Confesso
che non sono appassionato di armi (peraltro il corpo umano è a sua volta uno strumento d'attacco micidiale) ma provo a partecipare
lo stesso.
.
La prima che ho "conosciuto" è stata un pugnale avente una foggia inconsueta, impugnato dall'eroe di una serie televisiva: Sandokan, dai romanzi del veronese
Emilio Salgàri. Per chi era bambino in quegli anni fu indimenticabile il duello aereo, fra la Tigre della malesia ed il felino da cui prende il soprannome.
E' il
KRISS, un tipico pugnale malese con lama a forma di serpente, diffuso in tutto l'
arcipelago indonesiano.
Secondo alcune leggende fu inventato a Giava all'epoca in cui governava sull'Insulindia la dinastia degli imperatori Majapahit (1294-1478), ed un antico manoscritto dell'isola lo attribuisce al guerriero semidivino Sunang Bonang.
Ha
lama doppia e grazie alla punta
ondulata è capace di infliggere ferite profonde e rimarginabili con molta difficoltà. Infatti, quando la lama penetra all'interno del corpo non produce un taglio netto, ma una lacerazione asimmetrica dei tessuti, per cui risulta più complicata la medicazione anche tramite punti di sutura.
La lama è detta « occhio del kriss», mentre « luk» è l'ampiezza dell'onda della lama. Le ondulazioni sono sempre in numero dispari. L' elsa è interamente in acciaio con l'impugnatura rivestita in corno di cervo. La guardia è in acciaio. Un kriss sacro doveva essere perfetto in tutte le sue parti ed essere antico; il suo proprietario doveva cioè conservarlo con cura, onorarlo e pulirlo secondo formule rituali in particolari occasioni: passandogli del limone fresco sulla lama che veniva poi conficcata nella polpa di un tronco di banano.
Il Kriss ha un alto
contenuto simbolico per le popolazioni indonesiane, poiché secondo la tradizione esso, soprattutto se molto antico e di ottima fattura, contiene una propria "anima" (tuah). Sul kriss sacro venivano effettuati i giuramenti e, per dare maggiore solennità alle parole, la lama veniva immersa in un bambù ricolmo d'acqua, che doveva essere poi bevuta (sumpah).
Il kriss era l'arma del
coraggio e della vendetta, il suo valore si moltiplicava a seconda del numero dei nemici che con esso venivano uccisi, in quanto si credeva che nel colpire aspirasse l'anima dell'avversario accrescendo, la forza che già esisteva di per se stessa nell'arma.
(Bandiera del :
Mataram Sultanate - Wikipedia
Ancora oggi il Kriss rappresenta un simbolo di eroismo, abilità marziale e autorità. La tradizione giavese vuole che il Kriss sia portato dietro la schiena a significare che la violenza è
l'ultima risorsa.
(Dal web)