Bami

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Le prime 6 banche devono svalutare 63 mld di Npl in 7 anni - MilanoFinanza.it


Questa mattina gli analisti di Kepler Cheuvreux ricordano che l'Addendum è applicato ai nuovi flussi Npe generati dal 1° aprile 2018. Gli orientamenti della Bce riguardano la copertura completa dei nuovi stock in due anni per gli Npe non garantiti e in sette anni per i prestiti garantiti, con la seguente tabella di marcia: nulla i primi due anni e poi il 40%, il 55%, il 70%, l'85% e il 100% negli anni successivi........

E quindi gli effetti sui nuovi accantonamenti sarebbero, secondo Kepler: 25 miliardi di euro per UniCredit (-7 punti base sui coefficienti patrimoniali), 20 per Intesa (-7 punti base), 11 miliardi per Montepaschi (-17 punti base), 9 miliardi per Banco Bpm (-14 punti base), 5 miliardi per Bper (-16 punti base) e 4 miliardi per Ubi (-7 punti base). Questi numeri, sottolinea Kepler, "non tengono conto delle importanti cessioni di Npl in corso", oltre al fatto che "la necessità di effettuare cessioni aggiuntive dovrebbe diminuire del 30% circa nel 2020", "ma danno un senso alla portata dello sforzo finanziario necessario per raggiungere l'obiettivo di piena copertura sugli Npe" richiesto da Francoforte......

Dalle valutazioni di Piazzetta Cuccia è emerso quindi che il 100% della copertura degli Npe può pesare a livello di utile (nell'arco temporale 2019-2026) per il 7% su Unicredit, per il 14% su Intesa Sanpaolo, per il 62% su Mps, per il 47% su Ubi, per il 39% su Bper, per il 38% su Banca Popolare di Sondrio, per il 28% sul Creval, per il 12% sul Credem, per il 52% su Banco Bpm.


Per coprire in 8 anni solari (19-26)
9 mld di ulteriori svalutazioni ( senza considerare lo smaltimento attuale di 7.8 mld) incide per il 52% dell'utile.
In definitiva considerano 18 mld di utili in 8 anni di cui 9 a copertura dei crediti x svalutarli tt al 100% (condizione a mio parere assurda). .
Sempre kerple diceva ,nell'articolo che ho postato oggi, che bpm per coprire la vendita di 7.8mld deve svalutare tt anche tt gli utili del 2018 per coprire la perdita di 1 mld.
In definitiva visto che kerple non considera le svalutazioni in atto. Penso che occorrono 6.5mld e non 9 per coprire i crediti in rimanenze per i prossimi 8 anni e se gli utili che considerano sono 18 mld allora rimangono 11.5 mld di utili da spalmare in 8 anni, circa 1.4mld di utile all'anno.

Mi pare che questo kerple si contraddice un pochino nei sui articoli.
 
Le prime 6 banche devono svalutare 63 mld di Npl in 7 anni - MilanoFinanza.it


Questa mattina gli analisti di Kepler Cheuvreux ricordano che l'Addendum è applicato ai nuovi flussi Npe generati dal 1° aprile 2018. Gli orientamenti della Bce riguardano la copertura completa dei nuovi stock in due anni per gli Npe non garantiti e in sette anni per i prestiti garantiti, con la seguente tabella di marcia: nulla i primi due anni e poi il 40%, il 55%, il 70%, l'85% e il 100% negli anni successivi........

E quindi gli effetti sui nuovi accantonamenti sarebbero, secondo Kepler: 25 miliardi di euro per UniCredit (-7 punti base sui coefficienti patrimoniali), 20 per Intesa (-7 punti base), 11 miliardi per Montepaschi (-17 punti base), 9 miliardi per Banco Bpm (-14 punti base), 5 miliardi per Bper (-16 punti base) e 4 miliardi per Ubi (-7 punti base). Questi numeri, sottolinea Kepler, "non tengono conto delle importanti cessioni di Npl in corso", oltre al fatto che "la necessità di effettuare cessioni aggiuntive dovrebbe diminuire del 30% circa nel 2020", "ma danno un senso alla portata dello sforzo finanziario necessario per raggiungere l'obiettivo di piena copertura sugli Npe" richiesto da Francoforte......

