BANCA MARCHE ... Atto Sesto

B. Marche cerca alleato per le polizze
MERCATI GLOBALI
Di Anna Messia

a breve dovrebbe sciogliersi ogni residuo legame azionario con l'ex partner Aviva


Il direttore generale Bianconi è alla ricerca di una compagnia disposta anche a rilevare la partecipazione diretta nell'istituto liberata dagli inglesi. Con i quali resta in piedi un accordo commerciale senza vincoli

Gli ultimi legami azionari tra Banca Marche e il colosso assicurativo inglese Aviva si scioglieranno a breve. Il primo passo è già stato fatto con l'intervento della fondazione Carifano che ha rilevato il 2% che la compagnia deteneva in Banca Marche. Ma non basta. Per mettere fine [...]
 
...1,50 ..all'assemblea....
 
B. Marche cerca alleato per le polizze
MERCATI GLOBALI
Di Anna Messia

a breve dovrebbe sciogliersi ogni residuo legame azionario con l'ex partner Aviva


Il direttore generale Bianconi è alla ricerca di una compagnia disposta anche a rilevare la partecipazione diretta nell'istituto liberata dagli inglesi. Con i quali resta in piedi un accordo commerciale senza vincoli

Gli ultimi legami azionari tra Banca Marche e il colosso assicurativo inglese Aviva si scioglieranno a breve. Il primo passo è già stato fatto con l'intervento della fondazione Carifano che ha rilevato il 2% che la compagnia deteneva in Banca Marche. Ma non basta. Per mettere fine [...]


Spiegaci meglio, dopo i puntini ? , e'partedi un qualche articolo questo testo ?

E gli 1,50.

E' cosa nota che Aviva con tutti i suoi prodotti e' passata ad un'altro Istituto locale che ora ci fara' un mazzo tanto cosi'. Bel colpo da maestro il Grande Capo , altro che cercare nuova Compagnia OK!
 
Formazione prezzo d'asta ed asta settimana 23/03 - 29/03

1649

Al 23/3/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 17
Quantità potenzialmente eseguibile 75.546
Prezzo teorico d’asta 1,260 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 95.187,96 €


Al 24/3/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 23
Quantità potenzialmente eseguibile 83.685
Prezzo teorico d’asta 1,260 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 105.443,10 €

Al 25/3/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 30
Quantità potenzialmente eseguibile 96.196
Prezzo teorico d’asta 1,260 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 121.206,96 €


Al 26/3/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 47
Quantità potenzialmente eseguibile 162.192
Prezzo teorico d’asta 1,260 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 204.361,92 €


Giorno di negoziazione: 29/3/2010

Numero Contratti Conclusi 66
Quantità Trattate 267.019
Prezzo d’asta di conclusione di tutti i contratti 1,260 €
Controvalore 336.443,94 €
 
Spiegaci meglio, dopo i puntini ? , e'partedi un qualche articolo questo testo ?

E gli 1,50.

E' cosa nota che Aviva con tutti i suoi prodotti e' passata ad un'altro Istituto locale che ora ci fara' un mazzo tanto cosi'. Bel colpo da maestro il Grande Capo , altro che cercare nuova Compagnia OK!

...per leggere tutto l'articolo devi essere abbonato a milano finanza ...e li che l'ho trovato.....:cool:
 
Non si parla di ADcapitale a breve per Banca Marche ?
 
...si pensa ... cmq a breve i cervelloni qualcosa si inventano!!!:yes:

Si inventeranno certamente un'operazione come quella dell'altra volta.
Poiche' l'operazione ritiro Titoli Aviva costa , e non tutti i " Fenomeni " hanno la liquidita' che serve, certamente metteranno in piedi una bella operazione per far pagare il conto al " parco buoi distratti " la fuori.

Massimo, anche se non puoi postare l'articolo, facci sommariamente un resoconto , grazie.
 
Si inventeranno certamente un'operazione come quella dell'altra volta.
Poiche' l'operazione ritiro Titoli Aviva costa , e non tutti i " Fenomeni " hanno la liquidita' che serve, certamente metteranno in piedi una bella operazione per far pagare il conto al " parco buoi distratti " la fuori.

Massimo, anche se non puoi postare l'articolo, facci sommariamente un resoconto , grazie.

...ciao saravero, ma non ho letto di piu' nemmeno io....:rolleyes:....tanto e' sempre la solita musica ....che cercano un partner...ecc.ecc.

INTANTO IO HO TROVATO UN PARTNER PER BIANCONI........
 

