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Buongiorno e Buon Trading a Tutti..!!!
STM al nyse:
STM U$A 9,29 $ : 1,3785 = 6,74 €
Pivot per il 17/03/2010
R3 6,932
R2 6,812
R1 6,758
Pivot Point 6,692
S1 6,638
S2 6,572
S3 6,452
Performance a 3 mesi
Variaz. nel periodo +10,73%
Val. Max (il 10/03/10) 6,800
Val. Min (il 9/02/10) 5,775
Si torna a investire nelle fabbriche di semiconduttori
Di Maria Monni
Con una crescita del 76,1% rispetto al 2009, i capitali investiti nelle infrastrutture e negli apparati necessari a costruire chip dovrebbero superare quest'anno i 29,4 miliardi di dollari. La previsione della società di ricerca e analisi Gartner evidenzia infatti la necessità per l'industria dei semiconduttori di tornare a investire in maniera significativa per sostenere la domanda di componenti, specie delle memorie usate in pc portatili e dispositivi mobili. «La fortissima ripresa segnata dal settore dei semiconduttori negli ultimi tre trimestri ha portato alla necessità di aumentare la spesa in apparati per la produzione», ha affermato Jim Walker, research vice president di Gartner. «Gli investimenti pianificati nelle fabbriche per la costruzione di chip e memorie sosterranno il mercato nella prima metà dell'anno, mentre la seconda metà segnerà un lieve declino prima che la saturazione delle capacità di produzione, all'inizio del 2011, riporti il settore a crescere». Complessivamente, Gartner prevede che gli investimenti cresceranno anche nel 2011 (+24%) e nel 2012 (+17,9%), per poi diminuire del 16,8% nel 2013, in attesa che anche la nuova capacità di fabbricazione sia completamente assorbita dal mercato. La parte più consistente dei capitali investiti verrà come sempre assorbita dalle fabbriche e gli apparati per la costruzione di wafer di silicio, che richiedono investimenti superiori al miliardo di dollari per ogni impianto. Forti crescite, seppure minori in termini assoluti, caratterizzeranno anche gli equipaggiamenti per l'assemblaggio dei chip e quelli per il test automatico dei semiconduttori, con una forte concentrazione nella regione asiatica dove hanno sede i leader di questo mercato. Interessante però notare, secondo Walker, come per la prima volta il picco di spesa non supererà in termini assoluti quello precedente, contribuendo così ad attenuare la forte ciclicità del settore degli apparati per la costruzione dei semiconduttori. (riproduzione riservata)
Wall Street sale sul carro della Fed e chiude sui massimi di seduta
Di Alberto Susic , 16.03.2010 21:43
Prosegue l’avanzata della piazza azionaria americana che dopo la chiusura contrastata di ieri ha visto i tre indici principali riprendere all’unisono la via dei guadagni. Gli acquirenti hanno assunto da subito il controllo della situazione, dopo una brevissima fase di incertezza iniziale. Dal fronte macro sono arrivate indicazioni migliori delle attese fatta eccezione per i prezzi alle importazioni che hanno segnato una flessione dello 0,3%, mentre il mercato si aspettava una contrazione più contenuta dello 0,2%.
Meglio delle previsioni le indicazioni sul settore immobiliare, con i nuovi cantieri edili che sono calati del 5,9% a 575mila unità, rispetto alle 570mila attese dagli analisti. Meno ampia la flessione delle licenze di costruzione che sono calate dell‘1,6% a 612mila unità, mentre le previsioni era per un dato pari a 610mila unità.
Il mercato ha mantenuto così una positiva intonazione fino all’appuntamento con la Federal Reserve che ha lasciato fermi i tassi di interesse nel range 0%-0,25%, confermando anche il tasso ufficiale di sconto allo 0,75%. La Banca centrale americana ha parlato di ulteriori miglioramenti per l’economia a stelle e strisce, segnalando anche una fase di stabilizzazione per il mercato del lavoro.
Nel contempo la Fed ha ribadito il messaggio già consegnato al termine dei meeting precedenti, confermando che i tassi rimarranno su livelli eccezionalmente bassi ancora per diverso tempo, per agevolare e sostenere la ripresa dell’economia.
