Vogliamo solo sghei mica saracche da Saras!

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

io son fiducioso che non possa andare a quel valore , almeno come chiusura giornaliera.

secondo me sotto 1,32 non può chiudere 2 volte consecutive altrimenti dovrei stoppare in loss.

ti dico la mia.

siamo in onda 3 di lungo periodo quindi rialzo forte .
onda 1 0,82 /1,35 circa
onda 2 1,35/1,02 circa
onda 3 dovrebbe essere 1,618 onda 1 , come vedi doveva arrivare a 1,81 invece all'estensione 1 ( 1,55 ) si era fermato e ha iniziato a stornare..... poi improvvisamente ha avuto il guizzo di superare e subito ritracciare.
a questo punto se siamo in onda 4 , questa non può andare sotto il max onda 1 ( chiusura 1,32)

scusa ma ho lasciato il discorso a metà....

come stavo dicendo se l'onda 3 è stata completata con estensione a 1 ( cosa che invece fà l'onda 5 ) a sto punto andiamo in onda 4 che non deve chiudere sotto il max di onda 1 ( in questo caso è come chiusura giornaliera 1,32)

in ultimo dovrebbe partire onda 5 . questa onda come caratteristica è uguale a onda 1 ma in sto caso potrebbe estendere 1,618 al posto di onda 3. target finale onda 5 è 2,12 ( da confermare a seconda del min che si verrà a creare)
complimenti bella analisi, da curare cosa succede a 1,32.
 
Mi hanno fregato per la 4 volta....
Ma stavolta di cartucce da sparare ne ho ancora, ma di questi non mi fido piu'
0 rispetto per gli azionisti
 
Grazie Ghianda per la delucidazione sui limiti per ripettare le onde Eliottiane. Quindi 1.32 sembrerebbe essere un valore chiave da portare, possibilmente, ad una inversione in su' dei corsi.

In serata ho fatto questa considerazione non di natura tecnica ma psico-finanziaria :D relativa a quanto l'ebvento angeluccio-Bofa possa infuire e fino a dove sui corsi di SRS:

Fatto:
1. Bofa ha venduto a 1.54 57.5 Mil di titoli SRS presi in prestito quindi li deve restituire, non si sa quando, ma indietro li deve dare.
Quesito:
Dove li prende?
1. Essendoci put e call con trigger automatici e consegna denaro o titoli a soddifazione dell'opzione collar, si puo' pensare che angelino non ha la grana per rientrare del prestito e quindi piu' probabile le azioni possano venire escusse.
MA come? Con il put angelino potrebbe smenarci. Ma mi chiedo strano che cane mangi cane. Non e' che lo strike della put e' volutamente molto basso da essere lontano dal valore di 1.39 (i.e 47.5 mil x 1.39 = 66mil, il prestito ad angelino) cosi' che il cane bofa non mangia il cane angelino ma avendo innescato un meccanismo perverso in cui il sentiment e' mutato ed allo scendere forzoso dei corsi (dal book si evince una volonta' a far scendere il titolo) si ingenera un circolo vizioso per cui piu' scende e piu' si vende per liberarsi da un titolo percepito a rischio. Questo meccanismo permetterebbe se, ad esempuo lo strike della put fosse ad 1 euro di far scendere le quotazioni fino ad 1.05 e da li bofa avrebbe il tempo di comperare 47.5 mil di azioni (piu' quelle usate per far scendere i corsi) durante la risalita fino ad ed oltre 1.54. LA media del valore dei 47.5 milioi di titoli sarebb, imo, inferiore a 1.54. In tal modo Bofa guadagnerebbe dal prestito e dalla differenza fra 1.54, srs vendute, e 1.xx < 1.54 delle SRS ricomperate da restituire a chi ha prestato le azioni vendute nel ABB.

