Vogliamo solo sghei mica saracche da Saras!

Facendo le pulci al rialzo, e per considerare ipotesi alternative all'invesrione del trend e quindi testarle: Ieri alle 14.30 SRS e' scesa in un attimo ai minimi della giornata e di periodo per poi riprendersi subito e chiudere in positivi ai massimi di giornata (se escludiamo i primi strani 5 minuti all'apertura contrattazioni). Alle 14.30 anche il ftsemib ha avuto una scrollata spike al ribasso, subito riassorbita con crescita indice fino alla chiusura.

Ora se mettete il grafico indice e quelo di SRS dalle 14.30 alla chiusura, L'andamento dei due grafici sono quasi identici con spike in su' di titolo ed indice che occorrono in sincronia temporale (e.g. alle 15.30). Non e' che SRS ha semplicemente seguito i corsi dell'indice magari amplificandone la portata? Se cosi', se lunedi' il ftsemib, ad esempio, dovesse scendere, dovremmo vedere lo stesso trend in srs, al contrario se SRS ha iniziato un corso a se' stante se ftsemib dovesse scendere dovremmo vedere i corsi di SRS non essere correlati a quelli dell'indice.
Secondo me Saras è scorrelata dall'indice..ha un suo percorso..io nonostante tutto sono positivo sul titolo e sono convinto che darà ulteriori soddisfazioni ai suoi azionisti..buona domenica a tutti
 
Secondo il Corriere della Sera, sarebbero ora sette i potenziali acquirenti della raffineria Isab di Priolo. 8-)

Ieri il ministero delle Imprese e Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha confermato che sono in corso interlocuzioni con varie aziende nazionali e internazionali.

Secondo il Corriere della Sera, che cita fonti del Ministero delle Imprese e Made in Italy, sarebbero in corso contatti e trattative con varie aziende, nazionali ed estere, che punterebbero all’acquisizione dell’impianto Isab di Priolo, che da lunedì scorso non può più importare il petrolio russo, per l’entrata in vigore dell’embargo.

Come anticipato già nei giorni scorsi, la trattativa più avanzata sarebbe quella con gli americani di Crossbridge Energy Partners, che potrebbero chiudere già prima di Natale l’acquisto dell’impianto, per una somma che vicina a un miliardo e mezzo.

Negli ultimi giorni altri gruppi industriali avrebbero manifestato interesse ad acquistare la raffineria di Priolo.

Secondo il quotidiano La Repubblica, una di queste sarebbe la Gssg Holding, dell’uomo d’affari del Qatar Ghanim Bin Saad Al Saad, la cui proposta è stata presentata al governo da un gruppo di consulenti, tra i quali l’ex Presidente del Consiglio ed ex Ministro degli esteri, Massimo D’Alema.

Un’altra sarebbe costituita da un gruppo degli Emirati Arabi Uniti, che avrebbe già avuto incontri con esponenti del governo italiano.


Tra i gruppi interessati ci sarebbe anche Eni, che agirebbe in collaborazione con investitori esteri.

Questa sarebbe l’ipotesi preferita dal governo, che manterrebbe così una quota di controllo, attraverso la Cassa depositi e prestiti.


L’acquisto della raffineria da parte di Eni permetterebbe, inoltre, il rispetto della normativa sul Golden power e offrirebbe le maggiori garanzie di tutela dell’occupazione.

Ma tra tutte le ipotesi, la più probabile resta quella dell’acquisto da parte di Crossbdrige che, se si concretizzasse, riporterebbe un’azienda americana nel petrolchimico, dopo la cessione di Esso all’algerina Sonatrach.

Priolo | Sette gruppi industriali puntano a comprare Isab
Dai che quest'anno cambio bicicletta con i soldi di saras.
 
Secondo il Corriere della Sera, sarebbero ora sette i potenziali acquirenti della raffineria Isab di Priolo. 8-)

Ieri il ministero delle Imprese e Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha confermato che sono in corso interlocuzioni con varie aziende nazionali e internazionali.

Secondo il Corriere della Sera, che cita fonti del Ministero delle Imprese e Made in Italy, sarebbero in corso contatti e trattative con varie aziende, nazionali ed estere, che punterebbero all’acquisizione dell’impianto Isab di Priolo, che da lunedì scorso non può più importare il petrolio russo, per l’entrata in vigore dell’embargo.

Come anticipato già nei giorni scorsi, la trattativa più avanzata sarebbe quella con gli americani di Crossbridge Energy Partners, che potrebbero chiudere già prima di Natale l’acquisto dell’impianto, per una somma che vicina a un miliardo e mezzo.

