Anche in Thailandia emerge voglia di democrazia ( tra i giovani)

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

... Vajiralongkorn è stato incoronato solo a maggio del 2019, dopo più di due anni di lutto per la morte del padre. L’incoronazione si è tenuta al palazzo reale con una complicata serie di rituali che fondono le credenze buddiste e induiste e hanno lo scopo di trasformare il re della Thailandia, come si diceva, in una sorta di divinità.
I manifestanti utilizzano anche simboli e riferimenti legati a prodotti culturali come Harry Potter e The Hunger Games. Il 4 agosto centinaia di giovani a Bangkok hanno protestato vestiti da Harry Pottere paragonando il primo ministro a Voldemort e i militari ai Mangiamorte. Durante i cortei gli studenti usano come loro simbolo identificativo, già dal 2014, anno del colpo di stato, il saluto a tre dita con indice, medio e anulare alzati (assomiglia al saluto scout) della saga The Hunger Games, nata con i romanzi di fantascienza di Suzanne Collins e diventata poi una serie di film.
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In Thailandia gli studenti protestano usando i simboli di Harry Potter e Hunger Games - Il Post


Il saluto di "The Hunger Games" in Thailandia - Il Post
 
Il re passato, Bhumibol era amatissimo e venerato dal popolo, probabilmente la sua sola presenza, seppur malato da anni, era un collante per il popolo..

Ho l'impressione che il nuovo sovrano non riscuota lo stesso successo...:o:cool:
 
Nel 2019 era stato sciolto un partito di opposizione.

10 marzo 2019

(Asiablog.it) — La Corte Costituzionale della Thailandia ha ordinato mercoledì 7 marzo lo scioglimento di uno dei principali partiti anti-militari, il Phak Thai Raksa Chart (พรรคไทยรักษาชาติ – Partito Thailandese per la Salvezza della Nazione), reo di aver candidato a premier la principessa Ubolratana, sorella maggiore di Re Vajiralongkorn, in vista delle elezioni che si terranno fra poche settimane.

Secondo i nove giudici di nomina regia, il partito avrebbe violato la prassi che vuole la monarchia «al di sopra della politica».
Questo nonostante la 67enne Ubolratana ufficialmente non faccia più parte della Famiglia Reale dal 1972, quando sposò uno straniero (lo statunitense Peter Ladd Jensen, dal quale divorziò nel 1998), perdendo tutte le sue prerogative.
Nonostante ciò, la Corte ha deciso che la donna appartiene per diritto di nascita al rango di “mom chao” (titolo generalmente utilizzato per principi e principesse figli o nipoti di un re), cioè un rango più alto non solo di quello dei comuni cittadini/sudditi thailandesi, ma anche di molti nobili, ed è dunque «una parte indivisibile dell’istituzione» monarchica.
Questo le impone di mantenere la neutralità politica, e di conseguenza non può essere associata ad un singolo partito.
I giudici di nomina regia hanno inoltre squalificato i 270 candidati del Phak Thai Raksa Chart, che quindi non potranno essere eletti deputati, ed hanno vietato ai 14 membri del comitato esecutivo del partito disciolto di candidarsi o anche di svolgere un ruolo esterno nella formazione di un nuovo gruppo politico per il prossimo decennio.

«Questa decisione mette in evidenza l’abuso del potere giudiziario da parte delle autorità thailandesi», ha commentato Katherine Gerson, portavoce per la Thailandia della Ong per la difesa dei diritti umani Amnesty International. «Questa misura di ampia portata solleva forti preoccupazioni in merito ai diritti umani [quali] la libertà di associazione e di espressione nel periodo che porta alle elezioni».
Sono arrivati commenti negativi anche dalla ong Human Rights Watch, il cui direttore per l’Asia, Brad Adams, sostiene che con questa sentenza la Thailandia si incammina verso elezioni farsa: «La giunta militare thailandese e il partito Palang Pracharat che essa controlla hanno usato tutti gli stratagemmi a loro disposizione per piegare a loro favore il campo da gioco politico», ha detto Adams. «E ora la Corte Costituzionale ha fatto loro un grande favore con una sentenza altamente dubbia che distrugge un grande partito politico di opposizione».

Il Phak Thai Raksa Chart è il terzo partito fondato, controllato o vicino all’ex primo ministro Thaksin Shinawatra ad essere cancellato da una sentenza della Corte negli ultimi 12 anni, dopo il Phak Thai Rak Thai nel 2007 e il Phak Palang Prachachon nel 2008.
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http://www.asiablog.it/2019/03/10/thailandia-elezioni/

 
(ANSA-AFP) - ROMA, 25 AGO 2020 -
Facebook intraprenderà un'azione legale in Thailandia, contro l'ordine del governo di rimuovere un gruppo sul social in cui attivisti pro-democrazia discutono della monarchia, argomento tabù nel Paese.
Il gruppo, chiuso ieri, si chiama "Royalist Marketplace", è stato aperto lo scorso aprile e conta oltre un milione di membri.

