Banca Carige Senior Vol III ci han sospesi ma non piangiamo...nel frattempo cedoliamo

PRESENTAZIONE NEW BUSINESS PLAN
27 febbraio 2019 - ore 15.00
Fabio Innocenzi, Pietro Modiano, Raffaele Lener
 
Tra tante incognite, se i vertici sono determinati a trovare una soluzione di mercato, l’ipotesi di un intervento dello Stato è tutt’altro che improbabile. Il governo ha già delineato il piano B: si passerà alla ricapitalizzazione precauzionale sul modello Mps , sempre che le autorità europee riconoscano la rilevanza sistemica nazionale di Carige.

Un presupposto tutt’altro che scontato visto che la cassa genovese ha un attivo di appena 23 miliardi contro i 153 miliardi che Siena aveva alla fine del 2016. In ogni caso si farà il possibile per evitare un bail-in che, nel caso di Carige, potrebbe rivelarsi particolarmente doloroso: a parte il prestito sottoscritto dal Fitd infatti la banca non ha bond subordinati in circolazione dopo l’operazione di liability management lanciata a fine 2017. Il costo del salvataggio si scaricherebbe insomma su obbligazioni senior (circa 3,3 miliardi) e depositi sopra i 100 mila euro.

(estratto di un articolo pubblicato sul settimanale Milano Finanza)

Ecco perche Intesa Sanpaolo, Unicredit e Ubi snobbano Carige (arrivera il soccorso del Tesoro?) - Startmag
 
Titolo: 09:38 B.Carige: domani commissari sveleranno nuovo piano (Mess)

Testo:
ROMA (MF-DJ)--Domani, i tre commissari di B.Carige, Fabio Innocenzi,
Raffaele Lener e Pietro Modiano sveleranno al mercato il nuovo business
plan triennale.

Lo scrive il Messaggero spiegando che con il terzo e quarto trimestre
2019, Carige rivede l'utile dopo 5 anni di perdite e per la fine di marzo
e' atteso il partner. Un risultato positivo piccolo potrebbe ingolosire i
pretendenti e dimostrare come la gestione commissariale voglia
rifocalizzare l'istituto. Venerdi' scorso i commissari hanno ricevuto
anche le offerte vincolanti per gli Npl: per un portafoglio di 1,5-2 mld
si sono fatti avanti Sga e Fonspa. Verranno accettate entrambe le proposte
ma nei prossimi giorni. Per il momento tutta l'attenzione e' riposta sulla
nuova Carige che verra' presentata ai pretendenti. Finora ci sono solo
alcuni fondi: Blackrock, Varde Partners, Attestor (che smentisce),
Barents, Bridgepoint e Apollo.

A parte Intesa Sp che ha scartato subito il dossier, Unicredit e Credit
Agricole Italia sarebbero interessate ad un'operazione sul modello venete,
mentre altre banche potrebbero riavvicinarsi dopo aver visionato il nuovo
piano concordato con Francoforte: ieri sera sarebbe giunto il via libera
alla bozza definitiva che oggi potrebbe essere all'esame del Comitato si
sorveglianza. Dopodiche' si apre il processo: le offerte finali sono
attese per fine marzo.
red/alu

(fine)

MF-DJ NEWS
2609:38 feb 2019
 
Intanto il prezzo indicativo della Carige 2022 5% OTC è 94,5/97,5
 
B.Carige: così cambierà l'attività retail, corporate e private

MILANO (MF-DJ)--L'obiettivo di Banca Carige è quello di tornare ad essere una banca del territorio dal cuore commerciale e orientata all'attività retail. Ma questo non esclude un attento rilancio dell'attività di private banking e un focus particolare sul wealth management e sull'attività corporate con consulenza evoluta alle aziende e alle Pmi per spingere i ricavi.