Negli ultimi giorni altri gruppi industriali avrebbero manifestato interesse ad acquistare la raffineria di Priolo.

Secondo il quotidiano La Repubblica, una di queste sarebbe la Gssg Holding, dell’uomo d’affari del Qatar Ghanim Bin Saad Al Saad, la cui proposta è stata presentata al governo da un gruppo di consulenti, tra i quali l’ex Presidente del Consiglio ed ex Ministro degli esteri, Massimo D’Alema.

Un’altra sarebbe costituita da un gruppo degli Emirati Arabi Uniti, che avrebbe già avuto incontri con esponenti del governo italiano.


Tra i gruppi interessati ci sarebbe anche Eni, che agirebbe in collaborazione con investitori esteri.

Questa sarebbe l’ipotesi preferita dal governo, che manterrebbe così una quota di controllo, attraverso la Cassa depositi e prestiti.


L’acquisto della raffineria da parte di Eni permetterebbe, inoltre, il rispetto della normativa sul Golden power e offrirebbe le maggiori garanzie di tutela dell’occupazione.

Ma tra tutte le ipotesi, la più probabile resta quella dell’acquisto da parte di Crossbdrige che, se si concretizzasse, riporterebbe un’azienda americana nel petrolchimico, dopo la cessione di Esso all’algerina Sonatrach.

Priolo | Sette gruppi industriali puntano a comprare Isab
Tutti a far la fila su priolo e su saras marshall shorta.

Che roba strana...
 
Peggio.....molto peggio! :D

SUD: D'ALEMA, PIANO MARSHALL PER MEZZOGIORNO? E' TUTTO FUMO

SUD: D'ALEMA, PIANO MARSHALL PER MEZZOGIORNO? E' TUTTO FUMO
:D
Vedo molti articoli che criticano il pd delle lobbie.
Hanno già il candidato per priolo.
A sto punto saranno in vantaggio gli arabi sugli americani?
Possibile un rilancio sul prezzo? Dai 1 a 1.5 mld si parla solo di 1.5 mld attualmente, quindi la parte alta della quotazione, per gli arabi che spendono 500 mln per ronaldo nello stipendio è un caffè al bar.
 
Vedo molti articoli che criticano il pd delle lobbie.
Hanno già il candidato per priolo.
A sto punto saranno in vantaggio gli arabi sugli americani?
Possibile un rilancio sul prezzo? Dai 1 a 1.5 mld si parla solo di 1.5 mld attualmente, quindi la parte alta della quotazione, per gli arabi che spendono 500 mln per ronaldo nello stipendio è un caffè al bar.
CErto che se gli americani offrono 1.5, difficle che una controfferta sia inferiore, a meno che i controfferenti non diano meno ma offrano maggiori garanzie su lavoro etc... ma in ogni caso chi prende priolo non penso intenda tagliare la forza lavoro altrimenti chi lavora il petrolio? Direi che un rilancino ci potrebbe stare
 
Stavo guardando il forum saras del 2019 sono tutti gasati perche' aveva 3.2 dollari margine a barile e altre quotazioni.....
 
Non ci fosse stata l'extratassa ruberia sarebbe di sicuro sopra i 2€... Ladri schifosi...
 
Ungheria

Un tasso di inflazione fuori controllo, lo stop ai fondi europei, le crisi industriali, attività che chiudono, il sorprendente e feroce attacco della Banca Centrale di Budapest, il caos e le code infinite alle pompe di benzina. È lunga la serie di sfortunati eventi che fotografa la crisi dello Stato Ue attualmente più colpito dagli effetti della guerra energetica mossa dalla Russia all'Europa in risposta alle sanzioni.
 
Tutti a far la fila su priolo e su saras marshall shorta.

Che roba strana...
Quello che accade intorno a questa azione è sempre strano .....ma fino ad un certo punto.
Fondamentali vs Operazioni speculative Fondi vs sfiducia generalizzata degli azionisti nei confronti della dirigenza

Io venerdì sono rientrato con poco perché ho avuto la sensazione che le quotazioni siano scese per la trattativa di Priolo ( ma se cosi' fosse perché salire sopra lo 0,5 e manifestarsi nelle PNC ) e non voglio rimanerne fuori se ora rimbalzasse

In generale tutti pensano che la quotazione dovrebbe allinearsi ai fondamentali ma in questo momento (da luglio)i fondi che sono quelli che muovono il mercato preferiscono guadagnare al ribasso e al rialzo nelle varie escursioni della quotazione , questo perchè di questa azione nessuno si fida ciecamente e la tassa extraprofitti ha contribuito a creare incertezza . Ancora adesso la stessa Saras non ha chiaro quanto deve pagare , non si sa cosa accadrà dal 2023 in poi ......

