voglio vedere se hanno il coraggio di mettermi in galera

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voglio vedere se ha il coraggio di andarci
 
Berlusconi, il giallo del rinvio

ANSA
GIUSEPPE LAMI/ANSA
Silvio Berlusconi al Senato durante il voto sulla mozione di sfiducia individuale contro Alfano
+ Scheda - Cos’è il processo Mediaset

+ “Se mi condannano voglio andare in cella”

+ La sinistra che nega la realtà LUCA RICOLFI


Pronta la richiesta, ma all’ultimo momento si decide di congelarla
Il Cavaliere teme il logoramento
PAOLO COLONNELLO
MILANO
Il ricorso era già pronto, gli umori sondati, i calcoli fatti. Ma alla fine si è deciso diversamente: davanti alla Corte di Cassazione gli avvocati di Silvio Berlusconi per il processo Mediaset in cui è stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale, non chiederanno alcun rinvio. E anche se non è detta l’ultima parola, a prevalere per ora è la linea politica indicata dallo stesso Cavaliere: basta logorarsi nell’attesa, meglio sapere subito quale sarà la decisione della Cassazione.

Dunque, al processo che si aprirà davanti alla sezione feriale martedì 30 luglio, si andrà al confronto diretto. Sebbene variabili e vie d’uscita non manchino. In questo sabato infuocato, gli studi legali dei 4 imputati hanno comunque lavorato alacremente per prevedere la possibilità di chiedere alla Corte, una volta incardinato il dibattimento, da una parte di ricalcolare i termini di prescrizione (non più dal primo agosto ma dal 24 settembre) dall’altra di concedere un rinvio per avere più tempo nello studio delle carte. La sospensione dei termini di prescrizione andrebbe comunque da sé, una volta iniziato il processo, posto che comunque la rinuncia alla prescrizione, relativa a un solo capo d’imputazione, ventilata dalla difesa Coppi-Ghedini per il loro cliente, si potrebbe chiedere soltanto una volta che questa sia maturata. Tutte armi che, almeno fino a lunedì sera, rimarranno chiuse in arsenale.

Il collegio difensivo dispone poi di un’ulteriore variabile che porta il nome di Gabriella Galetto, ex manager del Biscione, uno dei tre imputati oltre a Berlusconi (gli altri sono l’ex manager Daniele Lorenzano e il produttore egizio americano Frank Agrama) che ha visto cambiare la composizione della difesa qualche giorno fa, con la sostituzione dell’avvocato Daria Pesce e l’ingresso del collega Ugo Dinacci, già associato anche in altre difese di Berlusconi e ora ultimo arrivato come legale della manager Mediaset. Un cambio in corsa che potrebbe essere determinante nello spingere la Cassazione a concedere un altro mese per i termini a difesa.

La sezione feriale presieduta da Antonio Esposito (relatore Amedeo Franco) potrebbe decidere un rinvio anche «motu proprio» se, nella relazione della causa, il giudice relatore comunicasse che i calcoli sulla prescrizione fatti dalla Procura milanese fossero sbagliati (cioè non più dal primo agosto ma dal 15 settembre), cosa di cui sono intimamente convinte le difese Berlusconi. Questo consentirebbe anche agli avvocati di chiedere un rinvio senza ulteriori problemi. Sempre che la decisione non cozzi con esigenze politiche, perché il rischio è che fino a metà settembre Berlusconi continuerebbe a rimanere sulla graticola e questo potrebbe logorarlo più di una sentenza immediata, anche se infausta. Come tutti sanno il problema per lui non è tanto la condanna a 4 anni, di cui tre indultati, ma l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, provvedimento che lo costringerebbe a lasciare lo scranno di senatore e la politica attiva.