Il tutto con una spinta alla riduzione del rischio; all'efficienza che passa anche dal riassetto della rete con presidio quasi esclusivo delle zone core e da un deciso impulso alla digitalizzazione. Tra gli obiettivi un'importante riduzione del cost/income.

Sono queste, in estrema sintesi, le linee guida del Piano strategico triennale dell'istituto ligure che verrà presentato domani alla stampa, alla comunità finanziaria e ai sindacati dai commissari Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener. Il business plan sarà in modalità stand alone, ma è chiaro che un'aggregazione si fa sempre più necessaria anche per rispondere al pressing della Bce: il supervisore da mesi chiede alla banca della Lanterna di convolare a nozze e anche se il dossier è stato visionato sia da alcuni fondi di investimento (speculativi e non) sia da alcune banche, nessuna proposta concreta sarebbe sul tavolo. Proprio il Credem oggi per bocca di un suo portavoce ha smentito qualsiasi interesse a riguardo. La banca guarda a una crescita per linee interne e il dossier non è compatibile con la strategia dell'istituto emiliano (quest'ultimo non aveva nemmeno partecipato alla recente sottoscrizione del bond per la messa in sicurezza di Carige).

In ogni caso verrà delineata una soluzione privata. "Non c'è nessun motivo per cui lo Stato debba metterci un euro", aveva detto Modiano. In base agli accordi con la Vigilanza Bce, Carige necessita di un aumento di capitale da almeno 400 milioni: di questi, 320 milioni sono già garantiti di fatto dal settore bancario attraverso lo Schema Volontario del Fitd (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi). L'importo dipenderà anche dal prezzo a cui verranno ceduti gli Utp e gli Npl per complessivi 1,7 miliardi lordi. E qualcuno ha già stimato che potrebbe essere più alto del previsto. Per i due pacchetti sono arrivate le offerte distinte di Sga e Credito Fondiario. Due proposte che non sarebbero allo stato "vincolanti" perché devono passare dal voto dell'assemblea dei soci. Affinché l'operazione vada in porto serve infatti l'approvazione dell'assise che dipende soprattutto dal voto dei Malacalza. In una nota e in alcune indiscrezioni trapelate sui giornali, il primo azionista ha dato disponibilità ad approvare l'aumento di capitale, vincolando però il via libera a nuove informazioni sulla banca e al piano industriale.

Intanto i sindacati di Banca Carige si attendono nuovi esuberi oltre ai 400 già compresi nell'ultimo accordo sindacale siglato. Tali uscite sono principalmente connesse alla cessione di sportelli e ad alcune novità legislative come Quota 100.

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

February 26, 2019 11:13 ET (16:13 GMT)

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Titolo: 09:38 B.Carige: domani commissari sveleranno nuovo piano (Mess)

Testo:
ROMA (MF-DJ)--Domani, i tre commissari di B.Carige, Fabio Innocenzi,
Raffaele Lener e Pietro Modiano sveleranno al mercato il nuovo business
plan triennale.

Lo scrive il Messaggero spiegando che con il terzo e quarto trimestre
2019, Carige rivede l'utile dopo 5 anni di perdite...

Rivede l'utile dopo 5 anni i perdite? Ma siamo sicuri? Con tutte le svalutazioni che avranno dovuto mettere a bilancio? Mi sembra strano.
Vediamo oggi cosa dicono ufficialmente.
 
MARKET TALK: Carige, per Equita punta a farsi bella per M&A

MILANO (MF-DJ)--Equita Sim conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 0,01 euro su B.Carige in attesa della presentazione del nuovo piano industriale. "Tra gli elementi che dovrebbero emergere vediamo: rafforzamento patrimoniale attraverso aumento di capitale (secondo i rumors oltre i 400 mln inizialmente previsti), ulteriore spinta al derisking con l''obiettivo di portare l''Npe (esposizioni non performanti, ndr) Ratio in area 5-10% (oggi intorno al 20%); taglio costi e razionalizzazione della struttura operativa. L''obiettivo sara'' chiaramente quello di rendere maggiormente appetibile la banca per una prossima aggregazione", commentano gli analisti.
pl

partita lunga si cedola
11:21-27/02
 
B.Carige: aumento da 630 mln entro primo sem 2019
MF-DJ NEWS

2712:14 feb 2019

(END) Dow Jones Newswires

February 27, 2019 06:14 ET (11:14 GMT)
 
speriamo non ripropongano un altro lme. ( lo dico sottovoce... )
 
