Ciao a tutti, qualcuno mi toglie un dubbio enorme?
Le sculture di Martini che di quando in quando saltano fuori in asta, sono pezzi unici?
Parlo ovviamente di quelle realizzate quando l'artista era in vita, non quelle postume (ad es. della galleria Daverio).
Ad esempio, nell'attuale asta Farsetti:
Lotto n. 271
Arturo Martini
Treviso 1889 - Milano 1947
Presepio piccolo, 1927
Scultura in terracotta a stampo, cm. 42 h.
Firma sulla base: Martini.
Storia: Galleria Guastalla, Livorno; Collezione privata
Certificato di Maria Martini Bertagnin, Vado Ligure, 28 luglio 1978 (in fotocopia).
Esposizioni: 40° Mostra della Ceramica di Castellamonte, a cura di M. Corgnati, Musumeci, 2000, cat. p. 16;
Grandi maestri, piccole sculture, da Depero a Beverly Pepper, a cura di Lara Vinca Masini, Pistoia, Palazzo Sozzifanti, 6 aprile - 30 giugno 2013, cat. pp. 268, 269, illustrata a colori.
Bibliografia: Guido Perocco, Arturo Martini. Catalogo delle sculture e delle ceramiche, Neri Pozza Editore, 1966, n. 593, fig. 546 (illustrato esemplare in maiolica a stampo);
Nico Stringa, Claudia Gian Ferrari, Gianni Vianello, Arturo Martini. Catalogo ragionato delle sculture, Neri Pozza editore, Vicenza, 1998, p. 119, n. 178 ( illustrato esemplare in maiolica a stampo).
Per quello che capisco, Martini ha realizzato lo stampo, creando poi da questo diverse sculture in diversi materiali (questo in terracotta, quello pubblicato in maiolica e magari altri).
Analogamente il lotto 210.
Quindi: sono da considerare pezzi unici o multipli?
Grazie mille a tutti per qualsiasi delucidazione