Alessandro Celli
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In tema di progressisti e i passatisti (ringrazio Gino Gost per lo spunto felice), tanto vale aprire un post su Alberto Burri, con una breve visita alla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri - Città di Castello, Perugia.
(vivamente consigliata)
L’apparizione dei “sacchi”, all’inizio degli anni Cinquanta, suscitò un enorme scandalo.k:k:
Si trattava di una novità assoluta e sconvolgente, e altrettanto sconcerto destarono le serie successive, dai legni alle plastiche, benché la critica più avveduta non avesse mancato di segnalarne l’avvincente bellezza.
Maurizio Calvesi scrisse:
"Nei vastissimi locali degli ex seccatoi del tabacco che a Città di Castello, luogo di nascita di Burri, ospitano i grandi cicli e può cogliersi a pieno l’ampiezza del loro respiro spaziale, erede di una tradizione italiana che va da Giotto a Piero della Francesca e al Rinascimento.
Debbo confessare che quando visitai per la prima volta gli ex seccatoi ebbi l’impressione di trovarmi di fronte a una sorta di Cappella Sistina del XX secolo, tale è la loro “monumentalità”, una monumentalità prodigiosamente rinnovata nel più ardito e affrancato dei linguaggi contemporanei."
(vivamente consigliata)
L’apparizione dei “sacchi”, all’inizio degli anni Cinquanta, suscitò un enorme scandalo.k:k:
Si trattava di una novità assoluta e sconvolgente, e altrettanto sconcerto destarono le serie successive, dai legni alle plastiche, benché la critica più avveduta non avesse mancato di segnalarne l’avvincente bellezza.
Maurizio Calvesi scrisse:
"Nei vastissimi locali degli ex seccatoi del tabacco che a Città di Castello, luogo di nascita di Burri, ospitano i grandi cicli e può cogliersi a pieno l’ampiezza del loro respiro spaziale, erede di una tradizione italiana che va da Giotto a Piero della Francesca e al Rinascimento.
Debbo confessare che quando visitai per la prima volta gli ex seccatoi ebbi l’impressione di trovarmi di fronte a una sorta di Cappella Sistina del XX secolo, tale è la loro “monumentalità”, una monumentalità prodigiosamente rinnovata nel più ardito e affrancato dei linguaggi contemporanei."