A. S.ensi molla a ROMA o no (a tempi brevi)?

buon giorno





GASPORT (A. CATAPANO) - La sosta del campionato sposterà tutti i riflettori sullo scontro tra Italpetroli e UniCredit. È atteso nelle prossime ore l’incontro tra i professori Gambino e Carbonetti, chiamati a trovare un accordo, ognuno con la sua proposta, nell’arbitrato promosso dalla Sensi per fronteggiare le azioni legali di UniCredit.

Carbonetti ribadirà la richiesta della banca, creditrice di oltre 300 milioni: per trovare un accordo la Sensi dovrà concedere il mandato a vendere su tutti gli asset Italpetroli, a partire dalla Roma.

Contestualmente torna d’attualità lo stadio. Ieri Alemanno ha ribadito la necessità di una legge, «senza la quale i progetti di Roma e Lazio non potranno partire», mentre il sottosegretario ai Beni culturali Giro ha ribadito che «il progetto della Roma è finto, non esiste, ma la legge sugli stadi non c’entra: bisogna essere capaci di presentare un progetto senza varianti al Piano regolatore».
 
mentre il sottosegretario ai Beni culturali Giro ha ribadito che «il progetto della Roma è finto, non esiste, ma la legge sugli stadi non c’entra: bisogna essere capaci di presentare un progetto senza varianti al Piano regolatore».


azzo che mazzate nei dentoni della scimmietta...........
 
sono sempre qui a soffrire da anni!!
solita inchiapettata sensi

solo che molti amici non postano piu....:(:(:(:angry:

Buona giornata a tutti... e che la sosta della nazionale possa riservarci una bella sorpresa.
P.S. Ivan, mi sono perso qualche news? Se Soros valutò le azioni della Roma 1,6€ come si potrà spuntare un prezzo di 1,8? Magari nella fase di trattativa privata ma una prima offerta a 1,8 mi sembra troppo ottimistica. Ovvio che la banca voglia il mandato a vendere ASR se ha in mano una simile offerta.

Posto il dossier che presentarono alla ICS, tratto da ilRomanista:

Il 25 luglio è pronto il primo documento
che si può sintetizzare nella frase finale,
che ha quel tono epico che solo gli americani
sanno tirare fuori: “We have a once in a
lifetime opportunity to acquire a very unique
brand in the world of international soccer”.

Ecco, cos’è la As Roma per i consulenti
di Tacopina: un brand unico al mondo, in
cerca di un artista che lo sappia valorizzare.
L’As Roma: un marchio, un nome, un
simbolo. Un affare. Joe divora quel primo
report: è elettrizzato, ma capisce che per
andare avanti gli serve qualcuno che ne sappia
davvero di sport e business: su suggerimento
dello studio legale Paul Hastings Janofsky
& Walker, si rivolge ai numeri uno
del ramo: la Inner Circle Sports, una sigla
dietro cui si celano gli artefici della recente
cessione del Liverpool ad un magnate americano.
Per loro l’acquisto della Roma sarà una
passeggiata, pensa Joe. Che cerca e ottiene
un meeting col gran capo di ICS, Steve Horowitz.
Terzo e decisivo punto, gestita bene la As Roma
può duplicare il suo valore in cinque anni o anche meno
,
di questo Tacopina si dice certissimo. Di una sola
cosa l’avvocato si raccomanda con Horowitz: non c’è
tempo da perdere, anzi, c’è una "small window", una
piccola finestra di tempo per fare l’operazione, e un
solo "management team" che può condurla. Il gran
capo di Inner Circle Sports è incuriosito, ma vuole vedere
i numeri, e Joe i numeri li ha studiati per benino.
Ecco più o meno il discorso che fa. L’As Roma in
quei giorni capitalizza 224 milioni di dollari, non ha
debiti, ma la famiglia Sensi alle banche deve 250 milioni
sempre di dollari (allora, oggi è quasi il doppio);
una volta preso il controllo del club, un piano di
marketing mondiale aumenterà moltissimo le entrate,
sviluppando nuove fonti di reddito; per far arrivare
il brand As Roma in tutto il mondo verrà attuata
una capillare strategia Internet che farà lievitare il valore
dei diritti tv; andrà valutata la posizione degli attuali
dirigenti (Conti, Pradé e Mazzoleni), per capire
chi andrà sostituito. Morale: "Noi possiamo fare con
l’As Roma quello che è stato fatto con il Manchester
United del mondo". Ovvero, "market it to the fullest
extent!"
.
Non c’è bisogno di traduzioni. E’ fatta, anche la Inner
Circle Sports sarà della partita.