Dalle valutazioni di Piazzetta Cuccia è emerso quindi che il 100% della copertura degli Npe può pesare a livello di utile (nell'arco temporale 2019-2026) per il 7% su Unicredit, per il 14% su Intesa Sanpaolo, per il 62% su Mps, per il 47% su Ubi, per il 39% su Bper, per il 38% su Banca Popolare di Sondrio, per il 28% sul Creval, per il 12% sul Credem, per il 52% su Banco Bpm.


Per coprire in 8 anni solari (19-26)
9 mld di ulteriori svalutazioni ( senza considerare lo smaltimento attuale di 7.8 mld) incide per il 52% dell'utile.
In definitiva considerano 18 mld di utili in 8 anni di cui 9 a copertura dei crediti x svalutarli tt al 100% (condizione a mio parere assurda). .
Sempre kerple diceva ,nell'articolo che ho postato oggi, che bpm per coprire la vendita di 7.8mld deve svalutare tt anche tt gli utili del 2018 per coprire la perdita di 1 mld.
In definitiva visto che kerple non considera le svalutazioni in atto. Penso che occorrono 6.5mld e non 9 per coprire i crediti in rimanenze per i prossimi 8 anni e se gli utili che considerano sono 18 mld allora rimangono 11.5 mld di utili da spalmare in 8 anni, circa 1.4mld di utile all'anno.

Mi pare che questo kerple si contraddice un pochino nei sui articoli.

Oggi la situazione di Bami, dopo la maxi cessione di dicembre, è molto vicina a quella di Isp. Questo report di Kepler mi sembra fuorviante...
 
Le prime 6 banche devono svalutare 63 mld di Npl in 7 anni - MilanoFinanza.it


Questa mattina gli analisti di Kepler Cheuvreux ricordano che l'Addendum è applicato ai nuovi flussi Npe generati dal 1° aprile 2018. Gli orientamenti della Bce riguardano la copertura completa dei nuovi stock in due anni per gli Npe non garantiti e in sette anni per i prestiti garantiti, con la seguente tabella di marcia: nulla i primi due anni e poi il 40%, il 55%, il 70%, l'85% e il 100% negli anni successivi........

E quindi gli effetti sui nuovi accantonamenti sarebbero, secondo Kepler: 25 miliardi di euro per UniCredit (-7 punti base sui coefficienti patrimoniali), 20 per Intesa (-7 punti base), 11 miliardi per Montepaschi (-17 punti base), 9 miliardi per Banco Bpm (-14 punti base), 5 miliardi per Bper (-16 punti base) e 4 miliardi per Ubi (-7 punti base). Questi numeri, sottolinea Kepler, "non tengono conto delle importanti cessioni di Npl in corso", oltre al fatto che "la necessità di effettuare cessioni aggiuntive dovrebbe diminuire del 30% circa nel 2020", "ma danno un senso alla portata dello sforzo finanziario necessario per raggiungere l'obiettivo di piena copertura sugli Npe" richiesto da Francoforte......

Dalle valutazioni di Piazzetta Cuccia è emerso quindi che il 100% della copertura degli Npe può pesare a livello di utile (nell'arco temporale 2019-2026) per il 7% su Unicredit, per il 14% su Intesa Sanpaolo, per il 62% su Mps, per il 47% su Ubi, per il 39% su Bper, per il 38% su Banca Popolare di Sondrio, per il 28% sul Creval, per il 12% sul Credem, per il 52% su Banco Bpm.


Per coprire in 8 anni solari (19-26)
9 mld di ulteriori svalutazioni ( senza considerare lo smaltimento attuale di 7.8 mld) incide per il 52% dell'utile.
In definitiva considerano 18 mld di utili in 8 anni di cui 9 a copertura dei crediti x svalutarli tt al 100% (condizione a mio parere assurda). .
Sempre kerple diceva ,nell'articolo che ho postato oggi, che bpm per coprire la vendita di 7.8mld deve svalutare tt anche tt gli utili del 2018 per coprire la perdita di 1 mld.
In definitiva visto che kerple non considera le svalutazioni in atto. Penso che occorrono 6.5mld e non 9 per coprire i crediti in rimanenze per i prossimi 8 anni e se gli utili che considerano sono 18 mld allora rimangono 11.5 mld di utili da spalmare in 8 anni, circa 1.4mld di utile all'anno.

