ARGENTINA MERVAL 54 Holdouts TFA e non TFA

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Chiusa ad ulteriori risposte.
I tedeschi sempre alla ricerca disperata di una soluzione.

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Da quello che si capisce da quanto scrivono i tedeschi le loro banche si rifiutano di riprendere in carico i titoli cartacei che lo stesse hanno dato ai clienti. Questo è il mondo in cui viviamo. Da buenos aires dicono che stanno lavorando ma intanto non si caousce come facciano se la trafila è quella.
Mi domando: ma quando v'erano solo i cartacei che difficoltà c'era? Bastava restituire il titolo cartaceo ed essere pagati per quanto spettava e tutto finiva. Adesso non riesco a capire che cosa ci sia sotto.
Sarò ingenuo, ma non so come abbia fatto il nostro amico tedesco di berlino a metterci a posto. Mi viene anche l'ipotesi, molto remota, ma presente, che lui stesso non sia ancora a posto.
Ho collegamenti con lui ma ho "quasi" paura che mi dica non essere a posto ancora anche lui. Noi tre abbiamo fortunatamente fatto un atto notarile che abbiamo passato ogni diritto a lui e quant'altro connesso.
 
Da quello che si capisce da quanto scrivono i tedeschi le loro banche si rifiutano di riprendere in carico i titoli cartacei che lo stesse hanno dato ai clienti. Questo è il mondo in cui viviamo. Da buenos aires dicono che stanno lavorando ... :rotfl::rotfl::rotfl:ma intanto non si caousce come facciano se la trafila è quella.
Mi domando: ma quando v'erano solo i cartacei che difficoltà c'era? Bastava restituire il titolo cartaceo ed essere pagati per quanto spettava e tutto finiva. Adesso non riesco a capire che cosa ci sia sotto.
Sarò ingenuo, ma non so come abbia fatto il nostro amico tedesco di berlino a metterci a posto. Mi viene anche l'ipotesi, molto remota, ma presente, che lui stesso non sia ancora a posto.
Ho collegamenti con lui ma ho "quasi" paura che mi dica non essere a posto ancora anche lui. Noi tre abbiamo fortunatamente fatto un atto notarile che abbiamo passato ogni diritto a lui e quant'altro connesso.



... come disse Muzio Scevola: ... mai nessuno che ti da una mano ... :'(:'(:'(
 
Brujos de la economia y charlatanes de la politica - Por Roberto Cachanosky


Marte, 28 Novembre 2017 00:00

Stregoni dell'economia e chiacchierone della politica - Per Roberto Cachanosky


I politici non solo pensano di economia senza sapere, prendono anche dosate o votano leggi che fanno veri danni

È molto comune che gente senza formazione professionale in economia pensi con ogni scioltezza e formuli affermazioni che sono vere bestialità.
Questo normalmente passa molto nella dirigenza politica.​


In effetti, la politica, che si è trasformato in un fenomenale commercio per molti che la praticano, esige fare bella figura davanti all'elettore e, pertanto, pensano senza conoscere. La cosa grave coi politici che pensano di economia senza sapere è che non solo pensano, ma prendono anche dosate o votano leggi che fanno veri danni.

Un'altra volta si è messo di moda l'argomento che la restrizione politica impedisce di adottare certe misure economiche. Le restrizioni politiche e sociali farebbero inviable la soluzione ai problemi economici generando un caos sociale e politico, pertanto questa è la cosa massima che si può fare.
Uno può capire certe restrizioni politiche e sociali, ora raccontare che non possono adottarsi le misure economiche necessarie per le menzionate restrizioni non implica che tutto vada su ruote. In ogni caso, gli apprendisti della stregoneria economica non stanno facendo un'altra cosa che raccontare perché abbiamo problemi. Ci raccontano perché sbattiamo e credono che raccontandoci lo scontro, magicamente i problemi si risolveranno.


Nel suo libro L'economista e la politica, William Hutt analizza quale la funzione è degli economisti che condividono la politica. Risulta abbastanza indubbiamente, molte volte, gli economisti finiscono formulando proposte economiche che si adattano ai desideri dei politici. Normalmente questo comportamento ubbidisce a che i politici normalmente dicono che tale o quale misura economica è politicamente inviable. Davanti a questa affermazione gli economisti normalmente adattano la misura economica al gusto del politico per farle politicamente vitale, per quanto il politicamente vitale sia una gigantesca pagliacciata.
Dice Hutt in una parte di quello libro che molte volte gli economisti consigliano i politici affinché questi finiscano agendo come se non fosse stato consigliati da economisti. In altre parole, se l'economista accetta le chiamate restrizioni politiche, la cosa più probabile è che il politico faccia quello che gli sembra, come se non avesse consultato mai un economista.


Devo riconoscere che è facile per noi, gli economisti, criticare i politici per inetti, ma la realtà è che dentro la nostra corporazione c'è stato ogni economista nella funzione pubblica che meglio perderlo che trovarlo. A quegli economisti li chiamo stregoni dell'economia. Già sia per soffici, per bassa capacità professionale o solo per rimanere vicino al potere, molti colleghi sono stati responsabili della decadenza economica argentina. E dopo stanno i ciarlatani della politica che pontificano su economia e non hanno né idea di come funziona quella scienza.


Più di una volta, qualche economista ha accettato la restrizione del "politicamente inviable" e finì credendo che potevano sostituire una misura di riforma strutturale con qualche artificio finanziario, monetario o cambiario. Nella decade del 80 cademmo nell'iperinflazione perché crederono che gli artifici finanziari della Banca Centrale, maneggiando l'indebitamento, il tasso di interesse ed il tasso di cambio, era un sostituto del ribasso della spesa pubblica per equilibrare i conti dello Stato.


Durante il governo di Della Rúa si credè che l'indebitamento, come il blindaggio ed il megacanje, erano sostituti delle riforme strutturali, in particolare sostituto del ribasso della spesa pubblica. Lo gettarono a Ricardo López Murphy per proporre un ribasso della spesa di USD 3.000 milioni, perché era politicamente inviable ed ai pochi mesi, più precisamente in Luglio di 2001, finirono scendendo le pensioni e gli stipendi dagli impiegati pubblici sotto il nome di politica di deficit fiscale zero.


