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Buongiorno e Buon Trading a Tutti..!!!


Domani a Piazza Affari: necessario un ritorno degli acquirenti
In America la giornata sarà scandita da diversi importanti dati macro e da alcune timestrali societarie. Sotto i riflettori Enel.

Alberto Susic 30 gennaio 18:47



La nuova settimana è partita con il piede sbagliato per le Borse europee che si sono piegate tutte al volere dei ribassisti, terminando gli scambi in calo. Il Dax30 si è difeso meglio degli altri con una flessione dell‘1,06%, seguito a poca distanza dal Ftse100 che ha chiuso in rosso dell‘1,09%, mentre il Cac40 ha lasciato sul parterre l‘1,6%.
Le vendite hanno avuto la meglio anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni a 15.753 punti, con un calo dell‘1,21%, dopo aver toccato un massimo a 15.963 e un minimo a 15.624 punti.




L’indice non è riuscito a riconquistare l’area dei 16.000 punti, violando nell’intraday anche il supporto dei 15.700 che è stato però recuperato in chiusura di sessione. La riconquista del livello appena citato non basta a mettere al riparo da nuove vendite che potrebbero materializzarsi sin da subito.




Conferme in questa direzione arriveranno con la violazione dei 15.700, preludio ad un test di area 15.500/15.400. La perdita anche di questa fascia di prezzo aprirà le porte a flessioni più marcate in direzione dei 15.100/15.000, dove in prima battuta si dovrebbe assistere ad una ripresa degli acquisti.



Il mercato mette sempre più in evidenza una perdita di spinta che si sta materializzando con la mancata riconquista di area 16.000. Le difficoltà incontrate dal Ftse Mib a contatto con quest’area, hanno intiepidito il potenziale rialzista del mercato che dovrà mostrare i muscoli ora se vorrà proseguire lungo la via dei guadagni.




Con la tenuta di area 15.700 l’indice potrà tentare di dare vita ad un recupero che oltre i 16.000 punti lo porterà a confrontarsi nuovamente con l’ostacolo dei 16.150/16.200. Sarà questa l’ultima barriera da abbattere per poter ambire ad un recupero in direzione dei 16.500/16.600, oltre i quali l’attenzione si sposterà sui 17.000 punti nella migliore delle ipotesi.




Per le novità attese domani sul fronte macro si segnala l’indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa, con riferimento alle prime quattro settimane di gennaio. In agenda anche l’indice S&P Case-Shiller che a novembre dovrebbe mostrare una variaione negativa del 3,2%, in recupero rispetto al calo del 3,4% precedente.




Per il costo unitario del lavoro riferito al quarto trimestre del 2011 si stima un rialzo dello 0,4% in confronto allo 0,3% dei tre mesi precedenti. In calendario anche l’indice Chicago PMI che a gennaio dovrebbe attestarsi a 63 punti dai 62,2 di dicembre. Infine, per la fiducia dei consumatori a gennaio si stima una lettura a 68 punti dai 64,5 di dicembre.



Sul versante societario, sempre per domani, si segnalano i risultati del quarto trimestre del 2011 di Eli Lilly, Exxon Mobil e Pfizer, mentre a mercati chiusi l’attenzione si sposterà su Amazon.com.

In Europa sarà diffuso l’aggiornamento relativo al tasso di disoccupazione che a dicembre dovrebbe salire al 10,4% rispetto al 10,3% precedente. In Germania si segnalano le vendite al dettaglio di dicembre, viste in rialzo dello 0,8% rispetto al calo dello 0,9% del mese di novembre.

A Piazza affari si guarderà tra le blue chips ad Enel che presenterà i dati preliminari dell’esercizio 2011 e allo stesso appuntamento sarano chiamati Benetton ed Emak. In agenda anche l’assemblea degli azionsiti di Screen Service per l’approvazione dei dati di bilancio dell’ultimo esercizio.




Wall Street: siamo alle solite, ancora piatta
Microsoft, Apple, Verisign e Ibm sostenuti dalle voci di un imminente sbarco in borsa per Facebook. Sul fondo bancari e petroliferi.

Giancarlo Marcotti 30 gennaio 23:39
Per info visita il sito: finanzainchiaro.it
Ennesima seduta poco mossa per gli indici statunitensi che ormai in questo 2012 sono abbonati a variazioni insignificanti, certamente, per come si era messa all’inizio, questo risultato è senza dubbio confortante e testimonia ancora una volta che non è la liquidità a mancare.