Mi pare che questo kerple si contraddice un pochino nei sui articoli.

Pensi che quelli di Kepler ne sanno meno di noi?...😊
Non mi stupirei più di tantox
 
Pensi che quelli di Kepler ne sanno meno di noi?...😊
Non mi stupirei più di tantox

Più che altro sono inaffidabili consapevolmente, e questo sia quando i loro report son a favore che quando sono contro. Questo vale per tutte le società come Kepler...
 
Oggi la situazione di Bami, dopo la maxi cessione di dicembre, è molto vicina a quella di Isp. Questo report di Kepler mi sembra fuorviante...

Vero. Ormai bami è molto avanti.
Si continua a non considerare il progetto ace
 
per la quotazione attuale a 0,23 il net equity contro una media dello 0,6 europea e 0,8 di Intesa essere ottimi vuol dire non in perdita.

Con bilanci peggiori eravamo un anno fa a +100% dai valori attuali .

+100% non +20%

Numeri incredibili effettivamente se si considera che BAMI fa business nella area piu' ricca e performante di Europa.
Io sto entrando adesso vendendo put per prendermi qualche vantaggio rispetto all'acquisto secco dell'azione, potrebbe succedere di tutto alla trimestrale.
Potrebbe esserci un sell per perdite dovute al progetto ACE con un veloce recupero sull'Outlook oppure un buy on news dopo che l'azione e' stata massacrata sempre legato all'outlook che non puo' essere che positivo avendo lasciato alle spalle gli NPL.
Io sono positivo nel medio lungo e a questi prezzi e' oggettivamente uno screaming by, non credo assolutamente possa scendere sino 1, che possa sfondare l'1,52, minimo storico forse ma alla trimestrale, secondo me se questo non e' il fondo poco ci manca.
Avendo superato la vendita di tutte le sofferenze un aucap e' fuori discussione, da adesso gli utili saranno utili veri finalmente e non annacquati da rettifiche.
Se BAMI e' riuscita a vendere 20 MLD di sofferenze in 2 anni e' perche' ha una potenza di fuoco da paura, sempre legato al fatto che fa business nella zona piu' ricca di Europa.
JMO
 
Numeri incredibili effettivamente se si considera che BAMI fa business nella area piu' ricca e performante di Europa.
Io sto entrando adesso vendendo put per prendermi qualche vantaggio rispetto all'acquisto secco dell'azione, potrebbe succedere di tutto alla trimestrale.
Potrebbe esserci un sell per perdite dovute al progetto ACE con un veloce recupero sull'Outlook oppure un buy on news dopo che l'azione e' stata massacrata sempre legato all'outlook che non puo' essere che positivo avendo lasciato alle spalle gli NPL.
Io sono positivo nel medio lungo e a questi prezzi e' oggettivamente uno screaming by, non credo assolutamente possa scendere sino 1, che possa sfondare l'1,52, minimo storico forse ma alla trimestrale, secondo me se questo non e' il fondo poco ci manca.
Avendo superato la vendita di tutte le sofferenze un aucap e' fuori discussione, da adesso gli utili saranno utili veri finalmente e non annacquati da rettifiche.
Se BAMI e' riuscita a vendere 20 MLD di sofferenze in 2 anni e' perche' ha una potenza di fuoco da paura, sempre legato al fatto che fa business nella zona piu' ricca di Europa.
JMO

Sembrano incredibili, sembrano...è innegabile che la situazione della banca appena dopo la fusione fosse alquanto critica perché il livello dei crediti deteriorati era sopra la media delle altre banche. E tre anni fa il valore di riferimento medio era molto alto rispetto al resto d'Europa... Oggi sembra una situazione sanata, sembra...
 
Sembrano incredibili, sembrano...è innegabile che la situazione della banca appena dopo la fusione fosse alquanto critica perché il livello dei crediti deteriorati era sopra la media delle altre banche. E tre anni fa il valore di riferimento medio era molto alto rispetto al resto d'Europa... Oggi sembra una situazione sanata, sembra...