Ma la differenza tra quello che proponeva Ricardo López Murphy e quello che si fece in Luglio di 2001 è che López Murphy proponeva una riforma dello strutturale dello Stato che permettesse di abbassare la spesa per equilibrare in forma ordinata i conti del settore pubblico, mentre il deficit zero non implicava una riforma strutturale del settore pubblico bensì un taglio orizzontale per equilibrare i conti, cioè senza stabilire priorità nella spesa per smettere di spendere in quello che non era funzione essenziale dello Stato e così diminuire le erogazioni.


Ricordiamo che il rifiuto della dirigenza politica alla proposta politicamente "scorretta" di López Murphy di abbassare la spesa pubblica perché andava a creare un caos sociale e politico, finì in una crisi politico-istituzionale in dicembre di 2001, il box, il corralón, la confisca dei depositi, la pesificación asimmetrica, una gigantesca svalutazione e l'esplosione della povertà e la disoccupazione con una caduta del PBI del 15 percento in 2002. In definitiva, questi che praticano la stregoneria economica e la loquacità politica finiscono facendo un male immenso alla popolazione. ... e ai CREDITORI!!! ... :angry::angry::angry: in pratica sta riconoscendo che i LADRONES INFAMI colsero l'occasione per RUBARE 80.000 milioni di dollari invece di rimettere i conti in ordini con pochissime migliaia di dollari di sacrifici!!!
... :angry::angry::angry: eh no ... buon Cachanosky ...
non si tratta solo di cialtroni incompetenti ed arruffoni ...
SI TRATTA DI UN PAESE DI LADRONES INFAMI DEL PRIMERO HASTA EL ULTIMO!!! ... :angry::angry::angry:

Pensiamo che la spesa pubblica può finanziarsi della seguente maniera:
1, con imposte
2, con emissione monetaria
3, con debito pubblica interna ed esterna
4, consumando lo stock di capitale
5, confiscando attivi

  • Il kirchnerismo usò già 4, e 5, distruggendo il sistema energetico, le rotte, lo stock del bestiame, etc., ed il 5, quando si appropriò, con complicità di quasi tutta la dirigenza politica, dei nostri risparmi nelle AFJP.


  • Con imposti stiamo già nel limite, al punto tale che il presidente Macri riconobbe che il contribuente è stanco.


  • Emissione monetaria si sta usando, dato che il BCRA viene espandendo il circolante ad un tasso del 35 percento annuale con anticipi transitori al Tesoro che aumentarono il 112 percento negli ultimi 12 mesi, dopo di c'essere posizionato debito interno via LEBAC che supera già il miliardo di pesi ed aumentò lo stock di quelle lettere un 64 percento negli ultimi 12 mesi.


  • Debito esterno si sta usando anche ed il totale di debito posizionato per il Tesoro in quello che va del governo di Cambiamo aumentò in USD 53.000 milioni.



In definitiva, si stanno usando tutti gli strumenti possibili per finanziare la spesa pubblica in questa politica graduale ed anche cosí il deficit fiscale consolidato, senza considerare lo spesa cuasifiscal, non scende. Si mantiene nel 7,5 percento del PBI come lo lasciò il kirchnerismo, col quale si generano dubbi sull'effettività del gradualismo. In rigore il deficit tenderà ad aumentare per il maggiore importo di interessi a pagare per l'incremento dello stock del debito pubblico che si prende per finanziare il gradualismo.


Nessuno sta proponendo gettare a 1 milione di impiegati pubblici di un giorno per altro o eliminare in 24 ore tutti i piani "sociali". Quella è una caricatura che fanno i ciarlatani politici per fare bella figura con quelli che li mettono nelle liste di candidati oppure perché vogliono continuare a lavorare col commercio della politica.
Impariamo del nostro passato quando si credè che prendere debito era sostituto di riforme strutturali e pensiamo che è migliore applicare una politica di shock annunciando un piano economico completo con riforma dello Stato, tributaria, lavorativo, etc. e dopo continuare ad applicarlo gradualmente durante il tempo, ma con la sufficiente velocità come per non finire stellati perché il finanziamento del gradualismo si taglia prima.

Col capitale politico che è riuscito Macri nelle ultime elezioni, ancora siamo in tempo per evitare un'altra delusione se non è fatto caso agli stregoni dell'economia ed ai ciarlatani della politica che tanto danno ha fatto all'Argentina.



... il buon Robertino ... non ha capito una cosa fondamentale ... :D:D:D

... un TAMARRO CALABRESE ... :p:p:p non può altro che circondarsi di cialtroni, canaglie ecc... che oltre a NON RISPETTARE LE SENTENZE INTERNAZIONALI ... DICHIARARE ILLEGITTIMO IL DEBITO (vedi pretestuose, deliranti e demenziali prescrizioni titoli ecc...) ... ALTRO NON SANNO FARE CHE ORDIRE NUOVE TRUFFE, FURTI, RICATTI E INGANNI!!! ... :censored::censored::censored:
 
https://www.cronista.com/economiapo...nflacion-de-un-pais-normal-20171129-0066.html


Miércoles 29 de Noviembre de 2017
[h=1]Sturzenegger: "En 4 o 5 años tendremos la inflación de un país normal" ... STRUNZNEGGHER ... non esistono paesi normali con tassi di interesse del 30% ed emissioni di moneta senza freni!!! ... :wall::wall::wall: [/h][h=2]El funcionario dijo también que la lucha contra la inflación tiene que ser "muy contundente y no puede esperar", porque bajarla es "muy beneficioso para la economía".[/h]
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3

"Con la inflación no hay que inventar", dijo el titular del Banco Central, Federico Sturzenegger.

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El presidente del Banco Central, Federico Sturzenegger, estimó hoy que "en cuatro o cinco años" la inflación de la Argentina "será la de un país normal".
El funcionario formuló estas declaraciones en el marco de un seminario organizado por la revista Bank Magazine, que se realiza en la Bolsa de Comercio de Buenos Aires.
"La lucha contra la inflación tiene que ser muy contundente y no puede esperar, porque bajarla es muy beneficioso para la economía", explicó al exponer en el evento.
En esa línea, ponderó la política monetaria del Gobierno: "Con la inflación no hay que inventar, hay que elegir el nivel de gradualidad con instrumentos que han funcionado en todos lados. Por eso acá no hay ninguna sorpresa, ninguna cosa especial que tenga la Argentina".

