Attività di ristorazione

Bisogna concretizzare ragazzi se si vuole fare affari...

Le iniziative di business possono essere tutte più o meno buone...
Il night, il bistrot, il ristorante, il chiosco, poco cambia se si sanno fare le cose nella maniera corretta.

La differenza la si fa quando si è sul mercato con l'esecuzione, la passione, e la dedizione, non con le chiacchiere.


Il resto sono solamente sogni da startuppari inconcludenti.
Una buona domenica a tutti.
 
Non andrebbe dimenticato che dopo il Decreto Bersani l'offerta di bar,ristoranti e pizzerie in tutte le salse è letteralmente esplosa.


Un'invasione di locali etnici da far paura,con prezzi a dir poco stracciati,ma che attirano molti clienti che con 2 euro si rifocillano.


Per non parlare dei vari McD e BKing che aprono in posizioni strategiche affiancandosi spesso a nuovi Supermercati.

La vedo ahimè come una guerra dei poveri.

Onestamente prima di investire capitali in questo settore ci penserei parecchio.

Il rischio di andare a gambe all'aria è più che reale.

Dai,con una buona idea e nessun progetto non puoi andare lontano.

IMHO
 
Non andrebbe dimenticato che dopo il Decreto Bersani l'offerta di bar,ristoranti e pizzerie in tutte le salse è letteralmente esplosa.


Un'invasione di locali etnici da far paura,con prezzi a dir poco stracciati,ma che attirano molti clienti che con 2 euro si rifocillano.


Per non parlare dei vari McD e BKing che aprono in posizioni strategiche affiancandosi spesso a nuovi Supermercati.

La vedo ahimè come una guerra dei poveri.

Onestamente prima di investire capitali in questo settore ci penserei parecchio.

Il rischio di andare a gambe all'aria è più che reale.

Dai,con una buona idea e nessun progetto non puoi andare lontano.

IMHO
Se fai cibo buono nn salterai mai per aria , ma ormai trovare cibo buono è utopia .
Prendiamo solo la pizza …io l’ultima veramente buona l’ho mangiata in Sicilia quando ero via militare.
Banalmente è facile fare soldi se fai cibo buono , perché almeno qui da me a Bergamo è una rarità, il rapporto qualità prezzo è pessimo!
Ti basta andare in centro Italia e cambia tutto.
Resta comunque un mestiere molto pesante che senza una forte passione è dura farcela .

Ho provato di recente il kebab di Vacchi, molto gradevole, ma prezzi troppo cari, probabilmente perché sono attività che nascono nei centri commerciali , di conseguenza hanno costi elevatissimi solo di struttura ( solo di spese condominiali li massacrano di norma ) e nn va bene.
 
Non andrebbe dimenticato che dopo il Decreto Bersani l'offerta di bar,ristoranti e pizzerie in tutte le salse è letteralmente esplosa.


Un'invasione di locali etnici da far paura,con prezzi a dir poco stracciati,ma che attirano molti clienti che con 2 euro si rifocillano.


Per non parlare dei vari McD e BKing che aprono in posizioni strategiche affiancandosi spesso a nuovi Supermercati.

La vedo ahimè come una guerra dei poveri.

Onestamente prima di investire capitali in questo settore ci penserei parecchio.

Il rischio di andare a gambe all'aria è più che reale.

Dai,con una buona idea e nessun progetto non puoi andare lontano.

IMHO

Io mi trovo d'accordo con @paolodivi , se fai cibo ottimo e sai farti due conti non vai a gambe all'aria, il problema è che la maggior parte delle persone non si vuole impegnare un minimo per fare buon cibo e farlo un po' diverso da quello che sta a 50 metri di distanza. Il pensiero dell'italiano medio è "ma si siamo italiani, sappiamo cucinare, abbiamo la cucina migliore del mondo!", hanno la crisi di mezza età e si aprono un attività per fare i soldi come fossero gli anni 70.
Vai in un bar, i cornetti ecc... sono surgelati, comprano i bustoni alla Comet e li "cuociono" nel fornetto, il caffè se va bene è bevibile, se va male sa di bruciato perchè è troppo tostato... perchè è quello dei grossi marchi che ti danno la macchina in comodato d'uso così non devi spendere 2 soldi per comprarla tu, poi magari si vantano pure... "eh ma l'espresso italiano!"
Vai in pizzeria, ed è una pizza così.... tanto per... mangiabile per carità, ma come altre 50 pizzerie nel raggio di 20km.
Locali etnici si... dove abito io kebab e sushi ovunque, sembrano la brutta copia l'uno dell'altro. Spiedo del kebab industriale congelato, col classico colorino arancione, pane/piada industriale che non si degnano manco di tostare che sembra fatta di colla, e le classiche verdurine, un po' passe che fanno compagnia alle patatine fritte mosce cotte da 2 ore. Sushi tutti con formula AYCE, riso pastoso, pesce che sembra finto, esci alleggerito di 40€ e col retrogusto di tristezza e salsa di soia in bocca.
 
