Banche Venete:Azione Legale obbligaz. subordinate - Il meritato rimborso - n.7

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Infatti, mi è stato risposto che è possibile inoltrare nuova domanda in caso di errore indicando nelle annotazioni che sostituisce la precedente inviata con numero di prot. XXXXXXX
Nel caso invece di omissione di documentazione richiesta o inesatta, in fase di verifica vi sarà ricontatto

ottimo!
è importante saperlo in quanto le associazioni dei consumatori fanno terrorismo
 
E Baretta sulle banche apre al ristoro del 100% <<Ma servira l' arbitro>> - Codacons

22 Settembre 2019
E Baretta sulle banche apre al ristoro del 100% «Ma servirà l’ arbitro»
fonte: La Tribuna di Treviso
Roberta Paolini mestre. Pierpaolo Baretta apre ad un innalzamento dell’ indennizzo per i truffati dalle banche. Promette che ne parlerà a Villarosa e di rivedersi nelle prossime settimane, dopo che le associazioni avranno riflettuto, per riprendere il dialogo. Il sottosegretario all’ Economia parla, senza insistere, sul termine di truffati, cioè quelli che a causa della vendita fraudolenta delle azioni si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano. Mette le mani avvisando: «attenzione a non andarsi a infilare in una strada dove dopo si ricomincia tutto daccapo». E a margine dell’ incontro si augura: «che i pagamenti del Fir arrivino il più presto possibile». Il sottosegretario al Mef in quota Pd, si ricorderà, è il padre del primo fondo di ristoro dedicato agli ex soci delle banche venete. Allora la dotazione trovata, 100 milioni, pur con la promessa di essere innalzata, era molto più bassa, il Fir è di 1,5 miliardi, e il meccanismo di rimborso era molto diverso da quello poi approvato dal successivo esecutivo Lega-M5S. L’ incontro Baretta, con la crisi di Governo tornato a vestire i panni del sottosegretario e sempre dello stesso dicastero, ieri si è recato a Mestre per un incontro organizzato da Franco Conte, presidente del Codacons Veneto. Il suo impegno formale è stato quello di portare le istanze emerse durante la riunione informale con alcune associazioni, tra cui oltre a Codacons anche Adusbef e Comitato Ristoro 100%, all’ attenzione del nuovo esecutivo Cinquestelle-Pd. «Ho sempre dato atto al precedente governo di aver aumentato e sensibilmente le risorse». Aggiunge che ci sono stati dei risparmi, dal Reddito di Cittadinanza e da Quota 100, per i quali erano stati allocate più risorse di quelle effettivamente impiegate e inoltre che il Fir, non è detto venga impiegato nella sua totalità. Su questo ieri è stato lo stesso Conte del Codacons a spiegare che il fondo, secondo le loro proiezioni, dovrebbe avanzare una dotazione che sta tra i 700 e i 750 milioni. [ma fosse vero!] In sintesi: qualche soldo in più per immaginare di riuscire a coprire il 100% dell’ importo perso c’ è. Serve l’ arbitro Ma dice Baretta bisogna avere la consapevolezza che per farlo bisogna intervenire a livello legislativo. «La vera questione – spiega ancora il sottosegretario – sono i criteri, c’ è una linea che dice nessun criterio e decide un arbitro. Un’ altra che afferma nessun arbitro e tre criteri, tra cui il 30% portato avanti soprattutto da Bitonci. In questo modo si è dato un poco a tutti, si è scelta la strada di redistribuire in modo che tutti gli azionisti avessero qualcosa». Il problema del misseling, cioè della vendita fraudolenta, incardina una logica differente, che stabilisce che chi è stato truffato abbia, gli altri no. «Io non so se avrò una responsabilità su questa questione, ma quello che vi dovete chiedere – dice parlando ai presenti – è arrivati a questo punto: riapriamo le pratiche o acceleriamo con i pagamenti con le condizioni attuali». Il rischio sottolinea Baretta che passi altro tempo e «abbiamo aspettato tutti troppo». Ma sottolinea che se si dovesse decidere di riaprire il dossier del Fir deve essere una riflessione in primo luogo dei risparmiatori. «Tra me e Villarosa non troverete spiragli, ci chiuderemo tutti in una stanza e cercheremo una soluzione. E se è possibile introdurre e in che misura un arbitro». Ma questa, avverte, non è la mia posizione «io avrò la posizione del Governo». Sul tavolo la discussione verrà aperta per capire «è possibile fare un mix tra i criteri del Fir e l’ arbitro? È possibile introdurre l’ arbitro senza rifare la legge? Questa è la domanda». Baretta si congeda con una serie di impegni, «parlerò con Villarosa nei prossimi giorni per capire quali sono le strade». Ma con un caveat, la legge è stata così concepita per non introdurre il misseling, «per ottenere il 100% serve un arbitro. Ci rivediamo con me o con chi seguirà il dossier». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

Sezioni: Rassegna Stampa
Aree Tematiche: BANCA
 
Baretta è un lupo che si vuole vestire da agnello.....

