Sardonicus
ƧӨƧPΣƧӨ DΛᄂᄂӨ ƧƬΛFF
- Registrato
- 3/11/12
- Messaggi
- 36.417
- Punti reazioni
- 1.227
Tu hai, o hai mai dato lavoro a 1000 persone?
qua è pieno purtroppo di persone che si fermano al titolo
e non leggono mai l'articolo completo
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Tu hai, o hai mai dato lavoro a 1000 persone?
Era un conoscente di mio padre. Che il Signore lo accolga nel modo più adeguato, e che riposi in pace. Come imprenditore però non valeva una cicca. Se a un certo punto del tuo percorso imprenditoriale non capisci che producendo in Italia e quindi ad alto costo un prodotto a bassissimo valore aggiunto sei fuori mercato perchè altrove producono di più e a costi inferiori sei out, e giustamente torni da dove eri venuto, dal nulla di un operaio che a Milano aggiustava radio nel dopoguerra.
Era un conoscente di mio padre. Che il Signore lo accolga nel modo più adeguato, e che riposi in pace. Come imprenditore però non valeva una cicca. Se a un certo punto del tuo percorso imprenditoriale non capisci che producendo in Italia e quindi ad alto costo un prodotto a bassissimo valore aggiunto sei fuori mercato perchè altrove producono di più e a costi inferiori sei out, e giustamente torni da dove eri venuto, dal nulla di un operaio che a Milano aggiustava radio nel dopoguerra.
E' frutto di incompetenza e di inadeguatezza al ruolo, non di maturità. L'imprenditore che non si rende conto dei cambiamenti globali nel suo mercato di riferimento è un inadeguato, come è successo a questo signore, che ancora pensava di vendere ai centri commerciali prodotti di basso livello ad un prezzo oramai fuori mercato.
E' frutto di incompetenza e di inadeguatezza al ruolo, non di maturità. L'imprenditore che non si rende conto dei cambiamenti globali nel suo mercato di riferimento è un inadeguato, come è successo a questo signore, che ancora pensava di vendere ai centri commerciali prodotti di basso livello ad un prezzo oramai fuori mercato.
prodotti fermi agli anni '90. c'era poco da fare contro lo strapotere Coreano, gli ultimi anni di attività erano un triste sopravvivere. Rip.
Ma non so, io non arrivo da contesti imprenditoriali, mio padre faceva l'avvocato, e mia madre era semplicemente molto benestante di famiglia. Però ricordo bene quando si parlava di Vichi in casa, io ero ancora studente universitario. Nei limiti della mia formazione dell'epoca, quindi esclusivamente teorica, ero comunque già consapevole che si poteva produrre altrove a prezzi molto diversi da quelli che imponeva all'epoca la nostra penisola, e che quindi se volevi proporre un prodotto low cost era la strada obbligata. L'alternativa era non vedere più i tuoi prodotti tra i più venduti nei centri commerciali, come infatti capitò alla Mivar.
Sparlare non mi sembra il termine adeguato. Merita il rispetto che si deve a tutti i defunti, chi lo nega. Semplicemente come imprenditore non era un granché, come tanti altri suoi colleghi nati operai, artigiani, senza una formazione manageriale, e che non sono stati in grado di affrontare i cambiamenti introdotti dalla globalizzazione.
Ci fossero solo altri 2/3 imprenditori come lui per ogni città italiana... staremmo tutti meglio, mamolto!
Era un conoscente di mio padre. Che il Signore lo accolga nel modo più adeguato, e che riposi in pace. Come imprenditore però non valeva una cicca. Se a un certo punto del tuo percorso imprenditoriale non capisci che producendo in Italia e quindi ad alto costo un prodotto a bassissimo valore aggiunto sei fuori mercato perchè altrove producono di più e a costi inferiori sei out, e giustamente torni da dove eri venuto, dal nulla di un operaio che a Milano aggiustava radio nel dopoguerra.