Worrant Snia 2010

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Rag. Partridge ha scritto:
non credo che sia possibile un raggruppamento senza rettifica.

Dove hai trovato questo regolamento?
7.1.2 Descrizione dei diritti connessi alle Azioni
Le Azioni in Offerta nonché le Azioni di Compendio (per tali intendendosi sia le
Azioni al servizio dell’esercizio dei Warrant sia le Azioni al servizio della
conversione delle Obbligazioni Convertibili) avranno le stesse caratteristiche e
attribuiranno i medesimi diritti delle Azioni ordinarie della Società in circolazione alla
data della loro emissione (cfr. Sezione I, Capitolo VI, par. 6.4).
 
Rag. Partridge ha scritto:
non credo che sia possibile un raggruppamento senza rettifica.

Dove hai trovato questo regolamento?
7.1.2 Descrizione dei diritti connessi alle Azioni
Le Azioni in Offerta nonché le Azioni di Compendio (per tali intendendosi sia le
Azioni al servizio dell’esercizio dei Warrant sia le Azioni al servizio della
conversione delle Obbligazioni Convertibili) avranno le stesse caratteristiche e
attribuiranno i medesimi diritti delle Azioni ordinarie della Società in circolazione alla
data della loro emissione (cfr. Sezione I, Capitolo VI, par. 6.4).
 
La cosa ha scritto:
Non fa una grinza.
Può avere senso acquistarlo solo per trading fugace sui movimenti forti di snia (io l'ho fatto giusto un paio di volte in queste settimane con la snia che partiva con volumi).
Ma metterlo nel cassetto è un suicidio...a meno che...
...non ci scappi un raggruppamento azionario che seguendo la lettera del regolamento porterebbe il warrant in the money.

Sarebbe però una porcata colossale ai danni degli azionisti (su cui si scaricherebbero le vendite dei warrantisti che potrebbero convertire a prezzi appetibilissimi) e mi auguro proprio che la Consob non autorizzi una operazione del genere anche se a suo tempo ha approvato un regolamento con un chiaro "buco" sulla rettifica del prezzo di esercizio nel caso di raggruppamento.


Questo probabilmente è l'unico motivo che può giustificare questi prezzi assurdi e conoscendo gnutti ritengo che il buco regolamentare fosse stato pianificato a tavolino ai tempi dell'adc.

Con un raggruppamento 1 a 10 il warrant potrebbe triplicare trovandosi in the money.
La cosa sarebbe pagata dagli azionisti snia...


:no:


(f) raggruppamenti o frazionamenti di Azioni, il numero delle Azioni sottoscrivibili
sarà variato in applicazione del rapporto in base al quale sarà effettuato il
raggruppamento o il frazionamento delle Azioni. L’aggiustamento diverrà
efficace alla data in cui tale raggruppamento o frazionamento avrà effetto in
conformità alle disposizioni del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da
Borsa Italiana;
(g) operazioni di fusione/scissione in cui l’Emittente non sia la società
incorporante/beneficiaria, sarà conseguentemente modificato il numero delle
Azioni sottoscrivibili sulla base dei relativi rapporti di concambio/assegnazione.
 
La cosa ha scritto:
Non fa una grinza.
Può avere senso acquistarlo solo per trading fugace sui movimenti forti di snia (io l'ho fatto giusto un paio di volte in queste settimane con la snia che partiva con volumi).
Ma metterlo nel cassetto è un suicidio...a meno che...
...non ci scappi un raggruppamento azionario che seguendo la lettera del regolamento porterebbe il warrant in the money.

Sarebbe però una porcata colossale ai danni degli azionisti (su cui si scaricherebbero le vendite dei warrantisti che potrebbero convertire a prezzi appetibilissimi) e mi auguro proprio che la Consob non autorizzi una operazione del genere anche se a suo tempo ha approvato un regolamento con un chiaro "buco" sulla rettifica del prezzo di esercizio nel caso di raggruppamento.