Titolo: *B.Carige: in 2018 perdita netta di 272,8 mln , Mol a 30,9 mln
Titolo: *B.Carige: attivita' ricorrente gia' a break-even in 2* sem 2019
Titolo: *B.Carige: al 31/12/18 Cet1 phased in al 10,68%, Tcr phased in al 12,88%
 
320 milioni potrebbero arrivare da conversione SUB. Gli altri 310 milioni chi li mette?
 
Titolo: 12:34 B.Carige: in 2018 perdita netta di 272,8 mln , Mol a 30,9 mln

Testo:
MILANO (MF-DJ)--Banca Carige ha chiuso il 2018 con una perdita di 272,8
milioni, condizionato dal costo del rischio di credito (pari a 205 bps)
che sconta il recepimento dell'ampia verifica effettuata sul portafoglio
impieghi e la cessione di posizioni deteriorate che hanno determinato la
contabilizzazione di 321,4 milioni tra rettifiche di valore su crediti
verso clientela e perdite da cessione.

Il margine operativo lordo e' positivo e in crescita su base annua a
30,9 milioni (40,6 mln al netto dell'effetto Ifrs9), grazie ad un
frazionale calo dei ricavi e al continuo controllo sulle voci di costo
(458,2 mln, con un calo sostanziale su base annua del -9,9%). Il
cost/income, pari al 93,7%, migliora rispetto al 98,5% del 2017.

L'esercizio 2018registra la contabilizzazione di tributi e oneri di
sistema (Srf, Dgs, schema volontario e fondo Atlante) e dei canoni Dta per
complessivi 35,3 milioni, nonche' accantonamenti netti al fondo rischi e
oneri per 41,7 milioni, prevalentemente riconducibili alle richieste di
rivalsa di Amissima derivanti dalle previsioni contrattuali.

L'utile da cessione di partecipazioni e investimenti si attesta a 66,5
milioni e include le cessioni della piattaforma di gestione dei crediti
deteriorati, l'esternalizzazione del sistema informativo, la cessione del
business del merchant acquiring; il risultato delle attivita' non correnti
in via di dismissione al netto delle imposte, pari a 20,9 milioni, e'
riferibile a Creditis.

Stante il risultato economico negativo la banca, in un'ottica
conservativa, ha deciso di non iscrivere imposte differite attive per un
ammontare di circa 91 milioni.

Il Cet1 ratio phased-in e' al 10,68%12, superiore al limite
regolamentare richiesto da Bce del 9,625% e il Tcr phased-in si attesta al
12,88%.

Con il definitivo completamento - nei primi mesi del 2019 - delle
operazioni di derisking condotte nel quarto trimestre, il Cet1 ratio
pro-forma di dicembre 2018 si attesta al 10,89% e il Tcr pro-forma al
13,14%.
fch

(fine)

