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Questo 3D sarà utile probabilmente a diversi utenti del FOL.Parlo per i possessori di Retelit,Fastweb,Eutelia,Telecom e Tiscali.
Per quello non ho quotato nessun titolo.
Comincio con ciò che ho postato nei giorni passati.Buona lettura OK!
 
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Strategie
Da Intel 1 miliardo per lo sviluppo
Un nuovo programma per favorire la diffusione delle nuove tecnologie nei Paesi in via di sviluppo. L'importanza del WiMax.

02 Maggio 2006

Link

Landolfi proroga i test per il WiMax
La corsa a ostacoli del WiMax italiano
In luglio in Francia le licenze per il WiMax
Si chiama Called the World Ahead ed è un programma attraverso il quale Intel intende investire 1 miliardo di dollari nell'arco dei prossimi cinque anni per portare computer, formazione e connettività verso i Paesi in via di sviluppo.

Si tratta, nella sostanza, di un'espansione di analoghe iniziative già annunciate per Paesi quail Cina o India, dove i tassi di penetrazione dei personal computer sono ancora estremamente bassi: in India, malgrado il ruolo che le nuove tecnologie abbiano sulla vita economica del paese, la penetrazione è di 14 pc ogni 1.000 abitanti.

Ma non di soli pc si tratta, evidentemente, anche se costituiscono l'ossatura portante dell'intera iniziativa.
Al centro del programma di Intel entra anche pesantemente WiMax, lo standard per le comunicazioni wireless, del quale la società ha al momento avviato 175 prove in tutto il mondo
 
Il wireless 'totale' di Symbol

Presentata una piattaforma per la gestione di reti senza fili con tecnologie diverse, da WiFi a ZigBee passando per RFID







Si chiama Wi-NG (Wireless Next Generation) la nuova architettura che Symbol ha sviluppato per gestire con un'unica piattaforma vari tipi di connessioni wireless: in primo luogo WiFi e RFID, ma anche WiMax, le reti cellulari e tecnologie più innovative come ZigBee.

L'approccio scelto è quello del wireless switch, ossia di un apparato centrale che controlla le operazioni svolte dai vari access point distribuiti nella rete aziendale e gestisce, tra l'altro, aspetti come l'handoff tra AP, l'interferenza dei segnali e il passaggio da una rete a un'altra, ad esempio tra WLAN e rete cellulare. Symbol definisce questo dispositivo di controllo un 'RF switch' e dovrebbe presentarlo entro fine anno.
Prima, rispettivamente a luglio e a settembre, arriveranno aggiornamenti software per gli access point AP5131, che potranno creare reti mesh, e per lo switch WS5100, che acquisirà funzioni di switching Layer 3. Sempre a settembre sarà presentata la piattaforma software di gestione per questo ambiente eterogeneo in quanto a tecnologie wireless.

Tra le funzioni più importanti di Wi-NG c'è il cosiddetto 'switch-assisted roaming': il passaggio di un client tra un access point e un altro non avverrà solo quando la connessione con il primo è molto debole, ma verrà decisa dal RF switch in base a parametri più complessi come il carico sostenuto dagli AP. Allo stesso modo verrà gestito il passaggio delle connessioni da una rete a un'altra con tecnologie diverse, ma Symbol ammette che questa funzione sarà disponibile in toto solo per i client Symbol, agli altri resteranno delle funzioni più semplici di roaming
 
Internet veloce nei piccoli centri del Salento
Pubblicato su 11/05/06 alle 10:05:15 CET da Admin


Una delle antenne riceventi installate a Verrua Savoia

La sfida del Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino: portare la Adsl senza fili nei luoghi meno serviti. Il Piemonte è la regione pilota

Dieci milioni di italiani, secondo alcune statistiche diffuse su internet, sono affetti dal "digital divide". Non è una brutta malattia, ma semplicemente l'assenza di un accesso veloce alla rete (cosiddetto "a banda larga") nella propria città o nella propria abitazione. Di solito questo accade perché, soprattutto nelle piccole comunità montane o isolane o nei centri molto piccoli i provider che offrono l'accesso a internet ritengono la spesa per l'installazione della banda larga superiore alle richieste effettive della popolazione. Una disparità inopportuna per la crescita del nostro Paese, che nella maggior parti delle situazioni non viene risolta.

Verrua Savoia è un comune di 1.400 abitanti con oltre il 50% della popolazione sopra i 65 anni. Si trova in provincia di Torino e l'attività a cui si dedicano i cittadini è prevalentemente di tipo rurale. La città non è coperta dal servizio di banda larga e da diverso tempo l'amministrazione comunale stava cercando un modo per venire in contro alle esigenze di tutti. In questo quadro s'inserisce un progetto sperimentale del Politecnico di Torino, che ha portato la banda larga lì dove non esisteva sfruttando (e potenziando) la tecnologia di internet senza fili.

Così, il gruppo di ricercatori guidati da Daniele Trinchero, del Dipartimento di Elettronica, ha pensato di creare una rete utilizzando la tecnologia Wi-fi (la stessa presente negli aeroporti, nei centri commerciali, negli alberghi) applicandola, invece che a un luogo chiuso e delimitato, a un territorio più ampio. E la sperimentazione ha destato molta curiosità nel piccolo centro del torinese, tanto che in pochi giorni sono arrivate oltre 75 richieste di connessione.