L'incertezza viene poi aumentata da operazioni tipo quella di dare in pegno azioni ......(che , rispondendo ad una tua ipotesi, non penso gli potranno essere tolte se la quotazione scende, al limite gliene darà altre ...almeno spero per lui)

Quindi io mi limito ad assecondare ciò che vedo , nelle varie discese sono passato ad averle in carico ad 1,30 poi a 1,24 poi a 1,12 (0,92 su un altro broker) ora 1,04 e continuerò poi sulla successiva salita a vendere bene una parte e male una parte di quanto acquistato perché spero sempre che prima o poi quoterà in area 1,8 ......molto probabilmente quando arriverà l'ufficialità sui dividendi .E a quel punto tenerle sarà semplice

In questo momento se tutti sono convinti che sono quotazioni ridicole e loro si ostinano a shortare e ad abbassare la quotazione ....si continua a comprare fino ad una discesa ipotizzabile con il bottom a 0,82 con rottura magari dei 0,8 per creare panico , ma da li si sale repentinamente come spesso è accaduto.

Tradotto: alcune volte i vari ragionamenti (soprattutto in questa situazione che a livello borsistico può essere considerato un caso )
non devono togliere energia ad una giusta strategia per assecondare cosa fanno i fondi prendendo spunto da quello già accaduto

Quindi vanno short perché comandano loro ......e perché avranno avuto modo di constatare che ce la fanno in qualsiasi condizione.
 
Stavo guardando il forum saras del 2019 sono tutti gasati perche' aveva 3.2 dollari margine a barile e altre quotazioni.....

io so solo che dalla quotazione andò rapidamente sui 4 euro e poi da li giù e per anni si naviga da sotto l'euro a poco sopra i 2 euro.
Extratassa o meno mi chiedo che conti dovrebbe presentare sta azienda per tornare ai fantomatici 6 euro del collocamento.
 
io so solo che dalla quotazione andò rapidamente sui 4 euro e poi da li giù e per anni si naviga da sotto l'euro a poco sopra i 2 euro.
Extratassa o meno mi chiedo che conti dovrebbe presentare sta azienda per tornare ai fantomatici 6 euro del collocamento.
6 euro non si vedranno mai più.
Quest'anno sta fecendo il record storico di utili nonostante la tassa e siamo a 1 euro.

Ultimo pacco 10% ceduti a 2 euro.



Mrld1970, Marshall shorta tutto ma si è trovata anche incastrata in opa tipo ubi/cattolica/falk... Quindi a qualsiasi condizione ma con rischi.

Finché non vendono priolo saras sarà sempre tenuta in considerazione come valore di competitor.
 
6 euro non si vedranno mai più.
Quest'anno sta fecendo il record storico di utili nonostante la tassa e siamo a 1 euro.

Ultimo pacco 10% ceduti a 2 euro.



Mrld1970, Marshall shorta tutto ma si è trovata anche incastrata in opa tipo ubi/cattolica/falk... Quindi a qualsiasi condizione ma con rischi.

Finché non vendono priolo saras sarà sempre tenuta in considerazione come valore di competitor.

se questa avesse una capitalizzazione di decine di miliardi e ci fossero dentro fondi pensione, istituzionali sarebbe minimo al triplo.
Purtroppo con piccole quotate fanno come gli pare e piace, ma se gli utili resteranno questi per un paio di anni mi auguro che qualcuno pensi a prendersela tutta.
 
se questa avesse una capitalizzazione di decine di miliardi e ci fossero dentro fondi pensione, istituzionali sarebbe minimo al triplo.
Purtroppo con piccole quotate fanno come gli pare e piace, ma se gli utili resteranno questi per un paio di anni mi auguro che qualcuno pensi a prendersela tutta.
È in lista per entrare nel mib, se riesce entrare dopo avrà maggiore visibilità...

Tra 50 gg mancherà 1.1 mln di raffinati in europa per embargo raffinati russi
Prevedono crack gasolio rimanga elevato e stanno facendo scorte.

Questa settimana è entrata erg al posto di atlantia.