In questo scenario angelino deve ritornare a Bofa 66milioni perche' a Bofa non interesserebbe piu' (ipotizzo) ricevere le azioni invece dei soldi. Ma angelino spennacchiato che chiede ripetutamente denaro in prestito dove trova 66milioni per restituire il prestito??? Possibile che a Bofa interessino i titoli allora con i corsi che salgono bofa potrebbe far scattare la call e oltre ai guadagni di sopra compera le azioni e le rivende quando gia sono ben sopra 1.54. In quasto scenario Bofa guadagna in 3 occasioni distinte nel corso della transazione: 1 differenza prestito ABB; 2, riacquisto titoli neduti in ABB a < 1.54 e 3 dopo che i corsi si sono ripresi scatta la call e incamera a, ad esempio 1.54 i titoli e li rivende a 1.8.


In alternativa cane mangia cane: Bofa fa schiantare le azioni SRS magari con arrivo di fondo shortaiolo in aiuto. A quel punto fa scattare la put. Con la put riprende i 47.5 mil che acquisirebbero diritto di voto per il nuovo proprietario e quadagna sulla differenza 1.54 dell'ABB ed il valore SRS associato all'opzione put. Angelino sembrerebbe trombato qui, o forse no. Rimarra' con il 5% di SRS, con 66mil per la ACM e se li fottera' giocando a monopoli con ACM (anche nello scenario di sopra se li sarebbe fregati lo stesso, imo).


In entrambi gli scenari cane mangia cane e cane non mangia cane mi sembra il titolo debba scendere ed abbastanza. Di fatto questo e' gia' successo, ma noi guardiamo ad 1.67 come il punto di partenza della discesa, mentre, ritengo sia 1.54 (il prezzo vendita ABB) che debba fare da picco corsi, o almeno il 'glass ceiling' dei corsi di saras. da 1.54 si e' scesi meno del 10%, per questo vedo il rischio di una ulteriore e possibilmente corposa discesa. Fino a dove? Non saprei. Analisi tecnica dice 1.32, ma un ritraccio oltre il 50% di fibonacci da' anche 1.25/27. Anche su quel versante si dovrebbero spurgare ancora 12/15 cents.


Notate che non rosico perche' vorrei riprendere a prezzi da saldo quanto venduto piu' in alto, sto facendo considerazioni che mi portano, dal punto di vista logico, a vedere ulteriori discese come piu' probabili nel breve. Certo che con impatto normalizzazione post embargo e dichiarazione dividendo (ritengo uno scandalo la non erogazione dividendo) da fine marzo le cose cambieranno, ma per ora ho visto alzarsi venti di buriana innescati direttamente o indirettamente da chi dice avere a Quore l'investimento eredidato in saras.
 
Grazie Ghianda per la delucidazione sui limiti per ripettare le onde Eliottiane. Quindi 1.32 sembrerebbe essere un valore chiave da portare, possibilmente, ad una inversione in su' dei corsi.

In serata ho fatto questa considerazione non di natura tecnica ma psico-finanziaria :D relativa a quanto l'ebvento angeluccio-Bofa possa infuire e fino a dove sui corsi di SRS:

Fatto:
1. Bofa ha venduto a 1.54 57.5 Mil di titoli SRS presi in prestito quindi li deve restituire, non si sa quando, ma indietro li deve dare.
Quesito:
Dove li prende?
1. Essendoci put e call con trigger automatici e consegna denaro o titoli a soddifazione dell'opzione collar, si puo' pensare che angelino non ha la grana per rientrare del prestito e quindi piu' probabile le azioni possano venire escusse.
MA come? Con il put angelino potrebbe smenarci. Ma mi chiedo strano che cane mangi cane. Non e' che lo strike della put e' volutamente molto basso da essere lontano dal valore di 1.39 (i.e 47.5 mil x 1.39 = 66mil, il prestito ad angelino) cosi' che il cane bofa non mangia il cane angelino ma avendo innescato un meccanismo perverso in cui il sentiment e' mutato ed allo scendere forzoso dei corsi (dal book si evince una volonta' a far scendere il titolo) si ingenera un circolo vizioso per cui piu' scende e piu' si vende per liberarsi da un titolo percepito a rischio. Questo meccanismo permetterebbe se, ad esempuo lo strike della put fosse ad 1 euro di far scendere le quotazioni fino ad 1.05 e da li bofa avrebbe il tempo di comperare 47.5 mil di azioni (piu' quelle usate per far scendere i corsi) durante la risalita fino ad ed oltre 1.54. LA media del valore dei 47.5 milioi di titoli sarebb, imo, inferiore a 1.54. In tal modo Bofa guadagnerebbe dal prestito e dalla differenza fra 1.54, srs vendute, e 1.xx < 1.54 delle SRS ricomperate da restituire a chi ha prestato le azioni vendute nel ABB.

