Arte scabrosa

le copertine di molti album metal o meglio ancora black metal sono ampia fonte ispiratrice
 
le copertine di molti album metal o meglio ancora black metal sono ampia fonte ispiratrice
Tipo questa?non è però metal.
Two virgins di Lennon e Yoko
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Premesso che per me il vero “limite” sta nell’uso della parola, nella parola che non sempre “traduce”, certe cose. Ma davvero c’è bisogno di ricorrere alla biotecnologia e alla scienza per “sentire” certe cose?

Davvero i sensi si possono aumentare ed estendere con una “aggiunta” biotecnologica? Intendo per oltrepassare un limite, nel suo duplice significato. Che “limite” si oltrepassa qui? :)

Riporto le sue parole:

Preferisco operare nel liminale – dichiara Stelarc –La parola “limite” mina il suo stesso significato. Non c’è nessun limite, nessun punto di non ritorno, quelle sono solo scelte arbitrarie fatte per comodità o sicurezza.

E ancora:

Questo corpo che tu vedi è un corpo vuoto che agisce in modo esteso e involontariamente, ma questo vuoto che lo caratterizza non è un il vuoto generato da una mancanza, ma un vuoto generato da una estensione e una spinta verso l’esterno del sé attraverso la tecnologia, i media elettronici e internet. Non c’è niente in questo corpo, non ci sono immagini, nessuna idea, assolutamente niente c’è in questo corpo.

E ci vedo una differenza abissale tra l’utilizzo di certa tecnologia quale “protesi” esterna o interna (necessaria, o funzionale alla vita) e una “aggiunta” fatta per…. sopperire a una mancanza che non è mancanza vitale.

Perché trovo un grande implicito nell’arte di Sterlac nell’ammettere che un certo tipo di realtà “immanente e permanente” si sostituisca a quel “sé”, e possa pertanto essere costruita “a tavolino”. Scelta. Comprata. Poi con un po' di altra tecnologia si cambia ancora, e che problema c'è? :)

E che certi rischi si riducano, si trasformino, in rischi di infezione. Senza nessuna messa in gioco di quel “Sé”. Trovo l’implicito di “non esser altrimenti in grado di….”, e non è un bell'implicito quando si assume la finitezza ("finis" latino) del corpo quale criterio e causa di impossibilità. Quando si relega la limitatezza al corpo.

Si aprirebbero considerazioni mooolto delicate sull'interesse alla strada mostrata da Sterlac. Ringrazio il Cielo per il fatto di esser pigra. E anche per la fifa implicita che ho, quando penso al corpo come a un Tempio. Grandissimo deterrente anche verso il solo pensiero che possa esser cosa buona per me ;)
Lo trovo molto provocatorio. Più che scabroso. Scabrosa può essere l'estetica non scelta (edit: dimenticavo la parte più importante. Scabrosa per chi? Scabrosa per chi guarda :) E un limite / non- limite / limite da superare / sfida per chi la vive, tanto di più se a una carenza di tipo estetico sono collegabili ben altre carenze e limitazioni). Un innesto di un terzo orecchio in un braccio lo faccio rientrare nella provocazione. Forse lo intendo anche come profanazione, ma so di essere abbastanza estrema.


Lo scabroso nell'arte se pensato e ragionato bene può aprire la mente, può metterti in contatto con le tue paure, con i tuoi confini tra il bene e il male e lasciarti sempre quel dubbio che permea da sempre il giudizio umano oppure fuggire . Artista, quando ha postato quel video mi ha fatto riflettere, non tanto per il video in sè che a mio avviso fa cag...(ma è un mio giudizio) ma su me stesso. L'arte scabrosa in sè può distruggere certe convinzioni e sappiamo tutti che solo distruggendo si può ricostruire nuovamente sulle macerie del vecchio .Un pò come l'araba fenice. Ma, ripeto, qui ognuno la vede un pò come quando si guarda allo specchio e difficilmente si esce dagli schemi consolidati da secoli di coscienza collettiva ormai nel nostro dna.Ogni popolo ha limiti e l'arte deve, quando vuole, scardinarli a costi di fare schifo.
 
Mi hai portato l’immagine dell’araba fenice tal quale una mia amica (che spesso me le ha “suonate”, in termini buoni :) ) e tu pensa che prima la stavo pensando ;). Lei vede la Vita come una continua Morte e resurrezione da quelle ceneri, con tanto di degna sepoltura alla precedente Sé. In parole povere, sapersi inchinare alla Morte :)

Le paure: sì. La riflessione su ciò che inquieta muove senz’altro domande.

L’Arte di Sterlac mi provoca per il modus, non per il tema.

E Ti ringrazio di permettermi quella che è una precisazione: non contesto tutte le forme della cd. “realtà aumentata”. Tempo fa parlavamo di una performance della Abramovich, The Life, che si avvale di un certo tipo di tecnologia (è stata anche parecchio controversa per i media eh, comunque, quella performance). Per me un conto è usare, quella realtà aumentata. Una specie di protesi (gli occhiali) e un “giro di giostra” (passami le parole :) ). Altro è indossare sempre quegli occhiali (non so se riesco a rendere meglio l’idea) pensando che quegli occhiali oramai siano parte integrante (e irreversibile) della nostra vita. Un conto è levarsi degli occhiali, al termine della performance. E magari farsi un altro “giro” quando va. Ben altro conto è avere quegli occhiali impiantati nel corpo. Non è altrettanto facile levarli, no? :). Alcuni forse penseranno “ma dai, che fi - ga - ta !”. Senza nemmeno rendersi conto che non è un gioco (e che vuoi che sia? Basta non pigliarsi l’infezione….). Io non posso non pensarci, tutto qui :)

Forse portando la performance della Abramovich sono riuscita a rendere meglio l’idea.

Se trovi il video postalo, non l'ho presente.La Abramovich è strana forte ma anche la Gina Pane non è da meno...
 
Tipo questa?non è però metal.
Two virgins di Lennon e Yoko

a proposito di virgins... mi viene in mente Virgin Killer degli Scorpions

Mayhem The Dawn of the Black Hearts con la foto di Dead il vocalist morto suicida
Burzum Aske con la foto di una delle chiese da lui bruciate
quelle trash metal in stile "cartone animato" e così via
 
stanco di leggere di mercato & speculazioni
riprendo questo 3D

per il piacere di Kiappo con Milo Moirè

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Ciao Artista! Come stai?? Non pubblichi più nulla??.. È vero che non ci fila nessuno, però..almeno divertirsi un po'..
 
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