Arriveremo a 2 (A)?

IN BREVE-A2a, utile netto 2023 in rialzo a 659 milioni euro​

12 marzo (Reuters) - A2A SpA :
* PROPONE DIVIDENDO A 0,0958 EURO/AZIONE
* UTILE NETTO 2023 A 659 MILLION EURO DA 401 MILLION EURO ANNO FA
* RICAVI 2023 A 14,76 MLD EURO DA 23,16 MLD EURO ANNO FA
* VEDE EBITDA 2024 TRA 2,00-2,02 MLD EURO
* VEDE UTILE NETTO DI GRUPPO 2024 A NETTO POSTE NON RICORRENTI TRA 0,57-0,59 MLD EURO
 
Con questi dati nn dovrebbe essere sospesa a oltre più 5 ??
Ma il mercato che quarzo vuole ... :nono:
 

12/03/2024 11:44 - MKI​

A2A – Nel piano al 2035 capex per 22 mld per circolarita' e transizione green, utile netto ord. oltre 1 mld (cagr 7%)​

Il Piano Strategico 2024-2035 del Gruppo A2A prevede un EBITDA ordinario in crescita da 1,9 miliardi nel 2023 a 2,2 miliardi nel 2026, a 2,6 miliardi nel 2030 e superiore a 3,2 miliardi nel 2035. Il tasso di crescita CAGR 2023-2026, al netto dell' effetto scenario sul 2023, risulta pari al 9%, mentre il corrispondente valore sul periodo 2023-2035 e' pari al 6%.
Oltre il 40% dell' Ebitda, sia al 2026 sia al 2030, e' regolato o contrattualizzato e caratterizzato da bassa volatilita'.
L' Ebitda della Business Unit Energia e' atteso passare da 1,1 miliardi nel 2023 e nel 2026, a 1,3 miliardi nel 2030 e oltre 1,5 miliardi nel 2035, principalmente grazie al contributo della nuova capacita' rinnovabile (+3,1 GW rispetto al 2023 prevalentemente attribuibili alla crescita di capacita' installata solare), agli sviluppi negli impianti finalizzati a incrementare la flessibilita' del sistema elettrico (oltre 60 MW di capacita' installata BESS realizzate tra il 2024 ed il 2030 e avvio del nuovo CCGT di Monfalcone da 875 MW) e alla base clienti (oltre 5 milioni di clienti gas e elettricita' al 2035).
La crescita della Business Unit Ambiente e' trainata dalla realizzazione di impianti di trattamento dedicati alla chiusura del ciclo dei rifiuti e dal potenziamento del recupero di materia ed energia. L’EBITDA e' atteso in aumento: da circa 0,4 miliardi nel 2023 e nel
2026, a 0,5 miliardi nel 2030, a oltre 0,7 miliardi nel 2035.
Nella Business Unit Smart Infrastructures, l' Ebitda pari a 0,5 miliardi del 2023, e' previsto che raggiunga 0,7 miliardi al 2026 e 0,9 miliardi al 2030, per tendere al 2035 ad un livello
maggiore di 1,1 miliardi. Tali risultati includono anche il contributo dell' operazione di
aggregazione nella provincia di Milano e Brescia (closing atteso nell' ultimo trimestre del 2024) che apportera' un Ebitda aggiuntivo al 2035 di 0,2 miliardi.
L' Utile netto ordinario mostra un trend di crescita coerente con l' andamento della marginalita' operativa, da 0,6 miliardi nel 2023 e nel 2026 a 0,7 miliardi nel 2030 e risulta maggiore di 1 miliardo al 2035. Il tasso di crescita CAGR 2023-2026, al netto dell' effetto scenario sul 2023, risulta pari al 10%, mentre il corrispondente valore sul periodo 2023-2035 e' pari al 7%.
Il nuovo Piano Industriale prevede CAPEX complessivi per 22 miliardi, di cui il 44% focalizzati su business a bassa volatilita'. Oltre il 70% degli investimenti previsti entro il 2030 e' autorizzato o gia' in corso di realizzazione.
Dei 22 miliardi complessivi, circa 6 miliardi sono relativi all' Economia circolare, con focus su WtE (32%), recupero materia e trattamento dei rifiuti (25%), al teleriscaldamento (14%) e al ciclo idrico (12%). 16 miliardi sono destinati alla Transizione energetica, dedicati principalmente allo sviluppo delle reti elettriche (43%) e delle energie rinnovabili (29%).
Nel dettaglio, in arco di piano alla BU Energia sono destinati circa 7,8 miliardi, la BU Ambiente investe 4,3 miliardi e per la BU Smart Infrastructures sono previsti 9,1 miliardi.
Il Piano 2024-2035 conferma l' attenzione del Gruppo verso un' equilibrata e sostenibile struttura del capitale finalizzata a mantenere il profilo di credito di A2A a un solido investment grade.
Il rapporto PFN/EBITDA e' atteso a un livello sempre inferiore a 2,8x (per poi scendere sotto a 2,4x a fine Piano), nel rispetto della capacita' di indebitamento del Gruppo.
Il rapporto FFO/Net Debt e' sempre in area 25% fino al 2030, nel rispetto delle metriche richieste dalle agenzie per il mantenimento del rating attuale, per poi superare il 30% a fine Piano. Si conferma l' impegno del Gruppo a mantenere l' attuale rating.
La crescita equilibrata della marginalita' operativa consente di generare un solido flusso di cassa da impiegare per il finanziamento degli investimenti, con una cash conversion, data dal rapporto tra Flusso di Cassa Operativo al netto degli investimenti di mantenimento ed EBITDA, pari a circa il 50%.
Il percorso di A2A nella Finanza Sostenibile si e' ulteriormente rafforzato nel 2023, con la quota di debito ESG sul debito totale che ha raggiunto il 70%. La Strategia Finanziaria di Piano permettera' di accrescere ulteriormente il peso della Finanza Sostenibile a oltre l' 80% nel 2026, oltre il 90% nel 2030, arrivando ad avere solo debito sostenibile al 2035.
Infine, l' utile record dell' esercizio 2023 ha permesso di proporre la distribuzione di un dividendo in crescita del 6% rispetto a quanto distribuito nel 2023 a valere sull' esercizio 2022. La politica dei dividendi prevede una crescita sostenibile del dividendo per azione di almeno il 3% annuo nel periodo di piano.