Questo probabilmente è l'unico motivo che può giustificare questi prezzi assurdi e conoscendo gnutti ritengo che il buco regolamentare fosse stato pianificato a tavolino ai tempi dell'adc.

Con un raggruppamento 1 a 10 il warrant potrebbe triplicare trovandosi in the money.
La cosa sarebbe pagata dagli azionisti snia...

Finalmente un contributo serio e costruttivo!!!
Mi ricordi uno con il tuo stesso avatar...
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
 
Rag. Partridge ha scritto:
:no:


(f) raggruppamenti o frazionamenti di Azioni, il numero delle Azioni sottoscrivibili
sarà variato in applicazione del rapporto in base al quale sarà effettuato il
raggruppamento o il frazionamento delle Azioni
. L’aggiustamento diverrà
efficace alla data in cui tale raggruppamento o frazionamento avrà effetto in
conformità alle disposizioni del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da
Borsa Italiana;
(g) operazioni di fusione/scissione in cui l’Emittente non sia la società
incorporante/beneficiaria, sarà conseguentemente modificato il numero delle
Azioni sottoscrivibili sulla base dei relativi rapporti di concambio/assegnazione.

Esattamente...il numero verrà variato.

Ed il prezzo di esercizio???...:confused::confused:

Es.

Prezzo snia = 0.080
Prezzo warrant = 0.020

Raggruppamento 20 ad 1

All'azionista che aveva 100,000 SNIA verranno consegnate 5,000 SNIA con nuovo riferimento 1.6 euro

5,000 x 1.6 = 8,000 € = 100,000 x 0.080

Al warrantista che aveva 100,000 WSN10 verranno consegnati 5,000 WSN10 che daranno diritto a sottoscrivere 5,000 SN ad un prezzo di 0.25, in base al comma f dell'articolo da te riportato.

Valore teorico del nuovo WSN10 = 1.6 - 0.25 = 1.35 €

Vecchio controvalore

100,000 x 0.020 = 2,000 €

Nuovo controvalore

5,000 x 1.35 = 6,750 € :eek::eek::eek:


Non c'è trucco ...non c'è inganno...

..se la consob glielo farà fare, applicando un regolamento che viola la prassi, il buon senso ed ovviamente ogni principio di equità ed onestà.
 
Ultima modifica:
La cosa ha scritto:
Esattamente...il numero verrà variato.

Ed il prezzo di esercizio???...:confused::confused:


questo non lo so, ma non credo che con un accorpamenti 10 a 1 con 10 warrant si può sottocrivere 1 azione a 0.25.

credo che cambi anche il prezzo di esercizio.

Non vorrei però scrivere inesattezze.

Al limite con 1 warrant ti compri 1/10 di azione a 0.25
 
Rag. Partridge ha scritto:
questo non lo so, ma non credo che con un accorpamenti 10 a 1 con 10 warrant si può sottocrivere 1 azione a 0.25.

credo che cambi anche il prezzo di esercizio.

Non vorrei però scrivere inesattezze.

Al limite con 1 warrant ti compri 1/10 di azione a 0.25

Questa è la prassi ed è riportato in ogni regolamento.
Si varia il numero di warrant ed il prezzo di esercizio
In questo caso non è prevista la variazione del prezzo....strana dimenticanza..non trovi??
 
La cosa ha scritto:
Questa è la prassi ed è riportato in ogni regolamento.
Si varia il numero di warrant ed il prezzo di esercizio
In questo caso non è prevista la variazione del prezzo....strana dimenticanza..non trovi??
non credo possano farlo.
Ipotizzo esista un regolamento di borsa.

A quel punto anche la convertibile sarebbe nella stessa situazione.
 
giripelk ha scritto:
ma sei sicuro???
fiat sui 4,5 , bpi sui 6,3, tir sui 1,9 ecc.... non penso fossero da shortare!!!
Fiat me la ricordo bene non molti anni fa a 40 euro, e prima di arrivare a 4,5 ha fatto tanti minimi assoluti, tutti ottimi per .......