Ecco perché la famiglia Sensi sarà contestata fino alla vendita.
 
Ultima modifica:
intanto pure oggi hanno fatto il solito giochetto acchiappapolli.:clap::clap::clap:
ora la sensi sara' pure piu' galvanizzata dopo che il mou gli ha detto che la roma e' da scudetto.e quando molla piu'
 
intanto pure oggi hanno fatto il solito giochetto acchiappapolli.:clap::clap::clap:
ora la sensi sara' pure piu' galvanizzata dopo che il mou gli ha detto che la roma e' da scudetto.e quando molla piu'

tu sei peggio di orka loka:o:D:D:D:D
 
intanto pure oggi hanno fatto il solito giochetto acchiappapolli.:clap::clap::clap:
ora la sensi sara' pure piu' galvanizzata dopo che il mou gli ha detto che la roma e' da scudetto.e quando molla piu'

Con 67k pz scambiati?:mmmm:
 
Questo c'ha il disco rotto da mesi....
Il bello è che non se ne accorge neanche..:D

invece gli azionisti di as roma hanno altre cose rotte:)aspetto ancora una tua risposta in merito al mio post dove ti paragono al chagans di nicox.non sei tu?lo hai letto?
 
Tranquillo guly,saremo ricompensati profumatamente per aver saputo aspettare.
 
ITALPETROLI: La vendita degli asset è dietro l'angolo, c'è anche la Roma


Il presidente della Roma, Rosella Sensi
© foto di Filippo Gabutti

E' una settimana importante quella cominciata oggi sul fronte delle vicende societarie. Non si conosce la data dell'incontro, ma sappiamo per certo che i legali di Italpetroli, Carbonetti e Gambino, si incontreranno con Unicredit (l'istituto bancario creditore nei confronti del Gruppo di stoccaggio petrolifero di proprietà della famiglia Sensi) per discutere le possibili soluzioni al fine di comporre l'esposizione debitoria di oltre 400 milioni di euro. I consulenti legali di Italpetroli hanno il compito di mediare con la banca capeggiata da Alessandro Profumo, ma i due sono su posizioni differenti. Mentre l'avvocato Gambino, secondo accreditate fonti bancarie, vorrebbe indirizzare le parti verso una soluzione più soft, l'avvocato Carbonetti tiene una linea più decisa e pragmatica, aperta anche alla pur dolorosa vendita degli asset di Italpetroli.

Non si esclude, quale extrema ratio, il pignoramento della controllata più prolifica del Gruppo Italpetroli, ovvero il club calcistico AS Roma. Se la famiglia Sensi non dovesse essere in grado di pagare il debito a Unicredit, la società giallorossa rischierebbe di essere messa all'asta, agevolando in questo modo i possibili compratori a evidenziare le loro manifestazioni di interesse. Al momento Francesco Angelini sembra essere l'unico intenzionato a subentrare ai vertici della Roma e, ci assicurano le già citate fonti bancarie, l'imprenditore farmaceutico "Sta facendo i suoi passi". Ovvio che una Roma all'asta sarebbe più appetibile per i potenziali acquirenti, che si troverebbero di fronte un club da prendere, se non a prezzo stracciato, quanto meno a un prezzo svalutato rispetto alle cifre che circolavano in piena "telenovela-Fioranelli".