"Con la inflación no hay que inventar, hay que elegir el nivel de gradualidad con instrumentos que han funcionado en todos lados. Por eso acá no hay ninguna sorpresa, ninguna cosa especial que tenga la Argentina"

Ayer, Sturzenegger defendió el nivel de tasas que adoptó el Banco Central durante su gestión en una reunión con las autoridades de la Asociación de Bancos Argentinos (ADEBA).
"Será necesario mantener altas las tasas de interés de política monetaria por algunos meses más, para lograr que la inflación núcleo se ubique cerca al 1% en abril", manifestó en la reunión. "La suba de tarifas de servicios públicos que resolverá el Poder Ejecutivo será más rápido de lo que esperaba, por lo que será necesario mantener altas las tasas de interés para evitar que aumente la inflación."
Vale recordar que, tras conocerse la inflación de octubre -que rondó el 1,5%-, el Banco Central decidió subir más de dos puntos la tasa de las Lebacs, medida que fue cuestionada por muchos banqueros.
"Cuando me junto con otros países que bajaron la inflación, me dicen que lo hicieron controlando las condiciones monetarias", volvió a insistir al ratificar la continuidad del uso de la tasa de interés como herramienta para frenar la suba de precios.
Y concluyó: "El proceso de desinflación está consolidado y no se ha modificado en los últimos meses".

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... a mio avviso ... :o:o:o questo SFOTTE!!! ... :D:D:D
 
[FONT=&quot]Los problemas del déficit
[h=1]La deuda pública crece 1.204 dólares por segundo[/h]Reloj. Un sitio institucional privado,de reciente lanzamiento, informa de manera inmediata la marcha de varios indicadores.


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La necesidad de financiar el déficit provoca una deuda creciente.



Ismael Bermúdez






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[FONT=&quot]La deuda de Nación, provincias, municipios y Banco Central está creciendo a razón de 1.204 dólares por segundo. El gasto publico aumenta $134.000 por segundo. La recaudación crece $109.000 por segundo.....[/FONT]
[FONT=&quot]Estos y muchos otros datos económicos, fiscales, sociales actualizados figuran en el sitio Observatorio Fiscal Federal . El Económico conversó con el titular del Observatorio, Miguel Angel Asensio, su secretario Pablo Maria Garat y el director ejecutivo Luciano Di Gresia, quienes señalaron que el Observatorio es “un ámbito institucional privado no partidario”, integrado por “un grupo de profesores de finanzas publicas, economía y derecho constitucional de distintas universidades del país”.[/FONT]
[FONT=&quot]Apenas se ingresa al sitio web del Observatorio, se observa un reloj que va actualizando segundo a segundo las datos claves de la economía. Y salta a la vista la velocidad del aumento del endeudamiento, del gasto y del déficit fiscal.[/FONT]
[FONT=&quot]“La deuda es un reflejo del desequilibrio fiscal que tiene el país. Y si agregara la deuda del Banco Central, reflejando el déficit cuasifiscal, subiría a unos 1.200 dólares por segundo”, dicen los entrevistados.[/FONT]
[FONT=&quot]—¿Es sostenible endeudarse a 1.200 dólares por segundo?[/FONT]
[FONT=&quot]Puede ser sostenible por un tiempo, pero no puede ser una política permanente. Porque un país que tiene estas necesidades de financiamiento y tiene que salir a los mercados todos los años para conseguir 40.000 millones o 50.000 millones de dólares, está expuesto a shocks externos que le impidan, en algún momento, conseguir tamaño financiamiento, y lo obligaría a hacer un ajuste fuerte. Habría que lograr entonces achicar este desequilibrio.[/FONT]
[FONT=&quot]—Al agrandarse la deuda, el peso de los intereses aumenta. Por eso este año bajó el gasto de los subsidios, pero creció el destinado a los intereses..[/FONT]
[FONT=&quot]El resultado primario, sin los intereses ha mejorado; sin embargo, el resultado financiero, incluyendo los intereses, aumentó. En poco más de un año, la deuda aumentó más de 10 puntos del PBI. Esto puede pasar por un tiempo, pero no es sostenible.[/FONT]
[FONT=&quot]—¿Por qué?[/FONT]
[FONT=&quot]Porque los acreedores no financiarían necesidades crecientes, y siempre está el peligro de los shocks externos.[/FONT]
[FONT=&quot]—¿Qué pasa con el gasto público?[/FONT]
[FONT=&quot]El gasto consolidado Nación, provincias, municipios crece a razón de $134.000 por segundo. Y la recaudación total— impuestos más Seguridad Social— es $109.000 por segundo. Entonces el déficit fiscal aumenta $25.000 por segundo. Eso nos lleva a un nivel de 7% del PBI de déficit fiscal nacional y las provincias otro punto más.[/FONT]
[FONT=&quot]—¿Y el déficit del Banco Central, llamado cuasi fiscal?[/FONT]
[FONT=&quot]Le agrega otros 2 puntos. En total estamos en 10% del PBI. Argentina tuvo déficits altos en 1975, Rodrigazo, 13,8% sin Banco Central. En 1982, crisis de la deuda 11,4%. En 1988, hiperinflación 7,9% y en 2001, crisis de la convertibilidad, 7%. Es interesante ver la correlación que hay entre los desequilibrios fiscales y las crisis macroeconomicas.[/FONT]
[FONT=&quot]—¿Pero ahora la economía está repuntando, podría crecer en 2018 y el déficit fiscal es del 10% del PBI?[/FONT]
[FONT=&quot]Sería el primer año desde 2011 que la economía crecería en un año par. Y está muy relacionado con el salario real. En 2016 cayó, mejoró en 2017...Ya está al mismo nivel de fines de 2015. Hubo una especie de serrucho.[/FONT]
[FONT=&quot]—Hasta ahora, con la suba de tarifas no alcanzó para bajar el déficit...[/FONT]
[FONT=&quot]No. Por ejemplo, la movilidad estaba haciendo crecer las prestaciones de la Seguridad Social por encima de la inflación.[/FONT]
[FONT=&quot]—¿O sea, el cambio de fórmula es para que esos beneficiarios tengan menos aumentos ?[/FONT]
[FONT=&quot]La actual fórmula refleja las variaciones de ciertas variables — salarios, recaudación—, lo que hace que, en un contexto de inflación decreciente, la fórmula brinde aumentos por encima de la inflación presente.[/FONT]
[FONT=&quot]—Aun así, para 2018 el déficit fiscal seguiría alto y las necesidades de tomar deuda rondarían los 50.000 millones de dólares, ¿no es cierto?[/FONT]
[FONT=&quot]Sin shock externo, o sea, sin un aumento abrupto de la tasa de interés, y cierre de los mercados, Argentina conseguiría esos fondos, con lo cual podrán obtener ese financiamiento.[/FONT]
[FONT=&quot]Los entrevistados señalaron que “Argentina debe decir cuánto gasto publico lo dedicamos a inversión, educación y desarrollo, cuánto dedicamos a sostener los intereses de la deuda, y cuánto a Seguridad Social. Esto es una decisión política de hierro. Como no se puede reducir el gasto en jubilaciones, hay que sostener 42% de pobreza infantil, hay que hacer más eficiente el gasto educativo; aquí hace falta un gran acuerdo político y tomar decisiones. Hoy no estamos administrando el endeudamiento en función de esta definición”. Y en lo inmediato “hay que asumir el costo político de cambiar la fórmula de movilidad y de la opción a jubilarse a los 70 años. Los empresarios se van a beneficiar por la rebaja de las contribuciones. Hoy de cada 100 pesos que tributamos, 46 son dificiles de reducir porque van a prestaciones sociales, hospitales, educación. Como debemos endeudarnos, la pregunta es para qué nos endeudamos. Y queremos que esos 1.204 por segundo de aumento de la deuda sirva para mejorar la calidad del gasto público, que es lo que tratamos de observar desde el Observatorio”.



