Cattolica Assicurazioni verso l'addio alla Borsa. Ad agosto sarà fuori dal listino
Generali detiene già il 94,71% della compagnia di Verona. La revoca della quotazione ci sarà l'8 agosto, o nel caso di squeeze-out, il 12 agosto. Un'operazione costata complessivamente a Trieste poco meno di 1,4 miliardi
Generali ha già superato il 94,71% delle azioni di Cattolica Assicurazioni e si avvicina la data del delisting da Piazza Affari della compagnia di Verona previsto per l'8 agosto o al più tardi per il 12 agosto.
Revoca della quotazioni di Cattolica
Ieri Consob ha determinato il corrispettivo per il delisting a 6,75 euro, pari al prezzo dell'Offerta pubblica d'acquisto lanciata da Generali. Il periodo di presentazione delle richieste di vendita inizierà l'11 luglio e terminerà il 29 luglio. Il corrispettivo sarà pagato il 5 agosto, con revoca della quotazione l'8 agosto, o nel caso di squeeze-out, ovvero il superamento della quota del 95%, il 12 agosto. Consob ha inoltre approvato il documento informativo predisposto da Generali che sarà pubblicato prima dell'avvio del periodo per la presentazione delle richieste di vendita nell'ambito della procedura.
Generali per prendere Cattolica ha pagato 1,4 miliardi
Cattolica sarà integrata in Generali rispettando il territorio, promette il ceo Donnet
Recentemente il ceo di Generali, Philippe Donnet, parlando dell'operazione Cattolica, aveva sottolienato il fatto che "L'Italia è il cuore della nostra strategica e per questo abbiamo fatto l'acquisizione. Vogliamo integrare nel modo giusto la compagnia in Generali, rispettando l'identità di Cattolica e sviluppandone ulteriormente la presenza sul territorio", ha continuato. "Cercheremo le sinergie nel rispetto delle persone, dell'occupazione e del territorio", ha specificato aggiungendo di vedere "solo impatti positivi dalla nostra strategia e dall'integrazione di Cattolica per l'Italia nei prossimi anni. L'Italia è centrale per il nostro gruppo". Parlando di Fondazione Cattolica il manager ha sottolineato che "deve avere un ruolo sempre più importante, perché è molto radicata sul territorio e deve far arrivare le ricchezze sul suo territorio. Per me è un ottimo modello e dovremmo avere più fondazioni nel nostro azionariato". (riproduzione riservata)
Un'operazione, quella su Cattolica, che a Generali è costata complessivamente poco meno di1,4 miliardi di euro, considerando tutte le fasi: dal primo ingresso nel capitale (per 300 milioni), all'Opa successiva, al reverse book building e ora al sellout e allo squeeze out. L'obiettivo, come annunciato da Triste, è di realizzare una fusione tra le due società in Italia, ma con il mantenimento del marchio della compagnia di Verona. Allo studio, come anticipato da MF- Milano Finanza ci sarebbe l'avvio di una Newco destinata a nascere dallo scorporo di una serie di asset di Verona, in particolare nel ramo Danni, cui potrebbero aggiungersi qualche pezzo di Generali Italia.