Olivetti scese da 20.000 lire a 500 lire. Una persona che conosco ha continuato ad accumulare a tutti i prezzi, fino a perdere quasi un miliardo.
 
Rag. Partridge ha scritto:
non credo possano farlo.
Ipotizzo esista un regolamento di borsa.

A quel punto anche la convertibile sarebbe nella stessa situazione.

La consob ha la facoltà di bloccare l'operazione di raggruppamento.
Ma se dà il via libera, a parte fare ricorso alla magistratura, l'azionista lo prende in quel posto.
Sarebbe scandaloso che ciò accadesse ma d'altra parte esiste un regolamento che è già stato approvato dalla stessa Consob (per conto mio con una chiara svista).

Per la convertibile non c'è quel buco regolamentare e la rettifica sarebbe completamente trasparente.
 
La cosa ha scritto:
La consob ha la facoltà di bloccare l'operazione di raggruppamento.
Ma se dà il via libera, a parte fare ricorso alla magistratura, l'azionista lo prende in quel posto.
Sarebbe scandaloso che ciò accadesse ma d'altra parte esiste un regolamento che è già stato approvato dalla stessa Consob (per conto mio con una chiara svista).

Per la convertibile non c'è quel buco regolamentare e la rettifica sarebbe completamente trasparente.


Non vorrei dire corbellerie, ma il fatto che le cv -a differenza delle azioni- abbiano un valore nominale potrebbe giustificare la... svista.
 
the loser ha scritto:
Non vorrei dire corbellerie, ma il fatto che le cv -a differenza delle azioni- abbiano un valore nominale potrebbe giustificare la... svista.


Voglio dire che di norma nelle riduzioni di capitale si riduce anche il valore nominale delle azioni e conguentemente il prezzo di esercizio del warrant. In questo caso il v.n. non c'è...
 
Le worrant,uno le mette in un cassetto,se le dimentica(una minima parte del proprio portafoglio)e spera ghe accada l'imponderabile che,pero',qualcuno a previsto come SVISTA...
 
the loser ha scritto:
Voglio dire che di norma nelle riduzioni di capitale si riduce anche il valore nominale delle azioni e conguentemente il prezzo di esercizio del warrant. In questo caso il v.n. non c'è...

Il prezzo di esercizio però prescinde dal valore nominale

L'unica relazione tra i 2 normalmente presente nei vecchi regolamenti dei warrant era l'impossibilità di rettificare l'esercizio sotto il valore nominale a seguito di varie operazioni sul capitale.
Ma allora era giustificato dalla norma del c.c. che impediva l'emissione sotto al nominale.
Ora non c'è neanche più quel vincolo.


Ripeto.
Il regolamento del WSN10 viola la prassi regolamentare ed anche principi di equità nella rettifica in occasione di variazioni del capitale che dovrebbero essere assolutamente neutre sui prezzi del warrant e del sottostante.
Questo è fuori discussione, come lo è che applicando alla lettera quel regolamento il warrant andrebbe clamorosamente itm.
 
La cosa ha scritto:
Il prezzo di esercizio però prescinde dal valore nominale

L'unica relazione tra i 2 normalmente presente nei vecchi regolamenti dei warrant era l'impossibilità di rettificare l'esercizio sotto il valore nominale a seguito di varie operazioni sul capitale.
Ma allora era giustificato dalla norma del c.c. che impediva l'emissione sotto al nominale.
Ora non c'è neanche più quel vincolo.


Ripeto.
Il regolamento del WSN10 viola la prassi regolamentare ed anche principi di equità nella rettifica in occasione di variazioni del capitale che dovrebbero essere assolutamente neutre sui prezzi del warrant e del sottostante.
Questo è fuori discussione, come lo è che applicando alla lettera quel regolamento il warrant andrebbe clamorosamente itm.

Interessante veramente Chagans, applausi.

