Vedo che è un argomento che emerge abbastanza spesso e secondo me meriterebbe un approfondimento.
In particolare vorrei chiedere a chi ha esperienza come gestisce ad esempio una casa con 3 o 4 stanze da letto e cucina-bagno in comune quando gli abitanti sono praticamente estranei.
In particolare che mobilio bisogna lasciare sia per le stanze da letto ma anche a livello di utensili in cucina dando per scontato che la devastazione è possibilissima.
A livello legale si affitta l'abitazione ed uno si incarica di raccogliere per gli altri o ci sono affitti di stanze individuali?
Sicuramente non è un'entrata passiva e richiede un impegno -quantomeno mentale- costante. Per il resto, nel mio caso, è un'ottima entrata: non ho avuto grossi problemi e i ritorni sono soddisfacenti. Parliamo di ragazzi: di regola vanno d'accordo tra loro, dovendo vivere assieme tempi relativamente brevi. Parlassimo di adulti, capirei la preoccupazione. Il mobilio e gli utensili sono standard, nulla di così dispendioso. L'appartamento deve essere dignitoso non una reggia, altrimenti ci si rivolge ad un'altra tipologia di conduttori.
è da capire, però, quanto durerà questo giochetto.
A me preoccupano fattori quali:
1- il fatto che anche i non professionisti dell'immobiliare inizino ad interessarsi di questo mercato, aumentando la competizione in un mondo che non vede valide alternative (come le classiche obbligazioni)
2-un Paese che non fa figli nel giro di vent'anni quanti studenti potrà contare? avremo ancora una tipologia di conduttori tali da soddisfare l'offerta?
3-il boom delle università online e della voglia dei nostri ragazzi di andare a fare l'università all'estero
Presumo quindi che questo mercato terrà botta in città di un certo spessore, instaurandosi in quel processo già in atto che vede concentrarsi risorse e ricchezza nelle grandi città.
Felicissimo di sbagliarmi.