A fine giornata così gli acquisti hanno avuto la meglio e hanno spinto i listini sui massimi di sessione. Il Dow Jones e l’S&P500 sono saliti rispettivamente dello 0,41% e dello 0,78%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 2.378,01 punti, con un vantaggio dello 0,67%, dopo aver toccato un massimo
poco sopra a 2.378,84 punti e minimo a 2.360 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, in rally General Electric che ha messo a segno un rialzo del 4,51% sulla scia delle dichiarazioni del direttore finanziario. Quest’ultimo ha espresso ottimismo sulle prospettive del gruppo i cui utili dovrebbero tornare a crescere a partire dal prossimo anno, quando si dovrebbe avere anche un aumento del dividendo.
Molto bene Intel che ha chiuso in salita del 3,97%, spinto dalla speculazione relativa ad una possibile revisione al rialzo delle stime sul trimestre in corso. A stimolare gli acquisti è stato anche il lancio dello Xeon 5600, il primo chip di Intel per server basato sulla tecnologia di processo a 32 nanometri.
Bene Alcoa che è salito del 2,15% beneficiando del rimbalzo del prezzo dei metalli, mentre il rally delle quotazioni del greggio ha sostenuto Chevron ed Exxon Mobil, in ascesa rispettivamente dello 0,56% e dello 0,41%.
Bene i finanziari con Bank of America in rialzo dell‘1,07%, mentre American Express e Jp Morgan si sono apprezzati dello 0,54% e dello 0,39%,
Tra i titoli in controtendenza si segnala Boeing che è sceso dello 0,98%, occupando l’ultimo posto del paniere.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, tra le migliori performance si segnala quella di Starbucks che ha terminato gli scambi in salita del 3,56%. Il titolo ha beneficiato della promozione arrivata da Ubs i cui analisti hanno migliorato la raccomandazione da “neutral” a “buy”, sull scia di una revisione al rialzo delle stime sull’utile per azione di quest’anno e del prossimo.
Bene Nvidia che è salito del 3,5% sulla scia di Intel, ma hanno catalizzato gli acquisti anche Marvell (+2,72%) e eBay (+1,94%). Più cauti Amazon.com e Google che hanno guadagnato lo 0,5% e lo 0,36%, insieme
ad Apple che ha chiuso in frazionale rialzo dello 0,27%.
Tra i titoli in controtendenza segnaliamo Yahoo che ha ceduto lo 0,61%, insieme a Baidu.com che è sceso dello 0,64%, complici alcune prese di profitto dopo la corsa di ieri. A rimanere più indietro è stato Adobe Systems, in rosso dell‘1,32%.
Appuntamenti di mercoledì 17 marzo 2010
Websim - 17/03/2010 08:20:33
Italia
11.05: Partite correnti a gennaio
Area euro
11.00: Costo del lavoro nel quarto trimestre, attesa +2,7% a/a
11.00: Produzione edile a gennaio
Regno Unito
10.30: Verbali riunione Bank of England del 3/4 marzo
10.30: Tasso richieste di disoccupazione a febbraio, attesa 5%
10.30: Variazione richieste di disoccupazione a febbraio, attesa +6mila
10.30: Tasso di disoccupazione (3 mesi) a gennaio, attesa 7,9%
Stati Uniti
13.30: Prezzi alla produzione a febbraio, attesa -0,2% m/m, +4,9% a/a
13.30: Prezzi alla produzione senza cibo ed energia a febbraio, attesa +0,1% m/m, +1% a/a
15.30: Scorte di greggio e prodotti petroliferi
Opec
Riunione ordinaria dei ministri del petrolio e dell'energia
Eventi societari Italia
Risultati annuali:
Generali (preliminari 25 febbraio), Isagro, Unicredit, Viaggi del Ventaglio (primo trimestre)
Banca Pop. Emilia Romagna (conference call su risultati di bilancio)
Unicredit (presentazione risultati 2009)
Star Conference 2010, presso la sede di Borsa Italiana a Milano, mercoledì 17 e giovedì 18 marzo
Eventi societari Estero
Risultati trimestrali:
Nike
www.websim.it
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