Baretta con la scusa di mettere l' Arbitro per "dare il 100% a chi lo merita" ce lo ripiazza in Q a tutti!!!!!
LE 4 associazioni nominate negli arti coli precedenti autocontattate da Baretta sono quelle che meno hanno rappresentato i risparmiatori, mai viste in piazza.....solo nei talk show a fare pesca a trascico per accattarsi qualche centinaio di iscritti (a quanto leggo su questo 3d...pare "IN NERO".... sotto forma di "elargizione liberale" !) ....e pagarsi così gli stipendi!

Tempus fugit.....
Countdown to 18 fev 2020 in Bologna
 
Io sono a 35.150.....me vien da piangere

FAQ del FIR DEFINITIVA:
Se l’interessato:
• ha presentato il modello “730”, occorre considerare il rigo 11 del prospetto riepilogativo (“reddito complessivo”);
• ha presentato il modello Persone Fisiche, occorre considerare la casella 5 del riquadro RN1;
• non era tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi e pertanto possiede unicamente la Certificazione Unica, occorre considerare la somma degli importi indicati nelle caselle 1, 2, 3, 4 e 5 del riquadro “redditi”, maggiorati del reddito – laddove esistente – derivante dall’abitazione principale del contribuente (che non compare nella Certificazione Unica ma è un dato conosciuto dalle Agenzie fiscali e verificabile dalla Consap in sede istruttoria).
Attenzione: se l’istante dispone della Certificazione Unica ma ha anche presentato la dichiarazione dei redditi (730 o Persone Fisiche), occorre considerare l’importo indicato nella dichiarazione dei redditi (perché comprensivo dell’eventuale reddito da abitazione principale). L’istante che, per accedere alla procedura forfettaria, dichiarasse di aver percepito un reddito inferiore a 35.000 euro come attestato nella Certificazione Unica, omettendo dolosamente di maggiorarlo del reddito da abitazione principale che, se sommato al precedente, comporterebbe il superamento del predetto valore di 35.000 euro, si esporrebbe a sanzioni di carattere penale per falso.
 

sempre più chiaro perchè hanno in fretta e furia durante la crisi agostana fatto di tutto per far approvare il decreto del FIR, già sapevano che il nuovo alleato di governo ci avrebbe voluto mettere le mani...mi stupisce che non dica la sua anche Marattin, visto che ora è capogruppo di uno dei partiti che sostengono il governo :wall:

Purtroppo non possiamo fare nulla, se vogliono fregarci gli basta inserire un piccolo comma nella finanziaria...fino al 18 febbraio 2020 tutto è possibile, il problema è che la stessa CONSAP sembra fare melina, ormai è passato un mese, i problemi gli sono stati detti fin da subito, e non ne hanno risolto neanche uno, anche quelli più banali, non hanno comunicato nessun chiarimento, dall'incontro del 16 NON è trapelato nulla, insomma sembra tutto fatto apposta, ben sapendo che tanto si ricomincerà daccapo. :rolleyes:
 
ROMA (MF-DJ)--"Al 20 settembre gli utenti registrati sono pari ad oltre 15.500, di cui 2.000 già al termine del primo giorno di operatività, le domande compilate sono pari a 10.000 di cui 3.000 completate ed inoltrate".
Lo afferma in una nota il sottosegretario all'Economia, Alessio Villarosa, dopo aver preso visione dei primi dati statistici del portale Fir che "sono particolarmente rassicuranti per i risparmiatori". Villarosa precisa che "il servizio di contact center attivo dal 1 luglio ha esaminato e concluso 2.000 richieste di assistenza e chiarimenti e gestisce una media di 300 istanze giornaliere. Dal 2 settembre è attivo un servizio di supporto telefonico che ha gestito 4.000 richieste di assistenza con tempi medi di attesa di 12 secondi e tempi medi di durata della conservazione pari a 7,40 minuti. Per agevolare la procedura e l'assistenza fornita ai risparmiatori è stata eliminata l'autentica della firma sulla delega di rappresentanza volontaria ed a breve partiranno sia un ciclo di sessioni informative riservate al personale delle associazioni dei risparmiatori - volto a garantire una efficace assistenza - sia un video "tutorial" per consentire a tutti i singoli risparmiatori di prendere visione della procedura di presentazione telematica delle istanze".
Villarosa ha poi manifestato "la piena disponibilità a presentare tutte le opportune proposte di modifica normativa o interventi amministrativi per garantire la piena fruibilità del servizio da parte dei risparmiatori. Ho fortemente voluto la costituzione del Fondo per l'indennizzo dei risparmiatori e mi sto adoperando affinché sia garantita la piena operatività e sia eliminata ogni genere di inefficienza".
 