"L'idea - spiega il professor Trinchero - è partita da un decreto emanato nell'ottobre scorso dal ministero delle Comunicazioni, che dava ai piccoli provider la possibilità di utilizzare creare una rete Wi-fi per realizzare coperture di territorio limitate. Così abbiamo pensato di sperimentare un Wi-fi potenziato e applicarlo a uno dei comuni più distanti da Torino, non servito dalla banda larga. Si trova in collina in una zona di basso profilo industriale. E così abbiamo iniziato a lavorare, cercando soluzioni che avessero un bassissimo impatto ambientale".

Insieme al personale di laboratorio (formato da giovani ricercatori e neolaureati) Trincheri ha lavorato per diversi mesi all'iniziativa: "Abbiamo steso il progetto su carta e poi ci siamo raccordati con l'amministrazione per un incontro con i cittadini per vedere se c'era interesse. La cosa più soprendente è che senza fare una campagna pubblicitaria, ma con il semplice passaparola, hanno partecipato all'incontro una cinquantina di persone, che hanno manifestato una grande conoscenza dell'argomento e dei servizi implementabili. Soprattutto la cosa più gratificante è che sono stati tutti entusiasti, così da raccogliere decine e decine di adesioni già nelle prime ore". Il team, oltre al design della rete, si è anche occupato di installare sul territorio gli apparecchi, tra cui le antenne e le stazioni riceventi e trasmittenti.

Ma come funziona il sistema? Una stazione trasmittente (potenziata rispetto ai normali "hot-spot" che si trovano nei piccoli ambienti in modo da poter sopportare un traffico corposo di dati) è in grado di fornire la rete internet lungo un raggio di circa 3 chilometri quadrati. L'utente dovrà solo integrare il pc con una scheda di rete che si collega ad una piccola antennina ricevente che si può montare sul tetto della propria abitazione: "Abbiamo pensato - continua Trinchero - anche di creare una specie di pannello, grande come un libro, che si può installare dentro casa e fornire la rete internet anche a 5-6 computer contemporaneamente, ovviamente dipende dal tipo di utilizzo che se ne vuole fare".

Dal punto di vista operativo e dei rapporti con l'utente finale il Politecnico si è affidato a un provider locale. Il prezzo di collegamento (che solitamente si aggira, per questo tipo di connessioni, tra i 30 e i 100 euro al mese) per via della sperimentazione è (e rimarrà) molto basso. L'unico investimento economico - ma anche questo non è gravoso - è l'antennina da aggiungere e installare a casa: "Il prezzo varia a seconda del tipo delle prestazioni che una persona si aspetta. Si va dai modelli base, 75 euro, fino ai 250 euro se si desidera un'antenna più potente e si vuole condividere la connessione in casa tra diversi computer. E poi - scherza Trinchero - ci sono anche i più fortunati, quelli che vivono nei pressi dei ripetitori: se dotati di computer portatile di ultima generazione riescono a captare bene il segnale direttamente con l'antenna integrata" (senza, cioè, installarne una sul tetto).

Il sistema è stato dimensionato in modo tale da poter reggere l'onda d'urto di un numero elevato di utenti. Ci sono, in tutti i casi, dei limiti, perché gli utenti condividono una stessa connessione internet. Quindi se ipoteticamente si collegassero tutti in contemporanea e iniziassero a scaricare una gran quantità di dati (come musica o film) si potrebbe arrivare a un livello di saturazione: "Questo comunque non è mai successo, e noi riusciamo attraverso le nostre rilevazioni a fornire un collegamento costante alla rete a 2 megabit". Una velocità di tutto rispetto, dunque.

Per i bassissimi costi della tecnologia, il Wi-fi è una delle soluzioni più semplici per combattere il digital divide. L'unico limite è che questo standard utilizza delle frequenze libere e disponibili per tutti. Il "successore" del Wi-fi, in via di sperimentazione, è il WiMAX, che sarà molto più veloce, avrà bande dedicate e avrà una maggiore portata, capace di allargare a milioni di utenti gli accessi internet senza fili. La tecnologia è ancora in fase di sperimentazione (se ne parlerà proprio oggi in un convegno organizzato dalla Regione Piemonte e dal Politecnico di Torino), ma secondo gli ultimi studi la copertura di territorio si misurerà in chilometri. Il WiMAX, infatti, riuscirebbe a coprire teoricamente un'area di 50 chilometri quadrati.
di DANIELE SEMERARO
 
Contenuti mobili: IP pigliatutto
Qualsiasi previsione sul futuro dei contenuti e dei servizi su telefonini è strettamente vincolata allo sviluppo dei network su cui verranno trasmessi. Le reti Gsm/Grps lasceranno progressivamente il posto all’Umts e all’Hsdpa (high-speed download packet access), mentre si farà sempre più strada la mobilità su protocollo internet grazie al Wi-Fi e al WiMax, presto disponibili anche in movimento oltre che senza fili. Gli operatori di telefonia fissa si sono lanciati in campagne di acquisizione (da Telecom-Tim alla più recente Telefonica-O2) di operatori mobili per poter trarre vantaggio dalla convergenza e legare gli utenti al loro network. Vodafone, leader nel mobile, è seriamente interessata a offrire servizi su reti fisse. I produttori di telefonini sono già pronti con modelli dual-mode, capaci di utilizzare indifferentemente Gsm/Umts e Ip via standard wireless. Chi realizza siti internet, se lo fa conformemente alle regole di accessibilità e usabilità, già prevede la loro fruizione su schermi piccoli. Chi fornisce contenuti per il web, o li aggrega, ha già esteso la propria produzione al mondo mobile (così Dada, Zed e Buongiorno griffata Blinko nella versione mobile solo per citare i leader del mercato italiano).



