Vivere di rendita, posso (Vol. XXVI)?

Questa cosa del rischio mi ha sempre convinto poco.

Non ho citato tutto il tuo post per intero ma ormai, leggendoti da tempo qui su FOL, ho già capito dove vuoi andare a parare.
La mia sensazione (anche se tu ovviamente negherai tutto) è che tu da tempo sei intimamente tentato nel buttarti in qualche all-in per potere così dare una svolta alla tua vita vita. Magari un bel all-in con bond venezuelani, argentini , qualcosa che abbia un rendimento a doppia cifra oppure l'acquisto di qualche azione di quelle che oscillano parecchio. Una roba del tipo andare alla roulette e puntare tutta la posta sul rosso o sul nero...o la va o la spacca
Tuttavia tra l'azione e l'intenzione spesso esiste un certo divario rappresentato dalla ragione. Non hai il coraggio di buttarti in all-in del genere perchè sotto sotto la tua ragione ti avverte che potresti guadagnare molto ma anche perdere molto....quindi questa cosa del rischio alla fine ti convince...eccome se ti convince.
 
L'obbligazione media è meno rischiosa dell'azione media, semplicemente perché se fallisce l'obbligazione ha diritto di precedenza sull'azione... Alla peggio gli obbligazionisti diluiscono gli azionisti.

tu preferiresti avere una obbligazione venezuelana o una azione di Apple ?
Io preferirei avere una azione di Apple
 
tu preferiresti avere una obbligazione venezuelana o una azione di Apple ?
Io preferirei avere una azione di Apple

è come chiedere se preferisci uscire a cena con brad pitt o luciana turina

anche un etero preferisce brad pitt
 
Secondo uno studio, riportato da “Corriere.it”, in sintesi:

. Gli americani sono più ricchi di noi in media statistica (ricchezza divisa per il numero degli abitanti), ma più poveri di noi in mediana.
. L’italiano «medio» è più ricco dell’americano «medio». La maggioranza degli italiani è più ricca della maggioranza degli americani.
. L'Italia è Paese dove la maggior parte della popolazione è economicamente quasi una volta e mezzo più agiata che la maggioranza della popolazione del Paese più potente del mondo.

Penso sia vero.
Peccato però che qui si tende a consumare progressivamente la ricchezza prodotta nei decenni scorsi, vuoi per i disastri creati da una classe politica e dirigente poco lungimirante vuoi per le conseguenti debolezze strutturali che, complice la globalizzazione, ci stanno sempre più emarginando.
Ma credo sia anche un problema di mentalità che - magari sbaglio - vede le giovani generazioni yankee più motivate a creare ricchezza rispetto alle nostre che, non avendone colpa, mirano al posto pubblico, alla raccomandazione di turno o al patrimonio dei genitori.

Un grande futuro alle spalle.

Gli italiani sono ricchi perché hanno ereditato quello che i propri genitori hanno addebitato ai propri nipoti
 
Secondo uno studio, riportato da “Corriere.it”, in sintesi:
. Gli americani sono più ricchi di noi in media statistica (ricchezza divisa per il numero degli abitanti), ma più poveri di noi in mediana.
. L’italiano «medio» è più ricco dell’americano «medio». La maggioranza degli italiani è più ricca della maggioranza degli americani.

In America ci vivo e posso empiricamente confermare questa statistica. Nonostante gli stipendi vengano pagati ogni due settimane, molti lavoratori a meta' della seconda settimana vengono a chiedermi (lavoro in HR) anticipi o prestiti di cifre modestissime, 100 o 200 dollari.
C'e' una propensione al risparmio nettamente diversa tra americani e italiani ma questo secondo me, come ho ipotizzato altre volte, e' dovuto alla mentalita' acquisita. Gli americani consumano perche' sanno che poi il bucket verra' nuovamente riempito, e alla peggio un lavoro lo potranno sempre trovare anche a 80 anni. Gli italiani risparmiano perche' sanno che se qualcosa andasse storto sara' arduo rimettersi in carreggiata, e quindi un cuscino di sicurezza e' imprescindibile.
 
colgo l'occasione per rispondere anche a folonne per le sue parole deliranti in risposta al mio post...

Folonne il tuo atteggiamento nei confronti degli economisti(le tue testuale parole:"io non credo negli economisti")...e non parlo di un Bagnai o borghi qualsiasi , io facevo riferimento a Robert Shiller premio nobel per l'economia di qualche anno fa, e' un "tantino" maoista

Cercando "arithm" e/o "average" (parole chiave nei passaggi "infondati") non trovo niente (che possa corrispondere a
quanto scrivevi) nel libro che citavi "Irrational Exuberance" [edizione originale, Princeton, 2000]
 

Allegati

  • [Robert_J._Shiller]_Irrational_exuberance.pdf
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A me piacerebbe invece che il rischio non fosse solo "fatto percepire", ma che sia anche calcolato:
"c'è il 7% di probabilità che le tue obbligazioni greche non saranno rimborsate a scadenza"
[...]
In altre parole, manca, a mio avviso, la quantificazione del rischio ed al contrario è sempre presente un "anatema" che induce terrore"

So che a noi ingegneri piace vedere tutto riassunto in un numerino piuttosto che in un testo, lungo o corto che sia, pero' i giudizi delle agenzie di rating come Moody's o Standard&Poor's (AAA, AA, A, BBB ecc...) servono proprio a questo.
 
tu preferiresti avere una obbligazione venezuelana o una azione di Apple ?
Io preferirei avere una azione di Apple

Si, ma non capisco perché ti fossilizzi sui due casi estremi.
L'obbligazione di apple ha un rischio minore dell'azione di apple.
 