La palla però, una volta divenuta definitiva la sentenza, passerebbe alla giunta per le autorizzazioni del Senato che potrebbe metterci anche molto tempo prima di decidere. Il precedente illustre è quello di Cesare Previti, che condannato definitivamente a 7 anni e mezzo di reclusione, ci mise nove mesi prima di rinunciare, volontariamente, al posto di senatore. Tutto ciò, mediaticamente, potrebbe trasformarsi in uno strumento formidabile nelle mani del Cavaliere. Altra ipotesi più favorevole per l’imputato è che la Cassazione annulli in toto la sentenza impugnata e assolva l’ex premier, oppure che disponga un appello bis: in tal caso dovrebbe accogliere qualche rilievo tecnico sollevato dalla difesa del Cavaliere il cui ricorso si basa su ben 88 punti. In questo caso sarebbe la Corte d’appello di Milano, cui verrebbe rinviato il caso, a prendere atto dell’avvenuta prescrizione per una parte del reato di frode fiscale contestato a Berlusconi e forse non rimarrebbe più tempo nemmeno per decidere sull’altro reato, che si prescriverà nel settembre 2014.
 
Sposetti: “Se condannano Berlusconi il Pd salterà come un birillo”
In un'intervista a Qn, il senatore piddino dice la sua sulle possibili conseguenze della sentenza della Cassazione. E ipotizza uno scenario disastroso per il suo partito: "Non siamo preparati, non reggeremo l'urto. Il Pdl si arroccherà in difesa del suo capo e comincerà una fase ancora più fessa"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 28 luglio 2013Commenti (21)
Sposetti: “Se condannano Berlusconi il Pd salterà come un birillo”
Più informazioni su: Cassazione, Enrico Letta, PD, PDL, Silvio Berlusconi, Ugo Sposetti.

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“Se Berlusconi verrà condannato il Pd salterà come un birillo”. A sostenerlo non è un irriducibile del Pdl, come Renato Brunetta o Daniela Santanché, ma proprio un esponente del Partito Democratico, Ugo Sposetti. Che dice: “Sarà la fine di tutto, il partito non reggerà l’urto e salterà in aria come un birillo”. In un’intervista a Qn, il senatore democratico parla delle conseguenze di un’eventuale condanna di Berlusconi da parte della Cassazione. “Siamo politicamente annientati, nessuno ha ragionato di questa vicenda sul piano politico, non la reggeremo: per noi sarà una botta tremenda e il partito imploderà”.

Quanto alla reazione del Pdl, Sposetti osserva: “Il Pdl si arroccherà in difesa del capo e lui da Arcore si dichiarerà prigioniero politico dei magistrati comunisti“. E il governo? “Berlusconi dirà che Enrico Letta resta in piedi fino a morte naturale, e noi, pur volendolo mandare a casa, dovremo sostenerlo. Comincerà allora una fase ancora più fessa di quella attuale”.
 
Berlusconi: "Accuse contro di me infondate"
E smentisce l'intervista al quotidiano Libero
"Se sarò condannato non farò l'esule come Bettino Craxi. Ma sono ottimista circa la sentenza", scrive il quotidiano di Maurizio Belpietro. Ma il leader del Pdl ribatte: "Sono state riportate parole mai pronunciate"
FOTO LAPRESSE
12:36 - "Il Presidente Berlusconi non ha rilasciato alcuna intervista. Il direttore di Libero Belpietro ha liberamente interpretato il senso di un colloquio in cui sono state confermate l'assoluta infondatezza delle accuse rivolte al Presidente Berlusconi e la sua precisa volontà di continuare a offrire il suo contributo al popolo dei moderati", si legge in un comunicato diffuso da Palazzo Grazioli
Nel comunicato viene poi anche rilevato, "ancora una volta, che alcuni quotidiani riportano tra virgolette frasi e giudizi attribuiti al Presidente Berlusconi che non sono mai stati pensati ne' pronunciati"

L'intervista smentita da Brlusconi - "Non farò l'esule, come fu costretto a fare Bettino Craxi. Nè accetterò di essere affidato ai servizi sociali, come un criminale che deve essere rieducato. Ho quasi 78 anni e avrei diritto ai domiciliari, ma se mi condannano, se si assumono questa responsabilità, andrò in carcere". Così ha scritto il quotidiano di Maurizio Belpietro sostenendo di riportare le parole di berlusconi sulla sentenza della Corte suprema attesa per martedì prossimo, su cui si dice "ottimista". "Se non c'è pregiudizio, se non ci sono pressioni - scrive Libero - la Cassazione non può che riconoscere la mia innocenza'', dichiara Berlusconi. ''I miei avvocati hanno proposto 50 obiezioni alla decisione della Corte d'appello e la Cassazione già in altre occasioni ha riconosciuto che io non firmavo i bilanci, non partecipavo alle decisioni dell'azienda e non avevo alcun ruolo diretto nella gestione di Mediaset'', spiega. ''Facevo il presidente del Consiglio, cosa ne potevo sapere io dei contratti per i diritti televisivi? Non me ne occupavo quando stavo a Cologno, figurarsi se lo potevo fare nei primi anni Duemila quando ero a Palazzo Chigi''.