Tanto lavoro deve ancora essere fatto, ma molti colossi dell’internet si sono ormai decisamente convertiti anche al mondo mobile per realizzare pienamente la convergenza. Microsoft con Windows Mobile, presentato nel febbraio di quest’anno, sta cercando di fornire un sistema operativo che possa affermarsi come standard de facto del mercato. E a differenza di quanto avvenuto in ambito Pc, questa volta, per voce di Fabio Falzea, direttore della divisione Microsoft Mobile and Embedded, Microsoft giura di non voler ripetere gli errori del passato e di votarsi fin sa subito a un’interoperabilità piena. Google e Yahoo! hanno versioni dei loro motori di ricerca per i telefonini. CiscoSystem, con il progetto Mobile Exchange, sta sviluppando tecnologie e hardware per la comunicazione tra i network. Gli elementi ormai ci sono tutti, basterà aspettare le prossime forme ibride anticipatrici dello scenario finale. E allora il telefonino sarà il più comodo e personale accesso alla rete.

Gabriele De Palma
 
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Intel punta sui paesi poveri

08 maggio 2006


Intel, numero uno al mondo nei semiconduttori, spenderà oltre 1 miliardo di dollari nell'arco di cinque anni per promuovere l'uso di personal computer nei paesi poveri. In base al programma "World Ahead," cioè "il mondo a venire," Intel svilupperà nuovi pc a basso prezzo, costruirà infrastrutture wireless, donerà computer alle scuole e formerà insegnanti.
L'amministratore delegato Paul Otellini intende annunciare l'iniziativa nel suo intervento al world congress on information technology che si tiene ad Austin, nel Texas. Con tale programma, Intel raggruppa ed amplia le sue attività per aprire nuovi mercati ai suoi chip. La società di Santa Clara, in California, ritiene che i paesi emergenti rappresenteranno il 47% delle vendite di pc nel 2009, rispetto al 15 % del 1995.

Nei prossimi cinque anni, Intel donerà 100.000 pc alle scolaresche a livello mondiale e offrirà addestramento informatico a 10 milioni di insegnanti, comunica la società in una nota. Intel sponsorizza inoltre lo sviluppo e l'adozione di un nuovo standard per l'accesso wireless ad internet ad ampio raggio, cioè Wimax. Sono attualmente in corso 175 test di questa tecnologia, che mira a fornire l'accesso on line via radio a intere comunità, indica la società.

Intel inoltre continuerà a progettare computer adatti a ambienti più ostili rispetto agli attuali pc. Ha già progettato macchine in grado di gestire situazioni di mancanza di corrente, o di presenza di polvere, in villaggi indiani.
 
Il Wi-Max più vicino?
E' quanto promette un'azienda di Bergamo che cerca di abbattere il problema della convergenza presentando la prima versione di CPE Wi-Max. 16/05/2006

In concomitanza con la partecipazione di Telsa al Wimax World Europe Conference & Expo di Vienna il 22-24 Maggio, verrà presentata la prima versione di CPE (Customer Promise Equipment) sviluppata nei laboratori di Telsa.
L'azienda leader vede nel Wi-Max la migliore occasione per convergere le sue esperienze maturate nel campo e proporre soluzioni integrate per il mercato consumer. Il dispositivo di prima generazione si chiama Freemax MS CPE wi-fi, terminale multiservices capace di riceve elaborare e trasformare il segnale Wi-Max in segnale Wi-Fi permettendo così un ampia gamma di applicazioni quali copertura ultimo miglio per Residential users, soluzioni wireless per Enterprise users e copertura Hotspot.

I moduli del dispositivo sono basati sul Wavesat’s Evolutive DM256 chipset e sul MAC coprocessor che permette applicazioni base per la mobilità e supporta TDD e HFDD , 3.5 e 7.0 MHz di larghezza di banda e una modulazione fino a 64-QAM.
 
Fastweb: Scaglia, obiettivo convergenza con operatore mobile virtuale


Radiocor - Milano, 16 mag - La convergenza e' nel futuro
di Fastweb attraverso l'operatore mobile virtuale. Lo ha
ribadito, nel corso dell'odierno incontro con la comunita'
finanziaria, il presidente Silvio Scaglia, precisando che,
qualora ci fosse la possibilita', Fastweb sarebbe
interessata a tale sviluppo anche prima del 2008.
"Certamente siamo pronti a farlo e stiamo spingendo in
questa direzione", ha detto Scaglia agli analisti,
sottolineando come "la convergenza fisso mobile, secondo me,
passa dall'avere il controllo della chiamata sia in entrata
sia in uscita e, quindi, dal poter essere un operatore
virtuale". Il WiMax, viceversa, e' visto come
"importantissimo per colmare il 'digital divide' e, quindi,
per coprire la parte della popolazione che resta da coprire.