Io mi trovo d'accordo con @paolodivi , se fai cibo ottimo e sai farti due conti non vai a gambe all'aria, il problema è che la maggior parte delle persone non si vuole impegnare un minimo per fare buon cibo e farlo un po' diverso da quello che sta a 50 metri di distanza. Il pensiero dell'italiano medio è "ma si siamo italiani, sappiamo cucinare, abbiamo la cucina migliore del mondo!", hanno la crisi di mezza età e si aprono un attività per fare i soldi come fossero gli anni 70.
Vai in un bar, i cornetti ecc... sono surgelati, comprano i bustoni alla Comet e li "cuociono" nel fornetto, il caffè se va bene è bevibile, se va male sa di bruciato perchè è troppo tostato... perchè è quello dei grossi marchi che ti danno la macchina in comodato d'uso così non devi spendere 2 soldi per comprarla tu, poi magari si vantano pure... "eh ma l'espresso italiano!"
Vai in pizzeria, ed è una pizza così.... tanto per... mangiabile per carità, ma come altre 50 pizzerie nel raggio di 20km.
Locali etnici si... dove abito io kebab e sushi ovunque, sembrano la brutta copia l'uno dell'altro. Spiedo del kebab industriale congelato, col classico colorino arancione, pane/piada industriale che non si degnano manco di tostare che sembra fatta di colla, e le classiche verdurine, un po' passe che fanno compagnia alle patatine fritte mosce cotte da 2 ore. Sushi tutti con formula AYCE, riso pastoso, pesce che sembra finto, esci alleggerito di 40€ e col retrogusto di tristezza e salsa di soia in bocca.
C’è solo un alternativa a volte , il fai da te…cucinare è sempre bello…..:Dtempo permettendo.

Dal punto di vista della ristorazione , da cliente , cibo buono e efficenza nel servizio ( anche e soprattutto nella tempistica a secondo della situazione di vendita ) sono e saranno sempre cash flow.

un esempio ….c’è quello dei panini a Firenze, efficienza del servizio a catena in scorrimento continuo ( grande) di conseguenza , fila scorrevole, forse l’unica di Firenze:D , ma che bravi 👏
 
Vai in un bar, i cornetti ecc... sono surgelati, comprano i bustoni alla Comet e li "cuociono" nel fornetto, il caffè se va bene è bevibile, se va male sa di bruciato perchè è troppo tostato... perchè è quello dei grossi marchi che ti danno la macchina in comodato d'uso così non devi spendere 2 soldi per comprarla tu, poi magari si vantano pure... "eh ma l'espresso italiano!"

nel nord italia la brioche surgelata è la norma...
tante volte mi chiedo il senso del fare colazione in un locale dove mi vendono un prodotto scadente
 
C’è solo un alternativa a volte , il fai da te…cucinare è sempre bello…..:Dtempo permettendo.

Dal punto di vista della ristorazione , da cliente , cibo buono e efficenza nel servizio ( anche e soprattutto nella tempistica a secondo della situazione di vendita ) sono e saranno sempre cash flow.

un esempio ….c’è quello dei panini a Firenze, efficienza del servizio a catena in scorrimento continuo ( grande) di conseguenza , fila scorrevole, forse l’unica di Firenze:D , ma che bravi 👏

E l'Antico Vinaio è anche nella media se vogliamo, ci sono schiacciate migliori a Firenze, però ha creato un sistema dove comunque ti gusti una buona schiacciata velocemente, e non è la trappola per turisti.