Dati macro poco significativi in uscita oggi, certo quello più atteso, non è stato entusiasmante, sono risultate infatti invariate le spese personali, mentre ci si attendeva una crescita dello 0,2%.

Il dollaro ha recuperato nei confronti della moneta unica zavorrata dalle preoccupazioni sulla situazione in Portogallo, i titoli decennali lusitani sono arrivati oggi a rendere oltre il 16%, testimoniando ancora una volta che la soluzione dei debiti sovrani è tutt’ora molto lontana.

Ma a nostro avviso è il cambio con lo yen che potrebbe diventare esplosivo, anche oggi la moneta nipponica si è apprezza in barba a tutti gli indicatori economici, ora la situazione, per il Paese del Sol Levante, rischia di diventare insostenibile, non si sganciano più le bombe atomiche ma i mercati valutari forse non son meno pericolosi.

L’economia nipponica rischia davvero la paralisi e per un Paese con un debito pubblico assolutamente fuori controllo le conseguenze sarebbero letali, speriamo che si possa arrivare ad un punto di compromesso, forse la decisione svizzera, che tante critiche aveva ricevuto, non pare del tutto sbagliata.

Ma torniamo agli Stati Uniti perché una notizia, o meglio un rumor (ma di quelli che fa molto rumor) oggi è uscita, e sarebbe la richiesta, che dovrebbe essere prossima, di quotazione per Facebook . Non è una novità, da tempo ad intervalli costanti si mette fuori la voce per, come diceva Jannacci, “vedere di nascosto l’effetto che fa”, le altre volte queste voci sono poi rientrate, ora, invece, sembra proprio che si voglia andare in fondo.

Valutazione del social network? 100 miliardi di dollari, mica male, tra quattro e cinque volte tanto quel che fu valutata Google nel 2004 (23 miliardi di dollari). Ovviamente non abbiamo alcun termine per fare una valutazione che abbia un minimo senso logico, speriamo solo che chi ha fatto i calcoli li abbia fatti a ragion veduta, altrimenti il botto sarebbe davvero grande.

Ma arriviamo come al solito ai nostri indici a stelle e strisce.

Dow Jones (-0,05%) è il titolo tecnologico per eccellenza a svettare in testa ai guadagni odierni, Microsoft (+1,30%) che si riprende immediatamente dopo un paio di sedute in cui aveva tirato il fiato. E’ arrivato anche il rimbalzo di Verizon (+1,07%) che interrompe una serie negativa che durava da sei sedute consecutive. Quindi IBM ( +1,07%).

Torna sul fondo di classifica Bank of America (-3,02%) giunto al terzo ribasso consecutivo. Procter & Gamble (-1,70%) che ha subito un taglio di rating da UBS e American Express (-1,46%) che in intraday era scesa anche sotto il livello dei 49 dollari.

S&P 500 (-0,25%) bella prova di Monsanto (+2,19%), per il colosso del settore agricolo una partenza di seduta in sofferenza, ma poi solo acquisti, ed alla fine chiusura sopra quota 82 dollari ai massimi degli ultimi due anni. A seguire solo titoli quotati al Nasdaq, come Qualcomm (+1,45%), Dell Computer (+1,43%) e Apple (+1,28%).

Settore bancario e petrolifero sul fondo della classifica, Capital One Financial (-2,71%), National-Oilwell (-2,52%) e Citigroup (-2,07%).

Nasdaq (-0,16%) torna vicinissima ai massimi dell’ultimo anno Verisign (+2,18%), a seguire troviamo Micron Technology (+1,75%) quindi Nuance Communications (+1,65%) che torna a salire dopo qualche presa di beneficio dovuta al superamento dei massimi assoluti.

Ribassi abbastanza pesanti per Ctrip.com (-5,68%) che invece torna a scendere dopo un discreto recupero, a seguire Staples (-4,87%) e First Solar (-3,82%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro.





 
Ultima modifica:
buongiorno a tutti!!!

Al momento gli astri dicono che staremo pressapoco nel range di ieri, o quantomeno non avremo nuovi minimi.