cominciassero dallo screen shot dell'e/c senza dover andare col cappello in mano in filiale a chiedere la certificazione del conto. Sarebbe un primo passo importante di modifica e di aiuto
 
A me dal FIR hanno risposto ad una domanda a proposito della certificazione del conto : per "certificazione del codice IBAN" si intende qualsiasi evidenza comprovante la riconducibilità delle coordinate bancarie all'intestatario, pertanto anche il frontespizio dell'estratto conto è idoneo a confermare l'IBAN purché comprensivo del NOME e COGNOME.
 
Fondo indennizzi bancari, il tagliando del primo mese

Fondo indennizzi bancari, il tagliando del primo mese

Dopodomani, ovvero sabato 28 settembre, a Cornuda [ma un posto meno evocativo non ce l'avevano???] nel Trevigiano il «Coordinamento don Torta» darà vita ad una kermesse di mezza giornata per il fare il punto sullo stato degli indennizzi per i risparmiatori colpiti dal crac delle ex popolari, Veneto banca e BpVi in testa. Lo rende noto lo stesso coordinamento con una nota pubblicata ieri. L'evento di dopodomani giunge peraltro in un momento «delicatissimo» nel quale da giorni si moltiplicano lei indiscrezioni secondo cui la legge che ha dato vita al fondo indennizzi, il Fir, a beneficio dei cosiddetti «azionisti azzerati» potrebbe essere più o meno rimaneggiata.

L'EVENTO
Più nel dettaglio l'evento avrà inizio al 9,00 del mattino presso il teatro Giovanni XXIII in piazza Giovanni XXIII 42. Al tavolo dei relatori si alterneranno Andrea Arman, presidente del «Coordinamento associazioni banche popolari venete don Enrico Torta», gli avvocati Paolo Polato, Luigi Fadalti ed Andrea Filippin per la parte burocratico-legale e Luigi Ugone, che è il presidente della associazione «Noi che credevamo nella Banca popolare di Vicenza e in Veneto banca». Chiuderà il giro Claudio Sartor, primo cittadino di Cornuda. Ad un mese dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell'avvio del fondo, quello di dopodomani costituisce di fatto «un vero e proprio tagliando dopo quattro settimane dall'inizio delle operazioni» fanno sapere gli organizzatori che parlano comunque di «innumerevoli criticità riscontrate già sul nascere».

LE PROSPETTIVE
Ma al di là dell'evento e al di là delle indiscrezioni di queste ultime settimane quali sono le prospettive che si pongono davanti ai risparmiatori in questo scorcio di fine settembre? Arman non più tardi del 20 settembre aveva reso pubblica una nota in cui descriveva uno scenario votato all'inquietudine: «Il mese di agosto del 2019 verrà ricordato per l'apparente stranezza delle operazioni politiche che hanno condotto ad un sorprendente cambiamento restaurativo dell'assetto di governo del Paese. Per noi risparmiatori lo scenario che si va delineando è poco rassicurante perchè nel programma del nuovo governo non vediamo espressa la volontà di risarcire le vittime innocenti dei crac bancari e neppure più vediamo propositi utili a guarire la mala finanza, previsioni programmatiche invece presenti nel programma del Movimento Cinque Stelle e che sicuramente avevano indotto molti elettori ad accordare il proprio voto. Che cosa ci possiamo fare? La situazione ad oggi si presenta complessa».

L'OBIETTIVO? «ESTENDERE LA PLATEA»
Nella stessa nota Arman, che di mestiere fa l'avvocato, aveva spiegato come il suo coordinamento si auspichi che venga ampliata la platea di coloro che possono accedere al fondo di ristoro: «Il Coordinamento Don Torta sta ancora insistendo con il mondo politico affinché venga mantenuta la promessa di allargare la platea degli aventi diritto al Fir in forma forfettaria a coloro che hanno un patrimonio mobiliare sino a 200mila euro. Da quel che ne sappiamo l'Europa non mette ostacoli e dunque è questione solo del governo italiano rispettare l'impegno preso».