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HO trovato anche il partner per gazzani....
 

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http://www.massimobianconi.it/ufficiostampa_dettaglio.php?id=175&page=1

cmq la partita che e' stata aperta e' piu' importante di quello che si pensi.....per me si sta delineando il futuro di bancamarche.....che non e' certo restare sola a vita......cmq vedremo presto ....

E te credo che sta cercando , impellente necessita' .
Il gruppo Aviva probabilmente , accertato l'immobilismo della Colaizione , se n'e' andato , ma non ha lasciato il territorio, si e' subito aggregato con altro Istituto ed ovviamente i Clienti se li sta' trascinando al seguito.

Purtroppo per noi, anche se in molti la' dentro hanno ben realizzato che da soli non si va' da nessuna parte, resiste la Cordata Fondazioni e non soltanto " del territorio a tutti i costi " , ed hanno il terrore che non possano piu' fare e disfare a piacimento da soli.

Con probabile aggregazione , finisce il giocattolo , quello della coltivazione ciascuno del suo giardinetto.
Figuriamoci ora che uno dei fautori della Banca che deve restare del territorio ad ogni costo, fin quasi a fare l'offeso ad ogni voce di probabile aggregazione, al secolo " Spacca" e' stato rieletto alla grande , nel caso cominciera' di nuovo a fare la voce grossa.

E' quindi qui' il grosso dilemma , l'aggregazione no , ma qualcuno dentro in minoranza si.

Bisogna rilevare le quote Aviva ,ma costa , e piu' di qualcuno di questi tempi non ha il dinero.

Non dovevano prenderle le fondazioni le quote ?

Qualcuno non ce la fa', ed allora cerchiamo un'altro pollo sul mercato e tutto come prima.

Ma i polli sul mercato sono pressoche' esauriti, ed allora come supponevo un paio di giorni fa' , vedrete che se non andra' in porto nessuna concreta operazione in questo senso , troveranno il modo di rilevare loro e mettere in campo un'altra di quelle belle operazioni pilotate, da architettura finanziaria, per far pagare il conto al popolo dei creduloni la fuori dagli sportelli.

Ricordate : una cosa che abbiamo gia' visto .
 
E te credo che sta cercando , impellente necessita' .
Il gruppo Aviva probabilmente , accertato l'immobilismo della Colaizione , se n'e' andato , ma non ha lasciato il territorio, si e' subito aggregato con altro Istituto ed ovviamente i Clienti se li sta' trascinando al seguito.

Purtroppo per noi, anche se in molti la' dentro hanno ben realizzato che da soli non si va' da nessuna parte, resiste la Cordata Fondazioni e non soltanto " del territorio a tutti i costi " , ed hanno il terrore che non possano piu' fare e disfare a piacimento da soli.

Con probabile aggregazione , finisce il giocattolo , quello della coltivazione ciascuno del suo giardinetto.
Figuriamoci ora che uno dei fautori della Banca che deve restare del territorio ad ogni costo, fin quasi a fare l'offeso ad ogni voce di probabile aggregazione, al secolo " Spacca" e' stato rieletto alla grande , nel caso cominciera' di nuovo a fare la voce grossa.

E' quindi qui' il grosso dilemma , l'aggregazione no , ma qualcuno dentro in minoranza si.

Bisogna rilevare le quote Aviva ,ma costa , e piu' di qualcuno di questi tempi non ha il dinero.

Non dovevano prenderle le fondazioni le quote ?

Qualcuno non ce la fa', ed allora cerchiamo un'altro pollo sul mercato e tutto come prima.

Ma i polli sul mercato sono pressoche' esauriti, ed allora come supponevo un paio di giorni fa' , vedrete che se non andra' in porto nessuna concreta operazione in questo senso , troveranno il modo di rilevare loro e mettere in campo un'altra di quelle belle operazioni pilotate, da architettura finanziaria, per far pagare il conto al popolo dei creduloni la fuori dagli sportelli.

Ricordate : una cosa che abbiamo gia' visto .

...ci sono rimaste le marche ,l'umbria, e toscana....in mano al centrosinistra......anche in campania dopo quasi 20 anni anno capito che il centrosinistra porta alla rovina.....ma nelle marche quando lo capiamo??....io ho votato lega!!!...con spacca non si va da nessuna parte rimane l'immobilismo che ha caraterizzato la regione negli ultimi anni, rendendola fragile alla crisi in corso.......e noi cittadini ne paghiamo le conseguenze....
 
