Zagrebelsky: "Si fa finta di vivere nella normalità della vita democratica"

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freude

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In quest'intervista al fatto Zagrebelsky enuncia la tesi che ormai siamo in un simulacro di Democrazia, dietro la facciata tutto si riduce al mantenimento dello status quo. Non ci voleva certo un professore x sostenere questa tesi, xché tutti ormai lo hanno capito e lo stanno vivendo sulla propria pelle, ma è comunque una voce autorevole che pone almeno come dubbio cose su cui pochi ormai ne hanno.

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...kazakistan-e-lumiliazione-dello-stato/660395/

Intervista al presidente emerito della Corte costituzionale, secondo cui nel nostro Paese "grava un 'non detto' che spiegherebbe molte cose": "Si fa finta di vivere nella normalità della vita democratica, ma non è così. Su tutto domina la difesa dello status quo, in questa maniera la democrazia muore"

È come se una rete invisibile avvolgesse le istituzioni politiche fossilizzandole; imponesse agli attori politici azioni e omissioni altrimenti assurdi e inspiegabili; mirasse a impedire che qualunque cosa nuova avvenga. Questa è stasi, situazione pericolosa. Se qualche episodio, anche grave o gravissimo, sfugge alla rete, l’imperativo è sopire, normalizzare. Ciò che accade sulla scena politica sembra una messinscena. Ci si agita per nulla concludere. Ma la democrazia, così, muore. Lo spettacolo cui assistiamo sembra un gioco delle parti, oltretutto di livello infimo. Il numero degli appassionati sta diminuendo velocemente. L’umore è sempre più cupo. Bastava guardare i volti e udire il tono di alcuni che hanno preso la parola nel dibattito sulla vicenda della “rendition” kazaka. Sembravano tanti “cavalieri dalla trista figura”. Non si respirava il “fresco profumo della libertà”

Più che il fresco profumo della libertà sembra arrivare la puzza dell'alito di troppe bocche impastate della peluria anale di qualche potente oppure della cacca nelle braghe di chi si venderebbe la madre x conservare il potere e il controllo, ben sapendo che nel momento in cui si allargano le crepe e si scoperchia la fossa il marcio che comparirà alla luce del sole sarà asfissiante.
Che dire, spero di sbagliarmi.
 
In quest'intervista al fatto Zagrebelsky enuncia la tesi che ormai siamo in un simulacro di Democrazia, dietro la facciata tutto si riduce al mantenimento dello status quo. Non ci voleva certo un professore x sostenere questa tesi, xché tutti ormai lo hanno capito e lo stanno vivendo sulla propria pelle, ma è comunque una voce autorevole che pone almeno come dubbio cose su cui pochi ormai ne hanno.

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...kazakistan-e-lumiliazione-dello-stato/660395/

Intervista al presidente emerito della Corte costituzionale, secondo cui nel nostro Paese "grava un 'non detto' che spiegherebbe molte cose": "Si fa finta di vivere nella normalità della vita democratica, ma non è così. Su tutto domina la difesa dello status quo, in questa maniera la democrazia muore"

È come se una rete invisibile avvolgesse le istituzioni politiche fossilizzandole; imponesse agli attori politici azioni e omissioni altrimenti assurdi e inspiegabili; mirasse a impedire che qualunque cosa nuova avvenga. Questa è stasi, situazione pericolosa. Se qualche episodio, anche grave o gravissimo, sfugge alla rete, l’imperativo è sopire, normalizzare. Ciò che accade sulla scena politica sembra una messinscena. Ci si agita per nulla concludere. Ma la democrazia, così, muore. Lo spettacolo cui assistiamo sembra un gioco delle parti, oltretutto di livello infimo. Il numero degli appassionati sta diminuendo velocemente. L’umore è sempre più cupo. Bastava guardare i volti e udire il tono di alcuni che hanno preso la parola nel dibattito sulla vicenda della “rendition” kazaka. Sembravano tanti “cavalieri dalla trista figura”. Non si respirava il “fresco profumo della libertà”

Più che il fresco profumo della libertà sembra arrivare la puzza dell'alito di troppe bocche impastate della peluria anale di qualche potente oppure della cacca nelle braghe di chi si venderebbe la madre x conservare potere e prebende, ben sapendo che nel momento in cui si allargano le crepe e si scoperchia la fossa il marcio che comparirà alla luce del sole sarà asfissiante.
Che dire, spero di sbagliarmi.

Sartori l'altro giorno parlava di P3.......
 
Zagrebelski (che per quanto conosco stimo abbastanza) come presidente emerito della corte costituzionale però fa parte anche lui del gioco.
Bene denunciare, bene fare queste dichiarazioni per rendere la gente consapevole, ma chi può e deve far qualcosa di concreto se non gente come lui? Non me l'aspetto di certo da gente disonesta, me l'aspetto da gente come lui, ovviamente non da solo.
 