nel nord italia la brioche surgelata è la norma...
tante volte mi chiedo il senso del fare colazione in un locale dove mi vendono un prodotto scadente

Non ha tanto senso infatti, vuoi trovarti con qualche amico la mattina, vai a fare colazione assieme poi magari un giro in centro, ma è proprio un'accontentarsi... qualcuno che ancora le compra dai laboratori che le fanno in maniera artigianale c'è, ma stanno diventando sempre più delle mosche bianche.
Che un po' poi li capisco anche, perchè comunque tante persone manco lo apprezzano un buon cornetto o un buon caffè e guardano solo al prezzo, cornetto a 1,50€ anzichè 1,20€? giammai! caffè 1,50€ anzichè 1,10€? manco per scherzo!
 
Se fai cibo buono nn salterai mai per aria , ma ormai trovare cibo buono è utopia .
La materia prima di qualità costa, gli affitti costano, le brigate di cucina costano, l'elettricità costa (frigoriferi, abbattitori, aria condizionata d'estate, riscaldamento d'inverno ecc.) il rischio di impresa va remunerato e la massa degli italiani non ha voglia di spendere, spendono molto di più gli stranieri.

Cibo di qualità e prezzi alti vanno bene se si ha un flusso di persone sufficienti.

Se si vuole mangiare di qualità questi sono i prezzi che si deve essere disposti a spendere e il 90% non è disposto a spenderli.

Buona lettura

Menu A'Riccione - Milano
 
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nel nord italia la brioche surgelata è la norma...
tante volte mi chiedo il senso del fare colazione in un locale dove mi vendono un prodotto scadente
Se il consumatore medio non è disposo a pagare la brioche di pasticceria, un prezzo congruo, si ripiega sulla congelata.

Una brioche costa almeno 0,50/0,70€ a chi la vende. Se vuole guadagnarci qualcosa non può regalarla, per starci dentro si opta per la congelata.

I prezzi reali, per scontrinare tutto, personale in regola, cibo di qualità e fresco sono 1,60€ la brioche e 1,70€ il cappuccio, quanti sono disposti a sostenerli?
 
Se il consumatore medio non è disposo a pagare la brioche di pasticceria, un prezzo congruo, si ripiega sulla congelata.

Una brioche costa almeno 0,50/0,70€ a chi la vende. Se vuole guadagnarci qualcosa non può regalarla, per starci dentro si opta per la congelata.

I prezzi reali, per scontrinare tutto, personale in regola, cibo di qualità e fresco sono 1,60€ la brioche e 1,70€ il cappuccio, quanti sono disposti a sostenerli?
Appunto.
Questo Signore l'aveva già previsto parecchio tempo fa.

Concorrenza monopolistica - Wikipedia




I costi che gravano su queste piccole realtà,(bar,bistrot,pasticcerie,ecc.ecc.)sono decisamente troppo alti e aumentare il volume di lavoro non serve un granchè.

Questo è un esempio:Il flop di Starbucks a Milano racconta un amore mai sbocciato pienamente

E qui le cose non le fanno campate per aria eh.

Evidentemente anche i giganti soffrono.


Tranne qualche isola felice,che diventa la classica miniera d'oro,devi fare i conti con un sacco di spese.

Se assumi regolarmente sei in difficoltà,salvo l'applicazione di contratti d'apprendistato o a chiamata che ti sollevano dall'incombenza di contributi e,forse,altri sgravi fiscali.
Inutile raccontare che le paghe di questi addetti,spesso,rasentano il ridicolo.Da fame direi.

Poi mancano l'affitto,corsi di varia natura,personale,magazzino,banche,commercialista,estintori,registratori di cassa,tasse e un botto di cose che sicuramente dimentico.
Aggiungo in extremis la carta igienica e gli stuzzicadenti,che nessuno vi regala.

Ci sarebbe da lavorare ininterrottamente per 15 ore al giorno per raggiungere il punto di pareggio.

Naturalmente senza che si rompa un bicchiere e non capiti qualche imprevisto di quelli seri.Altrimenti sei inguaiato.

Purtroppo,magari è un limite mio,in moltissime di queste attività non riesco a vederci un futuro(economicamente parlando)con chissà quali utili.