...
Como debemos endeudarnos...:p:p:p ... quelli che parlavano di vivir de lo nuestro!!! ... e accusavano i finanziatori di SCIACALLAGGIO!!! :censored::censored::censored:

... INFAMI!!! ... :angry::angry::angry:

[/FONT]
 
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Federico Sturzenegger: "El dolar como ahorro para la familia es horrible"

Federico Sturzenegger: "El dólar como ahorro para la familia es horrible"

El funcionario recordó cuando las personas compraban blue a $ 16 hace tres años.


El dólar como vehículo de ahorro para la familia es horrible porque ha tenido fluctuaciones en su valor real muy significativas. Hay gente que compró el blue en 2014 a $ 16, e hizo el peor negocio de su vida. El dólar no siempre protege en términos de poder adquisitivo” ... lo Strunz... dimentica di dire che all'epoca i dollari il BCRA li poteva vedere solo dotandosi di un binoccolo!!! tutti cercavano di pararsi il cu..
:terrore::terrore::terrore: e farebbe meglio a parlare del VANOLI, del CHIQUITIN e della KRETINA che vendevano allegramente dollari a futuro a 10 quando New York li trattava a 14!!! ... :censored::censored::censored:, sostuvo el presidente del Banco Central, Federico Sturzenegger.
El funcionario contestaba así una pregunta sobre cuándo creía que los argentinos iban a dejar de estar pensando en la moneda estadounidense y daba como ejemplos países como Israel, donde hubo procesos que duraron más de tres años tras una estabilización de la inflación a un dígito. Y sostuvo que la desdolarización llegará cuando los bancos le ofrezcan al ahorrista un instrumento que combine inflación más un retorno real.
Sturzenegger cree que ya la gente no duda más de que el BCRA no intervendrá sobre el dólar. “Al final era en serio que no íbamos a usar el tipo de cambio para anclar la inflación. Hasta mayo, el tipo de cambio era $ 15,50 y después se fue a $ 17,50, que es donde ha estado los últimos 3 meses. La gente dijo: 'Ah, no lo mantienen en $ 15,50'. Esa flotación del tipo de cambio es algo que transmite tranquilidad. Quiere decir que este gobierno no va a atrasar el tipo de cambio”, (chi ha comperato dollari a Maggio ha guadagnato il 13% - circa 25% annuo - ... ;););) a cui si aggiungerà un altro 30-40% entro 1 anno ... :D:D:D quando il BCRA sarà costretto a svalutare il pesos ... :p:p:p KAPRA!!! ... tu e la cricca del TAMARRO siete i soli a sapere esattamente il tempo per riempirsi di dollari ... gli altri si regolano in base ai risultati raggiunti ... :o:o:o e in base a quelli decidono o meno di scappare al dollaro!!! ... :o:o:o presto imparerai la lezione!!! ... :p:p:p) indicó al disertar en el seminario "El Mercado y la Economía 2018", realizado en la sede de la Bolsa de Comercio de Buenos Aires, y organizado por la revista Bank Magazine.

El presidente del BCRA remarcó que la demanda de crédito crece a un nivel entre 40% y 70% anual, aún con tasas en el orden del 28%, porque puntualizó que "hay mayor certidumbre" tanto de quienes toman como de quienes otorgan financiamiento.
"No hay otra forma de combatir la inflación si no es con política monetaria", afirmó Sturzenegger
El funcionario precisó que "la política de liquidez restrictiva y ajuste en la tasa de interés" fueron determinantes en la baja de la inflación experimentada este año, que cerrará en torno del 24%, frente al 41% de 2016. Y afirmó que "en cuatro o cinco años tendremos la inflación de un país normal".


...