(RADIOCOR) 16-05-06 17:29:06 (0446) 5 NNNN
 
Telefonia/ Telecom Italia lancia il suo terminale fisso-mobile
Lunedí 15.05.2006 15:20
Alice Tv inaugura "Parole e Persone", il nuovo canale dell'IpTV targata Telecom Italia
Telecom metterà sul mercato Unico, un telefonino che funzionerà sia da cellulare che da terminale fisso. Dopo il fulmine a ciel sereno lanciato da Vodafone settimana scorsa con la nuova tariffa che permette di usare dentro le mura domestiche il cellulare come fosse un telefono fisso, ora il principale operatore italiano annuncia che prima dell'estate metterà a disposizione degli abbonati uno dei primi terminali UMA al mondo. La tecnologia usata da questo telefonino è diversa da quella prevista da Vodafone, ma il risultato per gli utenti sarà, almeno in parte, simile. Un unico apparecchio, infatti, potrà essere usato come cellulare mentre si è fuori, e come teminale fisso una volta a casa.


I terminali UMA presto disponibili
Gallery


A comunicare questa novità è l'amministratore delegato della società, Riccardo Ruggiero, che in un'intervista al supplemento di Repubblica Affari & Finanza ha dettto che "prima dell'estate, fra maggio e giugno, Telecom si presenterà al pubblico italiano con due novità: l'Uma e il Dbv-h". E entrando nell specifico, della tecnologia UMA dice che "Entro maggio lanceremo il servizio Uma. In sostanza si tratta di un telefono in grado di funzionare sia come normalissimo cellulare, quando si è fuori casa o fuori ufficio. Le novità arriveranno quando uno sarà a casa o in ufficio. Il telefono Uma, che si chiamerà Unico, dispone di una connessione Wi-Fi e quindi, una volta configurato, si collegherà da solo alla rete adsl e da quel momento le telefonate verrano smistate via rete fissa, attraverso il sistema Voip e non via radio. Siamo fra i primi al mondo a commercializzare i telefoni Uma".

La tecnologia Uma (Unlicensed Mobile Access), sviluppata secondo standard conformi ai parametri dettati da consurzio 3Gpp, utilizza un telefono dual mode, che può sia usare i ripetitori per le reti cellulari Gsm e Gprs sia collegarsi a una rete Adsl via bluetooth o WiFi. Ciò significa che in casa il telefono utilizzerà la rete internet e, quindi, il VoIp. Si tratta insomma di un roaming, trasparente all'utente, con il quale si userà la rete mobile solo quando si uscirà dal raggio di copertura del WiFi. Essenziale per l'apparecchiatura, ovvimanete, è che l'appartamento o l'ufficio sia dotato di rete wireless (WiFi per ora, WiMax in futuro).

Importante è notare che, nel momento in cui il telefonino si collega alla rete fissa, tutte le sue funzioni in internet saranno velocizzate, dato che non andranno più alla velocità del Gsm o dell'Umts, ma a quella del proprio collegamento, quindi si potrà navigare dal telefonino ai livelli dell'Adsl almeno.
 
Internet: oltre un miliardo di utenti in tutto il mondo. WiMax futuro protagonista delle connessioni wireless?

PMI BUSINESS, clicca qui per leggere la rassegna di Key4Biz , 18.05.2006 13:46

Master Operativo con Stefano Masullo

Il pianeta Web Surfing è una realtà in continua e rapidissima espansione.
Lo confermano tutti gli indicatori di mercato ma anche i grandi numeri. Le più recenti rilevazioni sul grande popolo della Rete, e più in particolare sugli accessi globali, tracciano uno scenario dai trend uniformi per tutte le macroaree regionali, in cui a spiccare è la crescita esponenziale nel numero delle connessioni internet e degli internauti che ogni giorno si accostano al web.

A fine 2005 è stata segnata una tappa storica: un miliardo di utenti raggiunti dalle connessioni Internet in tutto il mondo, di cui circa 845 milioni corrispondenti a utenze regolari.

Secondo i dati dell'ultimo studio eMarketer Worldwide Online Access: 2004-2010, sotto il profilo geografico gli Usa si confermano il numero uno in quanto a numero di utenti internet (175,4 milioni, di cui 108,1 broadband), abitazioni raggiunte dal web (43,7 milioni) e linee a banda larga (48 milioni). Al secondo posto si piazza la Cina con 111 milioni di internauti.

Per quanto concerne lo scenario globale della banda larga , con 250 milioni di abitazioni connesse in tutto il mondo, l'Asia-Pacifico costituisce il bacino più ampio in termini di adozione con circa il 40% delle abitazioni dotate di connessione ad alta velocità, mentre l'America Latina è da considerarsi la regione con l'indice di crescita più elevato in quanto a sottoscrizioni broadband, con un incremento degli abbonati pari al 70%.