In America ci vivo e posso empiricamente confermare questa statistica. Nonostante gli stipendi vengano pagati ogni due settimane, molti lavoratori a meta' della seconda settimana vengono a chiedermi (lavoro in HR) anticipi o prestiti di cifre modestissime, 100 o 200 dollari.
C'e' una propensione al risparmio nettamente diversa tra americani e italiani ma questo secondo me, come ho ipotizzato altre volte, e' dovuto alla mentalita' acquisita. Gli americani consumano perche' sanno che poi il bucket verra' nuovamente riempito, e alla peggio un lavoro lo potranno sempre trovare anche a 80 anni. Gli italiani risparmiano perche' sanno che se qualcosa andasse storto sara' arduo rimettersi in carreggiata, e quindi un cuscino di sicurezza e' imprescindibile.

Ma ti chiedono i soldi per non usare la carta o perché hanno sforato il plafond?
Mi pare che quello che chiedono le carte negli USA da noi sia usura.
 
Vi invito a fare attenzione con le azioni, perchè è vero che il loro rendimento atteso è superiore alle obbligazioni, ma è superiore perchè sono più rischiose, quindi il potenziale di caduta è immensamente superiore ai bond. E i recuperi non è per nulla detto che siano rapidi come abbiamo visto in questi mesi, nulla vieta che ci si impieghi anni o decenni a recuperare. Così come ci sono state annate dove i bond hanno sovraperformato le azioni. Basare il proprio futuro sul fatto che le azioni saliranno per sempre o se scendono recuperareranno velocemente è un azzardo che io non sono disposto a correre senza un cuscinetto investito di molto superiore alle cifre di cui si è parlato nelle ultime pagine.
 
Ma ti chiedono i soldi per non usare la carta o perché hanno sforato il plafond?
Per vari motivi. Perche' all'azienda non pagano interessi, perche' hanno sforato il plafond, perche' hanno un credit score troppo basso per avere una carta, perche' non vogliono che la moglie veda dove spendono i soldi... la casistica e' lunga.

Mi pare che quello che chiedono le carte negli USA da noi sia usura.
Assolutamente. Fino al 25% a seconda del tuo credit score. Per me e' follia pensare di usare una credit card qui. Io ho solo la debit card + una secured credit card (dove sei tu stesso che garantisci con un deposito iniziale fino a $2,500) che avevo aperto per poter sviluppare il mio credit score.
 
marcofi ha scritto:
Perche', da ingegnere, ti sentivi "in dovere" di stare "sdraiato per terra in un cavedio a tirare cavi elettrici"?
bigmad ha scritto:
Si chiama umiltà e senso del dovere
Grazie per la risposta, ma vorrei fare(ti) alcune domande ulteriori (con la risposta incorporata):D

Al di la di un "doveroso" senso del dovere:

- quanti ingegneri conosci che lo avrebbero fatto al tuo posto? Non ritieni che un tale atteggiamento sia in contrasto con l'"ambizione di fare carriera" (e guadagnare di piu')

- dici di lavorare 8-20: non ritieni di dover lavorare meno per la ditta e piu' per te (la tua carriera, i tuoi investimenti)

- se avessi ricevuto 30 anni fa (o ricevessi oggi) 1/2/3 milioni di euro in eredita' faresti il rentier o ti sentiresti in dovere (per il giusto rispetto che si deve al denaro - comunque acquisito) di "studiare" e farlo "fruttare"

- un'ultima domanda: dici di aver fatto millemila domande di lavoro senza ricevere proposte apprezzabili, ma - mi sembra - non hai mai fatto un concorso per il pubblico impiego. Un laureato in materie STEM (anche oggi) non ha grossi problemi a trovare un impiego "vicino a casa" (ad es. come professore nelle scuole superiori). Anche se un insegnante NON lavora solo 18 ore e NON ha 3 mesi di ferie (come e' "credenza popolare") avresti avuto sicuramente molto piu' tempo (ed energie) per "curare i tuoi interessi finanziari e non".
 
In America ci vivo e posso empiricamente confermare questa statistica. Nonostante gli stipendi vengano pagati ogni due settimane, molti lavoratori a meta' della seconda settimana vengono a chiedermi (lavoro in HR) anticipi o prestiti di cifre modestissime, 100 o 200 dollari.
C'e' una propensione al risparmio nettamente diversa tra americani e italiani ma questo secondo me, come ho ipotizzato altre volte, e' dovuto alla mentalita' acquisita. Gli americani consumano perche' sanno che poi il bucket verra' nuovamente riempito, e alla peggio un lavoro lo potranno sempre trovare anche a 80 anni. Gli italiani risparmiano perche' sanno che se qualcosa andasse storto sara' arduo rimettersi in carreggiata, e quindi un cuscino di sicurezza e' imprescindibile.

