Bello il Pil olandese...

Un solo incidente può avere effetti globali (abbiamo avuto 2 preview in cui siamo stati pure fortunati).

A qualcuno manca il concetto di rischio (probabilità x potenziale danno).

Bassa probabilità di fare un grande danno implica un alto rischio.

Una lattina che se disciolta in mare o una falda acquifera potrebbe contaminare circa 10000 km3 di acqua (calcolati) per centinaia di migliaia di anni.

Bassa probabilità di fare un grande danno implica un alto rischio.

I costi di costruzione, decommissioning, smaltimento e stoccaggio scorie non sono mai solo a carico dei privati. E poi ho parlato di costi ambientali ed energetici, non solo economici.

La CO2 non è l'unico parametro per giudicare una fonte di energia.

Mondiale: 6%
Mi occupo di valutazione dei rischi e ti posso garantire che hai le idee parecchio confuse. Però è una cosa normale, il nucleare fa paura e quando si è emotivi è difficile fare appello alla propria razionalità e valutare i dati oggettivamente.
 
Newcleo è un azienda molto promettente.
Come la fusione nucleare controllata.

Ma siccome per ora parliamo solo di brevetti, prototipi e annunci/notizie dati solo raccogliere finanziamenti, ciò che conta sono solo le tecnologie disponibili e autorizzate sul mercato.
 
Mi occupo di valutazione dei rischi e ti posso garantire che hai le idee parecchio confuse. Però è una cosa normale, il nucleare fa paura e quando si è emotivi è difficile fare appello alla propria razionalità e valutare i dati oggettivamente.
Respingo al mittente.

Chi nelle valutazioni sulla sicurezza ignora i potenziali effetti di un incidente perché "tanto è sicuro" è uno che non sa nemmeno dove stia di casa la valutazione dei rischi.
 
Chi nelle valutazioni sulla sicurezza ignora i potenziali effetti di un incidente perché "tanto è sicuro" è uno che non sa nemmeno dove stia di casa la valutazione dei rischi.
I potenziali effetti non sono ignorati, anzi, Però dovresti capire bene come si fa una valutazione dei rischi prima di dire a me che non so dove stia di casa. Purtroppo credi di sapere tutto di tutto e questo ti limita fortemente. Comunque ti capisco perché anch'io ho un disturbo dello spettro autistico e spesso fatico ad ammettere di poter sbagliare. Premesso che il rischio zero non esiste, i due incidenti che tu chiami "preview", hanno dimostrato che anche se siamo stati sfortunati ed è andato storto tutto quello che poteva andare storto, con una serie di errori umani difficilmente ripetibili, i danni sono stati limitati ed inferiori a quelli delle altre fonti energetiche. Se tu leggessi le statistiche ed i profili di rischio alla cieca senza leggere i nomi "nucleare", "idroelettrico" etc, non saresti vittima di bias ed emotività e vefdresti che seppur non perfetto, il nucleare non presenta un profilo di rischio superiore alle altre fonti energetiche, anzi.
I numeri non mentono, l'emotività sì.
 
:eek::eek::eek:

Da qual bolgia di FOL foste cacciati?


Comunque benvenuti, qua abbiamo sempre bisogno di materiale nuovo.



:clap::clap::clap::clap::clap:
 
Purtroppo credi di sapere tutto di tutto e questo ti limita fortemente.
Stai parlando allo specchio ?
Premesso che il rischio zero non esiste, i due incidenti che tu chiami "preview", hanno dimostrato che anche se siamo stati sfortunati ed è andato storto tutto quello che poteva andare storto, con una serie di errori umani difficilmente ripetibili, i danni sono stati limitati ed inferiori a quelli delle altre fonti energetiche.
Ahahahah, poveri quelli che si ritrovano uno come te a valutare i rischi.
 
