X Pat, sull'ACF

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Scalpo

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... ciao, mi ricordo che avevi scritto moltissimo sull'ACF ma non trovo i tuoi 3d con il search engine, potresti cortesemente mettermi dei link a riguardo?.

Ti ringrazio molto: ho già un pò di materiale teorico, e sto verificando la corretta impostazione delle procedure.

Già che ci sono: hai mica qualche esempio sui processi ergodici?
 
Non volevo usarlo per effettuare previsioni vere e proprie: fa parte d'un algoritmo il cui ruolo, all'interno del TS, è quello di individuare processi più o meno stazionari, cioè, alla fine, congestioni di mercato.
Vorrei applicarlo indirettamente, cioè non al FIB ma ad un'oscillatore applicato al FIB.
Poichè quest'oscillatore ha delle caratteristiche interessanti, cioè: ha media=1 e scarto pressochè 0. Ha un'elevata correlazione lineare piuttosto elevata rispetto al sottostante (circa 0,98), le sue variazioni percentuali sono uguali alle variazioni percentuali del sottostante.. dovrebbe essere possibile individuare zone di congestione, più agevolmente.

Su un campione di 20000 minuti, questa è la sua correlazione col MIB30.
 
Si, mi ricordo dell'applicazione di tuo nipote. Ma il mio problema non è la scelta di un titolo o capire quando c'è il trend, piuttosto è essere più preciso nell'individuare le zone di congestione.
Per cui l'idea è quella di usare ACF quando è negativa.

Secondo te però non ha molto senso..?
 
Re: Anche per trovare l'ACF il problema e' lo stesso: avere *Serie storiche di qualita'*

- smoothare gli stacchi dividendi (la tecnica precisa non e’ ovviamente oggetto di interesse in questa sede al momento)

[/B]


Hai fatto bene a mettere i puntini sulle i. Il problema sussiste anche sul FIB, a meno che non si usi il suo implied cash, cioè il vero valore del future, che è privo di dividend yeald.
 
Re: Re: X Pat, sull'ACF

Scritto da Piedi a Terra
...Purtroppo, dopo essere stato malamente importunato da Atima, ho notato con dispiacere che anche questo studioso ha deciso di togliere con garbo la sua presenza....

:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 
Re: Re: Anche per trovare l'ACF il problema e' lo stesso: avere *Serie storiche di qualita'*

Scritto da Scalpo
Hai fatto bene a mettere i puntini sulle i. Il problema sussiste anche sul FIB, a meno che non si usi il suo implied cash, cioè il vero valore del future, che è privo di dividend yeald.

Scalpo , permettimi la domanda dato che in rete non l'ho trovato : mi dai la definizione di "implied cash" di un future ?

Grazie

Ray
 
Re: Re: Re: Anche per trovare l'ACF il problema e' lo stesso: avere *Serie storiche di qualita'*

Scritto da Blue Ray
Scalpo , permettimi la domanda dato che in rete non l'ho trovato : mi dai la definizione di "implied cash" di un future ?

Grazie

Ray

dal J C. Hull: "Opzioni, Future e altri derivati"

"Gli indici azionari possono essere trattati alla stregua di beni d'investimento che distribuiscono dividendi. L'attività sottostante è rappresentata dal portafoglio dei titoli di riferimento e i dividendi sono quelli che verrebbero incassati da chi possiede questo portafoglio. Spesso i titoli di riferimento sono numerosi e pagano dividendi a date diverse. In prima approssimazione, si può assumere che il portafoglio offra un dividend yield continuo q. In tal caso sulla base della equazione: F_0= S_0*e^(r-q)^T , che è il prezzo forward di un bene d'investimento che offre dividend yield continuo al tasso q. "

q=tasso rappresentativo dei dividendi
r=tasso risk free =tasso d'interesse
S= prezzo spot


possiamo dedurre il cash che non è altro che l'indice implicito nel future e lo si deduce, depurando dal prezzo del future, i dividendi.

Il problema di S, è che il flusso dei dividendi è oggettivo solo se sono noti i dividendi distribuiti, altrimenti debbono essere stimati, dai bilanci... E questa stima viene effettuata dal mercato.