"A fine 2005, le abitazioni broadband nel mondo erano 195 milioni, in crescita del 37% rispetto ai 142 milioni del 2004" dichiara Ben Macklin, autore del rapporto. "Nonostante la forte maturazione raggiunta dal settore in Europa Occidentale, America del Nord e parte dell'Asia, sarà il boom di paesi come Cina, India, Russia, Turchia, Brasile e Messico ad assicurare al mercato della banda larga un incremento costante ancora per molti anni".

In quanto a tecnologie di accesso, l'ADSL domina lo scenario globale con il 66%, mentre quelle alternative come satellite, wireless fisso o powerline non hanno ancora compiuto progressi significativi.
Diverse le prospettive per la fibra ottica (FTTH - fiber-to-the-home), soprattutto in Giappone dove ha raggiunto i 5 milioni di utenti, pari a 1/4 di tutte le connessioni esistenti nel paese.
Importati risultati anche per le soluzioni fibra/LAN in Cina e Corea del Sud.

"Già in molti paesi come Corea del Sud, Australia, parte dell'America Latina ed Europa dell'Est le soluzioni wireless broadband si sono ben posizionate sul mercato" conclude Macklin."Anche alla luce di ciò, possiamo prevedere che sarà il WiMax ad emergere come vera tecnologia broadband alternativa nel 2006 e 2007".

Il WiMax sarà quindi la tecnologia leader nel mercato della banda larga fissa senza fili? Sembra più che una semplice possibilità per tutte le principali research firm che, per il 2010, prevedono un bacino di oltre 15 milioni di utenti, localizzati per oltre il 40% nell'area Asia-Pacifico.
E i mercati locali più dinamici sembrano proprio essere quelli in via di espansione, come la Cina, l'Australia e il Messico, dove le soluzioni WiMax possono rappresentare una valida alternativa a tecnologie più costose da implementare. Da qui ai prossimi due anni il riscontro reale.

*di Alessandra Gualtieri. Per gentile concessione Key4biz.it - Copyright 2006 - Tutti i diritti riservati
 
TV con WiMAX: il DVB-H è già morto?

Emidio Frattaroli

“NDS e Intel iniziano la sperimentazione della trasmissione dei servizi televisivi attraverso i nuovi standard di trasmissione basati sulla tecnologia WiMAX ”







Manhasset (USA), Maggio 2006. NDS Group ha annunciato la sperimentazione di un sistema per la trasmissione di servizi televisivi per mezzo della tecnologia WiMAX in collaborazione con Intel. Per la sperimentazione verrà utilizzato lo standard WiMAX IEEE 802.16-2004 assieme all'IEEE 802.16e che verrà ratificato a breve.

Le due aziende saranno impegnate anche nel dimostrare alle industrie e al mercato televisivo mondiale in che modo la tecnologia WiMAX potrà essere utilizzata per la fornitura dei servizi televisivi a pagamento (pay TV e pay per view).

La prima implementazione pre-WiMAX è in funzione presso l'Intel Wireless Competence Center (IWCC) a Kista, in Svezia, e dimostra un sistema WiMAX TV con segnali televisivi dal vivo (live TV), video on demand (VOD) e guida elettronica dei programmi (EPG).

Il servizi televisivi vengono ricevuti con un notebook con piattaforma Intel Centrino (CPU Intel Pentium Mobile) con sistemi wireless 802.16-2004 and 802.11. NDS e Intel presto integreranno il prossimo standard 802.16e per aumentare soprattutto il livello di sicurezza e per garantire la possibilità di utilizzo anche con palmari e dispositivi mobili.

Fonte: N.D'A.
 
26-04-2006 Stampa Segnala


Il WiMax alla prova dei fatti

Stanno per concludersi le sperimentazioni ufficiali: i risultati sono stati buoni e in linea con le specifiche standard, ma le dinamiche del mercato sono tutte da creare








Per i 'fan' delle tecnologie wireless, WiMax promette di portare la stessa rivoluzione che ADSL ha portato nelle reti fisse: una banda sufficientemente ampia per la maggior parte degli usi comuni della Rete e una facilità di raggiungere gli utenti superiore alle tecnologie precedenti. In effetti la copertura del territorio, trattandosi di wireless, è potenzialmente totale e limitata solo dalla convenienza economica nell'installare più o meno antenne. Fatta questa premessa, si capisce perché l'avvio delle sperimentazioni pubbliche del WiMax, partite lo scorso luglio sotto il controllo del Ministero delle Comunicazioni, abbia suscitato molto interesse e diverse speranze di aprire un nuovo mercato di servizi di connettività wireless che non sia limitato ai 'soliti noti' del settore cellulare.
Ora le sperimentazioni stanno per finire - il termine ufficiale è fissato al prossimo 30 giugno - e ci si chiede quali conclusioni se ne potranno trarre, dal punto di vista tecnico come da quello delle prospettive di mercato. Qualche anticipazione è stata indirettamente data da Dario Di Zenobio, responsabile area radio comunicazioni della Fondazione Ugo Bordoni, durante un recente convegno.