E' proprio la capacita' di recupero avuta in 2 anni che non puo' non portare a pensare positivo.
Io le banche le seguo, per esempio il CVAL dopo l'aumento di capitale ha numeri eccelsi ma non fa utili ergo una folata di vento negativa sugli NPL che ritorna ad andare in difficolta.
BAMI fa 2 BLN pre provisional all'anno se ricordo bene ed essendo in area economica fortissima non dovrebbe temere molto da futuri NPL, ma anche nel caso dovessero arrivare, a una banca che ha gestito 20 MLD in 2 anni non possono far paura qualche centinaio di MLN di NPL in piu'...
Gli UTP poi sono quasi tutti ristrutturati, insomma e' messa bene ma paga quello che tutte le banche stanno pagando..economia in declino e business bancario percepito come non profittevole..
Devono fare tutti come ISP che e'una banca che fa finta di fare l'assicurazione...
 
E' proprio la capacita' di recupero avuta in 2 anni che non puo' non portare a pensare positivo.
Io le banche le seguo, per esempio il CVAL dopo l'aumento di capitale ha numeri eccelsi ma non fa utili ergo una folata di vento negativa sugli NPL che ritorna ad andare in difficolta.
BAMI fa 2 BLN pre provisional all'anno se ricordo bene ed essendo in area economica fortissima non dovrebbe temere molto da futuri NPL, ma anche nel caso dovessero arrivare, a una banca che ha gestito 20 MLD in 2 anni non possono far paura qualche centinaio di MLN di NPL in piu'...
Gli UTP poi sono quasi tutti ristrutturati, insomma e' messa bene ma paga quello che tutte le banche stanno pagando..economia in declino e business bancario percepito come non profittevole..
Devono fare tutti come ISP che e'una banca che fa finta di fare l'assicurazione...

Tutto vero!OK!
 
Numeri incredibili effettivamente se si considera che BAMI fa business nella area piu' ricca e performante di Europa.
Io sto entrando adesso vendendo put per prendermi qualche vantaggio rispetto all'acquisto secco dell'azione, potrebbe succedere di tutto alla trimestrale.
Potrebbe esserci un sell per perdite dovute al progetto ACE con un veloce recupero sull'Outlook oppure un buy on news dopo che l'azione e' stata massacrata sempre legato all'outlook che non puo' essere che positivo avendo lasciato alle spalle gli NPL.
Io sono positivo nel medio lungo e a questi prezzi e' oggettivamente uno screaming by, non credo assolutamente possa scendere sino 1, che possa sfondare l'1,52, minimo storico forse ma alla trimestrale, secondo me se questo non e' il fondo poco ci manca.
Avendo superato la vendita di tutte le sofferenze un aucap e' fuori discussione, da adesso gli utili saranno utili veri finalmente e non annacquati da rettifiche.
Se BAMI e' riuscita a vendere 20 MLD di sofferenze in 2 anni e' perche' ha una potenza di fuoco da paura, sempre legato al fatto che fa business nella zona piu' ricca di Europa.
JMO

Spetta stai calmo ,
Ci sono altri 11 mld da smaltire e la maggior parte utp coperti con media del 35% . Quindi di strada da fare viste le nuove richieste dall'Europa di svalutarli al 100 % entro 2026 è lunga .
Cmq 2 mld di utili appena smaltiti i crediti ,se non viene fuori una crisi finanziaria ,si faranno sentire sulla quotazione .
 
Spetta stai calmo ,
Ci sono altri 11 mld da smaltire e la maggior parte utp coperti con media del 35% . Quindi di strada da fare viste le nuove richieste dall'Europa di svalutarli al 100 % entro 2026 è lunga .
Cmq 2 mld di utili appena smaltiti i crediti ,se non viene fuori una crisi finanziaria ,si faranno sentire sulla quotazione .

Sono UTP e sebbene la BCE, in maniera conservativa e un po' perche' non si fida delle banche li metta sotto la categoria unica degli NPE, c'e' un abisso tra NPL e UTP sia dal punto di vista economico che sociale.
Per prima cosa gli UTP generano reddito, seconda cosa si tenta di vedere se con una piccola spinta denominata ristrutturazione (dilazione pagamenti etc.) l'azienda riesce a farcela salvando business e dipendenti etc.
Non credo ci siano banche che coprano gli UTP piu' del 40% quindi coprirli al 35% e' ok, bisogna capire se sono UTP mascherati da NPL o se sono UTP veri ma BAMI e' stata vivisezionata dalla BCE quindi secondo me gli UTP sono tutti UTP o quasi...
E' chiaro che e' normale che parte di questi UTP diventeranno NPL e parte torneranno in bonis, come e' chiaro che crediti buoni possano diventare UTP se non NPL ma questo e' il business bancario e sara' sempre cosi'...
Qui dobbiamo vedere la potenza della banca e dove lavoro e nessuna banca secondo me e' messa meglio di BAMI...
 