In questo scenario angelino deve ritornare a Bofa 66milioni perche' a Bofa non interesserebbe piu' (ipotizzo) ricevere le azioni invece dei soldi. Ma angelino spennacchiato che chiede ripetutamente denaro in prestito dove trova 66milioni per restituire il prestito??? Possibile che a Bofa interessino i titoli allora con i corsi che salgono bofa potrebbe far scattare la call e oltre ai guadagni di sopra compera le azioni e le rivende quando gia sono ben sopra 1.54. In quasto scenario Bofa guadagna in 3 occasioni distinte nel corso della transazione: 1 differenza prestito ABB; 2, riacquisto titoli neduti in ABB a < 1.54 e 3 dopo che i corsi si sono ripresi scatta la call e incamera a, ad esempio 1.54 i titoli e li rivende a 1.8.


In alternativa cane mangia cane: Bofa fa schiantare le azioni SRS magari con arrivo di fondo shortaiolo in aiuto. A quel punto fa scattare la put. Con la put riprende i 47.5 mil che acquisirebbero diritto di voto per il nuovo proprietario e quadagna sulla differenza 1.54 dell'ABB ed il valore SRS associato all'opzione put. Angelino sembrerebbe trombato qui, o forse no. Rimarra' con il 5% di SRS, con 66mil per la ACM e se li fottera' giocando a monopoli con ACM (anche nello scenario di sopra se li sarebbe fregati lo stesso, imo).


In entrambi gli scenari cane mangia cane e cane non mangia cane mi sembra il titolo debba scendere ed abbastanza. Di fatto questo e' gia' successo, ma noi guardiamo ad 1.67 come il punto di partenza della discesa, mentre, ritengo sia 1.54 (il prezzo vendita ABB) che debba fare da picco corsi, o almeno il 'glass ceiling' dei corsi di saras. da 1.54 si e' scesi meno del 10%, per questo vedo il rischio di una ulteriore e possibilmente corposa discesa. Fino a dove? Non saprei. Analisi tecnica dice 1.32, ma un ritraccio oltre il 50% di fibonacci da' anche 1.25/27. Anche su quel versante si dovrebbero spurgare ancora 12/15 cents.


Notate che non rosico perche' vorrei riprendere a prezzi da saldo quanto venduto piu' in alto, sto facendo considerazioni che mi portano, dal punto di vista logico, a vedere ulteriori discese come piu' probabili nel breve. Certo che con impatto normalizzazione post embargo e dichiarazione dividendo (ritengo uno scandalo la non erogazione dividendo) da fine marzo le cose cambieranno, ma per ora ho visto alzarsi venti di buriana innescati direttamente o indirettamente da chi dice avere a Quore l'investimento eredidato in saras.
Parto dal secondo punto dove dici che bofa fa' scendere fino scattare la put.
Se facesse scattare la put di angelino, questo dovrebbe sborsare i valore della put che se esempio è il 30% sotto al valore del prestito ( 1.387) farebbe guadagnare il 30% dei 66 mln ad angelo.
In quel caso bofa guadagna sulla vendita allo scoperto dell'abb dei titoli prestati da 1.54 che però deve ricoprare sul mercato.
Procedura fattibile ma penso rischiosa da fare in 40gg prima dei conti annuali, perché dovrebbe deprimere il titolo fino alla put es 20% sotto 1.38, fare chiudere angelo in gain di un 12 mln euro, e ricomprarsi 5% azioni sul mercato....

La prima soluzione è quella che avevo detto anche io in maniera più ruspante.
Bofa fa abb a 1.54 ( valore che torna come limite di estensione onda 3) e deprime il titolo.
Quando vede che non riesce più deprimere il titolo inizia ad accumulare cercando di comprare il 5% sotto o con media 1.54 per restituire le azioni in prese in abb senza oneri.
A quel punto se continua ad accumulare fino al valore strike della call prende il 5% del capitale da angelo esempio a 1.7-1.8 che si somma all'eccedente che può essere riuscita a comprare oltre il 5% dell'abb che deve restiture.
A sto punto in assemblea ad aprile visto che ci son sempre solo i moratti come azionisti a votare, se riescono ad avere il 35% e oltre del capitale posso mandare a casa tutti.
In questa situazione se i moratti non vogliono perdere il controllo devono comprare azioni...