Un solo incidente può avere effetti globali (abbiamo avuto 2 preview in cui siamo stati pure fortunati).
Questa è una boiata di dimensioni colossali, mi spiace dirlo.
Quando chiedo a qualcuno: "secondo te quanti mortio ha fatto l'incidente di chernobyl?" in genere la risposta parte da decine di migliaia in su. Fortunatamente i morti complessivi saranno meno di 4000, secondo la commissione dell'ONU che ci ha lavorato sopra più do 10 anni. Nessun effetto significativo è stato misurato fuori dlla bielorussa e dall'Ucraina
The Chornobyl Accident
Chernobyl è un unicum per lacune di sicurezza, di gestione e di sfortuna, un reattore enorme (perchè produceva plutonio militare), senza edificio di contenimento (perchè il frequente cambio delle barre per estrarre il plutonio richiedeva una gru el'edificio sarebbe stato troppo costoso da costruire) e gestito che peggio non si poteva (tutti i sistemi di sicurezza sono stati bypassati)ci ha dato l'idea del peggio che può succedere, che è brutto (4000 morti, 330.000 sfollati e una zona di esclusione di 30 Km) ma non peggio di altri eventi come la diga di Banquiao (170.000 morti, 11 milioni di sfollati), o del disastro di San Juan Ixhuatepec (1500 morti immediati, danni a lungo periodo per inquinamento mai stimati), o Bhopal (400 morti in due giorni, 500 mila intossicati, danni ambientali e stima dei tumori mai studiati) o la exxon Valdez (aree marine inabitabili per millenni) o i 9 milioni di persone uccisi ogni anno dalle fonti fossili
Fukushima è ancora meglio, è la dimostrazione che il nucleare è sicurissimo, ha fatto ZERO morti davanti al terzo terremoto più forte mai registrato e allo tsunami più alto mai registrato (secondo alcune fonti recenti, un morto negli anni successivi potrebbe essere ascrivibile all'incidente, ma è contestato), ed una centrale fatta nel 1962. A Fukushima la zona di esclusione è stata una precauzione inutile, c'è più radioattività a Roma o ad Orvieto (a Orvieto il fondo naturale è molto alto)
A qualcuno manca il concetto di rischio (probabilità x potenziale danno).

Bassa probabilità di fare un grande danno implica un alto rischio.
Il problema è che il rischio del nucleare è ingigantito, mentre i rischi delle alternative sono bellamente ignorati. Ragionando così così non dovremmo mai più usare l'idroelettrico, che è migliaia di volte più pericoloso del nucleare (proprio contando i morti), e a dirla tutta nemmeno l'eolico stando alle statistiche.
Ma ti faccio un esempio più localizzato, una bella centrale a carbone come quella di La spezia (chiusa nel 2021), diciamo da 1,6 GWh di potenza eletrica (e circa il doppio di potenza termica, visto il ciclo Rankine). Questa centrale consumerà 10'000 tonnellate di carbone al giorno, e di queste circa il 20% saranno polveri. Il 90% di questa cenere è "leggera" e si potrebbe anche riciclare in edilizia, ma il 10% rimanente, detta cenere di fondo, è tossica, e sono 200 tonnellate al giorno. Contiene arsenico, mercurio, piombo e molti altri metalli pesanti (anche l'uranio e altra roba radioattiva). E' solubile e sarà tossica PER SEMPRE, e se raggiunge le falde acquifere sono cavoli amari. Come la gestiamo? Ci facciamo un bel mucchio all'aperto o un bel laghetto. Negli states i rifiuti tossici prodotti ogni anno dalle centrali fossili sono 140 milioni di tonnellate.
Ecco una centrale atomica da 1.6 GWh di potenza fa un metro cubo di scorie l'anno, e le metti nel suo bel CASK a prova di bomba che viene messo nel suo deposito, superficiale o geologico. Quello superficiale può essere come quello del Canada, le cui scorie prodotte in 70 anni di attività occupano poco più della metà di un capannone grosso come un palazzetto dello sport (e accanto ai cask ci si può camminare senza pericolo). Ora forse capirete perchè la scelta della Germania di chiudere le centrali atomiche e riaprire le centrali a lignite sia una follia ambientale ed economica
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Una lattina che se disciolta in mare o una falda acquifera potrebbe contaminare circa 10000 km3 di acqua (calcolati) per centinaia di migliaia di anni.
Peccato che quella lattina è solida, vetrificata e non solubile ed equivale, se di uranio, a 3000 ton di carbone. Ed è una quantità minuscola rispetto a tutta la merd@ che produciamo ogni giorno. Perdipiù la tua lattina è in un edificio apposito o addiritura in un deposito geologico. E se è di elementi a lunga decadenza lo è perchè emettono poco (tipo l'uranio esausto appunto). Infine queste scorie potrebbero essere riciclate in un reattore veloce di quarta generazione, i figli di Superphenix che stanno iniziando a operare a giro per il mondo (e che potrebbero usare anche il Torio al posto dell'uranio ma è un'altra storia)
Bassa probabilità di fare un grande danno implica un alto rischio.