Leggi qua.
Le raffinerie europee non possono sostituire il gasolio russo...


La raffinazione europea nel contesto di un potenziale embargo alla Russia

Oltre al greggio, la Russia esporta circa 3 milioni di barili/giorno (mil.bbl/g) di prodotti raffinati e semilavorati. Di questi circa 1 mil.bbl/g è gasolio. Prima del conflitto, l’Europa era il mercato principale sia per il gasolio che per i semilavorati; infatti, negli ultimi 20 anni, il gasolio russo è stato fondamentale per soddisfare la crescita di domanda in Europa. L’importazione netta di distillati medi dell’Europa dal 2005 in poi si è assestata a 0,8-0,9 mil. bbl/g, a cui si aggiunge il fabbisogno netto di Turchia e Nord Africa, che sono estensioni del mercato europeo

La prossima figura mostra come la lavorazione delle raffinerie dell’Unione Europea si sia ridotta di 1,7 mil. bbl/g tra il 2005 ed il 2015. Entrambi gli anni sono stati caratterizzati da buoni margini, per cui la differenza di lavorazione è attribuibile alla riduzione di capacità. La resa in distillato medio (diesel, gasolio e jet fuel) è aumentata dal 43% registrato nel 2000 al 50% attuale. Questo incremento è il risultato di grossi investimenti, soprattutto in Spagna. Tuttavia, a causa delle chiusure, la produzione di distillato medio è rimasta nell’intorno dei 6 mil. bbl/g. Negli ultimi due anni, sono stati chiusi altri 600.000 barili giorno di capacità, mentre la domanda in Europa è tornata vicina ai livelli del 2019.



Le difficoltà di sostituzione sono, invece, maggiori per il gasolio. Nel caso in cui l’embargo non riducesse l’esportazione totale ma ne cambiasse solo la destinazione, si tratterebbe di un problema transitorio. Il gasolio russo raggiungerebbe nuovi mercati, spiazzando prodotto che si renderebbe disponibile per l’Europa, contribuendo a un riarrangiamento globale dei flussi. Al contrario, nel caso in cui l’embargo causasse una riduzione dell’esportazione totale, si creerebbe una situazione di tightness sul mercato globale.

Per produrre 1 mil. bbl/g di gasolio servono circa 2 mil. bbl/g di capacità di raffinazione. Fatta eccezione per rimbalzi post-recessione, l’ultima volta che il mondo ha avuto bisogno di un tale aumento di capacità di raffinazione fu nel 2004, all’inizio del boom economico cinese. In quel caso, i margini di raffinazione raggiunsero livelli altissimi e rimasero tali fino alla recessione del 2008.


Se riducono le restrizioni in cina e ricominciano a consumare loro che son i primi al mondo.
 
Ultima modifica:
Io continuo a pensare, che al netto di short ed operazioni concordate per tenere il prezzo basso per l'acquisizione di Priolo, si riduce il periodo che il mercato può continuare a sottovalutare Saras. Mi spiego. Tra qualche mese Saras quoterà la cassa che ha in pancia. Per quanto tempo si potrà ignorare il tutto? E' vero che lanciando un'opa senza l'ok dei Moratti non si acquisisce il controllo, ma al tempo stesso i Moratti stessi sarebbero spiazzati se qualcuno si presentasse con un'offerta cash da valorizzare il giusto prezzo.
Probabilmente i Moratti usano Saras per i loro porci comodi, ma a lungo andare anni di utili alti dovrebbero indurli, ragionevolmente, a cambiare strategia, soprattutto nei rapporti con gli stakeholder.
 
Io continuo a pensare, che al netto di short ed operazioni concordate per tenere il prezzo basso per l'acquisizione di Priolo, si riduce il periodo che il mercato può continuare a sottovalutare Saras. Mi spiego. Tra qualche mese Saras quoterà la cassa che ha in pancia. Per quanto tempo si potrà ignorare il tutto? E' vero che lanciando un'opa senza l'ok dei Moratti non si acquisisce il controllo, ma al tempo stesso i Moratti stessi sarebbero spiazzati se qualcuno si presentasse con un'offerta cash da valorizzare il giusto prezzo.
Probabilmente i Moratti usano Saras per i loro porci comodi, ma a lungo andare anni di utili alti dovrebbero indurli, ragionevolmente, a cambiare strategia, soprattutto nei rapporti con gli stakeholder.
Chiaro......così come storicamente hanno deliberato il dividendo tra febbraio e marzo.
E non manca molto ormai.....
 
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