Anexo:Evolucion del Indice de Precios al Consumidor en Argentina - Wikipedia, la enciclopedia libre



bre como referencia.
AñoIPC INDEC (%)[SUP]3[/SUP]​[SUP]4[/SUP]​IPC extraoficial (%)Presidentes
20119,524,0[SUP]5[/SUP]​Cristina Fernández de Kirchner
201210,826,0[SUP]5[/SUP]​Cristina Fernández de Kirchner
201310,923,3[SUP]5[/SUP]​Cristina Fernández de Kirchner
201423,938,5[SUP]5[/SUP]​Cristina Fernández de Kirchner
2015Suspendido[SUP]6[/SUP]​26,8[SUP]5[/SUP]​Cristina Fernández de Kirchner. Mauricio Macri
201639,2[SUP]7[/SUP]​40.9[SUP]8[/SUP]​Mauricio Macri

... lo Strunz.... omette di precisare che il 40% di inflazione è stato ottenuto durante la sua gestione della BCRA e che era un valore dettato dall'adeguamento dei prezzi di gas, luce, combustibili ecc... :o:o:o comunque il 25% da lui raggiunto è paragonabile al 27% di quell'impiastro del CHIQUITIN!!! ...
ha ben poco di cui vantarsi ... :censored::censored::censored:
 
Da essere cacciati dal G20 alla presidenza del G20.
Intanto chi ha sentenza piena contro quelli non viene ancora pagato. Ma anche i da loro spacciati per prescritti che non lo sono per la storia avvenuta.
Cose da pazzi!
Non ci crediamo ancora che io, Riccardo e Fabrizio ne siamo venuti fuori!

 
La madonna delle grazie vi ha fatto la grazia.
Ma chissà quante maledizioni vi sta mandando il crucco a cui avete sbolognato i fangobond... :asd:
"sbolognato" non esiste. Lui conosce meglio di noi su TUTTO.
Tedesco si, "crucco" un po' meno. Crediamo di aver capito bene che sia giovane di 37 anni laureato in economia, non sappiamo se in attività piena in quel campo. Abbiamo la sensazione che abbia contatti con "persone" degli infami a Berlino e che sia potuto entrare nel giro dei "mastruzzi" di quella gente.

Ci piacque il teschio ed altro su quella bandiera a suo tempo. Penso che anche tu abbia risolto la nostra storiaccia.
 
Meraviglia che si parli ora di quest bond che era in "Fast tracking settlement" se in deposito bancario. Se una banca offre 125% vuol dire che
gli infami cercano di sistemare ancora, nonostante, mi sembra di ricordare, avessero detto che tutto si era chiuso anche con quanto era pagabile.
Niente di nuovo: gli infamoni sono sempre loro.


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Messaggio non lettoda rainstel »Gio 30. Nov 2017, 12:46

Ciao,

ho ricevuto un'offerta di acquisto per il prestito 246620 dalla mia banca.

L'offerta di acquisto proviene da Hellwig Wertpapierhandelsbank GmbH con un prezzo di acquisto del 125% del valore nominale, senza il pagamento di interessi maturati proporzionati.

Qualcuno conosce il motivo dell'offerta di acquisto?

stel pioggia

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Messaggio non lettodi Crisu »Gio 30. Nov 2017, 12:57

rainstel ha scritto:
Ciao,

ho ricevuto un'offerta di acquisto per il prestito 246620 dalla mia banca.

L'offerta di acquisto proviene da Hellwig Wertpapierhandelsbank GmbH con un prezzo di acquisto del 125% del valore nominale, senza il pagamento di interessi maturati proporzionati.

Qualcuno conosce il motivo dell'offerta di acquisto?

l'anno scorso, questa obbligazione aveva il diritto di partecipare all'ultima procedura di cambio accelerato via morrow sodali al 150%. Al momento si tratta di accordi di scambio per il 150% completo, almeno so ora nessuno dei quali offre ancora la possibilità di investitori privati a immergere le obbligazioni previste con le arschies (i cul.....ni).

c'è ancora la pagina AGREEMENT IN PRINCIPLE - SUBMISSION:
Users
su cui ha diritto il titolare di scambiare le obbligazioni possono essere acquisiti in teoria, ma quando vi entra un legame DE, si ottiene un messaggio di errore con le istruzioni per l'e per trasformare la posta elettronica alle arschie. Naturalmente puoi ancora vendere il titolo in borsa a 125. attualmente offre un corso di soldi per 100k a Stoccarda

forse l'acquirente ha ancora la possibilità di scambiare il legame con il **** (il traduttore google lo sa anche lui......) per il 150% offerto e ora prova a raccogliere qualcosa. alle borse là per lo scambio di obbligazioni ammissibili sì attualmente praticamente nulla (pagine lettera sono vuote) perché tutte o la maggior parte Ultima visita qui corso dell'anno il 150% ha accettato l'offerta e venduto. Pertanto, il provider prova in questo modo con un'offerta direttamente al titolare, se uno non ha accettato l'offerta l'anno scorso.

perché non hai scambiato questo legame con le arsche (scusandomi: con i "culoni") il 150% l'anno scorso e hai aspettato fino ad ora? l'anno scorso ci sono stati 2 turni di scambio (uno all'inizio dell'anno e uno alla fine del 2016)
Crisu

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Messaggio non lettoda rainstel »Gio 30. Nov 2017, 14:56

Ciao,

perché ho un titolo giudiziario !!!
stel pioggia

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Messaggio non lettodi Crisu »Fri 1 dic 2017, 05:43

rainstel ha scritto:
Ciao,

perché ho un titolo giudiziario per questo! Bisogna vedere se ha titolo giudiziario con titoli in banca e allora può essere pagato facilmente oppure cartacei e allora son dolori....


In giroverwahrung?
Crisu

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Messaggio non lettoda rainstel »ven 1. dic 2017, 08:45

si !!
stel pioggia

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Messaggio non lettodi Crisu »Fri 1 dic 2017, 09:23

rainstel ha scritto: si!


ok, speri allora con la non accettazione del 150% l'anno scorso, un pagamento più alto a volte / in qualche modo in futuro?


al momento, i detentori di sentenze + pezzi efficaci sarebbero felici se potessero ottenere il 150% del tutto. non c'è attualmente alcuna possibilità di insediamento o le arsse vogliono / non possono.

Cartacei bella imbrogliata da parte di tutti anche della magistratura tedesca che ha accettato la richiesta dei cartacei da parte argentina.
 
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"Il Papa dittatore", ecco il libro choc su Bergoglio


"Il Papa dittatore", ecco il libro choc su Bergoglio

"Il Papa dittatore" è il titolo di un libro che sta facendo discutere vaticanisti e uomini di fede. Una critica senza pari ai "metodi" di Bergoglio



"Il Papa dittatore" è il titolo di un libro che sta facendo discutere gli ambienti vaticani.