E' possibile che Hopa, dato che li ha in portafoglio comunque aggratis, se li sia assegnati per controllare la società senza avere troppe azioni in portafoglio.
In tal caso quello che conta è avere degli uomini nel cda (cosa che hopa però non ha più, giusto?) per fare una delibera di accorpamento e salvarsi il sederino dalle scalate ostili.

Potrebbe essere un motivo per cui Enerchem vuole uomini nel cda.
Anche se in tal caso credo che vogliano solo capire come sta messa veramente Snia, dato che l'attuale cda non glielo permette.

Cercherò di informarmi anche io su sta cosa dei warrant, che comunque a prima vista sembra perlomeno un arricchimento indebito o roba simile e quindi consob bloccherebbe la cosa o farebbe modificare lo strike (a meno che non ci sia più un blocco solido di azionisti che si faccia rispettare, cosa che sembra essere in snia)
 
chagans tra l'altro anche lo statuto và letto, credo. e dice:

L'assemblea del 10 febbraio ha altresì deliberato di aumentare in via scindibile
il capitale sociale di massimi Euro 59.345.272,00 mediante emissione, anche
in più riprese o tranche, di massime numero 237.381.088 azioni ordinarie,
godimento regolare, da riservare esclusivamente all’esercizio dei warrant
denominati "Warrant SNIA 2005 - 2010" contro pagamento, salvo modifiche,
così come previsto nel Regolamento dei warrant, dell’importo di Euro 0,25
per ogni azione, in ragione di 1 nuova azione ordinaria ogni numero 1 warrant
presentato, salvo modifiche così come previsto nel Regolamento dei warrant,
da eseguirsi entro il 31 dicembre 2010 o comunque entro il termine ultimo di
esercizio dei warrant.

Ora vado ad interpertare quel "salvo modifiche"
immaigino si parli di:

5. Diritti dei titolari dei Warrant in caso di operazioni sul capitale sociale
Qualora l’Emittente dia esecuzione prima del 31 dicembre 2010 a:

a) omissis
b) omissis
c) omissis
d) omissis
e) omissis
f) raggruppamenti o frazionamenti di Azioni, il numero delle Azioni sottoscrivibili
sarà variato in applicazione del rapporto in base al quale sarà effettuato il
raggruppamento o il frazionamento delle Azioni. L’aggiustamento diverrà
efficace alla data in cui tale raggruppamento o frazionamento avrà effetto in
conformità alle disposizioni del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da
Borsa Italiana;
(g) operazioni di fusione/scissione in cui l’Emittente non sia la società
incorporante/beneficiaria, sarà conseguentemente modificato il numero delle
Azioni sottoscrivibili sulla base dei relativi rapporti di concambio/assegnazione.

Dai punti a) a e) si parla di modifiche di numero e strike in f) e g) no, dimenticanza voluta?

La risposta sta qua:

Qualora venisse data esecuzione ad altra operazione, diversa da quelle sopra elencate e che
produca effetti analoghi o simili a quelli sopra considerati, potrà essere modificato il numero
delle Azioni sottoscrivibili e il Prezzo di Esercizio dei Warrant con modalità normalmente
accettate e con criteri non incompatibili con quelli desumibili dal disposto delle lettere da (a) e (e) del presente art. 5.

In effetti questo regolamento pregiudica gli interessi degli azionisti pre vecchio adc che non hanno ricevuto i warrant gratis che in virtù di questo regolamento pare beneficini di un premio.

Veramente interessante, come mantenere il controllo senza essere azionisti ma tenendo i propri uomini nel cda, forse sto fantastcicando ma ora capisco il comportamento di Enerchem
 
Ora potrebbe spiegarsi lo strike elevato:

minore esborso per proteggersi da eventuali scalate, costerebbe meno comprarsi i warrant dei titoli, poi avendo uomini nel cda il gioco sarebbe fatto e puff gli scalatori annullati!