Zagrebelski (che per quanto conosco stimo abbastanza) come presidente emerito della corte costituzionale però fa parte anche lui del gioco.
Bene denunciare, bene fare queste dichiarazioni per rendere la gente consapevole, ma chi può e deve far qualcosa di concreto se non gente come lui? Non me l'aspetto di certo da gente disonesta, me l'aspetto da gente come lui, ovviamente non da solo.

è vero, e soprattutto devono farlo gli italiani, in primo luogo iniziare a prendere in seria considerazione l'idea di pensare con la propria testa e guardare in faccia la realtà x quella che è
 
Zagrebelski (che per quanto conosco stimo abbastanza) come presidente emerito della corte costituzionale però fa parte anche lui del gioco.
Bene denunciare, bene fare queste dichiarazioni per rendere la gente consapevole, ma chi può e deve far qualcosa di concreto se non gente come lui? Non me l'aspetto di certo da gente disonesta, me l'aspetto da gente come lui, ovviamente non da solo.

ci sta provando insieme alla magistratura "democratica", ma a modo suo:D:D:D
 
questo simulacro che è stato implementato da una massa di ladri e parassiti nel corso di decenni e che hanno ormai spolpato il paese, non è piu democrazia da un pezzo

è un regime parassitario di un'oligarchia al cui interno esistono componenti che fanno il gioco delle parti nascondendosi dietro la bandiera rossa, la bandiera azzurra, etc, x scroccare consenso, e scusate se dico una banalità sotto gli occhi di tutti

tra politica e bisogni reali dei cittadini non esiste più da un pezzo nessuna relazione, mentre esiste una correlazione strettissima e mai persa di vista tra politica e bisogni dei politici e della filiera delle clientele, della corruzione e del malaffare a cui fanno capo

è fisiologico in questo regime di politica parassitaria unico in occidente che i costi siano crescenti: non esiste nessuna possibilità di tagliare spreco e privilegio xché sono proprio gli elementi che costituiscono causa finale e causa efficiente, e per quanto si tartassino i cittadini e si taglino le poste necessarie alla cura e alla sopravvivenza, e al futuro dei giovani, il debito continuerà a crescere

si potranno svendere le ultime cose di valore nella logica con cui altre furono svendute in passato, ma sarà solo x permettere pochi altri mesi di ingozzo ai parassiti che hanno preso in usucapione le istituzioni instaurando un simulacro di democrazia di facciata

in tutto questo ha naturalmente parte il sistema di vantaggi diffusi erogati a debito a moltissima gente e l'ingenuità politica di alcune generazioni di italiani che hanno rinunciato a pensare con la propria testa trovando più tranquillizzante farsi imbeccare dai parassiti di professione: vedremo come reagiranno questi milioni di persone di fronte al dramma sociale ed economico già ora grave che andrà ad approfondirsi nei prossimi mesi e anni x continuare a mantenere un uno stato iniquo e rapace, una burocrazia kafkiana, una politica magnona e parassitaria

Settant'anni fa un regime del genere x mantenere controllo e potere avrebbe favorito la nascita di formazioni paramilitari di giovani reduci addestrati alle armi, alla disciplina e alla gerarchia militare, e all'uso della violenza, come furono le camicie nere: oggi x fortuna un materiale umano del genere, che una classe dirigente cosi cinica e avida non esiterebbe a usare, non esiste: i nostri giovani sono sicuramente troppo amorfi e passivi, ma non si presteranno a costituire manipoli di regime: si spera piuttosto che si sveglino e si rendano maggiormente protagonisti xché il loro futuro è ormai sempre più compromesso
 
In quest'intervista al fatto Zagrebelsky enuncia la tesi che ormai siamo in un simulacro di Democrazia, dietro la facciata tutto si riduce al mantenimento dello status quo. Non ci voleva certo un professore x sostenere questa tesi, xché tutti ormai lo hanno capito e lo stanno vivendo sulla propria pelle, ma è comunque una voce autorevole che pone almeno come dubbio cose su cui pochi ormai ne hanno.

il personaggio mi provoca una certa nausea da tempo, è opportunista sempre al punto giusto. E arriva sempre tardi, prima promuove gli interessi degli amici.

il simulacro democratico è evidente da parecchio tempo.

l' Italia inoltre è diventata una barzelletta, prima un governo imposto dall' estero (di un vecchio balordo e stralunato che ha causato solo disastri), da Germania e bce, a dmostrare la mancanza di ogni senso della dignità nazionale.

Ora il governicchio di un maggiordomo incompetente che sembra il portiere di un albergo.
 
In quest'intervista al fatto Zagrebelsky enuncia la tesi che ormai siamo in un simulacro di Democrazia, dietro la facciata tutto si riduce al mantenimento dello status quo. Non ci voleva certo un professore x sostenere questa tesi, xché tutti ormai lo hanno capito e lo stanno vivendo sulla propria pelle, ma è comunque una voce autorevole che pone almeno come dubbio cose su cui pochi ormai ne hanno.