NTERNAL DEALING

OPERAZIONI EFFETTUATE DA SOGGETTI RILEVANTI E DA PERSONE STRETTAMENTE LEGATE AD ESSI
Informativa al pubblico ai sensi della Deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni
Periodo dal 1° al 25 marzo 2010
Si comunica che il Consigliere di Amministrazione di Banca delle Marche Spa, Sig. Walter Darini, in qualità di amministratore della società FIM s.r.l. ha acquistato in data 15/03/2010 n. 350.000 azioni ordinarie della Banca delle Marche S.p.A., con transazione sul mercato, al prezzo unitario di € 1,26, per un controvalore complessivo di € 441.000,00.


vi ricordo che la prossima asta viene anticipata a venerdi...e poi se ne riparla il 12 aprile..
 
Torna la luce sulle banche italiane, tanti gli argomenti caldi

Finanzaonline.com - 31.3.10/12:04

Il comparto bancario, dopo alcune sedute di sofferenza, sta risalendo la china a Piazza Affari trainato soprattutto dal Banco Popolare (+0,67% a 5,26 euro) all´indomani della pubblicazione dei conti 2009 che hanno visto il ritorno all´utile (267 milioni contro una perdita di 333 milioni nel 2008) per l´istituto veronese. Ieri gli ispettori del Fondo monetario internazionale, al termine di una missione in Italia, hanno fatto sapere di aver apprezzato le recenti raccomandazioni della Banca d´Italia sul rafforzamento del capitale degli istituti di credito che dovrebbero essere maggiormente incoraggiati a vendere gli asset non strategici, a conservare gli utili e a chiedere capitale al mercato. Le banche però, a detta del Fmi, continueranno a confrontarsi con un alto rischio di credito, con una bassa crescita degli impieghi e con una redditività nettamente più bassa rispetto alla fase precedente alla crisi.


I riflettori si accendono di nuovo sul comparto che si sta preparando ad accogliere le nuove regole di Basilea3, lo schema aggiornato di supervisione prudenziale, che dovrebbe partire dal 2012, che sarà più severo nel richiedere un innalzamento della qualità del patrimonio di vigilanza. Basilea3 non ha ancora preso i suoi contorni definitivi ma "credo che i regolatori avranno il buon senso di premiare quelle banche che si sono impegnate e che continuano ad impegnarsi per aumentare il credito all´economia", ha affermato il Ceo di Intesa SanPaolo, Corrado Passera. Il top manager ha aggiunto che eventuali cambiamenti di regole in senso peggiorativo "saranno diluite nel tempo per non creare problemi all´economia in questa fase così difficile. Quando Basilea3 sarà definita potremo dire se faciliterà o peggiorerà l´accesso al credito".


Un altro tema caldo sul piatto degli investitori è la riorganizzazione di Unicredit, oggi in salita dello 0,68% a 2,22 euro a Piazza Affari, che domani potrebbe avere un´ulteriore accelerazione dal nuovo incontro del Comitato strategico. Le Fondazioni azioniste di piazza Cordusio si preparano ad incassare la nomina di un manager che prenda le redini delle attività italiane. L´apertura dell´Ad Alessandro Profumo a questa nomina è vista con favore dal neogovernatore del Veneto, Luca Zaia. Ieri Profumo ha sottolineato che la vittoria leghista in Veneto e Piemonte non mette a rischio la realizzazione del progetto "banca unica", con l´incorporazione in Unicredit Group delle tre banche retail, dell´attività di corporate e di quella di private banking. Alla domanda se la Lega sia adesso, tramite le fondazioni bancarie, l´azionista di riferimento di piazza Cordusio, il top manager ha risposto che "noi abbiamo azionisti in tutto il mondo".


Qualcosa però potrebbe cambiare negli equilibri interni delle Fondazioni. Tra i grandi azionisti di Unicredit ci sono la Fondazione Cariverona, con il 4,98%, e Cassamarca (dell´area trevigiana) che ha lo 0,8% e il cui baricentro politico è ancora più spostato sul Carroccio. E anche la Fondazione Crt, azionista con il 3,7%, potrebbe risentire del nuovo scenario politico con l´elezione del leghista Roberto Cota alla guida della regione Piemonte. Un cambiamento che potrebbe anche portare al raggiungimento di obiettivi comuni, visto che il "bancone" dovrebbe essere più radicato sul territorio. Tradotto: più contatto con le piccole e medie imprese, ovvero uno dei cavalli di battaglia della Lega Nord.