Andare a sfiduciare il cda che ha il 40% dell'azionariato la vedo dura, farlo se hanno il 35 % cambia già molto a parer mio.
Stavo guardando ora su ft che gli istituzionali hanno il 15% di saras.
Non c'è il 5% di trafigura che potenzialmente passa a sg prima dell'assemblea, se aggiungiamo il 5% perso da moratti sono già al 25%....

In ogni caso ora. Siamo in una fase depressiva del. Titolo e tocca soffrire e capire quale sarà la base da dove partono i giochi.
 
Ultima modifica:
Ringrazio per le analisi di cui sopra.
Ben articolate.
Direi che siamo arrivati ad un cambio di mano della società. Quasi auspicabile.
Non credo i Moratti abbiano l’età la forza e la capacità di gestire la società in questo cambio di rotta industriale.
Tanti i segnali che convergono in quella direzione, a partire dal nuovo AD, silente come se fosse un ospite a casa sua.
Il momento è pure favorevole per monetizzare, per cui forse a questo giro gli interessi di lor signori convergono per la prima volta sui nostri di poveri investitori. Si spera.
 
non vorrei portare s..ga ma non sono convinto che la discesa sia terminata, a 1,439 ero tentato di vendere quelle prese ieri, ho desistito, penso di avere sbagliato, il mio obiettivo è di almeno raddoppiare la posizione tra 1,29 e 1,37
 
Saras - Diesel crack ai minimi degli ultimi 11 mesi.
Oggi 09:32 - EQ
Il crack del diesel è sceso ieri di >$6/bbl a c. $25/bbl per poi rimbalzare in mattinata a c. $28-29/bbl. L`avvio il 5 febbraio delle sanzioni Europee alle importazioni di prodotti raffinati dalla Russia, non ha avuto gli effetti positivi sui prezzi dei medi distillati che il mercato si attendeva probabilmente per l`elevata attività di approvvigionamento che ha preceduto quella data. Il livello di scorte di medi distillati del Hub europeo più importante (ARA - Amsterdam, Rotterdam, Anversa) ha raggiunto massimi degli ultimi 19 mesi, con un accumulo molto forte in dicembre e gennaio. La domanda straordinaria di stoccaggi di prodotto in vista dell`avvio delle sanzioni ha probabilmente tenuto artificiosamente alto il livello del crack sul diesel che ha mostrato una media >$40/bbl in dicembre-gennaio.
Sempre dal 5 febbraio, come avvenuto per il greggio, la `Price Cap Coalition` (UE, G7 e Australia) ha impostato un tetto di prezzo la fornitura di servizi di assicurazione, finanziamento e assistenza al trasporto di prodotti petroliferi russi. Il tetto è stato fissato in $100/bbl per i prodotti a `premio` rispetto al greggio (diesel, benzina, kerosene etc.) e in $45/bbl per quelli a `sconto` (olio combustibile, nafta etc.). Un premio implicito sul Brent quindi di $18-20/bbl.
(SRS.MI) ha corretto dai massimi della settimana scorsa c. il 15%, un movimento abbastanza coerente con il calo del crack sul diesel. Calcoliamo una sensitivity di c. 45-50 mn di EBITDA per ogni $1/bbl di movimento del crack sul diesel. Le nostre stime FY23 sono basate sulle seguenti ipotesi:
- diesel crack $22/bbl (media storica c. $16/bbl);
- gasoline crack $12.5/bbl (c. in linea con la media storica);
- PUN 200/MWh.