Testare per proteggere il mercato

L'idea della sperimentazione in sé, ha spiegato innanzitutto Di Zenobio, ha confermato la sua validità come mezzo per tutelare le regole e la concorrenza del mercato, dando una sorta di base comune di riferimento su cosa aspettarsi dalle implementazioni WiMax: "Non volevamo l'introduzione di una molteplicità di attori diversi in un mondo tecnico che è tenuto a rispettare regole fondamentali... Non possiamo solo per motivi di business falsare quelli che sono dati e contenuti tecnici". Il riferimento è a chi ha forse un po' esagerato nel descrivere ciò che il WiMax può portare in quanto a banda e prestazioni: "A oggi abbiamo qualche risultato non in linea con la codifica scientifica... Non si possono fare miracoli: ci possiamo sì aspettare variazioni, ma in una certa gamma di possibilità". Ma è anche un richiamo a non confrontare impropriamente i risultati della sperimentazione italiana con altre iniziative europee che hanno seguito strade, e soprattutto frequenze, diverse.
L'esponente della Fondazione ci ha tenuto a chiarire che non c'è possibilità di 'scantonare' da quanto è stato già definito all'avvio delle sperimentazioni: il WiMax ufficiale è quello che opera nella banda 3,4-3,6 GHz, banda sulla quale è stato tra l'altro raggiunto un accordo europeo. Non c'è al momento un piano che preveda l'utilizzo in tempi brevi della banda 3,6-3,8 GHz e restano i vincoli noti all'uso della banda WiMax. "In Italia c'è solo la banda dei 3,5 GHz", ha sottolineato Di Zenobio, "Quindi una banda licenziata, dimentichiamoci la possibilità di un uso non licenziato". E a restare un po' delusi saranno anche coloro che spingono verso il WiMax mobile (802.16e): la banda dei 3,5 GHz è destinata a livello europeo per i servizi fissi. Per la mobilità, continua Di Zenobio, "Bisognerebbe cambiare la destinazione della banda e l'utilizzo mobile non piace a tutti... L'uso nomadico è invece automatico, anche adesso".




Risultati promettenti

Per le applicazioni nomadiche o fisse i risultati della sperimentazione sono positivi: restando allineati con la versione dello standard considerata dal Ministero delle Comunicazioni, la 802.16-2004, si sono raggiunte normalmente coperture superiori alla decina di chilometri per cella con una buona efficienza spettrale (3,3 bit per secondo per Hertz). Nelle zone urbane si è confermato che WiMax ha un buon comportamento quando nodo trasmittente e nodo ricevente 'si vedono', le cose vanno meno bene quando non c'è visibilità ottica a causa di edifici o di altri ostacoli. Un problema non tanto per l'uso fisso, quanto per gli utenti 'nomadi'.
Le prove sul campo hanno poi mostrato che le connessioni WiMax mantengono buone prestazioni anche quando i pacchetti in transito hanno dimensioni piccole: una buona notizia per chi vede il WiMax come tecnologia per i servizi Voice over IP in ambito metropolitano.

E dopo la fine di giugno? A quel punto i vari progetti in campo dovrebbero concludersi, c'è solo la possibilità teorica di qualche estensione limitata per esaminare aspetti nuovi e particolari legati all'evoluzione dello standard 802.16. Poi ci sarà da aspettare che il Ministero della Difesa liberi definitivamente la banda WiMax: questo non è ancora successo per motivi tecnici (vanno risintonizzati tutti gli apparati già in campo) e perché la Difesa si aspetta anche un riconoscimento economico per questo sforzo.
Come questa banda vada assegnata è poi da vedere. Di Zenobio ha ipotizzato che per uso privato il sistema potrebbe essere quello del 'first come first served', chi arriva per primo acquista parte dello spettro. Per uso pubblico il discorso è ben diverso, più simile a quello delle reti cellulari: un'asta oppure un 'beauty contest' basato sulla valutazione dei singoli progetti. Nella consultazione pubblica che aveva preceduto l'avvio della sperimentazione, i pareri espressi su questo punto mostravano la tendenza di ammettere a dare servizi WiMax solo chi possiede già una licenza di operatore tlc, assegnando le frequenze su base regionale come è accaduto per il Wireless Local Loop. Per gli operatori WLL c'è d'altro canto la necessità di tutelare chi ha già investito per sviluppare il local loop senza fili, anche con barriere all'ingresso di nuovi entranti.
Dopo la sperimentazione tecnica, insomma, i giochi del mercato sono tutti da fare.
 
ADN Kronos
Intel: siglati due nuovi contratti per servizi WiMAX
Roma, 23 mag. (Ign) - Siglati due contratti per servizi WiMAX tra Intel Capital, divisione di Intel Corporation che si occupa di investimenti di venture capital, e Orascom Telecom WiMAX Limited, una joint venture con l'egiziana Orascom Telecom, e Worldmax, una joint venture con l'olandese Enertel Holding. ''Entrambi gli investimenti - spiega una nota ufficiale - saranno completati una volta soddisfatte e rispettate tutte le condizioni e dopo la ricezione delle necessarie approvazioni''. Le trattative, prosegue il comunicato, ''sottolineano il continuo impegno di Intel Capital finalizzato alla distribuzione dell'accesso a Internet a banda larga e a basso costo tramite reti WiMAX in tutto il mondo. Quello in Orascom Telecom WiMAX Limited rappresenta inoltre il primo investimento effettuato tramite il fondo Intel Capital Middle East and Turkey Fund annunciato lo scorso novembre per il Medio Oriente e la Turchia''. Lo scorso anno Intel Capital ha annunciato investimenti in diversi provider di servizi WiMAX e a banda larga wireless in tutto il mondo, tra cui PIPEX Wireless nel Regno Unito, DBD in Germania, Unwired Australia, Neovia in Brasile e MVSNet in Messico. Intel Capital ha inoltre fornito un supporto attivo per lo sviluppo dell'infrastruttura WiMAX tramite gli investimenti effettuati in Navini Networks, fornitore di stazioni base e modem WiMAX, e in Beceem Communications, fornitore di chipset WiMAX.
 