5,13-5,29 forse ma forse 34 ma non credo.

vediamo se arriva qualcosa verso la fine

a topo
 
salve

a questa gli astri dicono sell


STM Emittente: Citigroup Data: 31/01/2012 Giudizio: Sell Target price: 4.60



Borse asiatiche in rialzo dopo la firma del Fiscal Compact. Euro in recupero a 1,318 contro dollaro

Websim - 31/01/2012 08:07:00



Prime reazioni moderatamente positive alle decisioni emerse ieri sera dal summit di Bruxelles. Le Borse asiatiche sono tutte in rialzo, ad esclusione di Shanghai che cede lo 0,2%. Tokio ha chiuso poco sopra la parità (+0,11%) portando a termine il miglior mese di gennaio dal 1999 con un guadagno complessivo del 4,1%. Hong Kong e Seul guadagnano lo 0,7%, Bombay +1%.

Il cosiddetto "Fiscal Compact", il patto per rafforzare le regole antideficit, è stato approvato da tutti i leader dell'Unione Europea tranne che da Gran Bretagna e, a sorpresa, dalla Repubblica Ceca.

Intanto, a margine dell'incontro, il presidente Nicolas Sarkozy ha detto che ci sono buone speranze di raggiungere un accordo sul debito greco nei prossimi giorni.

Soddisfazione da parte del presidente del consiglio italiano Mario Monti che si è detto fiducioso sull'ipotesi che la Germania possa modificare la sua posizione di rigore sull'entità dei due fondi Salva-Stati (Efsf ed Esm).

Ieri sera Wall Street ha chiuso poco sotto la parità, recuperando circa un punto dai minimi intraday: Dow Jones -0,05%, S&P500 -0,25%, Nasdaq -0,16%. Nel dopoborsa i future hanno praticamente azzerato la perdita della seduta.

Nelle prime battute della giornata l'euro è in rialzo contro dollaro a 1,318 da 1,311 di ieri sera.

Le primissime indicazioni dai future sulle borse europee anticipano un avvio in rialzo di circa mezzo punto.

Non sono in agenda aste di periferici sensibili. Scenderà in campo solo il Belgio che piazzerà fino a 3 miliardi di bond con scadenza tra i 105 e i 168 giorni.

Dopo le dure prove degli ultimi giorni, superate con risultati dignitosi, l'Italia riparte con lo spread a 428 punti, in scia alle tensioni sul debito del Portogallo i cui rendimenti si sono spinti sui massimi storici.
 
buongiorno .. apertura a min.chiam per confondere le acque...ocio
 
Luca, solito sciame di 3050 a fine asta. Usiamo il primo a 5,04 o il secondo a 5,09? provo a rispondermi da solo :D il numero 2.

perché tra un ora devo uscire e fino a pomeriggio non posso accedere, altrimenti proverei uno shortino
 
omar metti lo stop ...adesso è il 5,24 la res ..se chiudono l'ora sotto torna a 5,16 con probabilissimo 5,08..sul daily c'è sempre il 5,04/02
 
omar metti lo stop ...adesso è il 5,24 la res ..se chiudono l'ora sotto torna a 5,16 con probabilissimo 5,08..sul daily c'è sempre il 5,04/02

ok grazie
questa mattina in pre ho visto un 5.035 .....
 
Luca, solito sciame di 3050 a fine asta. Usiamo il primo a 5,04 o il secondo a 5,09? provo a rispondermi da solo :D il numero 2.

perché tra un ora devo uscire e fino a pomeriggio non posso accedere, altrimenti proverei uno shortino
ciao daniele
 
omar metti lo stop ...adesso è il 5,24 la res ..se chiudono l'ora sotto torna a 5,16 con probabilissimo 5,08..sul daily c'è sempre il 5,04/02

buongiorno a tutti i vecchi amici del 3D.
.......insomma un titolo sempre un po' contrarian al mercato, giusto per confondere il sentiment !?!?!?!?!?!
 
allora

per ora il trading range tiene..
 
ho messo le gomme termiche..

per quest'anno non le volevo mettere..ma le previsioni mi hanno scoraggiato..
ma se si sbagliano e nellle marche non nevica..li vado a trovare...:angry::angry:
 

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buon 080 d.B. a tutti!!