''Non ho dormito per un mese. La notte mi svegliavo e guardavo il soffitto, ripensando a quello che mi hanno fatto'', avrebbe raccontato Berlusconi secondo quanto scritto da LIbero. ''In pochi mesi otto pronunciamenti contro di me. I diritti Mediaset, Ruby, la telefonata Fassino-Consorte, gli alimenti alla mia ex moglie, le richieste dei pm di Napoli e Bari, la decisione della Consulta sul legittimo impedimento, il respingimento della richiesta di trasferire a Brescia il processo per le cene di Arcore, l'abnorme risarcimento a De Benedetti'', scrive ancora il quotidiano virgolettando delle affermazioni del leader del Pdl.

Secondo quanto riportato da Libero, l'ex premier avrebbe parlato anche del futuro del governo. ''Non farò cadere Letta ma sarà il suo partito a farlo. Se venissi condannato, il Pd non accetterebbe di continuare a governare insieme con un partito il cui leader è agli arresti e interdetto dai pubblici uffici''.
 
Secondo quanto riportato da Libero, l'ex premier avrebbe parlato anche del futuro del governo. ''Non farò cadere Letta ma sarà il suo partito a farlo. Se venissi condannato, il Pd non accetterebbe di continuare a governare insieme con un partito il cui leader è agli arresti e interdetto dai pubblici uffici''.

ma per quale superiore motivo il partito che da decenni l'ha supportato sotto varie forme, sotto traccia prima e apertaamente ora, ma sempre molto concretamente dovrebbe cambiare improvvisamente straategie e interessi??

stia tranquillo il cavaliere, il PD è ben peggio di quel che pensa e se lui non farà cadere, ovviamente, questo governo neppure il PD farà cadere, ancor più ovviamente, questo governo.
 
Sposetti: “Se condannano Berlusconi il Pd salterà come un birillo”
In un'intervista a Qn, il senatore piddino dice la sua sulle possibili conseguenze della sentenza della Cassazione. E ipotizza uno scenario disastroso per il suo partito: "Non siamo preparati, non reggeremo l'urto. Il Pdl si arroccherà in difesa del suo capo e comincerà una fase ancora più fessa"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 28 luglio 2013Commenti (21)
Sposetti: “Se condannano Berlusconi il Pd salterà come un birillo”
Più informazioni su: Cassazione, Enrico Letta, PD, PDL, Silvio Berlusconi, Ugo Sposetti.

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“Se Berlusconi verrà condannato il Pd salterà come un birillo”. A sostenerlo non è un irriducibile del Pdl, come Renato Brunetta o Daniela Santanché, ma proprio un esponente del Partito Democratico, Ugo Sposetti. Che dice: “Sarà la fine di tutto, il partito non reggerà l’urto e salterà in aria come un birillo”. In un’intervista a Qn, il senatore democratico parla delle conseguenze di un’eventuale condanna di Berlusconi da parte della Cassazione. “Siamo politicamente annientati, nessuno ha ragionato di questa vicenda sul piano politico, non la reggeremo: per noi sarà una botta tremenda e il partito imploderà”.

Quanto alla reazione del Pdl, Sposetti osserva: “Il Pdl si arroccherà in difesa del capo e lui da Arcore si dichiarerà prigioniero politico dei magistrati comunisti“. E il governo? “Berlusconi dirà che Enrico Letta resta in piedi fino a morte naturale, e noi, pur volendolo mandare a casa, dovremo sostenerlo. Comincerà allora una fase ancora più fessa di quella attuale”.

Tanto non sarà condannato
 
I 5s farebbero bene a non fare commenti, se non quelli della campagna elettorale e aspettare gli eventi. In questa situazione di continua variabilità ogni commento specifico sulla vicenda potrebbe risultare azzardato e smentito.
 