I costi di costruzione, decommissioning, smaltimento e stoccaggio scorie non sono mai solo a carico dei privati. E poi ho parlato di costi ambientali ed energetici, non solo economici.
Sono già inclusi nel costo dell'energia, non esiste che io sappia, altra forma energetica che lo prevede. Flamanville, che sta per buttare sulla rete ila sua potenza atomica, nonostante un saco di guai e ritardi, garantirà prezzi retail a meno di 71 €/MWh. Le ultime gare per l'eolico offshore in Italia, se non ricordo male, avevano prezzi garantiti di 285 €/MWh, e il riciclo e smantellamento non sono inclusi
La CO2 non è l'unico parametro per giudicare una fonte di energia.
Se si vuol limitare la crisi climatica va presa in esame eccome. Ma concordo che ci sono altre considerazioni
La situazione nel mondo è questa. Nel 2050 la Cina (che adesso va a carbone), l'avrà sostituito con l'atomo, e anche l'India sarà su quella strada, per non parlare del resto del mondo che vedete nella cartina sotto
la percentuale, secondo gli impegni presi nella COP28 nel 2050 dovrebbe almenio triplicare
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P.S. La cartina sopra non è aggiornata, perchè il Belgio ci ha ripensato (nonchiuderà più le centrali esistenti) e il Giappone vorrebbe iniziare a costruirne di nuove

Ma la percezione sbagliata del nucleare è figlia della disinformazione, come quella fatta nel 2011 dal più importante giornale italiano, REpubblica, il cui inviato a Fukushima si è letteralmente inventato tutto
L'incidente di Fukushima: un'eccellenza italiana - taglimagazine.it

Poi ci sarebbe da spiegare perchè il nucleare è il miglior alleato delle rinovabili ma il post è già abbastanza lungo così
Se volete saperne di più vi consiglio la pagina dellAvvocato dell'Atomo che è ricca di ogni fonte e spiegazione possibile
 
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Questa è una boiata di dimensioni colossali, mi spiace dirlo.
Quando chiedo a qualcuno: "secondo te quanti mortio ha fatto l'incidente di chernobyl?" in genere la risposta parte da decine di migliaia in su. Fortunatamente i morti complessivi saranno meno di 4000, secondo la commissione dell'ONU che ci ha lavorato sopra più do 10 anni. Nessun effetto significativo è stato misurato fuori dlla bielorussa e dall'Ucraina
The Chornobyl Accident
Chernobyl è un unicum per lacune di sicurezza, di gestione e di sfortuna, un reattore enorme (perchè produceva plutonio militare), senza edificio di contenimento (perchè il frequente cambio delle barre per estrarre il plutonio richiedeva una gru el'edificio sarebbe stato troppo costoso da costruire) e gestito che peggio non si poteva (tutti i sistemi di sicurezza sono stati bypassati)ci ha dato l'idea del peggio che può succedere, che è brutto (4000 morti, 330.000 sfollati e una zona di esclusione di 30 Km) ma non peggio di altri eventi come la diga di Banquiao (170.000 morti, 11 milioni di sfollati), o i 9 milioni di persone uccisi ogni anno dalle fonti fossili
Fukushima è ancora meglio, è la dimostrazione che il nucleare è sicurissimo, ha fatto ZERO morti davanti al terzo terremoto più forte mai registrato e allo tsunami più alto mai registrato (secondo alcuni morti il morto sal e a 1 ma è incerto), ed una centrale fatta nel 1962. A Fukushima la zona di eslcusione è stata una precauzione inutile, c'è più radioattività a Roma o ad Orvieto (a Orvieto il fondo naturale è molto alto)
Chernobyl e Fukushima, il secondo addirittura con meltdown multipli, sono perfetti esempi di sottovalutazione dei rischi e del fatto che bisogna stare assolutamente alla larga da tutti quei personaggi per cui "tutto è sempre sicuro", e "non può risuccedere". Da ingegnere so bene che raramente una cosa va storta due volte allo stesso modo, perchè di solito non si è così stupidi da non porre rimedio a problemi di progettazione o procedurali che hanno provocato un incidente. Peccato che sistemi complessi abbiano modi molto fantasiosi di farsi beffe delle nostre protezioni passive o attive, e quindi si debba sempre prendere come riferimento "il caso peggiore", ovvero il fallimento di tutti i sistemi di protezione.