MF-DJ NEWS
2712:33 feb 2019
 
B.Carige: in Piano aumento capitale da 630 mln

GHENOVA (MF-DJ)--I Commissari di B.Carige, Fabio Innocenzi, Raffaele Lener e Pietro Modiano hanno presentato il Piano Strategico 2019 - 2023 del Gruppo dagli stessi elaborato secondo le linee condivise con il management della Banca. Il Piano, si legge in una nota, riduce strutturalmente il profilo di rischio della Banca, rivede integralmente il modello di business di Carige al fine di assicurarne la sostenibilita'' in ottica stand alone e consente la generazione di una soddisfacente remunerazione del capitale. Al tempo stesso il Piano e'' la base cui sommare i benefici addizionali che potenziali partner e investitori, sia industriali che finanziari, potranno ottenere da una business combination con la Banca in funzione delle proprie caratteristiche. Il Piano si snoda attraverso tre fasi, finalizzate all''obiettivo di un reale risanamento dei fondamentali della Banca: - nell''immediato (2019): il definitivo derisking degli attivi e il rafforzamento patrimoniale - nel breve termine (fine 2019 - inizio 2020): il raggiungimento del pareggio di bilancio - nel medio - lungo termine (2020 - 2023): una profittabilita'' sostenibile. Entro il primo semestre dell''anno si realizzera'' il rafforzamento della struttura patrimoniale mediante l''iniezione di nuovo capitale per 630 mln euro grazie al quale nello stesso lasso temporale potra'' essere finanziato lo smaltimento dello stock di credito deteriorato fino a minimizzarne l''incidenza ad un livello da best practice di Sistema (e pari al 6-7% circa del portafoglio crediti lordo) e l''integrale rimborso del titolo subordinato T2 emesso a fine novembre 2018 (nell''ipotesi di ripristino delle modalita'' di sostituzione previste dall''accordo originario). Il definitivo derisking, la stabilizzazione della struttura di liquidita'' che ne conseguira'' e il nuovo rafforzamento patrimoniale, la cui entita'' e'' stata determinata per costituire adeguati buffer di sicurezza sui requisiti patrimoniali regolamentari, fara'' di Carige una Banca dal profilo di rischio assolutamente contenuto, con CET1r e TCR1 stabilmente superiori al 14%. Le azioni gia'' realizzate e la cessazione di tutti gli effetti straordinari legati alla crisi consentono altresi'' di prevedere il break-even dell''attivita'' ricorrente gia'' nella seconda parte del 2019 e il conseguimento del pareggio di bilancio nel 2020. Il Piano valorizza i punti di forza in termini di clientela, risorse umane e specificita'' del territorio su cui il Gruppo e'' radicato che presenta una ricchezza finanziaria pro-capite superiore del 24% a quella media italiana. L''offerta si concentrera'' esclusivamente su servizi dedicati a specifici segmenti di clientela quali la gestione del risparmio delle famiglie e i servizi alle piccole e medie imprese per accompagnarle nella crescita. Il modello di business verra'' radicalmente trasformato mediante massicci investimenti in tecnologia e competenze nella rivoluzione lean/digitale che fara'' della Banca un player all''avanguardia nei servizi finanziari, caratterizzato da un nuovo "modo di fare" piu'' agile che elimini sprechi e complessita'' e sfrutti le dimensioni medio-piccole per garantire velocita'' ed efficienza nel servizio al cliente. La rivoluzione lean consente di stimare l''abbattimento del cost/income ratio di un terzo: dall''attuale 94% al 60% circa nel 2023. Irrobustita nell''immediato la struttura patrimoniale, l''implementazione del Piano, che prevede un ROE2 del 7% nel 2023, presenta un oggettivo basso rischio di execution, con crescita dei ricavi contenuta (CAGR3 2018 - 2023: +5,5%), riduzione certa dei costi (CAGR: -5,0%) e costo del rischio marginale (50 bps4 nel 2023). Le assunzioni alla base del Piano sono necessariamente conservative e non valorizzano in pieno il potenziale insito nella Banca. Il rafforzamento del Bilancio prevede i seguenti elementi: - la massiva riduzione dei crediti deteriorati con l''obiettivo di portare l''NPE Ratio Lordo al 6-7% nel 2019 (rispetto al 22,0% attuale) attraverso la cessione