Media & Multimedia / Televisione


Class CNBC trasmette con la banda larga senza fili WiMax


[19/05/2006 - 08.46]
Per prima volta in Europa Class CNBC, la televisione economico-finanziaria globale in lingua italiana di Class Editori, utilizzerà la tecnologia di trasmissione a banda larga senza fili WiMax per le riprese televisive in diretta di un evento. In occasione della manifestazione che rende omaggio al primo secolo di vita del traforo ferroviario del Sempione, che parte oggi da Stresa per proseguire a Domodossola, Class CNBC trasmetterà in diretta i principali momenti della giornata. Partner tecnologici della manifestazione sono Retelit e Siemens.
 
25 Maggio 2006 10:49
Canale: "Speciale" / Categoria: "SPECIALE"
Class: la radio via sat con Worldspace e il WiMax per la Tv



Il Ministero delle Comunicazioni ha dato il via libera a Class Editori per avviare l'attività della radio satellitare di WorldSpace in Italia. Intanto, per prima volta in Europa, Class Cnbc ha utilizzato l'innovativa tecnologia WiMax per le riprese televisive in diretta di un evento.

Il Ministero delle Comunicazioni ha dato il via libera a Class Editori per avviare l'attività della radio satellitare di WorldSpace in Italia. WorldSpace Italia Spa è controllata da WorldSpace Inc di Silver Spring (Maryland), quotata al Nasdaq, mentre il gruppo Class ne detiene il 35% attraverso la controllata NewSatellite Radio.
Il Gruppo Class è presente nel panorana radiofonico italiano con Radio Classica, emittente caratterizzata da un palinsesto di Musica Classica e informazione finanziaria. Dal 2003, Radio Classica produce per il Circuito Milano Finanza - Classica, la prima syndication di radio locali dedicata all’informazione finanziaria ed economica, cinque radiogiornali quotidiani e una serie di approfondimenti.

Per prima volta in Europa Class Cnbc, la televisione economico-finanziaria globale in lingua italiana di Class Editori, in onda sul satellite di Sky al n° 505, ha poi deciso di utilizzare l'innovativa tecnologia di trasmissione a banda larga senza fili WiMax per le riprese televisive in diretta di un evento.
In occasione della manifestazione che rendeva omaggio al primo secolo di vita del traforo ferroviario del Sempione, Class Cnbc ha trasmesso nei giorni scorsi in diretta i principali momenti della giornata.

Partner tecnologici della manifestazione sono stati Retelit e Siemens, che hanno reso possibili le riprese dell'evento, in alternativa ai tradizionali collegamenti satellitari. Le immagini sono poi state diffuse attraverso i normali canali di broadcasting. Il collegamento è infatti avvenuto utilizzando l'innovativa tecnologia a banda larga senza fili WiMax di Siemens, interamente progettata, sviluppata e realizzata in Italia, e sfruttando la rete in fibra ottica ed i servizi di networking di Retelit. Siemens - tra i primi fornitori ad aver ottenuto la certificazione dell'ente di standardizzazione internazionale - è attualmente impegnata insieme a Retelit in una fase di sperimentazione sul campo, proprio in Val d'Ossola.

L'evento è stata la prima dimostrazione delle elevate potenzialità di utilizzo del WiMax in ambito televisivo, sia per i consumatori sia per i servizi alle aziende.
 
Fixed WiMax: 8,5 mln di utenti nel 2011, mentre Intel continua a investire in tutto il mondo







Un nuovo rapporto di Juniper Research predice che il numero di utenti Fixed WiMax crescerà da 1,3 milioni nel 2006 a 8,5 milioni nel 2011, ma la tecnologia dovrà fare i conti con l’avvento del WiMax mobile, i cui primi prodotti certificati dovrebbero arrivare nel 2007.



Il WiMax (acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Acces) ha fatto la sua comparsa nell’ottobre del 2001 ed è anche conosciuto come standard IEEE 802.16.

Nel 2004 è stato poi rilasciato lo standard 802.16d 2004, identificativo della versione fissa del WiMax. Questa versione consente connessioni NLOS (non line of sight) e utilizza il protocollo di trasmissione OFDM (Orthogonal Frequency Division Multiplexing). L’utente finale può usare questa versione da una postazione fissa o può muoversi, in quello che viene definito uso nomadico.



La tecnologia può essere utilizzata per diverse applicazioni, tra cui connessioni a banda larga di "ultimo miglio", backhaul cellulare e hotspot, e connettività di fascia enterprise ad alta velocità per le aziende.



