Arrestato un altro giornalista in Russia:
26 Apr. 2024 alle
15:12 - di Andrea Lanzetta
Il giornalista russo Sergei Mingazov, redattore per l’edizione locale della rivista statunitense
Forbes, è stato arrestato con l’accusa di aver diffuso “notizie false sull’esercito basate sull’odio o sull’inimicizia” per aver condiviso su Telegram un post riguardante il massacro di Bucha,
avvenuto nel 2022 in Ucraina durante l’occupazione russa della città.
L’uomo rischia fino a 15 anni di carcere.
La notizia è stata
rivelata all’emittente russa
Rbk dall’avvocato di Mingazov, Konstantin Bubon, secondo cui il cronista si trova attualmente in stato di fermo presso un centro di detenzione temporanea a Khabarovsk, nell’estremo oriente russo. Secondo il legale, Mingazov è stato sottoposto a perquisizione e i suoi telefoni e computer, così come quelli di sua moglie e dei suoi figli, sono stati sequestrati.
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All’inizio di aprile dello stesso anno, dopo il ritiro delle truppe di Mosca da Bucha, nel piccolo villaggio situato a nord-ovest di Kiev sono stati rinvenuti almeno 400 corpi di civili nelle strade, nelle case e nelle fosse comuni. Alcuni di loro
avevano le mani legate dietro la schiena, vittime di vere e proprie esecuzioni. Da allora l’Ucraina accusa il Cremlino di crimini di guerra mentre Mosca ritiene tali accuse “una provocazione” e vieta la pubblicazione di foto e di ogni riferimento sulla strage.
Russia, condivide sui social un post su Bucha: arrestato un giornalista di Forbes
In Russia viene perseguito chi diffonde versioni diverse da quelle del Ministero della Difesa su certe vicende, come crimini di guerra attribuiti a militari russi in Ucraina.