Ora però si sono dimessi gli uomini di hopa dal cda, ma il cda comunque non ci sta e fa i suoi comodi (forse giustamente) e probabilmente si passeranno i warrant tra loro.

inutile quello di Snia è un destino da pubblic company, almeno fuino al 2010 (sperando che non proroghino :eek: ), senza parole, vado a buttare il codice civile nel cesso!!!!
......

AMARCORD, questo è un ritorno al passato!!! nelle mani di un cda che non controlla la società, come fece Romiti, solo che stavolta hanno imparato la lezione e si sono prati il BIIIIIIIIIIIIIIIpppp.
leggete sotto, istruttivo.


SNIA, UN TITOLO PER TUTTE LE STAGIONI
16/03/2001 11.20.16

Questa mattina durante una conferenza stampa verrà spiegata la nuova acquisizione di Ela Medical, che rafforza il gruppo nel settore med tech. Storia di una società che ha cambiato più volte abito e che è in cerca di un azionariato più stabile

C'era una volta la Snia (Società Navigazione Italo-Americana), nata nel 1917. Un'azienda fondata da Ruggero Gualino e Giovanni Agnelli che avrebbe dovuto trasportare carbone dall'America all'Europa, noleggiando e costruendo navi. Oggi la Snia, guidata da Umberto Rosa, ha raggiunto a Parigi l'accordo con il gruppo farmaceutico Sanofi-Synthelabo per l'acquisizione della società francese Ela Medical, secondo produttore in Europa di stimolatori cardiaci. Questa azienda ha registrato ricavi consolidati per 127 milioni di euro e si integra con Sorin Biomedica Cardio. La combinazione delle due attività, informano dalla società, darà origine ad un polo europeo fortemente competitivo in un settore ad alta densità di innovazione tecnologica, con un fatturato iniziale di oltre 165 milioni di euro (pari al 16% circa di quota in Europa) ed un tasso di crescita annuo previsto superiore al 10%.
Dopo la conferenza stampa di questa mattina vi informeremo sui dettagli dell'operazione, molto importante per il destino del gruppo di Umberto Rosa. Con questa mossa infatti Snia conferma la propria vocazione nella cura della salute. Le tecnologie mediche sono oramai il vero business del gruppo e nell'esercizio 2001 dovrebbero garantire entrate pari al 50% del fatturato consolidato. Ma vale la pena conoscere l'incredibile storia di questa società, sul cui destino aleggia l'incognita di un azionariato al momento poco stabile.

Un'azienda più che camaleonte…
Nel 1920 inizia il grande sviluppo nel settore delle fibre artificiali e la SNIA si convertì gradualmente al settore tessile e della cellulosa, diventando SNIA Viscosa. Un nome che i vecchi operatori alle grida ricordano ancora. Il passaggio alla chimica avverrà gradualmente (negli anni 30 arriva l'industriale tessile Franco Marinotti) con un consistente espansione in Italia e all'estero. La crescita di Snia continua per decenni, con alti e bassi. Nella chimica e nelle fibre: due aree che da fonte di profitti si trasformano gradualmente in fonti di perdite, che rendono necessari continui tagli occupazionali per effetto di una concorrenza soprattutto asiatica sempre più elevata. Il giovane Romiti lavorò alla fusione con la Bomprini Parodi Delfino (Bpd), operazione con cui si cercavano nuove opportunità di crescita, anche nel settore meccanico. E non solo. Dalla chimica ai carri ferroviari, dai missili alle munizioni. Nel '72 il controllo passa alla Montedison e, da questa nell'83, viene acquistata dal gruppo Fiat. La nuova Snia prende forma agli inizi degli anni Ottanta con l'acquisizione di Sorin Biomedica che oggi rappresenta la principale area di attività del gruppo. Per le attività nel settore delle fibre chimiche si concludono accordi di partnership con i gruppi Courtaulds e Rhone Poulenc, per competere con una posizione di leadership nei rispettivi settori.
Nel 1992 Snia Bpd acquisisce la divisione cardiovascolare del gruppo americano Pfizer, con l'obiettivo di rafforzare la posizione di Sorin Biomedica sul mercato europeo e mondiale. Nel 1997 viene ceduta l'attività diagnostici, allo scopo di concentrare le risorse nello sviluppo del settore cardiovascolare e dell'emodialisi. Nel 1998 la famiglia Agnelli decide di uscire dal capitale e procede a un'offerta pubblica di vendita del 56% del capitale ordinario di Snia Bpd. È Romiti il manager che esce dalla porta del Lingotto per rientrare in quella di Via Borgonuovo come vice-presidente. Prima si era tentata l'operazione Super Gemina con la fusione fra Montedison e Snia, ma l'operazione non passa.