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L'autore è Marcantonio Colonna, laureato ad Oxford e ricercatore storico. Il riferimento al vicerè di Sicilia - tuttavia - suggerisce la possibilità che il nome utilizzato sia uno solo uno pseudonimo. "Non è escluso che si tratta di un non italiano, forse un anglosassone. Questo lo ipotizziamo dal fatto che di preferenza i suoi riferimenti sono a fonti in inglese", ha scritto Marco Tosatti sul suo blog. Fatto sta che a Bergoglio vengono contestati - ancora una volta - i metodi utilizzati.

Qualche giorno fa, il cardinale Mueller si è soffermato sull'esistenza di un "cerchio magico", che sarebbe responsabile di un clima curiale decisamente poco incline al dialogo: "Credo che i cardinali che hanno espresso dei dubbi sull’Amoris laetitia, o i 62 firmatari di una lettera di critiche anche eccessive al Papa vadano ascoltati, non liquidati come "farisei" o persone brontolone". E ancora:" L’unico modo per uscire da questa situazione è un dialogo chiaro e schietto. Invece ho l’impressione che nel "cerchio magico" del Papa ci sia chi si preoccupa soprattutto di fare la spia su presunti avversari, così impedendo una discussione aperta ed equilibrata...", ha dichiarato l'ex prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede. Parole che erano state precedute da ulteriori affermazioni poco soggette ad interpretazione sui "metodi" che sarebbero vigenti di questi tempi in Vaticano.

L'oggetto de "il Papa dittatore" - insomma - è già molto discusso - seppur in termini meno diretti - a mezzo stampa. Il libro contiene documenti, rivelazioni e focus su alcune delle decisioni più discusse di questo pontificato: il licenziamento del Revisore Generale dei conti Libero Milone, il commissariamento dell'Ordine di Malta e quello dei Frati Francescani dell’Immacolata. Provvedimenti che sono risultati indigesti - è evidente - ad un parte del mondo cattolico. L'autore del testo non si risparmia neppure sulla descrizione dell'uomo Bergoglio: "Un esperto promotore di se stesso. Camuffato dietro un’immagine di semplicità e di austerità". E ancora, per Marcantonio Colonna, Papa Francesco sarebbe: "una persona che soprattutto sa come instillare la paura", per mezzo di "una ragnatela di menzogne, intrighi, spionaggio sfiducia e, più efficace di ogni altra cosa, di paura". Una descrizione molto negativa, insomma, tanto della personalità del Papa quanto della metodologia decisionale messa in campo dal pontefice.
Benedetto XVI, invece, aveva usato toni del tutto diversi per definire il suo successore. Nel libro-intervista "Ultime Conversazioni" curato dal giornalista Peter Seewald, Ratzinger ha risposto in questo modo ad una domanda su Bergoglio: "...L'ho conosciuto come un uomo molto deciso, uno che in Argentina diceva con molta risolutezza: questo si fa, questo non si fa. La sua cordialità, la sua attenzione nei confronti degli altri sono aspetti di lui che non mi erano noti. Perciò è stata una sorpresa". L'attacco a questo pontificato prosegue. Questa volta attraverso un libro che, anche a causa della disquisita identità dell'autore, rischia di divenire un vero e proprio caso editoriale.



... quest'altro ... c'ha messo 4 anni per capire che il narcisista islamico E' e SI COMPORTA DA argentino!!! ... :wall::wall::wall:


 
Dolar atrasado y tasas altas ya preocupan a oficialismo - Ambito.com


[h=6]POR LILIANA FRANCO.-[/h][FONT=&quot]viernes 1 de Diciembre de 2017
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[h=2]Dólar atrasado y tasas altas ya preocupan a oficialismo[/h]



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[h=6]LILIANA FRANCO[/h]



Federico Sturzenegger




"En los pr
óximos meses habrá cambios en la política monetaria" confió una alta fuente de la Casa Rosada a ámbito.com. Sucede que la tendencia a la apreciación del peso o el aumento de la deuda en Lebac son temas que dentro del Gobierno se consideran insostenibles en el tiempo. Por esta razón es que en los próximos meses se observaran giros en la estrategia monetaria.

El propio titular del Banco Central, Federico Sturzenegger, estaría dispuesto a morigerar la suba de la tasa de interés, según comentan en la Rosada, entre otras medidas.

Un indicio en la materia ya lo dio la decisión del Ministerio de Finanzas de limitar a las compañías de seguros la posibilidad de invertir en Lebac, en un intento por descomprimir la demanda por estos títulos que ofrecen tasas que superan en unos diez puntos la inflación esperada para el año próximo. "En esta línea va a seguir el Gobierno" adelantan en medios oficiales.

A las autoridades, empezando por el presidente Mauricio Macri, les preocupa que el dólar se retrase con relación a la marcha de los precios, conforme al comentario del círculo cercano al primer mandatario. Por esta razón, están pensando en disminuir el endeudamiento en el exterior y absorber más recursos en el mercado local. Sucede que cada vez que el Tesoro toma crédito en divisas, los dólares deben ser vendidos para convertirlos a pesos, con lo que se deprime el tipo de cambio. Si no fuera por la intervención del Central, la divisa caería más aún. Cabe señalar que en lo que va del año, el dólar subió 7,7% contra un ritmo de inflación del orden del 20%. (25%!!!)

Sin embargo, los especialistas consideran que el mercado local no tiene suficiente tamaño como para financiar el déficit fiscal, de donde subsiste la duda respecto a cómo hará el Gobierno para cubrir sus necesidades en la plaza doméstica sin desplazar al sector privado y subir la tasa de interés.

A su vez, el Banco Central emite Lebac para absorber los excedentes de pesos que demanda el financiamiento del desequilibrio fiscal, generando el problema de la montaña de deuda y de intereses que acumula la entidad con el consiguiente déficit cuasifiscal.




