La legge elettorale "e' da consegnare agli archivi" e la sua 'morte' in Parlamento rappresenta "un fallimento della politica". Cosi' il presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, Carlo Vizzini, decreta la fine ufficiale della riforma elettorale dopo mesi di trattative. La legge elettorale del resto, sottolinea Vizzini, "non e' stata citata tra quei provvedimenti che il Pdl vuole cambiare. E non credo sia una svista". Secondo Vizzini, rappresenta un fallimento della politica "che - ricorda - aveva assunto su di se' due compiti: la riforma della Costituzione con il dimezzamento dei parlamentari e la riforma elettorale. Dobbiamo farcene una ragione, ma dovremo anche spiegare agli elettori che andranno di nuovo a votare un simbolo senza sapere che cosa e chi c'e' dietro". (agi)