HOLD con Target Price 1.30
 
Saras - Diesel crack ai minimi degli ultimi 11 mesi.
Oggi 09:32 - EQ
Il crack del diesel è sceso ieri di >$6/bbl a c. $25/bbl per poi rimbalzare in mattinata a c. $28-29/bbl. L`avvio il 5 febbraio delle sanzioni Europee alle importazioni di prodotti raffinati dalla Russia, non ha avuto gli effetti positivi sui prezzi dei medi distillati che il mercato si attendeva probabilmente per l`elevata attività di approvvigionamento che ha preceduto quella data. Il livello di scorte di medi distillati del Hub europeo più importante (ARA - Amsterdam, Rotterdam, Anversa) ha raggiunto massimi degli ultimi 19 mesi, con un accumulo molto forte in dicembre e gennaio. La domanda straordinaria di stoccaggi di prodotto in vista dell`avvio delle sanzioni ha probabilmente tenuto artificiosamente alto il livello del crack sul diesel che ha mostrato una media >$40/bbl in dicembre-gennaio.
Sempre dal 5 febbraio, come avvenuto per il greggio, la `Price Cap Coalition` (UE, G7 e Australia) ha impostato un tetto di prezzo la fornitura di servizi di assicurazione, finanziamento e assistenza al trasporto di prodotti petroliferi russi. Il tetto è stato fissato in $100/bbl per i prodotti a `premio` rispetto al greggio (diesel, benzina, kerosene etc.) e in $45/bbl per quelli a `sconto` (olio combustibile, nafta etc.). Un premio implicito sul Brent quindi di $18-20/bbl.
(SRS.MI) ha corretto dai massimi della settimana scorsa c. il 15%, un movimento abbastanza coerente con il calo del crack sul diesel. Calcoliamo una sensitivity di c. 45-50 mn di EBITDA per ogni $1/bbl di movimento del crack sul diesel. Le nostre stime FY23 sono basate sulle seguenti ipotesi:
- diesel crack $22/bbl (media storica c. $16/bbl);
- gasoline crack $12.5/bbl (c. in linea con la media storica);
- PUN 200/MWh.

HOLD con Target Price 1.30
Eh sì, questa discesa è legata al crack diesel :asd::asd::asd::asd::asd:
 
no, secondo me è lo specchietto per le allodole, devono mascherare il movimento speculativo in atto, che noi dovremmo assecondare per non farci male...
 
Saras - Diesel crack ai minimi degli ultimi 11 mesi.
Oggi 09:32 - EQ
Il crack del diesel è sceso ieri di >$6/bbl a c. $25/bbl per poi rimbalzare in mattinata a c. $28-29/bbl. L`avvio il 5 febbraio delle sanzioni Europee alle importazioni di prodotti raffinati dalla Russia, non ha avuto gli effetti positivi sui prezzi dei medi distillati che il mercato si attendeva probabilmente per l`elevata attività di approvvigionamento che ha preceduto quella data. Il livello di scorte di medi distillati del Hub europeo più importante (ARA - Amsterdam, Rotterdam, Anversa) ha raggiunto massimi degli ultimi 19 mesi, con un accumulo molto forte in dicembre e gennaio. La domanda straordinaria di stoccaggi di prodotto in vista dell`avvio delle sanzioni ha probabilmente tenuto artificiosamente alto il livello del crack sul diesel che ha mostrato una media >$40/bbl in dicembre-gennaio.
Sempre dal 5 febbraio, come avvenuto per il greggio, la `Price Cap Coalition` (UE, G7 e Australia) ha impostato un tetto di prezzo la fornitura di servizi di assicurazione, finanziamento e assistenza al trasporto di prodotti petroliferi russi. Il tetto è stato fissato in $100/bbl per i prodotti a `premio` rispetto al greggio (diesel, benzina, kerosene etc.) e in $45/bbl per quelli a `sconto` (olio combustibile, nafta etc.). Un premio implicito sul Brent quindi di $18-20/bbl.
(SRS.MI) ha corretto dai massimi della settimana scorsa c. il 15%, un movimento abbastanza coerente con il calo del crack sul diesel. Calcoliamo una sensitivity di c. 45-50 mn di EBITDA per ogni $1/bbl di movimento del crack sul diesel. Le nostre stime FY23 sono basate sulle seguenti ipotesi:
- diesel crack $22/bbl (media storica c. $16/bbl);
- gasoline crack $12.5/bbl (c. in linea con la media storica);
- PUN 200/MWh.