... stante che il TAMARRO non può tagliare i viveri al pueblo FAN*****STA ... che lo STRUNZNEGGHER deve emettere nuova moneta e poi sterilizzarla tramite le LEBACS altrimenti l'inflazione finisce al 100% annuo ... e dato che la baracca va avanti solo a forza di NUOVI DEBITI ... :o:o:o il destino è già ben noto a tutti!!! ... :D:D:D

... la carnavelata finirà appena finiranno le possibilità di fare nuovi DEBITI ALLEGRI (come argutamente osservò la DIVINA ... :flower::flower::flower: :kisss::kisss::kisss:!!!) ... :p:p:p
 
[FONT=&quot]viernes 1 de Diciembre de 2017[/FONT]

[h=2]Tarifas: aumento del 58% en gas y de hasta 67% en luz para residenciales[/h]





El Ministerio de Energía anunció los nuevos cuadros tarifarios para el servicio de gas y de electricidad. El aumento del gas a partir de este viernes será del 58% para cinco de cada diez usuarios, mientras que residenciales la luz subirá hasta un 67% desde febrero próximo.

Las novedades en materia de cuadro tarifario fueron informadas oficialmente este viernes por el titular de la cartera energética, Juan José Aranguren, durante una conferencia de prensa brindada en el Palacio de Hacienda.

El ministro indicó que los nuevos ajustes "son necesarios para entrar en un sistema de generación eléctrica y de gas sustentables en el tiempo y que reduzca nuestra dependencia de la importación, para así lograr que se genere más trabajo en Argentina".

Si bien Aranguren indicó que desde este viernes "la factura media de gas aumentará 45%, ubicándose en $ 632 para el consumo medio residencial", el incremento para el 55% de los usuarios residenciales trepará al 58%. De acuerdo al nuevo cuadro tarifario presentado por Energía quienes pagaban entre $ 127 y $ 384 desde diciembre pasarán a pagar entre $ 201 y $ 596".

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En lo que respecta a la electricidad, la tarifa sufrirá dos aumentos: el primero rige desde este viernes, mientras que el segundo llegará en febrero. Si bien la suba promedio acumulada será de 34%, e 70% de los usuarios residenciales de Edenor y Edesur sufrirán un aumento del 67% en la boleta de febrero próximo.

De acuerdo a los datos suministrados por el Ministerio de Energía los usuarios que consumen hasta 150 kWh por mes que hoy pagan $ 156 el año que viene pagarán $ 261. Mientras que los clientes que consumen hasta 300 kWh por mes pasarán de abonar $ 309 a pagar $ 514.

Desde Energía indicaron que los usuarios que logren una reducción en su consumo de 20% o más, respecto del mismo período del 2015, obtienen un descuento del 10% sobre el precio estacional.

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En cuanto a la tarifa social, en el caso de la electricidad y de acuerdo con los números mostrados por el ministro, será de $ 55 por mes; y para el gas de $ 63. En el caso del gas en garrafas, el valor del cilindro de kilogramos que hasta este jueves costaba $ 135, a partir de hoy costará $ 185. En este segmento, los subsidios que aplica el Gobierno pasarán de $ 115 a $ 146, con lo cual el usuario pasará de pagar $ 20 a $ 39.

El ministro Aranguren destacó que los nuevos precios responden a "la continuidad del proceso de adecuación de los cuadros de tarifas para normalizar el servicio de electricidad y gas, cumpliendo con los preceptos de gradualidad y previsibilidad sugeridos por la Corte Suprema de Justicia".

En ese sentido, Aranguren aseguró que "hay una continua reducción de los niveles de corte" de energía, y que "en el verano pasado comparado al anterior los cortes de media tensión se redujeron 45% y los de baja tensión 9%", porque "hay mejor mantenimiento de la red eléctrica" y hubo inversiones por "$ 45.000 millones".

Por otra parte, el titular de Energía remarcó que con las nuevas tarifas, en el caso de los grandes usuarios "pagarán el precio pleno de la energía", y para los residenciales "seguirán los subsidios en un 18%".

"Somos importadores del 25% del gas que estamos consumiendo. Eso en un país que es abundante en recursos hidrocarburíferos es un sacrilegio; tenemos que recuperar la inversión que nos lleve a tener precios cada vez más bajos en la energía", dijo el ministro. "Si no salimos de este esquema vamos a tener que seguir soportando precios de importación", concluyó.


... e hanno l'obiettivo di contenere l'inflazione al 10%!!! ... :p:p:p


p.s. se qualcuno crede che in quest modo il TAMARRO si proponga di ridurre il deficit ... si illude alla grande!!! ... :o:o:o quei soldi sono già destinati a incrementare gli affari loschi della cricca al potere!!! ... :cool::cool::cool: e fra l'altro fanno anche la bella figura di quelli che vogliono far quadrare i bilanci senza dover aumentare le tasse ... :censored::censored::censored:


 
Prossima nevicata venerdì.

Mi sa che questa - in corso da ieri - ha dato una bella mano in montagna, per lo sci e anche per l'acqea.
Io qui non riesco ad uscire dalle stanze tanta se ne è ammucchiata (e poi gelata). Cioè dalle stanze riesco a uscire nell'interno della casa, e anche sulle scale, ma è fuori che non posso andare ... Stamattina uscendo per strada sembrava di essere in una scena di Educazione siberiana.
Ciao buona cena a tutti (qui ovviamente polenta - Valsugana)
 
....ma la cedola del warrant sul pil argentino quando riprendono a pagarla ...????.. stè mer....!!!....:specchio::censored:
 

La reforma laboral, estancada con algunos guinos desde el Vaticano - Por Marcelo Bonelli


Viernes, 01 Diciembre 2017 00:00 La reforma laboral, estancada con algunos guiños desde el Vaticano - Por Marcelo Bonelli




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La ofensiva de los Moyano contra la Casa Rosada obedece a una multiplicidad de causas, pero una es secreta y confidencial. Aunque hay versiones cruzadas, una de fuente sindical dice que el Papa se habría reunido con Pablo Moyano. Dice también que Francisco prefiere actuar con cautela y prudencia, porque no quiere reabrir conflictos con Buenos Aires.

Pero en cualquier caso está preocupado por la situación social y descontento con la cúpula de la CGT por su actitud tibia frente a la reforma previsional. Francisco tradujo -unos días después- sus posiciones en un hecho: evitó fotos con “los Gordos” y también con los sindicalistas K. Si efectivamente hubo encuentro con Moyano, habría sido a principios de noviembre. No se conocen fotos. Sólo circuló una, pero de la populosa audiencia general de los miércoles.