Infine la percezione di miglioramento dell´economia reale potrebbe aumentare ancora di più l´interesse per i titoli del settore bancario. Infatti sia l´attività retail che il corporate stanno rallentando meno di prima. Sta tornando quindi la fiducia, supportata anche dai risultati pubblicati in questi giorni dai maggiori istituti di credito. Per concludere il quadro, a Piazza Affari sono in salita anche Mps (+0,63%), Intesa SanPaolo (+0,81%), Ubi Banca (+1,60%) e Popolare Milano (+0,48%).



...le linee guida di basilea 3.....vedremo la nostra banca dove prendera il denaro......heheheehehe
 
Torna la luce sulle banche italiane, tanti gli argomenti caldi

Finanzaonline.com - 31.3.10/12:04

...le linee guida di basilea 3.....vedremo la nostra banca dove prendera il denaro......heheheehehe

Forse l'ha gia' trovato :BANCA MARCHE: LANCIA CON SUCCESSO BOND DA 650 MLN

(ASCA) - Roma, 19 feb - Banca delle Marche ha lanciato con successo un'emissione obbligazionaria a tasso variabile, con scadenza biennale, di ammontare pari a Euro 650 milioni di Euro - joint-bookrunners dell'operazione Banca IMI, Natixis e RBS.

In termini di ammontare, l'operazione in oggetto e' la piu' grande mai emessa da Banca delle Marche a dimostrazione del forte interesse riscontrato sul mercato.

L'operazione annunciata al mercato il 19 febbraio ha riscosso in pochissimo tempo l'interesse degli investitori e il Book si e' chiuso rapidamente con un ammontare complessivo di ordini superiore ai 800 mln Euro, ben maggiore rispetto all'ammontare emesso, confermando l'interesse da parte di un'ampia e diversificata base di investitori nazionali ed internazionali.

Il rendimento dell'emissione benchmark e' stato fissato all'Euribor a 3mesi+98bps (indicizzazione 3M Euribor + 90bps, con reoffer price 99.841%), inferiore alla spread guidance iniziale, a conferma del successo dell'operazione.

Banca delle Marche ha sfruttato ancora una volta con tempismo, il favorevole momento di mercato, dimostrando di catturare l'attenzione degli investitori in un momento caratterizzato da un'elevata volatilita' e riuscendo a lanciare con successo un'operazione con ammontare benchmark • La scadenza a due anni e la struttura a tasso variabile hanno incontrato il favore degli investitori, con una preponderanza di Banche (63%), cui seguono i Fondi (23%), le Assicurazioni (10%) e altri (4%). Gli investitori italiani hanno rappresentato l'89%, seguito da Germania/Austria (3%), Regno Unito e Irlanda


Osservo inoltre che se un Darini acquista 350.000 titoli ad 1,26 mentre sta' piangendo che perde sul titolo circa 6.000.0000 di Euro , qualcosa vorra' pur significare, o e' un Kamikaze o ha in serbo qualche buona speranza di recupero.


Mi sembra ovvio, oggi 1,30 nulla avviene per caso
 
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Formazione prezzo d'asta ed asta sttimana 31/03 - 02/04


Al 30/3/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 10
Quantità potenzialmente eseguibile 17.963
Prezzo teorico d’asta 1,270 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 22.813,01 €

Al 31/3/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 17
Quantità potenzialmente eseguibile 37.328
Prezzo teorico d’asta 1,300 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 48.526,40 €

Al 1/4/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 23
Quantità potenzialmente eseguibile 42.787
Prezzo teorico d’asta 1,280 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 54.767,36 €



Al 6/4/2010

Numero Contratti potenzialmente concludibili 43
Quantità potenzialmente eseguibile 66.111
Prezzo teorico d’asta 1,280 €
Controvalore potenzialmente eseguibile 84.622,08 €


Mi risulta che oggi doveva essere effettuata anticipatamente l'asta , il che sara' certamente avvenuto, ma purtroppo non avranno avuto tempo o voglia , o magari si saranno perfino dimenticati, oppure l'addetto si e' allontanato prima del tempo per partecipare in tempo alla " Via Crucis " , tanto e' che il prezzo non risulta inserito sul Sito Ufficiale.
Ecco la considerazione che viene riservata ai Piccoli Azionisti ed ai clienti



Doverosa una rettifica: le cose non sono andate proprio cosi', in effetti i " FENOMENI " si sono accorti che venerdi' 2 i mercati erano chiusi causa prefestivita' Pasquali, di conseguenza asta rimandata , tutto viene rinviato a lunedi' 12 Aprile. Tutto bene se non ci fosse da commentare l'assoluta ed inesistente mancanza di comunicazione su problemi che evidentemente la Direzione reputa d' interesse nullo.
Resta valida la seconda osservazione di cui sopra, considerazione del piccolo Azionista la fuori nonche' cliente : zero.
 
