Anche in Georgia non amano Putin, oggi siamo ad una settimana di proteste spontanee per la legge pro Russia

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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dice che vogliono entrare nell'euro e provare l'ebrezza della croazia...
 
Questo lo devi chiedere ai russi. Comunque stiamo parlando, ad oggi, di paesi confinanti con la russia.

Poi sta UE fin dove s'allarga? Vietnam? Indonesia? Peru'? :asd:
basta che sei contro Putin e pure se stai in Nuova Zelanda puoi chiedere di entrare nell'euro :ambulanza:
 
Esistono rischi concreti che possa aprirsi un altro fronte di guerra in Georgia? Molti elementi lo suggeriscono ma ancora in Occidente si dorme. Anzi, peggio: si evita di parlarne, si fa finta di niente. Eppure è lì sotto gli occhi di tutti ma si guarda dall’altra parte, procrastinando quel momento in cui si dovranno fare i conti con l’inevitabile. Viene da pensare che in tanti anni nessuno ha imparato niente. E sì che i russi sono prevedibili. Usano lo stesso sistema da vent’anni e noi sempre a cascare dal pero.Chiariamo un punto: la Russia non può permettersi di perdere la Georgia ed il controllo del Caucaso meridionale. Ora mettiamo sul piatto un secondo punto: a meno di un colpo di mano, la Russia alle elezioni di ottobre perderà il controllo politico della Georgia.Già questo scenario dovrebbe dirla tutta sulla gravità della situazione.Se in tanti anni abbiamo imparato due o tre cose di Putin sappiamo che per mantenere un paese all’interno della sua influenza cerca innanzitutto di controllarne il governo attraverso uomini fedeli e la propaganda, e se non ci riesce crea nemici invisibili ed un casus belli per un intervento armato. Il copione è collaudato.

Lo abbiamo già visto in Georgia nel 2008, in Ucraina nel 2014, in Bielorussia nel 2020, e ancora in Ucraina nel 2022.Con il passaggio ad un sistema proporzionale, la riforma elettorale georgiana è una brutta bestia per Putin. Ammesso anche che Sogno georgiano avesse abbastanza consensi da poter formare un nuovo governo (e, stando ai sondaggi, non li ha), non avrebbe una maggioranza assoluta e sarebbe pertanto costretto a formare una coalizione. Per Mosca dunque, nella migliore delle ipotesi, Sogno georgiano resterebbe al governo ma senza i numeri per ostacolare il processo di adesione della Georgia alla UE; nella peggiore, sarebbe completamente fuori dai giochi.Siamo dunque in quella fase dove il controllo politico del paese sta per venire a mancare, in uno scenario a cavallo tra l’Euromaidan ucraino, nato dopo la retromarcia sulla UE di Yanukovich, e le rivolte contro Lukashenko in Bielorussia nel 2020.

Come Yanukovich e Lukashenko, l’oligarca Bidzina Ivanishvili, l’uomo ombra dietro Sogno georgiano, è un asset di Mosca. Possiede ricchezze pari quasi ad un terzo del PIL della Georgia, soldi fatti in Russia negli anni ‘90, dopo la dissoluzione dell’URSS come azionista di spicco di Gazprom. Se è ancora vivo è perché fa parte di quella schiera privilegiata che è riuscita a mantenersi nelle grazie di Putin seguendolo fedelmente nel suo gioco. E il gioco in atto è semplice: fare della Georgia il paradiso fiscale dei capitali degli oligarchi. Accanto alla discussa legge sugli “agenti stranieri”, Sogno georgiano ne ha appena fatta passare un’altra, una legge fiscale che crea esattamente queste condizioni attraverso l’azzeramento dei dazi e della tassazione sui capitali importati.Ecco che la questione dell’adesione alla UE guasta la festa. Non per niente, la Brexit, ampiamente supportata da Mosca e dagli oligarchi che avevano più o meno acquistato buona parte di Londra, vedeva tra i suoi maggiori promotori (Banks, Farage e Johnson) uomini che proclamavano apertamente che la “liberazione” dalla UE avrebbe consentito al Regno Unito di diventare un paradiso fiscale per “attrarre i capitali esteri”, tanto che durante tutto il governo Johnson il progetto della creazione di free port cities in UK era andato avanti a ritmo serrato.La UE insomma, per ovvi motivi, non piace affatto agli oligarchi, e in questo schema di “una mano tira l’altra”, le ambizioni euroasiatiche di Putin collimano con gli interessi economici del suo più stretto entourage. Va da sé allora che, vuoi per questioni geopolitiche di controllo dell’area caucasica, vuoi per questioni strettamente finanziarie, la Georgia è un nodo d’importanza strategica per la Russia tanto quanto lo è l’Ucraina.

 
Ekekazz...mettere Giorgia nel titolo di un 3d è fuorviante.
 
confermo, molto meno :o
Fortunatamente possono supplire con altre cose che contano di più e per cui sono più attrattivi: uomini sani e forti, donne che stanno in casa a curare il focolare domestico e fare figli, una natalità ai vertici del mondo, una sanità eccellente, università che attraggono studenti geniali da tutto il mondo, benessere diffuso in tutti i paesi che erano loro satelliti... :o
 
2000 anni fa faceva parte dell'impero romano se non sbaglio
 
Sapreste dirmi in cosa consiste precisamente la legge pro Russia?
da quel che ho capito è una legge che dice che se qualche organizzazione riceve contributi dall'estero (ad esempio da usa, cina, ue, russia, o arabia saudita) lo deve dichiarare :o
 
da quel che ho capito è una legge che dice che se qualche organizzazione riceve contributi dall'estero (ad esempio da usa, cina, ue, russia, o arabia saudita) lo deve dichiarare :o
Ah quindi tutti quelli che protestano sono gretini e karole che ricevono soldi da soros e dall'occidente. I baluardi della democrazia!
 
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