Mi sento di poter confermare anche io questa statistica.
Di tanti amici e conoscenti/colleghi anche con stipendi molto elevati (la domanda “quanto guadagni” non è un tabù da loro, e mi sono ormai abituato a rispondere), pochissimi hanno risparmi “commisurati”, ma tanto debito, “smisurato”.
E il pagliaccio finisco sempre per essere io a tavola, perché risparmio, non ho la megavilla sborona negli Hamptons, il rifugio ad Aspen, l’appoggio a Orange County per l’amante...
Mavvafff...
 
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riavulill ha scritto:
Da quello che traspare ad oggi la globalizzazione ha portato come aspetti negativi:
1. iperconcumismo, aumento dello spreco, aumento dell'inquinamento e super produzione di beni spazzatura
2. corsa alla cost reduction e qualità sempre più scadente
3. spostamento delle attività produttive verso paesi a basso costo ed aumento della disoccupazione
4. beni e generi alimentari importati da paesi non sviluppati e privi di garanzie sui controlli a danno dell'economia locale
5. invasione di manovalanza a basso costo, riduzione dei salari e dei diritti dei lavoratori
6. impoverimento della maggioranza della popolazione e ricchezza sempre più concentrata in una piccola parte della società

Scusa @riavulill ti rispondo qui perché il vecchio thread è chiuso.

Sui punti 1-3 non so forse hai ragione
Punti 4. e 5. sono ottimi per il rentier ;)
Punto 6. l'importante è essere nella piccola parte. :D

FraFra85 ha scritto:
Sistema di prelievo VPW (prelievo variabile dal forum bogleheads) che annulla il sequence of return risk a fronte di variazioni di prelievo notevoli da un anno all’altro. Sul loro Wikipedia si trova un simulatore ben fatto per avere un’idea di come funziona.

Se ho capito il prelievo VPW è un sistema che punta comunque al depleting di tutto capitale.
Che è anche giusto, inutile portarseli nella tomba, molto all'americana.
Però se uno ha figli, e ragiona più all'Italiana, di solito gli si vorrebbe lasciare qualche cosa.

alfa71 ha scritto:
La parte che può essere veramente considerata a rischio arriva a malapena al 10%
In ogni caso , come ho già spiegato in diversi post, la consulenza finanziaria non ha lo scopo di battere i benchmark e sovraperformare i mercati.
La consulenza finanziaria ha lo scopo di portare ad un accrescimento del capitale in orizzonti temporali lunghi attraverso investimenti con assunzione del rischio moderata.

:eek: solo un 10% di azionario e/o bond hy/emerg.
Non lo sapevo, non ricordavo se avevi mai postato il tuo portafoglio fatto dal consulente.
Grazie.

Sterling should be treated like an emerging markets currency: analysts

Pensavate se noi invece dell'Euro avessimo avuto la liretta :eek:

Mi vengono i brividi solo al pensiero. :'(
 
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Per vari motivi. Perche' all'azienda non pagano interessi, perche' hanno sforato il plafond, perche' hanno un credit score troppo basso per avere una carta, perche' non vogliono che la moglie veda dove spendono i soldi... la casistica e' lunga.


Assolutamente. Fino al 25% a seconda del tuo credit score. Per me e' follia pensare di usare una credit card qui. Io ho solo la debit card + una secured credit card (dove sei tu stesso che garantisci con un deposito iniziale fino a $2,500) che avevo aperto per poter sviluppare il mio credit score.

Ciao, l'"american dream" dove con la meritocrazia, voglia di fare e impegno e una certa (media) intelligenza si possono fare cose che in Italia sono precluse perché comunque c'è tanto lavoro è vera o sono credenze popolari disseminate dagli esterofili in Italia?

E rileggendo i tuoi post precedenti quale potrebbe essere una stima dei F Y Money con i quali tu mandaresti tutti a F?
 
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gold sp.jpg
 
Carissimo Nemor, mi sento male per lui... :) ; ma come si fa dico io? mai piu' gambling in vita mia!!! M A I P I U'!!!! un bel portafoglio diversificato rendita si, ma mai piu un azzardo alla russia!

Tanti seguendo l’operatività di Russia sono finiti in bancarotta, alcuni qui sul forum parlavano di suicidio (reale).
Tante volte ci becca ma a forza di fare all in, basta sbagliare una volta per perdere tutto. Lui ha oltre 3 milioni e dovrebbe fermarsi. Ma continua a correre questi rischi enormi, ha comunque una pensione, credo lo faccia per l’adrenalina e un animo ludopatico. Gli auguro che vada tutto bene, per l’ennesima volta. Ma questo non è investire, è gambling e la ricetta per il disastro. Soprattutto se non ci si ferma anche quando va molto bene dopo aver accumulato diversi milioni.
 
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