Riguardo i cornetti hai detto bene.Il margine netto sarà al massimo di 15/20 centesimi per pezzo pregando i Santi di non avanzare nulla.



In caso contrario e non è affatto impossibile che se butti 5 cornetti azzeri il (risicato) guadagno del venduto.

A spanne ti divori il guadagno di 10/15 brioches.

Una debacle per una micro impresa.E cerco di volare basso.

Non dimentichiamo poi il costo del freezer,del forno,della carta da forno,dei tovaglioli,(se nessuno te li regala) e dei sacchetti di carta per l'asporto.


La mia personalissima idea è che ci troviamo di fronte a strutture costosissime da mantenere,ma con un limitato spazio in cui poter agire per cercare di eliminare queste storture.

Non è un mistero che un altissimo numero di bar e ristoranti chiude definitivamente nel giro di poco tempo.

Costi da fuoriserie,ma ricavi da utilitarie.

Se rimangono.
 
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A mio avviso nel beverage è food esistono dei targhet di clienti ben precisi .

Se parliamo di un ristorante serale diciamo abbiamo due strade Macro:
Trattoria , servizio rapido e easy , piatti magari con cucina regionale , pane e dolci fatti in casa: ( è un plus )
Targhet clienti famiglie , coppie giovani , anziani nn troppo pretenziosi, adatto a tutti comunque .
Prezzo a cranio max 50-55€ con sfuso incluso , se prendi la bottiglietta sfori giustamente.

Oppure

Ristorante serio ma nn stellato e qua già diventa difficile perché se vuoi fare il serio nn ti basta il buon cibo , ma anche il servizio deve essere all altezza, circa i piatti poi dipende a quanto pensi di venderli.
Targhet coppie giovani o vecchie , ma devono avere due palanche da spendere :
Fascia di prezzo che può arrivare tranquillamente intorno ai 100€ a testa .


Oltre i 100€ a testa di norma sono stellati ( ma nn è ahimè detto )

Comunque cibo buono che resta la costante , significa tantissimo lavoro di ricerca delle materie prime , ordine e pulizia in cucina, organizzazione estrema ( per evitare anche sprechi )
Cioè prima ancora di aver acceso un fornello sei già stanco.

Nn è per tutti, anzi è un mestiere per pochi .
La maggior parte si improvvisa , io infatti ho rinunciato a uscire dalle mie parti , perché spendi e nn hai soddisfazione , mi sfogo quando vado in centro Italia , per il resto enoteca per il vino e come cuoco il sottoscritto.:eek:

Ho iniziato a cucinare a 10 anni circa, ma non sono affatto ordinato :D in cucina , perciò professionalmente bocciato!
 
Appunto.
Questo Signore l'aveva già previsto parecchio tempo fa.

Concorrenza monopolistica - Wikipedia




I costi che gravano su queste piccole realtà,(bar,bistrot,pasticcerie,ecc.ecc.)sono decisamente troppo alti e aumentare il volume di lavoro non serve un granchè.

Questo è un esempio:Il flop di Starbucks a Milano racconta un amore mai sbocciato pienamente

E qui le cose non le fanno campate per aria eh.Evidentemente anche i giganti soffrono.


Tranne qualche isola felice che diventa la classica miniera d'oro devi fare i conti con un sacco di spese.

Se assumi regolarmente sei in difficoltà,salvo l'applicazione di contratti d'apprendistato o a chiamata che ti sollevano dall'incombenza di contributi e,forse,altri sgravi fiscali.
Inutile raccontare che le paghe di questi addetti,spesso,rasentano il ridicolo.Da fame direi.

Poi mancano l'affitto,corsi di varia natura,personale,magazzino,banche,commercialista,estintori,registratori di cassa,tasse e un botto di cose che sicuramente dimentico.
Aggiungo in extremis la carta igienica e gli stuzzicadenti,che nessuno vi regala.

Ci sarebbe da lavorare ininterrottamente per 15 ore al giorno per raggiungere il punto di pareggio.

Naturalmente senza che si rompa un bicchiere e non capiti qualche imprevisto di quelli seri.Altrimenti sei inguaiato.

Purtroppo,magari è un limite mio,in moltissime di queste attività non riesco a vederci un futuro(economicamente parlando)con chissà quali utili.