Una public company mancata….
Doveva essere secondo l'ad di Snia, Umberto Rosa, «la prima public company italiana senza noccioli e nocciolini». Ma presto arrivano gli azionisti che se ne disputano il controllo: con il finanziere torinese Lugi Giribaldi in accoppiata con Cornelio Valetto (Saiag) a cercare di salire sul carro. Romiti, che con Gemina non aveva previsto di comandare con molte azioni in portafoglio, batte in ritirata mentre l'ad di Rosa alza le barricate dentro l'azienda forte dell'appoggio degli investitori istituzionali. Nel luglio 99 si arriva dopo un fallito ribaltone all'uscita di Giribaldi e Valetto. L'azienda guidata sempre da Umberto Rosa si trova così a essere controllata (con il 28,8% del capitale per evitare l'obbligo di lanciare un'Opa) da una pattuglia di azionisti raccolti all'interno della finanziaria Bios. All'interno di Bios primeggiano la banca d'affari Interbanca (30% delle quote), la flottiglia delle società di Gnutti-Colannino e amici bresciani (30%), il restante 40% distribuito fra altri imprenditori e investitori. Fra cui lo stesso, sempre presente, Umberto Rosa.
Ma ben presto questo fronte potrebbe sfaldarsi riaprendo i giochi intorno alla società. In testa alla lista per l'uscita da Snia c'è il finanziare Gnutti sempre più assorbito dalla propria partecipazione in Olivetti. Anche Interbanca (socia anch'essa di Olivetti) starebbe pensando di defilarsi. A questo punto Snia potrebbe diventare una facile preda per nuovi investitori interessati a scommette su una società, che come detto promette molto bene. Un azionariato instabile alla ricerca di un socio forte, terreno fertile per la speculazione.

Anche il titolo a piazza Affari ha bisogno degli elettrostimolatori…
Oggi Snia risulta perciò controllata da Bios che detiene il 28,8% del capitale dopo che negli scorsi mesi ha rilevato da Giribaldi 120 milioni di azioni a circa 2,73 euro. Durante lo scorso anno, Snia ha acquisito la Cobe Cardiovascolar, leader di mercato negli StatiUniti nella cardiochirurgia e tra i principali attori anche a livello mondiale (con 250 mila valvole cardiache vendute). Ha venduto il 50% di Caffaro Energia a Sondel, creando una joint venture per la realizzazione di una centrale turbogas di 800 MW nel sito di Torviscosa (il cui vapore generato sarà usato per gli stabilimenti e che avrà un rendimento superiore a quello delle centrali dell'Enel) e ha raggiunto un accordo con Bracco per la riconversione delle attività, sempre a Torviscosa, per un investimento di circa 100 miliardi.
La "nuova gestione" Snia va molto bene ma Piazza Affari sembra non accorgersene. In Borsa il titolo Snia, vale, infatti, pressappoco lo stesso prezzo di 3 anni quando gli Agnelli e Mediobanca vendettero la loro quota. In questo periodo però la società ha proseguito nella strategia di concentrarsi nel settore salute & bioingegneria. La Snia del 2000 punta a diventare una star mondiale nel settore medical tecnology (med tech) con una parte più piccola di diversificazione nell'energia (produzione elettrica) e nelle fibre speciali. Il settore cura della salute pesa già il 60% come contributo al margine operativo lordo e questo livello verrà innalzato nei prossimi esercizi
 
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