Da quanto sopra il cash è il prezzo spot del future meno l'effetto dei dividendi. Per cui, se non scrivo cavolate, i dividendi q potrebbero essere ricavati dall'equazione sopra e cioè:

q= r-Ln (S/F)^1/T

dove in questo caso S è l'indice MIB30, se si sta parlando del FIB

Altre informazioni sul cash possono essere attinte dal sito di ABN, quando descrive i nuovi MINILONG/MINISHORT (i prodotti che hanno sostituito icertificates.) Oppure dai primi numerosi 3d sul Fol: " Future e derivati", quando si parlava del medesimo argomento, negli anni in cui i certificates erano stati lanciati sull mercato da ABN.

Ciao.


questa invece è la spiegazione di ABN

...l’indice implicito nel future è il suo valore attualizzato al tasso di interesse decurtato del rendimento dei dividendi. Il valore del future si modifica in modo istantaneo a seguito dell’andamento del mercato (spesso anticipando il movimento delle azioni che compongono l’indice): è quindi un riferimento più attendibile dell’indice sottostante. Disponendo del valore del future è quindi possibile ricavare un livello dell’indice sottraendo a questo il cost of carry. Nel caso di indici che prevedano il reinvestimento dei dividendi, (ad esempio l’indice DAX), il cost of carry è pari al costo degli interessi, mentre per gli altri indici è uguale alla differenza tra il costo degli interessi e i dividendi attualizzati.

La formula seguente descrive la parità teorica tra il future e il sottostante, nel caso in cui l’indice non preveda il reinvestimento dei dividendi. Il riferimento utilizzato nel pricing dei Certificates è quindi S, il valore attuale dell’indice implicito nel future. In generale è raro notare sensibili scostamenti tra l’indice e S, il suo valore implicito, poiché una sensibile differenza darebbe luogo a possibili arbitraggi. A seconda dei casi, si potrebbe infatti vendere il sottostante e comprare il future o viceversa, guadagnando un profitto privo di rischio. D’altro lato, tali scostamenti, in una situazione di non illiquidità e di neutralità fiscale, sono in generale rari, di modesto ammontare e di breve durata e sono pertanto quasi trascurabili per la maggior parte di investitori e day traders. Parità teorica future/sottostante

S = Fe(d-r) T

S = Prezzo del sottostante
F = Prezzo del Future
e = Costante di Nepero
d = Rendimento dei dividendi
r = Tasso di interesse risk-free
T = Vita residua del Future
 
Ultima modifica:
Re: Re: Re: Re: Anche per trovare l'ACF il problema e' lo stesso: avere *Serie storiche di qualita'*

Scritto da Scalpo
dal J C. Hull: "Opzioni, Future e altri derivati"

"Gli indici azionari possono essere trattati alla stregua di beni d'investimento che distribuiscono dividendi. L'attività sottostante è rappresentata dal portafoglio dei titoli di riferimento e i dividendi sono quelli che verrebbero incassati da chi possiede questo portafoglio. Spesso i titoli di riferimento sono numerosi e pagano dividendi a date diverse. In prima approssimazione, si può assumere che il portafoglio offra un dividend yield continuo q. In tal caso sulla base della equazione: F_0= S_0*e^(r-q)^T , che è il prezzo forward di un bene d'investimento che offre dividend yield continuo al tasso q. "

q=tasso rappresentativo dei dividendi
r=tasso risk free =tasso d'interesse
S= prezzo spot


possiamo dedurre il cash che non è altro che l'indice implicito nel future e lo si deduce, depurando dal prezzo del future, i dividendi.

Il problema di S, è che il flusso dei dividendi è oggettivo solo se sono noti i dividendi distribuiti, altrimenti debbono essere stimati, dai bilanci... E questa stima viene effettuata dal mercato.

