volpedifuoco
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se mi arriva a 5 euro mi fa recuperare tutte le perdite
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Ciao Sol
interessante il tuo ts automatico..... Metti a disposizione il codice sorgente? in mp se vuoi....
Avrei un'idea per un altro ts ma non sono programmatore.... Mi puoi aiutare?
Infatti, me lo ricordo ben quando UCG quotava nel range 2,35-3,00 eur ... allora, feci una camionata di acquisti e ancora oggi con questo bel titolo UCG mangio carne tutti i giorni: mattino, mezzogiorno e sera ... !
Stessa esperienza l'ho vissuta con ISP e BPM ...
La regola d'oro in Borsa è sempre la stessa: "comprare il panico e vendere l'euforia" ...
Quando sul FOL compaiono forumer come Vic13 è proprio il momento di acquistare con maggior forza e convinzione ...!!
domani potrebbe pure toccare 1.40 ... ma io aspetto almeno 2.5
io ti metto a disposizione il segnale operativo, tu mi devi però pubblicare come gestisci il rischio e il money management dell'operazione…con relative formule matematiche e via dicendo…
Non conta avere la FERRARI se poi non sai come utilizzarla….
non mi esprimo...potrebbe essere una bella trappola... è sempre un titolo che puo fare -10% in giorno....ho preso unicredit... di mps non fido....ancora
non mi esprimo...potrebbe essere una bella trappola... è sempre un titolo che puo fare -10% in giorno....ho preso unicredit... di mps non fido....ancora
target 6,35 1100€ di gain e esco...
25/07/2014 18:00
Mps: JP Morgan invita a coprire i crediti deteriorati
L'upgrade dei giorni scorsi mette in luce Siena
N
EW YORK. Il titolo Mps sale del 2,74% a 1,427 euro dopo che Jp Morgan ha alzato il rating a neutral aggiornando il target price a 1,5 euro per azione. L'upgrade riflette il minore costo del funding dopo la ricapitalizzazione e il parziale rimborso degli aiuti di stato, e gli esperti si attendono che il miglioramento del costo della raccolta superi direttive del management.
Grazie al rimborso di gran parte degli aiuti di Stato, al rafforzamento del core Tier 1 all'11,5% e alle nuove misure della Banca centrale europea, Jp Morgan si aspetta un'accelerazione nel miglioramento del costo della raccolta, con una riduzione di un miliardo di euro degli interessi passivi netti a fine 2016 rispetto alla guidance di 875 milioni di euro a fine 2017, mentre il costo del funding diminuirà da 180 a 160 punti base. Il principale ostacolo per un pieno re-rating resta la qualità degli attivi. Il tasso di crediti in sofferenza resta uno dei più alti in Italia, pari al 25% rispetto a una media del settore bancario italiano pari al 17%. Inoltre, mentre i crediti dubbi sono coperti al 58,5% (leggermente al di sotto al 63% del miglior competitor), la riserva a copertura dei restanti crediti non performanti è pari al 20% a fronte del 28% delle prime tre banche italiane."Anche se l’azione Mps non è cara, noi preferiamo Unicredit per via della migliore qualità dell'attivo", dicono gli analisti di JP Morgan. Prima di rivedere il giudizio su Montepaschi occorrerà una migliore copertura dei crediti deteriorati e segnali di ripresa dal versante macroeconomico.
jp morgan da tp 1,5€....ma jp Morgan non ha aderito alla adc...con una fossa perdita....saranno in buona fede???...ho molti dubbi..
Aspetto 0,95€....
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Non consigli di shortare ora?
Prelievo forzoso, manovra da 20 miliardi e arrivo della Troika. E’ un incubo o la verità?
Pubblicato il 25 luglio 2014, ore 10:09. Ultimo aggiornamento 25 luglio 2014 , ore 10:10
Secondo il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, in Italia sarà necessaria subito una manovra da 20 miliardi, sarà effettuato un prelievo forzoso e arriverà la Troika.