D'altronde non è un mistero - ci ricordano le nostre fonti - che il mandato a vendere per l'AS Roma, esiste già e risale a quando (fine maggio 2009) Italpetroli scelse Mediobanca come advisor finanziario. In quell'occasione il responsabile alle comunicazioni esterne di Mediobanca, Luigi Vianello, ci disse che l'istituto di piazzetta Cuccia sarebbe stato l'agente di Italpetroli.
 
invece gli azionisti di as roma hanno altre cose rotte:)aspetto ancora una tua risposta in merito al mio post dove ti paragono al chagans di nicox.non sei tu?lo hai letto?

Se capissi la domanda forse potrei rispondere...
 
ITALPETROLI: La vendita degli asset è dietro l'angolo, c'è anche la Roma


Il presidente della Roma, Rosella Sensi
© foto di Filippo Gabutti

E' una settimana importante quella cominciata oggi sul fronte delle vicende societarie. Non si conosce la data dell'incontro, ma sappiamo per certo che i legali di Italpetroli, Carbonetti e Gambino, si incontreranno con Unicredit (l'istituto bancario creditore nei confronti del Gruppo di stoccaggio petrolifero di proprietà della famiglia Sensi) per discutere le possibili soluzioni al fine di comporre l'esposizione debitoria di oltre 400 milioni di euro. I consulenti legali di Italpetroli hanno il compito di mediare con la banca capeggiata da Alessandro Profumo, ma i due sono su posizioni differenti. Mentre l'avvocato Gambino, secondo accreditate fonti bancarie, vorrebbe indirizzare le parti verso una soluzione più soft, l'avvocato Carbonetti tiene una linea più decisa e pragmatica, aperta anche alla pur dolorosa vendita degli asset di Italpetroli.

Non si esclude, quale extrema ratio, il pignoramento della controllata più prolifica del Gruppo Italpetroli, ovvero il club calcistico AS Roma. Se la famiglia Sensi non dovesse essere in grado di pagare il debito a Unicredit, la società giallorossa rischierebbe di essere messa all'asta, agevolando in questo modo i possibili compratori a evidenziare le loro manifestazioni di interesse. Al momento Francesco Angelini sembra essere l'unico intenzionato a subentrare ai vertici della Roma e, ci assicurano le già citate fonti bancarie, l'imprenditore farmaceutico "Sta facendo i suoi passi". Ovvio che una Roma all'asta sarebbe più appetibile per i potenziali acquirenti, che si troverebbero di fronte un club da prendere, se non a prezzo stracciato, quanto meno a un prezzo svalutato rispetto alle cifre che circolavano in piena "telenovela-Fioranelli".

D'altronde non è un mistero - ci ricordano le nostre fonti - che il mandato a vendere per l'AS Roma, esiste già e risale a quando (fine maggio 2009) Italpetroli scelse Mediobanca come advisor finanziario. In quell'occasione il responsabile alle comunicazioni esterne di Mediobanca, Luigi Vianello, ci disse che l'istituto di piazzetta Cuccia sarebbe stato l'agente di Italpetroli.

Diamo inizio all'asta...io offro...:censored::censored::censored:
 
anche l'altra volta avevi detto cosi:angry::angry::D:D:D



:o:clap::clap::clap:

ciao a tutti..vado a magnà:o:bye:

bastava vendere ( come ho fatto ) a 1,04. Adesso sono dentro a poco più di 0,8...e un giorno (molto vicino) ci sveglieremo e la roma che fà? Niente, perchè viene tolta dal listino ( delisting ). Pensate possa accadere? O è solo un sogno?
 
bastava vendere ( come ho fatto ) a 1,04. Adesso sono dentro a poco più di 0,8...e un giorno (molto vicino) ci sveglieremo e la roma che fà? Niente, perchè viene tolta dal listino ( delisting ). Pensate possa accadere? O è solo un sogno?

a me è capitato con ducati.....

prese a 1.10....

vendute a 1.44 e poi subito dopo OPA a 1.70:wall::wall::wall:
 
Se capissi la domanda forse potrei rispondere...

non era una domanda.era una considerazione sul tuo modo di essere double face qui e quando scrivevi sull'atro forum di nicox.
 
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