Riguardo i cornetti hai detto bene.Il margine netto sarà al massimo di 15/20 centesimi per pezzo pregando i Santi di non avanzare nulla.



In caso contrario e non è affatto impossibile che se butti 5 cornetti azzeri il (pochissimo) guadagno del venduto.
A spanne ti divori il guadagno di 10/15 brioches.

Una debacle per una micro impresa.E cerco di volare basso.

Non dimentichiamo poi il costo del freezer,del forno,della carta da forno,dei tovaglioli,(se nessuno te li regala) e dei sacchetti di carta per l'asporto.


La mia personalissima idea è che ci troviamo di fronte a strutture costosissime da mantenere,ma con un limitato spazio in cui poter agire per cercare di eliminare queste storture.

Non è un mistero che un altissimo numero di bar e ristoranti chiude definitivamente nel giro di poco tempo.

Costi da fuoriserie,ma ricavi da utilitarie.

Se rimangono.

Si sostanzialmente in linea di massima il mercato è questo...

Se invece riesci (e ce ne sono tanti) a creare un'esperienza un buon passaparola un brand che giustifica quel qualcosa in più che le persone spendono allora i soldi gli puoi fare.

Mentre il prendo in gestione/compro un locale apro saracinesca e ci faccio sopra un sacco di soldi vendendo caffè e brioches (a colazione) panini (a pranzo) aperitivi (la sera) non esiste più nelle leggi del commercio attuale.
 
Ristorante o meglio ancora una gastronomia con materie prime a basso prezzo facendo piatti gustosi, tagliando ogni possibile costo come manodopera e camerieri.
La coppa di maiale (uno dei tagli piu' saporiti in assoluto siamo ai livelli della wagyu) costa meno di 8 eur kg e ci puoi fare di tutto.

Pesce azzurro va dai 5 ai 8 eur kg.

Dolci fatti in casa, basta farina (costo irrisorio) e burro (che trovi anche a 8-10 eur kg).
Presente il famigerato tortino al cuore caldo di cioccolato che a Milano te lo sparano a 5-8 euro l'uno? A produrlo ci vuole niente (<1 eur), cioccolato (anche il piu' scarso va bene tanto poi aggiusti di burro, zucchero e farina), lo congeli e lo riscaldi 10 min a 180 gradi in fornelletto su pirottino di silicone (così risparmi pure sulla carta forno) :asd:
:D
Idem tiramisu e cheesecake, farli è una stupidaggine e costano poco.
Occorre però pianificazione perfetta delle materie prime (non va buttato nulla) e di tutti i costi della manodopera / affitto etc,etc.
 
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Io mi trovo d'accordo con @paolodivi , se fai cibo ottimo e sai farti due conti non vai a gambe all'aria, il problema è che la maggior parte delle persone non si vuole impegnare un minimo per fare buon cibo e farlo un po' diverso da quello che sta a 50 metri di distanza. Il pensiero dell'italiano medio è "ma si siamo italiani, sappiamo cucinare, abbiamo la cucina migliore del mondo!", hanno la crisi di mezza età e si aprono un attività per fare i soldi come fossero gli anni 70.
Vai in un bar, i cornetti ecc... sono surgelati, comprano i bustoni alla Comet e li "cuociono" nel fornetto, il caffè se va bene è bevibile, se va male sa di bruciato perchè è troppo tostato... perchè è quello dei grossi marchi che ti danno la macchina in comodato d'uso così non devi spendere 2 soldi per comprarla tu, poi magari si vantano pure... "eh ma l'espresso italiano!"
Vai in pizzeria, ed è una pizza così.... tanto per... mangiabile per carità, ma come altre 50 pizzerie nel raggio di 20km.
Locali etnici si... dove abito io kebab e sushi ovunque, sembrano la brutta copia l'uno dell'altro. Spiedo del kebab industriale congelato, col classico colorino arancione, pane/piada industriale che non si degnano manco di tostare che sembra fatta di colla, e le classiche verdurine, un po' passe che fanno compagnia alle patatine fritte mosce cotte da 2 ore. Sushi tutti con formula AYCE, riso pastoso, pesce che sembra finto, esci alleggerito di 40€ e col retrogusto di tristezza e salsa di soia in bocca.