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PER APPROFONDIRE: conti pubblicielezioni anticipateFerruccio De Bortolimanovra correttivaMatteo Renziprelievo forzoso
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Governo Renzi
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Prelievo forzoso
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Editoriale Travaglio: Renzi non è più Renzi
Che le cose non stiano andando bene lo si capisce dallintervista di ieri del premier Matteo Renzi a La7, dove ha ammesso che sarà difficile centrare l’obiettivo di crescita del governo dello 0,8% per quest’anno. Tuttavia, il premier ha aggiunto che una crescita dello 0,4%, 0,8% o dell’1,5% sarebbe indifferente, perché nulla cambierebbe nella vita ordinaria delle persone. Se a fare la battuta non fosse il capo di un governo, ci sarebbe da ridere. Difficile immaginare che per un’economia, il cui pil è del 9% più basso di quello del 2007 e che presenta una disoccupazione prossima al 13%, una crescita zero o una dell’1,5% sia uguale.
Comunque sia, si è trattato della prima ammissione del premier, seguita all’ennesima smentita (tutti “gufi”?) anche da parte del Fondo Monetario Internazionale, che ha stimato la crescita italiana a non più dello 0,3%. Per Bankitalia e Confindustria non andremo oltre lo 0,2%. Anche l’Istat avverte che la ripresa potrebbe non esserci stata nemmeno nel secondo trimestre.
Crescita giù, conti pubblici a rischio. Ormai non esiste un serio analista che non preveda la necessità di una manovra correttiva a settembre. Per JP Morgan e Mediobanca sarà nell’ordine di 20 miliardi di euro, che è anche la stessa cifra di cui si parla a porte chiuse nel PD, il partito del presidente del consiglio. Una stangata, insomma, tanto che si vocifera che il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, stia pensando a un prelievo sugli assegni pensionistici oltre i 3 mila euro all’anno. Peccato che non si è riusciti ad oggi a toccare le tasche dei pensionati d’oro, ossia di quanti percepiscono assegni mensili spropositati, rispetto ai contributi versati.
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La profezia di De Bortoli
Ieri, poi, alcuni organi di stampa hanno ripreso una presunta affermazione resa in privato agli amici da parte di niente di meno che del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, il quale avrebbe definito Matteo Renzi “la rovina d’Italia”. De Bortoli avrebbe confidato agli amici che il governo sarà costretto a varare ad ottobre una manovra da 20 miliardi, che sarebbe in arrivo un prelievo forzoso, e che dopo arriverà la Troika (UE, BCE e FMI). E pare che il banchiere Giovanni Bazoli – presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa-Sanpaolo, a sua volta azionista in Rcs (il gruppo editoriale che controlla il Corriere) – condividerebbe le idee del direttore.
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Potremmo declassare le affermazioni di De Bortoli a semplice sfogo, a boutade, a esagerazioni del tutto personali e senza fondamento. Ma stiamo parlando non solo del numero uno del principale quotidiano italiano, bensì di colui che gestisce l’organo di informazione dei salotti buoni italiani, che ha perfetta percezione di cosa pensi la finanza nazionale e internazionale. Se De Bortoli arriva ad affermare che ci sarà una maxi-manovra da 20 miliardi, che sarà effettuato un prelievo forzoso e che alla fine arriverà la Troika, significa che verosimilmente ha informazioni che lo spingono a esternare simili frasi.
Renzi è isolato
L’isolamento di Renzi è crescente in Europa. Il governatore della BCE, Mario Draghi, lo ha attaccato già tre volte indirettamente e senza mai citarlo, a conferma che negli ambienti finanziari internazionali si starebbe ipotizzando un prossimo attacco dei mercati contro l’Italia, che è oggi l’unica economia a non mostrare segnali di ripresa e di miglioramento e insieme alla Francia è l’unico paese a non avere fatto le riforme.
Sarà pure un caso, ma la minaccia del premier di andare ad elezioni anticipate, nel caso in cui non passassero le riforme istituzionali, potrebbe essere la spia della paura di dovere affrontare una nuova crisi finanziaria, che stavolta sarebbe micidiale, intervenendo su un’economia già collassata. Renzi sa che nei prossimi mesi rischia una fortissima impopolarità, un destino simile a quello che toccò nel novembre del 2011 all’amico avversario Silvio Berlusconi, che uscì da Palazzo Chigi travolto dai fischi. E pensare che allora l’economia italiana si trovava pure in uno stato invidiabile, rispetto a oggi.