En un documento público conocido hace una semana, el Papa opina que los dirigentes sindicales deben dedicarse a defender a los trabajadores y no hacer pactos contra sus derechos. Poco tiempo después, vuelto de Roma, Pablo pateó el tablero. Primero cuestionó al Senado: “No voy a permitir que la Banelco vuelva al Senado.” Luego criticó el acuerdo de la CGT con la Casa Rosada y, al final, estuvo en la marcha de esta semana, junto al kirchnerismo.


Lo cierto es que quedó paralizada una de las reformas que el Presidente y los empresarios consideran clave: bajar el costo laboral. Anoche en la Casa Rosada confirmaban la situación: que está estancada y frenada. Pero los Moyano tienen su propio conflicto con el gobierno: existe una pelea dura por el futuro de OCA. Un sector oficial quiere evitar guerras y pactar con Hugo Moyano. El liderazgo se lo atribuyen a Mario Quintana y a Jorge Triaca. Ambos preferirían darle una salida financiera a la empresa para que Moyano no ponga palos en la rueda.


Pero la única solución viable pasa por una excepción impositiva, para que OCA salde una deuda fiscal de 3.700 millones de pesos. Alberto Abad se opone a otorgar un plan de facilidades de pago similar al que Ricardo Echegaray le dio a Cristóbal López. Mauricio Macri sigue muy de cerca todas las tratativas. Los “gurkas” de Cambiemos decían anoche que la detención de Noray Nakis era una advertencia al camionero.


El Presidente ayer tuvo un espaldarazo internacional, al asumir la jefatura temporal del Grupo de los 20. La Argentina había ingresado en 1999, pero de casualidad. Fue una decisión de las grandes potencias, por una cuestión geográfica y porque Carlos Menem los encandilaba. Están Brasil y México. Roque Fernández primero y Daniel Marx después -ya con Fernando de la Rúa- fueron clave para estar en el G-20. Cristina Kirchner y Axel Kicillof casi lograron un récord: España encabezó una movida, desde el 2011, para expulsar a la Argentina de la organización.

Canadá ejerció la conducción al comienzo y después se decidió que fuera rotativa entre sus miembros. Ya quedaban pocos países sin ejercer la presidencia y Macri tuvo ahora la fortuna de acceder a esa oportunidad.La Casa Rosada desarrolló una política intensa para desplazar a los escasos competidores. Fue un premio al cambio en la política exterior. Pero esto no garantiza carta blanca. Donald Trump se deshizo en elogios hacia Macri y pocos días después frenó las exportaciones argentinas de biodiesel.

El Gobierno está ansioso -desde diciembre del 2015- por lograr otra cosa: que el país sea miembro de la OCDE ('Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Esa estrategia tuvo un oculto y severo traspié hace unas semanas. Se le informó extraoficialmente que la Argentina, por ahora, no ingresará y que tendrá que seguir esperando un largo tiempo.

Fue una comunicación “muy diplomática”. Gabriela Ramos, la directora de la organización, trasmitió que había mejoras en la Argentina, pero que la OCDE iba a darle prioridad a otros países que avanzaron en reformas más profundas, como Brasil, Perú, Croacia, Bulgaria y Rumania. Recién después le tocaría el turno a la Argentina.

Detrás de esta “tarjeta amarilla” estuvo Francia, que le puso bolilla negra al deseo de la Casa Rosada. Emmanuel Macron habla en público bien de nuestro país, pero tuvo gestos desconsiderados con Macri. Fue en el último contacto internacional de ambos. Eso provocó un fuerte cortocircuito de Macri con Macron. El presidente de Francia no quiso tener contacto y lo saludó en forma distante en un pasillo.

Macron es otro -como Trump- que va a los bifes. No hubo un solo funcionario de EE.UU. que se entrevistara con Macri en su reciente gira por Nueva York. Causa: Trump no se bancó que Macri recibiera -unos días antes- a Barack Obama.

Francia operó en contra en la OCDE porque Macri suspendió una compra ya pactada -por Cristina- de cuatro barcos a un costo de 1.000 millones de dólares. Se sospecha de un fuerte sobrecosto del 25 % y de pago adelantado de coimas.


La Casa Rosada descubrió que no había contrato y anuló todo. Ahora hará una licitación internacional. La OCDE -igual - utilizó otros argumentos.

Su informe focaliza en un problema: la inconsistencia fiscal del programa económico argentino. No es una novedad. Ese rojo genera una certeza: nadie cree en la pauta inflacionaria del BCRA para el 2018.




... inconsistencia fiscal del programa economico ... NO ES UNA NOVEDAD. Ese rojo genera una certeza: nadie cree en la pauta inflacionaria del BCRA para el 2018!!! ... :D:D:D

... io direi che "Ese rojo genera più di una certezza": ... che presto la cricca del TAMARRO fa sparire i dollari in cassa e gli INFAMI finiscono con il cu.. a bagno un'altra volta!!! ... :p:p:p




p.s. com'è possibile farsi il selfie con certi personaggi? ... :censored::censored::censored: http://seprin.info/2010/12/27/la-side-sostendria-que-pablo-moyano-mato-accidentalmente-a-su-esposa/
[h=3]La SIDE sostendría que Pablo Moyano mató accidentalmente a su ...[/h]




27 dic 2010 -

Diez días atrás murió Patricia Villares, la esposa de Pablo Moyano, Secretario Adjunto del Sindicato de Camioneros e hijo del líder de la CGT. La información oficial sobre las causas de la muerte se refirió a complicaciones por una reciente cirugía estética. Pero la SI (ex SIDE) tendría otra versión, volcada en un informe que le habrían entregado en mano a la Presidente el Señor 5, Héctor Icazuriaga, y el Señor 8, “Paco” Larcher.
El dossier señalaría que la causa de la muerte habría sido una feroz paliza, probablemente -siempre según la misma fuente- propinada por Pablo Moyano, que se habría encontrado en esos momentos bajo los efectos de sustancias prohibidas por las autoridades sanitarias. La supuesta infección de una cirugía estética, causada por hilos de propileno y que habría terminado causando la muerte, es un argumento que no cierra para ninguno de los especialistas consultados por el gobierno. Además, el rápido entierro que se realizó sin efectuar una autopsia habría afirmado las sospechas que originaron la investigación de la SIDE.

...
:censored::censored::censored:
 
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