Vediamo cosa si inventerà questa Castacrazia per parare l'urto tremendo per loro ;)
 
voglio vedere se ha il coraggio di andarci
Che provino a condannarlo? Alle prossime elezioni Berlusconi si troverà il nuovo partito Forza Italia al 40%!!
Se poi uno come me ricorda l'incidente in cui venne investita in bici quella bambina a Gorgonzola da quel marocchino Habib che poi......dopo ......dopo qualche giorno ha confessato e mi pare che sia già ai domiciliari!!
 
Se avesse detto una frase del genere sarebbe gravissimo. Da TSO.
Come si permette un "uomo di stato" (:rolleyes:) di sfidare le forze dell'ordine in questo modo? Che vuol dire? Che lui non può essere prelevato dai Carabinieri perchè è SILVIO BERLUSCONI? Ma va va Silvio...
 
Berlusconi: "Accuse contro di me infondate"
E smentisce l'intervista al quotidiano Libero
"Se sarò condannato non farò l'esule come Bettino Craxi. Ma sono ottimista circa la sentenza", scrive il quotidiano di Maurizio Belpietro. Ma il leader del Pdl ribatte: "Sono state riportate parole mai pronunciate"
FOTO LAPRESSE
12:36 - "Il Presidente Berlusconi non ha rilasciato alcuna intervista. Il direttore di Libero Belpietro ha liberamente interpretato il senso di un colloquio in cui sono state confermate l'assoluta infondatezza delle accuse rivolte al Presidente Berlusconi e la sua precisa volontà di continuare a offrire il suo contributo al popolo dei moderati", si legge in un comunicato diffuso da Palazzo Grazioli
Nel comunicato viene poi anche rilevato, "ancora una volta, che alcuni quotidiani riportano tra virgolette frasi e giudizi attribuiti al Presidente Berlusconi che non sono mai stati pensati ne' pronunciati"

L'intervista smentita da Brlusconi - "Non farò l'esule, come fu costretto a fare Bettino Craxi. Nè accetterò di essere affidato ai servizi sociali, come un criminale che deve essere rieducato. Ho quasi 78 anni e avrei diritto ai domiciliari, ma se mi condannano, se si assumono questa responsabilità, andrò in carcere". Così ha scritto il quotidiano di Maurizio Belpietro sostenendo di riportare le parole di berlusconi sulla sentenza della Corte suprema attesa per martedì prossimo, su cui si dice "ottimista". "Se non c'è pregiudizio, se non ci sono pressioni - scrive Libero - la Cassazione non può che riconoscere la mia innocenza'', dichiara Berlusconi. ''I miei avvocati hanno proposto 50 obiezioni alla decisione della Corte d'appello e la Cassazione già in altre occasioni ha riconosciuto che io non firmavo i bilanci, non partecipavo alle decisioni dell'azienda e non avevo alcun ruolo diretto nella gestione di Mediaset'', spiega. ''Facevo il presidente del Consiglio, cosa ne potevo sapere io dei contratti per i diritti televisivi? Non me ne occupavo quando stavo a Cologno, figurarsi se lo potevo fare nei primi anni Duemila quando ero a Palazzo Chigi''.


''Non ho dormito per un mese. La notte mi svegliavo e guardavo il soffitto, ripensando a quello che mi hanno fatto'', avrebbe raccontato Berlusconi secondo quanto scritto da LIbero. ''In pochi mesi otto pronunciamenti contro di me. I diritti Mediaset, Ruby, la telefonata Fassino-Consorte, gli alimenti alla mia ex moglie, le richieste dei pm di Napoli e Bari, la decisione della Consulta sul legittimo impedimento, il respingimento della richiesta di trasferire a Brescia il processo per le cene di Arcore, l'abnorme risarcimento a De Benedetti'', scrive ancora il quotidiano virgolettando delle affermazioni del leader del Pdl.

Secondo quanto riportato da Libero, l'ex premier avrebbe parlato anche del futuro del governo. ''Non farò cadere Letta ma sarà il suo partito a farlo. Se venissi condannato, il Pd non accetterebbe di continuare a governare insieme con un partito il cui leader è agli arresti e interdetto dai pubblici uffici''.

ma il direttore di Libero non si è ancora dimesso?
 
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