figli perchè rappresentano per una coppia l'unica possibile ragione di vita e chi ti raccomanderà caldamente di evitarli se non vuoi condannarti a condurre una intera vita spesa in funzione di essi.
La decisione di avere figli non è come decidere di adottare un tenero cucciolo di Labrador: avere un figlio è un evento che stravolgerà (nel bene e nel male) quasi completamente il tuo stile di vita per almeno un ventennio e dovrebbe pertanto essere una decisione personale e ponderata e non essere condizionata da pressioni sociali o da aspettative di terzi al di fuori della coppia.
Premesso quindi che la decisione rimane strettamente personale, puoi comunque cercare di cogliere quale sia il sistema di riferimento con cui rapportarti, in relazione al tema principale del thread.
Allora immagina che ti venga concesso un tempo-vita di 80 anni, un lungo viaggio da riempire di significato, di esperienze di vita che ti portino gratificazione e che non ti facciano rimpiangere sul punto di morte di aver sprecato la tua intera esistenza buttando gran parte del tuo tempo in attività sgradevoli, indesiderate o inutili.
Nel terzo millennio le esperienze di vita che è possibile fare sono talmente tante e varie che occorre compiere delle scelte molto selettive, in funzione del tempo e del denaro di cui si può disporre.
Tempo e denaro sono entrambe risorse scarse nella vita contemporanea ed ognuno di noi deve riuscire ad individuare il proprio corretto bilanciamento: se sprechi troppo tempo per accumulare denaro non avrai poi abbastanza tempo per godertelo, se non hai accumulato abbastanza denaro dovrai riempire la tua vita di esperienze che ne consumino una quantità minima e vendere gran parte del tuo tempo-vita per poter sopravvivere.
La decisione di avere figli nel passato era quasi scontata, era uno dei modi più ovvi per riempire di significato la propria vita e da cui cercare di trarre gratificazione, non c'era internet, mezzi di trasporto veloci, i viaggi intercontinentali: con un figlio la vita si riempiva molto velocemente, il resto del tempo veniva impiegato per procacciarsi il cibo e sopravvivere, avere più di un figlio poteva essere addirittura un investimento economico.
Oggi non è più così, oggi avere un figlio rimane un investimento emotivo ma rappresenta un costo finanziario.
Oggi l'avere dei figli rappresenta una delle migliaia di opzioni che abbiamo per fare esperienze gratificanti con le quali riempire la nostra vita.
La differenza rispetto alle altre migliaia possibili opzioni consiste nel fatto che si tratta di un'esperienza totalizzante, non puoi decidere di restituirlo se dopo qualche anno scema la passione per l'allevamento di cuccioli umani.
E' un'esperienza totalizzante perchè ti obbliga a ripensare completamente il tuo stile di vita: per diversi anni ogni tua decisione dipende da quella creatura, vivi in funzione delle sue esigenze e necessità, diventa il tuo capo al quale obbedire a qualunque ora del giorno e della notte (soprattutto nei primi anni di vita).
Si tratta quindi di un'esperienza forte ed intensa, che sottrae tempo a tutto quello che avevi in mente o sognavi di fare nella vita (le altre nmila possibili opzioni culturali, sportive, agonistiche, di viaggio, di studio, ricreative, di dolce far nulla su un'amaca, etc).
Anche economicamente è un'esperienza costosa: per ogni figlio è come sottoscrivere un mutuo ventennale a tasso variabile, ci saranno anni più accessibili ed altri molto costosi (nido ed università fuori sede per esempio).
Ma se ne hai l'attitudine, allevare un cucciolo umano potrebbe essere una delle più memorabili esperienze della tua vita e valere tutti i soldi che hai speso per viverla.
L'aspetto economico è quello che più incide sul tema del vivere di rendita essendo la prole un'esperienza di vita costosa, quasi un lusso nel contesto italiano odierno.
Ciò non significa che vi è incompatibilità tra l'avere figli e il vivere un giorno di rendita, ma è indubbio che il traguardo diventi più difficile da raggiungere nei tempi sperati.
Ed ovviamente più figli farai, più si allontanerà nel tempo l'obiettivo FIRE, fino ad arrivare a far coincidere l'anno del vivere di rendita con l'anno della pensione di vecchiaia.
Quindi è ovvio che per un single od una coppia affiatata childfree l'obiettivo FIRE sia meno arduo da perseguire ma vi sono diversi esempi di utenti genitori in questo thread che sono in procinto di raggiungere il traguardo o che lo hanno già raggiunto da qualche anno.
Come si è sempre ripetuto in questo thread vi sono diversi parametri che possono fare la differenza tra un progetto FIRE destinato al successo o al probabile insuccesso: età target del ritiro, RAL, montante previdenziale, eredità, immobili di proprietà, stile di vita, condizioni di salute della famiglia, etc...