Luca, solito sciame di 3050 a fine asta. Usiamo il primo a 5,04 o il secondo a 5,09? provo a rispondermi da solo :D il numero 2.

perché tra un ora devo uscire e fino a pomeriggio non posso accedere, altrimenti proverei uno shortino

oppure la media..?


no , non hanno tagliato , di fatto , nulla...
hanno abbassato lo stipendio lordo di 1700 euro ,ma hanno anche cambiato la tassazione dello stesso.....ergo...il netto in busta non cambia.....
son politici , mica benefattori :angry:

:mad:


forse e' ancora peggio
Tagli di aumenti, non tagli - Il Sole 24 ORE
 
Ultima modifica:
luca intesa la tengono troppo..se il fib accenna ad allungare questi la portano a 1,525 minimo e con serie possibilità anche del 1,580
 
13:04 - Truffa vip Roma: Sabina Guzzanti, persi 150mila euro mi sento *********

13:04 - Truffa vip Roma: Sabina Guzzanti, persi 150mila euro mi sento *********



La deposizione al processo a Lande in corso nella Capitale

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 31 gen - "Ho perso
almeno 150mila dei 537mila euro, frutto del mio lavoro, che
nell'arco di dieci anni avevo affidato alla Eim di Roberto
Torregiani. Al di la' dell'aspetto economico, questa storia
mi ha provocato un senso di insicurezza e di angoscia anche
nei confronti dei miei familiari che hanno in buona parte
perso i loro risparmi. E ci metto pure la sensazione di
essere una *********, il che non fa mai bene". Cosi'
l'attrice Sabina Guzzanti ha raccontato ai giudici della
Nona sezione penale del Tribunale di Roma la sua esperienza
di vittima della truffa da oltre 200 milioni di euro ai
danni di vip, aristocratici e professionisti romani nota
come il 'caso Madoff dei Parioli'.
Dlu

(RADIOCOR) 31-01-12 13:04:48 (0163) 5 NNNN
 
13:05 - Truffa vip Roma: Sabina Guzzanti, persi 150mila euro mi sento ********* -2-

13:05 - Truffa vip Roma: Sabina Guzzanti, persi 150mila euro mi sento ********* -2-



'Torregiani mi diceva: Le tasse? Non le paga nessuno'

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 31 gen - I rapporti
della Guzzanti con il gruppo societario che faceva
riferimento a Gianfranco Lande, ex numero uno della Egp
Italia, nonche' principale imputato del processo in corso a
Roma, iniziano nel 1999. "Mia madre - ha spiegato l'attrice
- aveva investito nella Eim la liquidazione e mi aveva detto
di essersi trovata bene, di essere soddisfatta degli
investimenti. La seguii sia per una ragione di convenienza
economica sia perche' mi fu assicurato che avrei potuto
riavere i soldi nel giro di pochi giorni se ne avessi avuto
il bisogno. L'obiettivo era quello di costruire una sorta di
pensione integrativa e di aver un po' di denaro da parte se
avessi voluto portare avanti degli spettacoli o girare
documentari". Il primo incontro con Lande risale invece al
2008. "Fino a quel momento lui era in contatto soltanto con
la mia commercialista - ha spiegato Guzzanti - perche' io
insistevo per pagare le tasse sulle plusvalenze legate alle
somme investite all'estero, nonostante il parere contrario
di Torregiani che riteneva la procedura complessa e inutile.
Mi diceva che tanto nessuno le pagava. Alla fine ho pagato
almeno 70mila euro su interessi di fatto mai incassati".
Secondo l'attrice "Torregiani si limitava a procacciare i
clienti ai quali presentava Lande come un genio della
finanza. Non sapevo - ha proseguito Guzzanti - che Eim non
fosse abilitata a operare sul mercato, altrimenti non avrei
fatto alcun investimento. Ho sempre ritirato i miei soldi,
senza problemi, fino al 2008. Dopo mi sono accorta che la
questione era sempre piu' complicata. In Eim hanno investito
tanti miei familiari: mia nonna, mia madre, mia sorella
Caterina, mio padre Paolo, i miei cugini Sandro e Grazia
Balducci. Nel 2008, quando e' iniziata la crisi mondiale, ero
diventata piu' consapevole dei rischi che si potevano correre
in Borsa e chiedevo informazioni a Lande che invece mi
rassicurava, suggerendomi di non disinvestire". Guzzanti ha
infine raccontato di avere saputo da un cugino "che loschi
individui, che frequentavano gli uffici di Lande, erano
riusciti a recuperare il denaro investito a suon di minacce.
Fu lo stesso Lande a dirgli che erano dei camorristi".
Dlu

(RADIOCOR) 31-01-12 13:05:53 (0164) 5 NNNN
 
Se sentite freddo venite in Sicilia OK!

un saluto a tutti
 
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