Washington chiama Roma: "Mandate a Kiev lo scudo anti-missile”

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glu

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Ma non erano sovranisti? E così saremmo padroni in casa nostra? Mi è rimasto il ricordo di un solo capo di Governo italiano che a Sigonella ha difeso la nostra sovranità. Lo abbiamo mandato a morire in Tunisia.
 
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Roma. È mattina quando la Casa Bianca informa che il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan ha chiamato Francesco Talò, consigliere diplomatico di Giorgia Meloni. Una telefonata utile a esplorare due capitoli sensibili del conflitto in Ucraina: la mini-tregua promessa da Mosca per il Natale ortodosso e l'urgenza di nuove e più complesse forniture militari che gli alleati devono assicurare a Kiev nei prossimi mesi.

Secondo fonti diplomatiche a Washington, gli Stati Uniti premono su Roma affinché fornisca al più presto lo scudo anti missile all'Ucraina, necessario per difendere Kiev. Quindi innanzitutto - confermano fonti militari - il sistema Samp-T. Una promessa avanzata informalmente a livello politico, nelle scorse settimane. Ma non ancora concretizzata dall'esecutivo, che a oggi non ha licenziato il sesto decreto per l'invio di materiale bellico agli ucraini.




Guerra Ucraina - Russia: diretta no stop





La telefonata è innanzitutto un segnale. Sullivan e Talò si conoscono da tempo, visto che il consigliere diplomatico prima di approdare a Palazzo Chigi ha guidato la rappresentanza italiana presso la Nato a Bruxelles. Il colloquio dimostra inoltre che Washington apprezza la posizione pubblica dell'esecutivo di totale adesione alle ragioni di Kiev, in piena continuità con il governo di Draghi. "I due funzionari - sottolinea la Casa Bianca - hanno condannato l'aggressione in corso della Russia, compresi i suoi attacchi contro le infrastrutture critiche. Hanno ribadito il loro impegno a fornire assistenza all'Ucraina, il sostegno alla resilienza energetica e all'equipaggiamento militare necessario per difendere la sovranità e la democrazia del Paese".



Mosca gela il governo italiano: “Non siete un Paese garante"

di Riccardo Ricci04 Gennaio 2023



Sottolineare in queste ore lo sforzo occidentale per rafforzare la resistenza degli ucraini non è un passaggio casuale. L'amministrazione di Joe Biden continua a essere scettica sulla mossa di Putin. Non crede alla tregua promessa dalla Russia. Una posizione che Sullivan sta consegnando in queste ore agli alleati, nel corso di diversi contatti telefonici. Il governo Meloni segue ovviamente l'alleato, condividendone in pieno la sostanza dell'analisi, ma si raccomanda di costruire una risposta politica e diplomatica spendibile con le opinioni pubbliche, in modo da non regalare allo Zar una narrazione utile alla causa dell'aggressione.

Le armi, come detto, sono l'altro capitolo del momento. Il 20 gennaio si riunirà nuovamente il format dei Paesi alleati nella base aerea americana di Ramstein, in Germania. Lì saranno coordinati gli sforzi bellici occidentali a favore di Kiev. Roma, sul punto, deve accelerare: se infatti Germania e Stati Uniti hanno già annunciato l'invio congiunto di mezzi corazzati - e i francesi hanno fatto lo stesso poche ore prima - l'Italia non ha ancora varato il sesto decreto. Atteso per l'inizio dell'anno, necessita di un ulteriore lavoro preparatorio. Washington preme per completarlo in fretta, sia pure garantendo la discrezione richiesta dall'esecutivo Meloni su un punto così delicato.



La svolta di Scholz: ecco perché la Germania fornirà mezzi corazzati all'Ucraina

dalla nostra corrispondente Tonia Mastrobuoni06 Gennaio 2023



L'oggetto del desiderio delle forze armate ucraine è la batteria Samp-T. Ha limitate capacità contro i missili balistici, ma rappresenta un potente sistema contro aerei, droni e missili cruise, dunque in grado di fare da scudo anche a una grande città come Kiev. Roma possiede cinque batterie operative, più una per l'addestramento. A quest'ultima manca una componente: il veicolo con i lanciatori dei missili (ogni Aster 30 costa 1,1 milioni di euro). Il governo Draghi voleva consegnare la batteria d'addestramento - su cui l'Esercito lavora da mesi a un aggiornamento che la renda utilizzabile anche contro i missili balistici - affidando ai francesi la fornitura di lanciatori e scorte missilistiche. Ora tocca a Meloni dare seguito alla richieste ucraine, le stesse su cui insiste Washington.

Washington chiama Roma: "Mandate a Kiev lo scudo anti-missile”
 
Già Draghi garante della nostra sottodipendenza agli USA a cui ha fatto seguito il governo dei "sovranistri" dei noiatri in piena cointinuità. Alla Meloni gli è rimasto "obbedire e combattere" e ha dimenticato per chi nel più limpido conformismo. La Destra si rivolta nella tomba.
 
Si si......qualcuno mi difenda dagli orchi........i miei nani da giardino sono in pericolo :terrore:
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Leccapiedi dei padroni a stelle e strisce
 
Domanda...avranno già fatto fuori i 300 Mila appena inviati?
 
In totale saremo sul milione..
Almeno da parte russs
E disturbavano i 14 Mila.,.mez a mez :eek:

Si vede che sto don bass è moltissimo importsnte
 
sembra siano molto importanti per la nostra difesa..c'è qualche militare che storce il naso..anche la meloni..?
 