di circa 2,1 miliardi di posizioni classificate in sofferenza e inadempienza probabile. Di queste circa 1,9 miliardi gia'' definite come da binding offer ricevuta in data 22 febbraio u.s. e i restanti 0,3 miliardi nel quadro di un''operazione di sistema, nonche'' la ristrutturazione di circa 0,7 miliardi di altre posizioni deteriorate (di cui _0,5 miliardi gia'' definite). La normalizzazione del costo del rischio verra'' ottenuta attraverso la rimozione di potenziali effetti straordinari, nonche'' per effetto di azioni manageriali proattive destinate ad allineare la performance gestionale del rischio di credito a quella media di sistema (50/60 bps su base annua). Il rafforzamento patrimoniale da perseguirsi tramite un Aumento di Capitale da 630 milioni - destinato anche al rimborso delle obbligazioni subordinate sottoscritte dallo SVI - e la riduzione delle attivita'' ponderate per il rischio (RWA). L''importo complessivo dell''Aumento di Capitale comprende gli originari 400 milioni, 120 milioni per l''ulteriore derisking, 65 milioni per ulteriori investimenti nella rivoluzione lean/digitale e 45 milioni per compensare gli effetti negativi dell''Assemblea dello scorso 22 dicembre. La stabilizzazione delle fonti di finanziamento passera'' attraverso un''attenta gestione delle scadenze legate al T-LTRO (pari a 3,5 miliardi) con la contestuale liberazione di collaterale da poter utilizzare per ulteriore funding ed un aumento della base depositi da perseguire attraverso il parziale recupero delle quote di mercato. Quanto sopra si tradurra'' in una maggiore stabilita'' degli indicatori di liquidita'' (LCR e NSFR), attesi al di sopra dei limiti regolamentari richiesti dalle Autorita'' di Vigilanza. Tale rafforzamento della struttura di Bilancio permettera'' a Banca Carige di raggiungere solidi ratio patrimoniali (CET1r e TCR attesi al 14% a fine 2019). Il rafforzamento del Bilancio sara'' il principale driver che permettera'' a Banca Carige il raggiungimento del break-even gia'' nel 2020. Tale risultato sara'' possibile grazie alla normalizzazione del costo del rischio di credito e al venir meno degli effetti straordinari negativi che hanno appesantito le passate gestioni, nonche'' dalla realizzazione di risparmi di costo gia'' contrattualizzati. Il break-even raggiunto al 2020 fara'' da volano per lo sviluppo della redditivita'' che sara'' contraddistinto da un nuovo modello di business basato su alcuni elementi fondanti quali una presenza radicata nelle regioni che presentano una ricchezza finanziaria pro-capite superiore rispetto a quella media italiana, la centralita'' del cliente, personale dedicato e preparato, con l''obiettivo di diventare la prima banca commerciale italiana ad adottare un approccio lean/digitale. Il modello di business si concentrera'' sulla gestione del risparmio della clientela basandosi su un nuovo Private Banking e sul segmento affluent con l''obiettivo di creare una Wealth Management Company che, facendo leva su Banca Cesare Ponti, ottimizzi la reddittivita'' sulle masse gestite (circa 13,0 miliardi di euro con 64 mila clienti). La societa'' dedicata alla gestione della clientela private e affluent, che si avvarra'' di una nuova rete di consulenti finanziari, permettera'' un piu'' rapido ritmo di recupero delle masse perdute. Lo sviluppo della redditivita'' passera'' inoltre attraverso una rivisitazione del modello commerciale destinato a far diventare Carige una Banca snella ed agile, un punto di riferimento per le famiglie e per un numero selezionato di imprenditori medio-piccoli, con esigenze quotidiane che richiedano maggiore flessibilita'' operativa e un''interazione continua. Tale specializzazione verra'' acquisita tramite un forte impulso ai sistemi digitali, una semplificazione dei servizi e dell''offerta di prodotti finalizzati a soddisfare i bisogni dei clienti, oltre che all''ottimizzazione della rete operativa. La rivoluzione lean consente il ridimensionamento dell''organizzazione di circa 1.050 unita'' e di oltre 100 sportelli tradizionali.



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