Un portavoce di Facebook ha dichiarato che la società è stata "costretta" dal governo a rimuovere il gruppo. "Richieste come questa sono gravi, violano la legge internazionale sui diritti umani e hanno un effetto negativo sulla capacità delle persone di esprimersi", ha detto il social network. "Lavoriamo per proteggere e difendere i diritti di tutti gli utenti di Internet e ci prepariamo a contestare legalmente questa richiesta".

Facebook: causa contro ordine Thailandia di chiudere gruppo - Internet e Social - ANSA
 
Albachiara Re
Contributor

28 JUL, 2020
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Sfilano per le strade di Bangkok chiedendo le dimissioni del governo, lo scioglimento delle camere e una nuova costituzione e lo fanno mostrando pupazzi del criceto Hamtaro, il celebre protagonista dell’omonimo manga giapponese. È quanto sta accadendo in Thailandia, dove gli attivisti del movimento Gioventù libera hanno scelto il noto personaggio dei cartoon come simbolo delle proprie proteste. I manifestanti attingono a piene mani dall’iconografia pop: scandiscono slogan come “il cibo più delizioso sono i soldi dei contribuenti”, riprendendo il ritornello della sigla del cartone animato, intonano canzoni rap o alzano tre dita della mano destra al cielo, copiando il saluto della saga cinematografica Hunger Games. Sono più di 2mila le persone che, nel giro di pochi giorni, si sono unite a queste proteste che, nonostante i metodi poco convenzionali, si sono trasformate in una delle azioni più importanti contro il governo dal 2014, anno in cui in seguito a un colpo di stato si è insediata la giunta dell’ex generale Prayut Chan Ocha.


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A dare il via alle proteste è stata la
contestata gestione del Covid-19 in Thailandia. Infatti, il governo non diffonde dati e statistiche sull’evoluzione dell’epidemia e, con l’imposizione delle norme di distanziamento sociale, Bangkok sta vivendo un periodo di importante crisi economica. Ma non sono gli unici motivi: a febbraio c’erano già state alcune manifestazioni – scemate nel giro di qualche settimana a causa della diffusione del virus – dopo la decisione del governo di sciogliere il partito d’opposizione Future Forward Party, molto popolare tra i giovani thailandesi.
“Stiamo manifestando perché qualcosa cambi. Il governo attacca chiunque non sia dalla sua parte. Serve una vera democrazia”, ha sottolineato uno dei manifestanti raggiunto dal Nikkei Asian Review.
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https://www.wired.it/attualita/politica/2020/07/28/proteste-hamtaro-thailandia/
 
Ultima modifica:
18 agosto 2020

Mentre i riflettori dell’Europa e del mondo sono ancora puntati sulle proteste popolari contro il presidente Lukashenko in Bielorussia, domenica e lunedì anche in Thailandia si scendeva in piazza. Come in Bielorussia, anche in Thailandia erano anni che non si registravano manifestazioni tanto partecipate. Ma a differenza di Minsk le proteste contro il regime militare di Bangkok, tra alti e bassi, sono cominciate a metà giugno e non si sono mai interrotte.

Le avvisaglie di una crescita del malcontento si erano viste già a febbraio, quando un partito favorevole al ritorno alla democrazia nel paese (ancora fortemente controllato dagli stessi militari che effettuarono un colpo di stato nel 2014) era stato dissolto su iniziativa giudiziaria. Ma la prima ondata di contestazioni che vi ha fatto seguito è stata rapidamente spenta dall’avanzata della pandemia di COVID-19 e dalle misure di contenimento adottate nel paese. Oggi le proteste sono riprese e i manifestanti, in larga parte giovani, chiedono la riforma della costituzione, l’abolizione delle leggi di lesa maestà e, tra i più radicali, la fine della monarchia.

Come sono cresciute le proteste?

Le proteste di febbraio hanno avuto inizio quando la magistratura thailandese ha deciso di sciogliere il Future Forward Party (FFP), un partito favorevole al pieno ritorno alla democrazia. Lo FFP era stato fondato nel 2018 da un giovane e ricco uomo d’affari thailandese, e alle elezioni del 2019 il partito aveva raccolto ben sei milioni di voti, piazzandosi terzo e entrando a far parte di un’alleanza di sette partiti contrari alla giunta militare o comunque favorevoli alle riforme.
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Proteste in Thailandia: gioventu ribelle | ISPI


Thailandia: 9 attivisti democrazia arrestati dopo proteste - Asia - ANSA
 
Non sono particolarmente informato sulla questione thailandia, mi potete dire l'allineamento della monarchia in politica estera attualmente?
 
In Thailandia tanti anni fa ci stava il mio amico Dave Campari.
Mai più saputo nulla.
E anche Gaudente che dovrebbe ancora viverci . Non l'ho mai visitato.
 
In Thailandia spero che la democrazia non arrivi mai!
Di democrazia ce n'è già abbastanza in questa Europa.
 
un paese in cui il re ( che peraltro per almeno 11 mesi l'anno vive in Germania) è considerato una sorta di divinità.

Perché poi vive in Germania 11 mesi l'anno? Ha troppo caldo in Thailandia? :asd:
 
il saluto a tre dita Io l'ho visto usare durante il giuramento delle SS...
 
...anche le guardie svizzere
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