PROBLEMI BUROCRATICI
Sempre Arman aggiunge che i problemi burocratici, legati in primis a ragioni di tipo informatico, che si sono manifestati da quando il Fir è divenuto attivo un mesetto fa permangono. «Il Fondo indennizzo risparmiatori - si legge - è partito ma, vi sono serie difficoltà con la piattaforma informatica gestita dalla società statale Consap che lo gestisce. Tutte le associazioni stanno cercando di ottenere la semplificazione delle procedure e precise istruzioni su come operare. Il dialogo con Consap non è particolarmente fluido ed il tempo passa; l'incontro di lunedì scorso a Roma... cui non abbiamo partecipato perché non invitati ma che comunque avremmo disertato per ragioni di metodo... non ha generato soluzioni ma di certo male non ha fatto, se non altro per aver evidenziato che quasi tutti gli interessati al Fir riscontrano gravi problemi»
 
E intanto è passato un mese con zero modifiche e addirittura il fac simile della banca che avevano caricato scomparso per cui non si sa se quello che c’era va bene o se dobbiamo aspettare un nuovo modello
 
Era difficile fare come ha fatto Berlusconi con i bond Alitalia dove hanno dato il 70% di quello che c'era in ptf e hanno fatto tutto le banche ?
Non sanno che è stata una truffa ? Bisogna dimostrarlo ? :mad::mad::mad::wall::wall::wall:
Il riferimento a Silvio è puramente casuale e non è un invito a votarlo:D:D
 
Codacons: banche calabresi fallite, rimborsi ai risparmiatori truffati

Codacons: banche calabresi fallite, rimborsi ai risparmiatori truffati

Occorrere presentare richiesta entro 180 giorni dal 22 agosto con la copia dei titoli o certificato equipollente e dichiarazione di non aver percepito altri indennizzi


I provvedimenti “delicati”, come spesso accade, vengano pubblicati in a ridosso di ferragosto. Così, complice la calura estiva ed il clima vacanziero, c’è il concreto rischio che alcune decisioni vengano ignorate e chi potrebbe aver diritto a riavere parte dei propri risparmi, rimanga truffato per la seconda volta.
Lo scorso 21 agosto è apparso sulla Gazzetta Ufficiale il provvedimento che consente ai risparmiatori truffati di presentare domanda di indennizzo al Fir (Fondo di Indennizzo Risparmiatori). Al Fondo possono avanzare richiesta di rimborso, entro 180 giorni a partire dal 22 agosto, le vittime delle banche fallite e di quelle poste in liquidazione.

“In quest’elenco – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – ci sono ben due istituti Calabresi: la Banca Popolare delle Province Calabre e la Banca Brutia. Si tratta di banche che, a causa di palesi e reiterate violazioni degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, trasparenza… sono state poste in liquidazione coatta amministrativa. Banche il cui none evoca terribili ricordi per migliaia e migliaia di calabresi”.

Il Codacons invita tutti i risparmiatori che hanno visto svanire i loro risparmi in titoli delle due banche ad attivarsi immediatamente. Ovviamente gli indennizzi spettano anche agli eredi che siano in grado di dimostrare il possesso dei titoli. Differente è l’importo che sarà restituito: Per gli azionisti l’indennizzo previsto è pari al 30% del costo di acquisto delle azioni, mentre per gli obbligazionisti subordinati, l’indennizzo sarà pari al 95% del costo di acquisto.

“Attenzione, non si tratta di una procedura automatica – prosegue Di Lieto – ma occorrere presentare richiesta, appunto entro 180 giorni dal 22 agosto, con la copia dei titoli o certificato equipollente e dichiarazione di non aver percepito altri indennizzi. La domanda – prosegue la nota del Codacons – dev’essere depositata attraverso il portale telematico della Consap, dopo essersi registrati. In questo modo, all’esito della valutazione circa la sussistenza dei requisiti, si procederà all’erogazione della somma spettante a mezzo bonifico bancario. L’invito è quello di far presto anche perché, chi presenterà domanda a febbraio rischierà di sentirsi dire che i fondi sono già terminati”.
 
Era difficile fare come ha fatto Berlusconi con i bond Alitalia dove hanno dato il 70% di quello che c'era in ptf e hanno fatto tutto le banche ?
Non sanno che è stata una truffa ? Bisogna dimostrarlo ? :mad::mad::mad::wall::wall::wall:
Il riferimento a Silvio è puramente casuale e non è un invito a votarlo:D:D

Ma qui è fatto di proposito.
Più la cosa è complicata, meno truffati fanno domanda e meno soldi sganciano.
Vedrai che del miliardo e mezzo avanzerà un bel po'
Finora su una platea di 300 mila solo 3 mila hanno completato la domanda. La miseria dell'1%
 
a Napoli si dice " chiagnere e fottere " :D
 
Anche rileggendo dieci volte le FAQ relative a come dimostrare che il patrimonio mobiliare è sotto i 100k ho molti dubbi.
Si fa riferimento alla famosa DSU, con cui si otterrà l'ISEE.