Evidentemente all'avventore medio dei bar (che non frequento, onestamente non capisco il senso di comprare roba industriale che posso comprarmi già al supermercato) non interessano nè il caffè nè le brioches di qualità.
Idem per i kebab, non a caso i kebab gourmet solitamente non vanno bene.
I sushari cinesi almeno a Milano sono quelli che offrono il miglior rapporto qualità prezzo, vista anche la concorrenza piu' che serata.
Sul resto no comment , oramai mangiare fuori in un ristorante decente è diventato proibitivo, evidentemente si sentono tutti Carlo Cracco e sparano 20 euro per un risotto che costa 2 euro di materia prima (ultimo risotto prezzo in un ristorante al centro di Milano e si son pure dimenticati la gremolada nell'ossobuco).
:asd:
 
Ristorante o meglio ancora una gastronomia con materie prime a basso prezzo facendo piatti gustosi, tagliando ogni possibile costo come manodopera e camerieri.
La coppa di maiale (uno dei tagli piu' saporiti in assoluto siamo ai livelli della wagyu) costa meno di 8 eur kg e ci puoi fare di tutto.

Pesce azzurro va dai 5 ai 8 eur kg.

Dolci fatti in casa, basta farina (costo irrisorio) e burro (che trovi anche a 8-10 eur kg).
Presente il famigerato tortino al cuore caldo di cioccolato che a Milano te lo sparano a 5-8 euro l'uno? A produrlo ci vuole niente (<1 eur), cioccolato (anche il piu' scarso va bene tanto poi aggiusti di burro, zucchero e farina), lo congeli e lo riscaldi 10 min a 180 gradi in fornelletto su pirottino di silicone (così risparmi pure sulla carta forno) :asd:
:D
Idem tiramisu e cheesecake, farli è una stupidaggine e costano poco.
Occorre però pianificazione perfetta delle materie prime (non va buttato nulla) e di tutti i costi della manodopera / affitto etc,etc.
ok, ma con una formula del genere, che ci fai? un micro ristorantino a gestione famigliare che ti permetta di tirare a campaere, non certo un'attività commerciale con una certa consistenza.
Comunque il mio era un discorso street food, con la ristorazione c'entra il giusto.
 
Trattoria , servizio rapido e easy , piatti magari con cucina regionale , pane e dolci fatti in casa: ( è un plus )
Targhet clienti famiglie , coppie giovani , anziani nn troppo pretenziosi, adatto a tutti comunque .
Prezzo a cranio max 50-55€ con sfuso incluso , se prendi la bottiglietta sfori giustamente.
Non vado al ristorante in nord Italia da piu' di 8 anni ormai (solo al sud quando torno una volta all'anno) ma davvero ora devi sganciare 50-55 euro per una cena in un posto decente, senza fronzoli ????
Ero rimasto ai 30-35 euro, bevanda semplice inclusa (vino sfuso o birrozzo) a Milano.
 
Non vado al ristorante in nord Italia da piu' di 8 anni ormai (solo al sud quando torno una volta all'anno) ma davvero ora devi sganciare 50-55 euro per una cena in un posto decente, senza fronzoli ????
Ero rimasto ai 30-35 euro, bevanda semplice inclusa (vino sfuso o birrozzo) a Milano.
30/35 euro non mangi piu' da nessuna parte in tutta italia dove per un antipasto, primo, dolce ti partono almeno 40/45.

30 euro a milano poi dal 2012 che ci vivo non credo di averli mai pagati per una cena che non fosse pizza o panino.
 
Non vado al ristorante in nord Italia da piu' di 8 anni ormai (solo al sud quando torno una volta all'anno) ma davvero ora devi sganciare 50-55 euro per una cena in un posto decente, senza fronzoli ????
Ero rimasto ai 30-35 euro, bevanda semplice inclusa (vino sfuso o birrozzo) a Milano.
Si si 30-35 euro forse la pizza con media annacquata
guarda nn ha più senso la qualità poi è relativa proprio.
Quindi se ho voglia di eccedere , mi compro la bottiglietta di champagne a 29 eurini dal mio enotecaro e amico ormai di fiducia e sto a casa! Anche se sarebbe meglio 2 in 2 perché è rosolio più che champagne pur essendo entry level .
Al sud è al centro Italia spero che abbia ancora senso, di norma è così
 
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