 
Ma cos'ha sto titolo? Era proprio mondezza l'attività ceduta da Enel...
Auspicando una ripartenza ho incrementato la Call May4 1.7 (Break Even 1,75)
 
A2A - Rete Enel finanziata con partenership per 600-700 mn. EBITDA target 2026 a 2.2 bn grazie all’area Market e Prezzo Powergen a 100 €/mwh
Oggi 10:11 - EQ
Dalla presentazione del Piano Industriale è emero che:
- EBITDA 2024 è atteso a 2-2.02 bn in linea con le attese. Sul 2026 il target di EBITDA a 2.2 bn è ben superiore alle nostre stime (1.85 bn) ed include 100 mn di contributo dalla rete Enel; il contributo dell’area Market che sale da 300 mn (2023) a 490 mn (nostra stima a 350 mn) ed un effetto scenario più positivo con un prezzo della powergen a 100 €/mwh (nostra stima 82 €/mwh). Inoltre, la conversione a CCGT dell’impianto di Monfalcone dovrebbe generare 100 mn di EBITDA (Capacity Market + ancillary services) vs la nostra stima di 50 mn.
- Il contributo dell’area Market è atteso in significativo miglioramento nei prossimi anni e rimanere elevato nell’arco di Piano (600 mn nel 2030 dalla precedente guidance di 500 mn).
- L’acquisto della rete di distribuzione Enel sarà finanziato attraverso partenrship nelle reti o nel Waste per raccogliere 600-700 mn. L’obiettivo della società è mantenere un solido rating Investment Grade e quindi un D/EBITDA inferiore a 2.8x.
- Il piano di capex prevede uno slittamento degli investimenti in renewables, che saranno sviluppate con green fields, attese crescere mediamente di 300 MW all’anno per arrivare a 3.8 GW nel 2030 (2.6 GW a fine 2023) rispetto ai 5 GW stimati nel precedente piano.
- Nell’area Waste la società intende crescere attraverso una serie di investimenti in impianti di cui ha ottenuto le autorizzazione ed ha lanciato un progetto per crescere nei business del Waste industriale, sul quale ad oggi è una presenza ancora poco significativa.
- Migliorata leggermente la dividend policy con un DPS 2023 in crescita del 6% a 9.58 cents, che sarà la base per la crescita minima annua del 3% nell’arco di piano.
Le stime sul 2024 sono visibili. Aggiusteremo le stime per includere il deal con Enel dal 2025 e potremmo alzare leggermente le stime 2026 per includere il maggior contributo di Monfalcone. Rimane da verificare impatto sulle minorities dalle partnerships.
A2a ha una esposizione bilanciata alle attività di mercato/semi-regolate (Energia e Waste) e quelle regolate (smart grids), che consente alla società di avere una buona cash generation. Dall’altro lato nell'attuale scenario di debolezza dei prezzi dell'energia elettrica, ci attendiamo che la performance del titolo nel breve termine rimanga legata all’andamento delle commodities (gas TTF e CO2).
Il titolo tratta con un PE 2024 di 9x, a sconto rispetto al settore, mentre è più allineato al settore sul 2026, anno di normalizzazione dei risultati (nessun impatto da hedging sui prezzi della powergen), dove stimiamo trattare con un PE di 12/13x (settore a 12x) con uno yield del 6% (Italian utilities 6.4%) HOLD con Target Price 1.97
 
Ma cos'ha sto titolo? Era proprio mondezza l'attività ceduta da Enel...
Auspicando una ripartenza ho incrementato la Call May4 1.7 (Break Even 1,75)
Come vi dicevo 3 giorni fà asset di enel strapagati! :angry: :angry: :angry: tanto non pagano mica loro! che gli venga di tutto! debito a 6 miliardi!
 
...e soprattutto è da un po' di giorni che non si fa vivo SuperSpazzola
 
MAZZONCINI E SOCI ANDATE A ZAPPARE!...........(E SONO STATO BRAVO)
MENEFREGHISTI E INCOMPETENTI!
 
Ultima modifica:
Indietro