L'informazione in Italia sulla tragedia di Gaza, ha raggiunto picchi di menzogna che neppure l'istituto LUCE.
I falsari, giocando, ancora una volta sull'equivoco, prendendo spunto da una derubricazione dei numeri forniti dall'ONU riguardo la componente di donne e bambini uccisi, semplicemente ne riducono la cifra, così facendo credere, è uno sforzo vedere quel che è davanti al proprio naso e si è inclini a guardare dal buco cella serratura, che tutti i numeri siano non credibili; da qui che la guerra è guerra, quindi questa è come le altre, anzi, Israele sta usando speciali tutele e via di propaganda.
Ebbene, l'ONU non ha diminuito il numero dei morti, dati, all'8 maggio; infatti, ufficialmente sulla sua pagina istituzionale, riporta il numero complessivo in 34.844, vuol significare che ha, meramente, derubricato una quota di essi, circa 10.000, in dispersi e non identificati, poiché sotto le macerie.
Quindi, i numeri relativi si riferiscono a quelli identificati, che i falsari fanno intendere, invece, come assoluti.
Dalla semplice analisi dei dati ONU, all'8 maggio, abbiamo allora:
- 34.844 morti totali;
- di questi, 24.686 sono stati identificati, ossia sono stati recuperati i cadaveri e a questi è stato dato nome e cognome;
- tra gli identificati, 10.006 sono uomini, circa il 40% della cifra relativa agli identificati;
- 7.797 sono bambini, circa il 32% degli identificati;
- 4.959 sono donne, circa il 20% degli identificati;
- 1924 sono anziani, circa l'8% degli identificati;
- ne discende che, tra gli identificati, il 52% circa sono donne e bambini;
- 10.000 circa sono non identificati, dispersi tra le macerie.
La propaganda asserisce adesso che, siccome tutti gli uomini uccisi a Gaza sarebbero stati componenti di Hamas, con un salto logico che confidano di colmare con il martellamento, allora la proporzione di uccisi, tra civili e miliziani, sarebbe 1:1.
A parte che, a tutto concedere, pur volendo ritenere che tra i non identificati si ripetesse la stessa cadenza statistica tra i diversi sottogruppi di morti ed accedendo alla apodittica affermazione che tutti gli uomini uccisi fossero miliziani, al massimo si arriverebbe a, circa, il 40% dei morti totali, il presupposto è parascientifico e non poggia su alcun dato non solo riscontrato, ma neppure verosimile.
Infatti, se è vero che i miliziani di Hamas, al 7/10, erano circa 40.000 unità, pertanto meno del 10% di tutti gli uomini considerati nel sottogruppo statistico, così com'è inconfutabile che, questi, siano tra quelli maggiormente rifugiati nei tunnel, mentre i morti sono a causa delle distruzione degli edifici per i bombardamenti, eclatante in merito il numero di bambini, donne ed anziani, da cosa deriverebbe il fantasmagorico dato di far coincidere il numero dei maschi morti, con i miliziani?
Nulla di scientifico ed accorto, propaganda, che è comoda per tutti, anche per chi la riceve ed agevola la narrazione giustificatrice.
Non siamo in grado di capire quanti miliziani siano morti, ma di sicuro, saranno molto più vicini al dato ponderale di quelli che, inizialmente, erano in proporzione alla popolazione maschile di Gaza, rispetto a quanto si vuol far oggi credere; nonché, quei 10.000 individui oggi non identificati, non possono semplicemente sparire dal dato statistico, bensì, o correttamente li si accantona, per il momento, in attesa della loro identificazione, come fa l'ONU, oppure li si ridistribuisce con la stessa cadenza di quelli identificati; mai e poi mai, si dovrebbe falsificare la realtà, specialità della casa peraltro, semplicemente facendoli sparire, così fornendo i dati residuali, come assoluti.
Lo so è difficile ed occorre uno sforzo, proprio su questo, confida chi è abituato a falsificare la realtà e non intende smettere di farlo.
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