I driver della domanda di soluzioni di backhaul WiMax includono l’aumento degli utenti della telefonia mobile e l’appetito degli utenti per applicazioni a banda larga, nonché la crescita dell’uso di Wlan e il bisogno di tecnologie di backhaul standardizzate per promuovere l’interoperabilità.



Il mercato WiMax backhaul per le stazioni base cellulari crescerà da 323 milioni di dollari nel 2006 a 2,6 miliardi nel 2011, trainato dai Paesi emergenti grazie all’alto numero di installazioni base station cellulari e al fatto che in queste regioni non c’è ancora una soluzione backhaul dominante.

Nel complesso, il mercato delle infrastrutture WiMax – comprese base station e CPE – raggiungerà un valore di 1,4 miliardi di dollari nel 2011, rispetto a 597 milioni di quest’anno.



Per quanto riguarda i servizi Fixed WiMax, i dati la faranno da padrone, con la voce relegata a una percentuale dell’11% del mercato.



Anche per quanto riguarda l’uso del WiMax per le connessioni dell’ultimo miglio, il boom si registrerà nei paesi emergenti più che in quelli sviluppati, anche se in questi ultimi i livelli di adozione della tecnologia dipenderanno dai costi e dalla tempistica.



Secondo l’autore del report, Aditya Kaul, “L’attuale attività e i livelli di interesse nel mercato suggeriscono che nei prossimi 2-3 anni si registrerà una robusta adozione della versione fissa del WiMax”.

Di contro, il rilascio del WiMax Mobile nel 2007 - che include un’opzione fixed wireless e un immenso valore aggiunto nella mobilità – renderà le due tecnologie complementari più che concorrenti.



Nel frattempo Intel – uno dei maggiori sostenitori della tecnologia – continua a investire in WiMax company di tutto il mondo: l’ultimo investimento in ordine di tempo è con la compagnia egiziana Orascom Telecom WiMax che si occuperà di stringere rapporti con i governi e le società mediorientali e asiatiche al fine di ottenere le licenze necessarie per il lancio dei servizi.

Intel Capital ha anche investito nella compagnia Enertel WiMax che sta lanciando i servizi WiMax in Olanda.



Le nuove compagnie create da queste collaborazioni saranno controllate rispettivamente da Orascom Telecom ed Enertel, con Intel Capital in qualità di maggiore investitore.



Negli anni scorsi, Intel Capital ha annunciate investimenti in numerosi service provider broadband di tutto il mondo: PIPEX Wireless in gran Bretagna, DBD in Germania, Unwired Australia, Neovia in Brasile e MVSNet in Messico.



Alessandra Talarico

© 2006 Key4biz

(24 maggio 2006, notizia 175630)
 
WiMax è una realtà. In Pakistan
Sarà Motorola a sviluppare la prima rete WiMax mobile a copertura nazionale nel paese mediorientale. Internet e VoIP viaggeranno senza fili




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Re: WiMax è una realtà. I
Islamabad - Il WiMax è la tecnologia in cui molti "digital divisi" ripongono le proprie speranze di connettività veloce per internet e la telefonia. Ma mentre l'Italia può attendere , tra i Paesi che ancora non ne sono dotati c'è già chi può basare le proprie speranze sulla concretezza: sono i cittadini del Pakistan, paese che si doterà addirittura di una propria rete WiMax mobile .
 
25/05/2006 - 18:50


TLC: Nortel scelta per laboratorio sperimentazioni WiMAX Università Statale di Taiwan





Roma, 25 mag. (Ign) - Nortel è stata scelta dal dipartimento del Graduate Institute di Business Administration e Electrical Engineering dell’Università Statale di Taiwan (NTU) per il laboratorio di sperimentazione sui servizi WiMAX. Nel laboratorio saranno inclusi test di interoperabilità tra diversi tipi di terminali mobili e applicazioni multimediali. Il laboratorio WiMAX NTU sperimenta test sul campo e dimostrazioni di applicazioni multimediali ad alta velocità - come VOIP, video streaming, video sorveglianza, da WiMAX/WLAN a reti wireless 3G - utilizzando strumenti quali PDA, computer laptop, palmari Wi-Fi e sistemi d'utente WiMAX. Una buona parte dei dispositivi Wi-Fi prodotti a livello mondiale vengono progettati e sviluppati a Taiwan e Nortel sta attualmente lavorando a stretto contatto con i leader mondiali presenti in quest'area che stanno sviluppando, tra gli altri, un palmare WiMAX/Wi-Fi in grado di funzionare con le soluzioni WiMAX di Nortel e con le soluzioni Wireless Mesh Networks sviluppate a Taipei e Kaohsiung come parte del progetto governativo M-Taiwan.





articolo pubblicato il 25/05/2006 18:50
 
che dirti!!!!!!!!! :bow:

grande lavoro!!!!bravissimo!!!! :yes: ,un giorno dara' i suoi frutti!!!!!! :cool: :clap: OK! OK!
 
Curria69 ha scritto:
che dirti!!!!!!!!! :bow:

grande lavoro!!!!bravissimo!!!! :yes: ,un giorno dara' i suoi frutti!!!!!! :cool: :clap: OK! OK!
Grazie Curria :bow: ,una curiosità:hai già letto tutto? :D :D :D :D OK!
 
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