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I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link
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Interessanterrimo, grazie per la segnalazione
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Oggi, 12:41 #1319 (permalink)
pluton
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Eccovi BANZAI
Internet Ricavi a quota 156 milioni, mol a 5
Banzai conferma l' Ipo Il gruppo dell' ecommerce in Borsa a febbraio
La partecipazione Allo studio anche dei warrant da convertire in azioni per coinvolgere i dipendenti
Banzai sta studiando l' Ipo a Piazza Affari. La notizia, anticipata dal Corriere , è stata confermata ieri dal co-fondatore e socio del gruppo, Paolo Ainio (nella foto ). Lo stesso manager ha parlato di febbraio o marzo come possibile finestra per la quotazione che non è considerata «necessaria, in quanto non abbiamo debiti». Anche se, con 62 soci entrati a vario titoli negli anni, spesso come contropartita di acquisizioni fatte dallo stesso Ainio per cercare di raggiungere una massa critica, la quotazione rimane l?unica alternativa a una vendita sul mercato dell' intero gruppo. Poco più di un anno fa, prima dell' ingresso nell?azionariato del gruppo Sator di Matteo Arpe, si era parlato di qualche discussione sul tema ma nessuna aveva portato a una trattativa seria. Oggi Ainio e Sator hanno il co-controllo con il 28,1% a testa. Il management ha il 12% (ieri è emerso che il gruppo sta preparando anche dei warrant per i dipendenti che darebbero il diritto a sottoscrivere capitale di rischio), mentre le altre quote sono divise tra gruppi come Micheli Associati (5,7%) e vari soci del panorama internet italiano come il co-fondatore di Banzai, Andrea Di Camillo, oggi attivo sul fronte del venture capital. Resta il tema della valutazione del gruppo: il momento è positivo per l' ecommerce. C'è grande attesa per la quotazione del gigante cinese Alibaba, un' operazione che, se non ci saranno intoppi, porterà in questa industry grande euforia, termine intangibile ma allo stesso tempo chiave per i listini. Ainio dovrà ora convincere le banche che le stesse regole valgono per l'Italia e che il ritardo degli italiani sulle abitudini di acquisto online è un punto di forza e non una debolezza. Il gruppo fattura 156 milioni di euro, anche se ha un Mol stimato intorno ai 5 milioni, poco sopra il 3%. Una delle caratteristiche del commercio elettronico ? regola che vale anche per colossi come Amazon ? è che il giro d'affari va interpretato visto che ingloba il valore delle merci vendute da altri. Il gruppo non è comunque in utile a causa degli ammortamenti sugli investimenti corposi sostenuti in questi anni. Di certo, visto che gli altri soci sono entrati su una forchetta di valore che va dai 70 agli 80 milioni, per rendere sensata l' Ipo il gruppo dovrà puntare almeno a raddoppiare la valutazione.