Da quanto sopra il cash è il prezzo spot del future meno l'effetto dei dividendi. Per cui, se non scrivo cavolate, i dividendi q potrebbero essere ricavati dall'equazione sopra e cioè:

q= r-Ln (S/F)^1/T

dove in questo caso S è l'indice MIB30, se si sta parlando del FIB

Altre informazioni sul cash possono essere attinte dal sito di ABN, quando descrive i nuovi MINILONG/MINISHORT (i prodotti che hanno sostituito icertificates.) Oppure dai primi numerosi 3d sul Fol: " Future e derivati", quando si parlava del medesimo argomento, negli anni in cui i certificates erano stati lanciati sull mercato da ABN.

Ciao.


questa invece è la spiegazione di ABN

...l’indice implicito nel future è il suo valore attualizzato al tasso di interesse decurtato del rendimento dei dividendi. Il valore del future si modifica in modo istantaneo a seguito dell’andamento del mercato (spesso anticipando il movimento delle azioni che compongono l’indice): è quindi un riferimento più attendibile dell’indice sottostante. Disponendo del valore del future è quindi possibile ricavare un livello dell’indice sottraendo a questo il cost of carry. Nel caso di indici che prevedano il reinvestimento dei dividendi, (ad esempio l’indice DAX), il cost of carry è pari al costo degli interessi, mentre per gli altri indici è uguale alla differenza tra il costo degli interessi e i dividendi attualizzati.

La formula seguente descrive la parità teorica tra il future e il sottostante, nel caso in cui l’indice non preveda il reinvestimento dei dividendi. Il riferimento utilizzato nel pricing dei Certificates è quindi S, il valore attuale dell’indice implicito nel future. In generale è raro notare sensibili scostamenti tra l’indice e S, il suo valore implicito, poiché una sensibile differenza darebbe luogo a possibili arbitraggi. A seconda dei casi, si potrebbe infatti vendere il sottostante e comprare il future o viceversa, guadagnando un profitto privo di rischio. D’altro lato, tali scostamenti, in una situazione di non illiquidità e di neutralità fiscale, sono in generale rari, di modesto ammontare e di breve durata e sono pertanto quasi trascurabili per la maggior parte di investitori e day traders. Parità teorica future/sottostante

S = Fe(d-r) T

S = Prezzo del sottostante
F = Prezzo del Future
e = Costante di Nepero
d = Rendimento dei dividendi
r = Tasso di interesse risk-free
T = Vita residua del Future


Grazie per la spiegazione :)

Ray
 
Scritto da Piedi a Terra
Atima, provero' a riproporre alcuni dei commenti piu' significativi di terzi contenuti in quel famoso post che segno' - purtroppo - l'ultima apparizione di Economist sul FOL, di cui ricopio i passi piu' significativi.

http://www.finanzaonline.com/forum/...257#post4360257

shakuhachi
Member.

Comunque anche con il Sig. Rizzo (Economist) fino ad ora hai sempre evitato il confronto...ogni volta che ti ha fatto un appunto tutto cio' che hai saputo fare e' mitigare le tue posizioni...anziche presentare invece argomentazioni a tuo vantaggio che non siano critiche e solo critiche...

poi il signor Ernesto
Vedete, il buon Atima é un Gustavo Rol degli anni 2000.
Come il famoso sensitivo Atima smaterializza le perdite e materializza i guadagni.
Come il famoso sensitivo ama circondarsi di persone credenti ed ama aiutare i più deboli tra loro con l'imposizione di utilissimi copiaincolla.
Appare come novella Madonna in convegni, corsi, conventions e come novella Madonna reca e dona i suoi segreti miracolosi e tenebrosi- Per poi sparire tra ovazioni e preghiere.
Proporrei a tutti ed in specialmodo al misericordioso staff di cambiare il nick di questo Messia del trading a trazione psichica.
atima, da oggi ti chiamerai: Fatima.
Un saluto,
Sig.E

Infine
chirp
come mai tutto d'un tratto sei cosi' mansueto...mentre prima della comparsa di Economist lanciavi strali a destra e manca come depositario della verita' assoluta??? abile mossa per evitare ancora una volta di darci una dimostrazione pratica...



:rolleyes:

Se la cosa ti può fare piacere i tuoi post non li conservo!
Ho di meglio da fare!

:rolleyes:


P.S - perchè non incornici il tutto e lo tieni sul tuo comodino la notte? Ti concilierà il sonno:D:D:D
 
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