Secondo me raga siete un po forvianti perche nn capite che il problema nn e la mancata valorizzazione del processo di cessione degli npl di bami o quella merddda di addendum della frustrata ma ora e la recessione con il possibile (nn e detto e nn credo per come e stato concesso il credito dalle banche negli uktimi anni) nuovo afflusso di nuovi npl che andrebbero a minare la reddittivita .
 
Le pnc contano ma relativamente. Guardate ucg ad un anno e tra le peggiori ma nn risultano pnc di rilievo (poi e possibile che ci siano decine sotto lo 0,5)
 
Le pnc contano ma relativamente. Guardate ucg ad un anno e tra le peggiori ma nn risultano pnc di rilievo (poi e possibile che ci siano decine sotto lo 0,5)

Non puoi fare il confronto tra ucg e bami.
0.5% del capitale in ucg son 120 mil euro attualmente shortandolo per ogni singola posizione, mentre da 20 euro erano 200 mil. Su bpm 8% tot dello short sono 200 mil euro e ogni singola posizione sopra 0.5 oggi son circa 12 mln di euro
 
Secondo me raga siete un po forvianti perche nn capite che il problema nn e la mancata valorizzazione del processo di cessione degli npl di bami o quella merddda di addendum della frustrata ma ora e la recessione con il possibile (nn e detto e nn credo per come e stato concesso il credito dalle banche negli uktimi anni) nuovo afflusso di nuovi npl che andrebbero a minare la reddittivita .

Il discorso recessione vale per tutti i titoli, ad eccezione degli anticlici che sono, per definizione, i più difensivi. Non mi sembra che per gli altri titoli ci sia stato il trattamento riservato ai finanziari, in particolare alle tre popolari...
 
C'è un discorso di sostanza da fare su sto capzo di UTP.

Gli UTP proprio per loro natura non possono essere che crediti problematici recenti.

Non possono essere ad esempio ex italease fallita 9 anni fa ........ quelli sono NPL.

Sono al 100% crediti rivenienti post stretta creditizia degli ultimi anni dove per concederti 1 euro di finanziamento ti chiedono 200 euro di garanzie......

Quindi anche la svalutazione attuale al 35% a me pare molto piu che congrua.
 
poi l'altra cosa che non sta ne in cielo né in terra è che dalla fusione BPM ha generato 3,5 md di redditività operativa utilizzata a copertura NPL marci residui già presenti e la valorizzazione è diminuita di 1,5 md dai primi giorni poist fusione.

effetto netto cumulato post fusione sulle quotazioni: -5 md
 
Sono UTP e sebbene la BCE, in maniera conservativa e un po' perche' non si fida delle banche li metta sotto la categoria unica degli NPE, c'e' un abisso tra NPL e UTP sia dal punto di vista economico che sociale.
Per prima cosa gli UTP generano reddito, seconda cosa si tenta di vedere se con una piccola spinta denominata ristrutturazione (dilazione pagamenti etc.) l'azienda riesce a farcela salvando business e dipendenti etc.
Non credo ci siano banche che coprano gli UTP piu' del 40% quindi coprirli al 35% e' ok, bisogna capire se sono UTP mascherati da NPL o se sono UTP veri ma BAMI e' stata vivisezionata dalla BCE quindi secondo me gli UTP sono tutti UTP o quasi...
E' chiaro che e' normale che parte di questi UTP diventeranno NPL e parte torneranno in bonis, come e' chiaro che crediti buoni possano diventare UTP se non NPL ma questo e' il business bancario e sara' sempre cosi'...
Qui dobbiamo vedere la potenza della banca e dove lavoro e nessuna banca secondo me e' messa meglio di BAMI...

Infatti i veri problemi di Mps e Carige sono NPL camuffati da UTP. Ed ecco perché a Carige non sono stati dati i modelli interni...
 
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