Peppespring
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Buongiorno a tutti!
Il titolo della discussione un pò "acchiappaclic" mi serve per attirare l'attenzione di qualche utente esperto nel campo dell'immobiliare in modo da poter suggerire ad un mio amico la cosa giusta da fare in una situazione molto spinosa.
Il mio amico Paolo sta acquistando assieme a suo fratello Luca una casa da un costruttore, con l'idea di metterla a reddito.
La casa è quasi finita, il mutuo approvato, la caparra data ecc..., fatto sta che manca più o meno un mese al rogito.
Tuttavia, a causa di un repentino e abbastanza inaspettato deterioramento dei rapporti familiari, Paolo vorrebbe sfilarsi dall'acquisto, preferibilmente perdendoci il meno possibile.
Nessuno dei due può o vuole farsi carico dell'acquisto da solo, e Luca insiste comunque nel voler completare la pratica ed effettuare l'acquisto, pretendendo che Paolo rispetti i patti sottoscritti e firmati.
E'possibile un rifiuto unilaterale del rogito? In questo caso sapreste a cosa si può andare incontro (denuncia del costruttore, multe, sanzioni ecc...)?
Nel caso in cui Paolo sia comunque costretto a rogitare e quindi ad impegnarsi nell'acquisto definitivamente, sapete in che modalità sarebbe possibile vendere la casa? Occorre attendere dei tempi tecnici dopo il rogito? Serve il benestare dell'altro acquirente per la vendita?
Insomma, in questa situazione cosa suggerireste di fare per limitare al minimo le perdite economiche e soprattutto morali?
Questa situazione sta letteralmente distruggendo l'armonia di tutta la famiglia, quindi Paolo preferirebbe chiudere la situazione il prima possibile, anche a costo di perderci, purtroppo.
Grazie per tutti i vostri suggerimenti!
Il titolo della discussione un pò "acchiappaclic" mi serve per attirare l'attenzione di qualche utente esperto nel campo dell'immobiliare in modo da poter suggerire ad un mio amico la cosa giusta da fare in una situazione molto spinosa.
Il mio amico Paolo sta acquistando assieme a suo fratello Luca una casa da un costruttore, con l'idea di metterla a reddito.
La casa è quasi finita, il mutuo approvato, la caparra data ecc..., fatto sta che manca più o meno un mese al rogito.
Tuttavia, a causa di un repentino e abbastanza inaspettato deterioramento dei rapporti familiari, Paolo vorrebbe sfilarsi dall'acquisto, preferibilmente perdendoci il meno possibile.
Nessuno dei due può o vuole farsi carico dell'acquisto da solo, e Luca insiste comunque nel voler completare la pratica ed effettuare l'acquisto, pretendendo che Paolo rispetti i patti sottoscritti e firmati.
E'possibile un rifiuto unilaterale del rogito? In questo caso sapreste a cosa si può andare incontro (denuncia del costruttore, multe, sanzioni ecc...)?
Nel caso in cui Paolo sia comunque costretto a rogitare e quindi ad impegnarsi nell'acquisto definitivamente, sapete in che modalità sarebbe possibile vendere la casa? Occorre attendere dei tempi tecnici dopo il rogito? Serve il benestare dell'altro acquirente per la vendita?
Insomma, in questa situazione cosa suggerireste di fare per limitare al minimo le perdite economiche e soprattutto morali?
Questa situazione sta letteralmente distruggendo l'armonia di tutta la famiglia, quindi Paolo preferirebbe chiudere la situazione il prima possibile, anche a costo di perderci, purtroppo.
Grazie per tutti i vostri suggerimenti!