Agevolazione prima casa: e in caso di successione?

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

StackingEuros

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Ciao a tutti,
sono interessato all’acquisto di un immobile, e vorrei usufruire del bonus prima casa (imposta di registro agevolata al 2%).

La questione che mi affligge è la seguente: circa 8 anni fa, ho ereditato delle quote di due immobili, per i quali però non riesco a comprendere se abbia già usufruito del bonus in questione.

Ho chiesto all’Agenzia delle Entrate direttamente, ma la loro risposta non mi fa stare tranquillo.
In pratica, dicono che non avremmo usufruito di tale bonus perché abbiamo pagato le tasse di successione.
Hanno controllato direttamente sul documento della successione ed in effetti non è menzionato nessun bonus prima casa, come loro dicono dovrebbe essere altrimenti.

Il problema è che, poi, mi fanno sorgere seri dubbi su quanto affermino perché mi parlano del fatto che non ci sia bisogno di prendere la residenza nella nuova casa per usufruire di tale bonus, cosa che mi sembra palesemente una stupidaggine.

Ora, io non vorrei essere incappato in una serie di impiegati impreparati, ma come posso capire se possa usufruire del bonus prima casa o meno?

Grazie mille per il prezioso supporto!
 
attenzione a non condondere prima casa con abitazione principale che sono 2 cose diverse.

per avere l'agevolazione all'atto dell'acquisto basta non possedere altri immobili destinati all'acqusto ma se vuoi le agevolazioni
relative all'abitazione principale (es. esenzione IMU) devi trasferire la residenza.
 
attenzione a non condondere prima casa con abitazione principale che sono 2 cose diverse.

per avere l'agevolazione all'atto dell'acquisto basta non possedere altri immobili destinati all'acqusto ma se vuoi le agevolazioni
relative all'abitazione principale (es. esenzione IMU) devi trasferire la residenza.

In che senso? Io possiedo comunque le quote di quei due immobili che non posso, per vari motivi, rivendere.
Ovviamente trasferirei la residenza nella nuova casa, ma mi preoccupa il fatto che non sappia se possa usufruire del bonus prima casa per l’imposta agevolata in fase di acquisto, non sto parlando delle agevolazioni per non pagare IMU o altro perché abitazione principale.
 
Il notaio può controllare prima di redigere l'atto
 
Ciao a tutti,
sono interessato all’acquisto di un immobile, e vorrei usufruire del bonus prima casa (imposta di registro agevolata al 2%).

La questione che mi affligge è la seguente: circa 8 anni fa, ho ereditato delle quote di due immobili, per i quali però non riesco a comprendere se abbia già usufruito del bonus in questione.

Ho chiesto all’Agenzia delle Entrate direttamente, ma la loro risposta non mi fa stare tranquillo.
In pratica, dicono che non avremmo usufruito di tale bonus perché abbiamo pagato le tasse di successione.
Hanno controllato direttamente sul documento della successione ed in effetti non è menzionato nessun bonus prima casa, come loro dicono dovrebbe essere altrimenti.

Il problema è che, poi, mi fanno sorgere seri dubbi su quanto affermino perché mi parlano del fatto che non ci sia bisogno di prendere la residenza nella nuova casa per usufruire di tale bonus, cosa che mi sembra palesemente una stupidaggine.

Ora, io non vorrei essere incappato in una serie di impiegati impreparati, ma come posso capire se possa usufruire del bonus prima casa o meno?

Grazie mille per il prezioso supporto!

leggi questa guida da pag.16 allla 19 https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/AI+guide+italiano/Acquisto+della+casa+it/Guida_per_l%27acquisto_della_casa.pdfhttps://www.agenziaentrate.gov.it/w...a+casa+it/Guida_per_l'acquisto_della_casa.pdf


Fino all’entrata in vigore della legge di stabilità 2016,
per poter richiedere le agevolazioni prima casa
occorreva:
• non essere titolare, esclusivo o in comunione col
coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e
abitazione, su altra casa nel territorio del comune
dove si trova l’immobile oggetto dell’acquisto agevolato
• non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio
nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o **** proprietà, su
altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle medesime
agevolazioni “prima casa”.
E l’acquirente aveva l’obbligo di dichiarare tali condizioni nell’atto di compravendita.
Dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali sono stati estesi anche al contribuente che è
già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, a
condizione però che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo
acquisto.
L’estensione dell’agevolazione spetta anche nel caso di nuovo acquisto a titolo
gratuito (donazione e successione).
 
In che senso?

mi fanno sorgere seri dubbi su quanto affermino perché mi parlano del fatto che non ci sia bisogno di prendere la residenza nella nuova casa per usufruire di tale bonus, cosa che mi sembra palesemente una stupidaggine

nel senso che l'agevolazione per l'acquisto della prima casa non è legata alla residenza ... non è affatto una stupidaggine.
 
leggi questa guida da pag.16 allla 19 https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/AI+guide+italiano/Acquisto+della+casa+it/Guida_per_l%27acquisto_della_casa.pdfhttps://www.agenziaentrate.gov.it/w...a+casa+it/Guida_per_l'acquisto_della_casa.pdf


Fino all’entrata in vigore della legge di stabilità 2016,
per poter richiedere le agevolazioni prima casa
occorreva:
• non essere titolare, esclusivo o in comunione col
coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e
abitazione, su altra casa nel territorio del comune
dove si trova l’immobile oggetto dell’acquisto agevolato
• non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio
nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o **** proprietà, su
altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle medesime
agevolazioni “prima casa”.
E l’acquirente aveva l’obbligo di dichiarare tali condizioni nell’atto di compravendita.
Dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali sono stati estesi anche al contribuente che è
già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, a
condizione però che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo
acquisto.
L’estensione dell’agevolazione spetta anche nel caso di nuovo acquisto a titolo
gratuito (donazione e successione).

Ciao, grazie per la risposta innanzitutto!
La parte che più potrebbe servirmi, a questo punto, è quella in cui riportano che “l’acquirente aveva l’obbligo di dichiarare tali condizioni nell’atto di compravendita”: io non ho svolto una compravendita, trattandosi di eredità, ma sarebbe comunque applicabile ad una successione questo principio?
Ovvero, se nella siuccessione in vedessi riportato in alcuna forma il fatto di voler usufuire di tale agevolazione, significherebbe che non ne avrei usufruito?
Potrei fare la controprova verificando a livello di pagamento? Se si, come?
Grazie!
 
Ciao, grazie per la risposta innanzitutto!
La parte che più potrebbe servirmi, a questo punto, è quella in cui riportano che “l’acquirente aveva l’obbligo di dichiarare tali condizioni nell’atto di compravendita”: io non ho svolto una compravendita, trattandosi di eredità, ma sarebbe comunque applicabile ad una successione questo principio?
Ovvero, se nella siuccessione in vedessi riportato in alcuna forma il fatto di voler usufuire di tale agevolazione, significherebbe che non ne avrei usufruito?
Potrei fare la controprova verificando a livello di pagamento? Se si, come?
Grazie!


Calcolo Imposte di Compravendita Immobiliare 2014: acquisto prima e seconda casa
 
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