Nel caso specifico dei miei genitori ad esempio, ma lo stesso vale per molte persone, la DSU tiene conto del patrimonio mobiliare di tutti i membri della famiglia.

Esempio mio: io ufficialmente compaio nello stato di famiglia dei genitori, pur non vivendo da loro da anni (per comodità non ho mai spostato la residenza, ma il domicilio è altrove), pur non essendo a loro carico IRPEF da oltre dieci anni, da quando lavoro e guadagno per i fatti miei. Io da solo sono sopra i requisiti patrimoniali. Anche mia sorella per dire risulta residente a casa dei miei, pur vivendo altrove.

Compilando entrambi i miei genitori la DSU (due domande separate essendo il conto cointestato) il patrimonio mobiliare risulterebbe ben oltre i limiti, in quanto rientrerebbe mia sorella e il sottoscritto (da approfondire solo se io non essendo a carico loro pur risultando nello stato di famiglia vado inserito nella DSU con i miei redditi/patrimonio).
Come fanno quindi a ricavare la consistenza del patrimonio mobiliare del singolo richiedente se alla fine quello che si ha in mano è solo l'ISEE in sostanza?
 
Anche rileggendo dieci volte le FAQ relative a come dimostrare che il patrimonio mobiliare è sotto i 100k ho molti dubbi.
Si fa riferimento alla famosa DSU, con cui si otterrà l'ISEE.

Nel caso specifico dei miei genitori ad esempio, ma lo stesso vale per molte persone, la DSU tiene conto del patrimonio mobiliare di tutti i membri della famiglia.

Esempio mio: io ufficialmente compaio nello stato di famiglia dei genitori, pur non vivendo da loro da anni (per comodità non ho mai spostato la residenza, ma il domicilio è altrove), pur non essendo a loro carico IRPEF da oltre dieci anni, da quando lavoro e guadagno per i fatti miei. Io da solo sono sopra i requisiti patrimoniali. Anche mia sorella per dire risulta residente a casa dei miei, pur vivendo altrove.

Compilando entrambi i miei genitori la DSU (due domande separate essendo il conto cointestato) il patrimonio mobiliare risulterebbe ben oltre i limiti, in quanto rientrerebbe mia sorella e il sottoscritto (da approfondire solo se io non essendo a carico loro pur risultando nello stato di famiglia vado inserito nella DSU con i miei redditi/patrimonio).
Come fanno quindi a ricavare la consistenza del patrimonio mobiliare del singolo richiedente se alla fine quello che si ha in mano è solo l'ISEE in sostanza?
Difatti sul punto sto aspettando anch’io una risposta tramite un associazione dal fir
 
Raduzzi e Maniero (M5S): risparmiatori, migliaia di domande a Consap

I deputati M5S membri della Commissione Finanze Raphael Raduzzi e Alvise Maniero inizia così la nota che pubblichiamo:

Buone notizie per i risparmiatori, i primi dati statistici del portale FIR sono particolarmente rassicuranti. Il Fondo indennizzo risparmiatori, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, comincia a dare i primi segnali positivi. Al 20 settembre gli utenti registrati sul portale Consap sono pari ad oltre 15.500, di cui 2.000 già al nel primo giorno, le domande compilate sono pari a 10.000 di cui 3.000 già completate ed inoltrate.

“Vigileremo sulle eventuali somme avanzate affinché, se confermate, vadano ad aumentare i rimborsi dei richiedenti, come già prevede la normativa vigente” – .

“Nel frattempo il nostro lavoro di verifica prosegue, ieri abbiamo avuto un proficuo colloquio con CONSAP al Ministero dell’Economia e Finanze e nei prossimi giorni continueremo a incontrare tutte le associazioni di risparmiatori per rendere ancora più agevole il processo”

Lo scopo di questi incontri è quello di monitorare il funzionamento della piattaforma e renderla sempre più fruibile ai risparmiatori truffati.
“Questi dati incoraggianti confermano che non vi è alcuna necessità di perdere tempo ritornando a vecchi strumenti farraginosi che rallenterebbero e complicherebbero la procedura, come l’arbitrato presso l’ANAC.” – concludono Raduzzi e Maniero
 
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