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Per tutti voi
 

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Per consultazione da parte degli interessati postiamo comunicazione dell'Associazione Piccoli Azionisti BDM.Per leggere l'intero testo aprire il documento PDF
 

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Le fondazioni hanno troppo peso nelle banche
07/04/2010 16.15

Le fondazioni di origine bancaria dovrebbero portare a termine il processo di dismissione delle loro partecipazioni negli istituti di credito e rescindere i legami e le influenze che portano le stesse a configurarsi come azionisti di controllo, soprattutto quando decidono di muoversi di concerto.

E' l'opinione del sindacato bancario Uilca che ha analizzato il ruolo delle fondazioni bancarie nell'attuale fase del settore del credito, in particolare alla luce delle recenti vicende che hanno evidenziato il peso degli enti nei due maggiori gruppi bancari italiani, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Secondo la dirigenza sindacale, quello che è emerso recentemente con le due banche contrasta con quanto disposto dal decreto di attuazione emanato dall'allora ministro del Tesoro, Carlo Azeglio Ciampi, che prevedeva l'uscita delle fondazioni dalle banche conferitarie o da quelle nelle quali le stesse erano confluite, soprattutto nel caso in cui si veniva a determinare la possibilità del controllo, seppure esercitato da più soggetti della specie.

Sul ruolo originario delle fondazioni il sindacato ricorda inoltre il decreto legislativo n.153 del 1999 sui settori, nei quali gli enti devono impiegare il proprio patrimonio a scopi non lucrativi, e la successiva Legge Tremonti che prevede che quasi il 90% delle risorse economiche devono essere destinate a iniziative di carattere locale.

Un altro aspetto critico riguarda la vigilanza sulle fondazioni, passate dalla Banca d'Italia al ministero dell'Economia, considerata la presenza delle stesse fondazioni nel capitale della ex Cassa Depositi e Prestiti, oggi Cassa Spa. "Il rischio concreto che si profila con la titolarità della Vigilanza in capo a Tremonti è che questi tenda a utilizzare le fondazioni come grimaldello nei delicati equilibri della governance delle banche, anche in questo caso con riferimento particolare ai due maggiori gruppi creditizi".

Tutto questo rende di estrema attualità il dibattito sulla necessità che le fondazioni portino a termine il processo di dismissione delle loro partecipazioni in aziende bancarie e che le quote residue, che intendessero mantenere, debbano avere esclusivamente carattere di investimento finanziario, venendo a esse preclusa la possibilità di partecipare a noccioli duri, nuclei stabili o quant'altro.

Lo stesso sindaco della città di Verona (Cariverona è il maggior socio italiano di Unicredit), Flavio Tosi, ha dato oggi ragione al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti che ''aveva capito che il sistema delle Fondazioni bancarie andava riformato, ma si scontrò con i poteri forti e perse il ministero''.

Tuttavia per l'ex presidente della Consob, Guido Rossi, in Italia, dove non sono state introdotte né regole per rendere i bilanci delle banche più aderenti alla realtà né paletti per ridurre la leva finanziaria, le banche italiane hanno retto proprio grazie alle Fondazioni, che si sono dimostrate gli unici investitori di lungo periodo in assenza dei fondi pensione.

''Credo che finora la politica non sia entrata in modo così clamoroso nelle vicende bancarie e che comunque anche qui bisogna piantare dei paletti'', ha aggiunto l'ex presidente di Telecom Italia. ''Senza regole diventano preminenti le lotte di potere e in Italia mi pare che ultimamente sia prevalso un potere di tipo tribale''.

Attualmente nell'azionariato di Intesa Sanpaolo (-1,24% a 2,78 euro in Borsa) figura con una quota del 2,728% la Fondazione cassa di risparmio di Bologna. La Fondazione cassa di risparmio di Padova e Rovigo detiene invece il 4,180% e la Fondazione cassa di risparmio delle provincie lombarde il 4,68%. Nel caso invece di Unicredit (-0,55% a 2,24 euro in Borsa) la Fondazione cassa di risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona ha in mano il 4,984%, seguita dalla Fondazione cassa di risparmio di Torino con il 3,679%.


Francesca Gerosa
 
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