HOLD con Target Price 1.30

a livello di conti siamo sui 32 mln per dollaro come media della gestione sui conti trimestrali.
il prezzo del gasolio non penso sia influenzato dalle elevate scorte , perchè si son elevate rispetto l'ultimo anno, ma sempre sotto del 25% rispetto 2019 e 15% sotto il 2020.
il prezzo è influenzato dal price cap 100 dollari sul gasolio russo. staremo a vedere dove trova l'equilibrio per costi trasposto e margine per paesi intermediari.
 
vesting.com - BP (LON:BP) ha registrato un nuovo record in termini di utile netto nel 2022, portando la major petrolifera a dare il via a un nuovo ciclo di riacquisti di azioni e ad aumentare il dividendo.

Il risultato netto è salito di poco più del 115% a 27,65 miliardi di dollari, il più alto nei 114 anni di storia della società, anche se la cifra è rimasta al di sotto dei rendimenti record delle colleghe Shell (LON:SHEL) ed Exxon Mobil (NYSE:XOM).

Gli utili record hanno alimentato un aumento del dividendo di BP del 10% a 6,61 centesimi per azione ordinaria. L’azienda ha inoltre annunciato un ulteriore riacquisto di azioni proprie per 2,75 miliardi di dollari nel primo trimestre.

Tuttavia, l’utile a valori correnti per i tre mesi fino al 31 dicembre è sceso a 4,8 miliardi di dollari, rispetto agli 8,2 miliardi del trimestre precedente. Gli analisti si aspettavano una cifra di 5,11 miliardi di dollari.

In un comunicato, il gruppo ha dichiarato di essere stato colpito da un risultato “inferiore alla media” della divisione per la commercializzazione e il trading del gas. L’utile sottostante dell’unità gas ed energia a basse emissioni di carbonio è sceso a 3,15 miliardi di dollari dai 6,24 miliardi del terzo trimestre.

Il colosso dell'energia ha aggiunto che i prezzi di petrolio e gas sono diminuiti rispetto ai livelli registrati all’inizio del 2022 in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina.
 
a livello di conti siamo sui 32 mln per dollaro come media della gestione sui conti trimestrali.
il prezzo del gasolio non penso sia influenzato dalle elevate scorte , perchè si son elevate rispetto l'ultimo anno, ma sempre sotto del 25% rispetto 2019 e 15% sotto il 2020.
il prezzo è influenzato dal price cap 100 dollari sul gasolio russo. staremo a vedere dove trova l'equilibrio per costi trasposto e margine per paesi intermediari.
eh si, il punto di equilibrio, sta tutto li, quanto una settimana? 10 gg ? però io sono convinto che a breve i prezzi risaliranno
 
Saras – EMC Reference Margin a 10,9 dollari/barile
Oggi 09:43 - MKI
Saras ha comunicato i dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell' area Mediterranea (EMC Reference margin). Il margine di raffinazione medio al 3 febbraio 2023 si e' attestato a 10,9 dollari/barile, in calo rispetto ai 15,5 dollari della settimana precedente.
Febbraio si apre dunque con un margine medio inferiore rispetto ai 14,3 dollari di gennaio e ai 13,3 dollari del quarto trimestre 2022, ma leggermente superiore rispetto ai 9,6 dollari dell' intero 2022.
Ricordiamo che, in seguito ai risultati del terzo trimestre 2022, Saras ha alzato il suo obiettivo di poter conseguire nel 2022 un premio di raffinazione medio su base annua a 7-8 dollari al barile rispetto all' EMC Reference margin.
 
Al momento mi sembra SRS segua l'indice italico
 
Al momento mi sembra SRS segua l'indice italico
vedo il gasolio seguire il brent, quindi potenzialmente il prezzo ha finito di adeguarsi al ribasso per il price cap.

Vedo dal grafico di qualche sparata in acquisto da 100k.pezzi.
Inizia qualche ricopertura dell'abb?


Io a 43 ho comprato in aggiuta a quelle che avevo.
Pmc 1.438.

Vedo di fare un po' di trading.
 
Ultima modifica:
Comunque anche eni ha e sta facendo utili spettacolari con un p/e attorno a 3 ma non si muove.
 
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