Parla Zagrebelsky: “F35, giustizia e Kazakistan, è l’umiliazione dello Stato” - Il Fatto Quotidiano

Intervista al presidente emerito della Corte costituzionale, secondo cui nel nostro Paese "grava un 'non detto' che spiegherebbe molte cose": "Si fa finta di vivere nella normalità della vita democratica, ma non è così. Su tutto domina la difesa dello status quo, in questa maniera la democrazia muore"

È come se una rete invisibile avvolgesse le istituzioni politiche fossilizzandole; imponesse agli attori politici azioni e omissioni altrimenti assurdi e inspiegabili; mirasse a impedire che qualunque cosa nuova avvenga. Questa è stasi, situazione pericolosa. Se qualche episodio, anche grave o gravissimo, sfugge alla rete, l’imperativo è sopire, normalizzare. Ciò che accade sulla scena politica sembra una messinscena. Ci si agita per nulla concludere. Ma la democrazia, così, muore. Lo spettacolo cui assistiamo sembra un gioco delle parti, oltretutto di livello infimo. Il numero degli appassionati sta diminuendo velocemente. L’umore è sempre più cupo. Bastava guardare i volti e udire il tono di alcuni che hanno preso la parola nel dibattito sulla vicenda della “rendition” kazaka. Sembravano tanti “cavalieri dalla trista figura”. Non si respirava il “fresco profumo della libertà”

Più che il fresco profumo della libertà sembra arrivare la puzza dell'alito di troppe bocche impastate della peluria anale di qualche potente oppure della cacca nelle braghe di chi si venderebbe la madre x conservare il potere e il controllo, ben sapendo che nel momento in cui si allargano le crepe e si scoperchia la fossa il marcio che comparirà alla luce del sole sarà asfissiante.
Che dire, spero di sbagliarmi.

Leggere la data prego ..........

http://www.finanzaonline.com/forum/...a-grillo-fa-paura-quello-che-rappresenta.html

..........la Casta vuole continuare a pasteggiare a Champagne , si sta aggrappando allo "Status" acquisito con decenni di menzogne e ruberie, promesse non mantenute ............

:bye:
 
Ma se finisce lo "status quo" questo Zagrebelsky e' sicuro di essere dalla parte dei vincenti ? :mmmm:

Perche', raga, considerando la situazione economica (niente piu' soldi per mantenere la "pace sociale") e gli anni di quieto vivere (con odi e rancori accumulati) quando saltano gli equilibri, per chi perde non ci sara' il premio di consolazione.
 
In quest'intervista al fatto Zagrebelsky enuncia la tesi che ormai siamo in un simulacro di Democrazia, dietro la facciata tutto si riduce al mantenimento dello status quo. Non ci voleva certo un professore x sostenere questa tesi, xché tutti ormai lo hanno capito e lo stanno vivendo sulla propria pelle, ma è comunque una voce autorevole che pone almeno come dubbio cose su cui pochi ormai ne hanno.

Parla Zagrebelsky: “F35, giustizia e Kazakistan, è l’umiliazione dello Stato” - Il Fatto Quotidiano

Intervista al presidente emerito della Corte costituzionale, secondo cui nel nostro Paese "grava un 'non detto' che spiegherebbe molte cose": "Si fa finta di vivere nella normalità della vita democratica, ma non è così. Su tutto domina la difesa dello status quo, in questa maniera la democrazia muore"

È come se una rete invisibile avvolgesse le istituzioni politiche fossilizzandole; imponesse agli attori politici azioni e omissioni altrimenti assurdi e inspiegabili; mirasse a impedire che qualunque cosa nuova avvenga. Questa è stasi, situazione pericolosa. Se qualche episodio, anche grave o gravissimo, sfugge alla rete, l’imperativo è sopire, normalizzare. Ciò che accade sulla scena politica sembra una messinscena. Ci si agita per nulla concludere. Ma la democrazia, così, muore. Lo spettacolo cui assistiamo sembra un gioco delle parti, oltretutto di livello infimo. Il numero degli appassionati sta diminuendo velocemente. L’umore è sempre più cupo. Bastava guardare i volti e udire il tono di alcuni che hanno preso la parola nel dibattito sulla vicenda della “rendition” kazaka. Sembravano tanti “cavalieri dalla trista figura”. Non si respirava il “fresco profumo della libertà”

Più che il fresco profumo della libertà sembra arrivare la puzza dell'alito di troppe bocche impastate della peluria anale di qualche potente oppure della cacca nelle braghe di chi si venderebbe la madre x conservare il potere e il controllo, ben sapendo che nel momento in cui si allargano le crepe e si scoperchia la fossa il marcio che comparirà alla luce del sole sarà asfissiante.
Che dire, spero di sbagliarmi.

zagrebelsky è stato forse il rappresentante più influente dell'intangibilità della costituzione più bella del mondo, il cui esito inevitabile era il degrado istituzionale che stiamo vivendo

non si vede come possa dare consigli utili un giurista che non si rende conto di questo
 
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