Domanda...avranno già fatto fuori i 300 Mila appena inviati?
Pare di sì
Dovevano fare la grande invasione a dicembre ma se li sono bruciati tra morti, feriti e disertori

500mila saranno pronti per Pasqua

Nel mentre, come ovvio, la controparte non fa nulla per organizzare il comitato di accoglienza!
 
Roma. È mattina quando la Casa Bianca informa che il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan ha chiamato Francesco Talò, consigliere diplomatico di Giorgia Meloni. Una telefonata utile a esplorare due capitoli sensibili del conflitto in Ucraina: la mini-tregua promessa da Mosca per il Natale ortodosso e l'urgenza di nuove e più complesse forniture militari che gli alleati devono assicurare a Kiev nei prossimi mesi.

Secondo fonti diplomatiche a Washington, gli Stati Uniti premono su Roma affinché fornisca al più presto lo scudo anti missile all'Ucraina, necessario per difendere Kiev. Quindi innanzitutto - confermano fonti militari - il sistema Samp-T. Una promessa avanzata informalmente a livello politico, nelle scorse settimane. Ma non ancora concretizzata dall'esecutivo, che a oggi non ha licenziato il sesto decreto per l'invio di materiale bellico agli ucraini.




Guerra Ucraina - Russia: diretta no stop





La telefonata è innanzitutto un segnale. Sullivan e Talò si conoscono da tempo, visto che il consigliere diplomatico prima di approdare a Palazzo Chigi ha guidato la rappresentanza italiana presso la Nato a Bruxelles. Il colloquio dimostra inoltre che Washington apprezza la posizione pubblica dell'esecutivo di totale adesione alle ragioni di Kiev, in piena continuità con il governo di Draghi. "I due funzionari - sottolinea la Casa Bianca - hanno condannato l'aggressione in corso della Russia, compresi i suoi attacchi contro le infrastrutture critiche. Hanno ribadito il loro impegno a fornire assistenza all'Ucraina, il sostegno alla resilienza energetica e all'equipaggiamento militare necessario per difendere la sovranità e la democrazia del Paese".



Mosca gela il governo italiano: “Non siete un Paese garante"

di Riccardo Ricci04 Gennaio 2023



Sottolineare in queste ore lo sforzo occidentale per rafforzare la resistenza degli ucraini non è un passaggio casuale.


La svolta di Scholz: ecco perché la Germania fornirà mezzi corazzati all'Ucraina

dalla nostra corrispondente Tonia Mastrobuoni06 Gennaio 2023



L'oggetto del desiderio delle forze armate ucraine è la batteria Samp-T. Ha limitate capacità contro i missili balistici, ma rappresenta un potente sistema contro aerei, droni e missili cruise, dunque in grado di fare da scudo anche a una grande città come Kiev. Roma possiede cinque batterie operative, più una per l'addestramento. A quest'ultima manca una componente: il veicolo con i lanciatori dei missili (ogni Aster 30 costa 1,1 milioni di euro). Il governo Draghi voleva consegnare la batteria d'addestramento - su cui l'Esercito lavora da mesi a un aggiornamento che la renda utilizzabile anche contro i missili balistici - affidando ai francesi la fornitura di lanciatori e scorte missilistiche. Ora tocca a Meloni dare seguito alla richieste ucraine, le stesse su cui insiste Washington.

Washington chiama Roma: "Mandate a Kiev lo scudo anti-missile”
era ora che i tedeschi si svegliassero
 
sembra siano molto importanti per la nostra difesa..c'è qualche militare che storce il naso..anche la meloni..?
Italia paese NATO.
Penso che non ci sia nessun paese estero che si prende la briga di attaccare un paese NATO, perché scatta l'articolo 5 del trattato NATO.
Considerando poi che ci sono tutte quelle basi USA in Italia, ma chi si prende il rischio di offendere militarmente il nostro paese?
 
Italia paese NATO.
Penso che non ci sia nessun paese estero che si prende la briga di attaccare un paese NATO, perché scatta l'articolo 5 del trattato NATO.
Considerando poi che ci sono tutte quelle basi USA in Italia, ma chi si prende il rischio di offendere militarmente il nostro paese?
Guarda che sarebbe il sistema di difesa antimissile che dovrebbe pararci il 'ulo in caso di attacco nucleare...

se arrivassimo a quel punto sai che ce ne facciamo dell'articolo quinto :rolleyes:
 
Guarda che sarebbe il sistema di difesa antimissile che dovrebbe pararci il 'ulo in caso di attacco nucleare...

se arrivassimo a quel punto sai che ce ne facciamo dell'articolo quinto :rolleyes:
---> ma dici davvero? secondo te il samp/t sarebbe in grado di intercettare le testate di rientro degli ICBM? roba che viaggia a 20.000 km/h...
 
---> ma dici davvero? secondo te il samp/t sarebbe in grado di intercettare le testate di rientro degli ICBM? roba che viaggia a 20.000 km/h...
SO Piskelli, lasciali parlà :LOL:
 
Italia paese NATO.
Penso che non ci sia nessun paese estero che si prende la briga di attaccare un paese NATO, perché scatta l'articolo 5 del trattato NATO.
Considerando poi che ci sono tutte quelle basi USA in Italia, ma chi si prende il rischio di offendere militarmente il nostro paese?
Un altro paese Nato, come ad esempio la Turchia...
 
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