Peraltro trovo i tentativi di coprire in ogni modo gli effetti devastanti e permamenti di quegli incidenti, portati avanti da governi e aziende responsabili, abbastanza ridicoli. Ancora più ridicoli quando sono terzi a fargli anche da cassa di risonanza.
Il problema è che il rischio del nucleare è ingigantito, mentre i rischi delle alternative sono bellamente ignorati. Ragionando così così non dovremmo mai più usare l'idroelettrico, che è migliaia di volte più pericoloso del nucleare (proprio contando i morti), e a dirla tutta nemmeno l'eolico stando alle statistiche.
Al contrario, è continuamente sminuito da chi da anni continua a spingere la tecnologia per puro profitto.

Evitiamo poi confronti con qualunque altro tipo di tecnologia, perchè nessuna tecnologia al mondo ha il potenziale di rendere inabitabile per millenni con un solo impianto una città, una regione, un continente o l'intero pianeta, in modo dipendente dalla gravità del potenziale incidente. Se a Chernobyl non fosse morta un sacco di gente mandata a suicidarsi, oggi avremmo Cesio-137 sparso in modo diffuso su tutto il pianeta e ben concentrato in ogni essere vivente.
Peccato che quella lattina è solida, vetrificata e non solubile. Ed è una quantità minuscola rispetto a tutta la merd@ che produciamo ogni giorno. Perdipiù la tua lattina è in un edificio apposito o addiritura in un deposito geologico. E se è di elementi a lunga decadenza lo è perchè emettono poco (tipo l'uranio esausto appunto). Infine queste scorie potrebbero essere riciclate in un reattore veloce di quarta generazione, i figli di Superphenix che stanno iniziando a operare a giro per il mondo (e che potrebbero usare anche il Torio al posto dell'uranio ma è un'altra storia)
L'esempio della lattina era ovviamente per rendere l'idea che usare il "ridotto volume" delle scorie come argomento per sminuirne la pericolosità è un giochino che va bene per chi non sa di cosa stiamo parlando. 6,22*10^23 proiettili in ogni mole di materiale fissionato rende meglio l'idea.

Un reattore pieno di barre di combustibile che va in meltdown è ingestibile e irreparabile. Solo il cuxo ha fatto Sì che a Chernobyl e Fukushima non si arrivasse a un disastro di scala globale incontrollabile, nonostante entrambi i disastri siano stati comunque enormi e le aree dei reattori in cui si trovia il corium resteranno inavvicinabili e inutilizzabili per millenni.
La situazione nel mondo è questa. Nel 2050 la Cina (che adesso va a carbone), l'avrà sostituito con l'atomo, e anche l'India sarà su quella strada, per non parlare del resto del mondo che vedete nella cartina sotto
la percentuale, secondo gli impegni presi nella COP28 nel 2050 dovrebbe almenio triplicare
Vedi l'allegato 3015614
Puoi postare grafici colorati quanto vuoi, ma sempre 6% mondiale è, da lì non si scappa.
 
Chernobyl e Fukushima, il secondo addirittura con meltdown multipli, sono perfetti esempi di sottovalutazione dei rischi e del fatto che bisogna stare assolutamente alla larga da tutti quei personaggi per cui "tutto è sempre sicuro", e "non può risuccedere". Da ingegnere so bene che raramente una cosa va storta due volte allo stesso modo, perchè di solito non si è così stupidi da non porre rimedio a problemi di progettazione o procedurali che hanno provocato un incidente. Peccato che sistemi complessi abbiano modi molto fantasiosi di farsi beffe delle nostre protezioni passive o attive, e quindi si debba sempre prendere come riferimento "il caso peggiore", ovvero il fallimento di tutti i sistemi di protezione.
A Fukushima non è morto nessuno perchè c'era un edificio di contenimento pensato apposta, e fuori dalla centrale non è successo niente. A chernobyl è successo un macello perchè l'edificio non c'era. Dimostri inoltre enorme ignoranza sui sistema di sicurezza attuali delle centrali, che ormai tendono ad essere passivi
Peraltro trovo i tentativi di coprire in ogni modo gli effetti devastanti e permamenti di quegli incidenti, portati avanti da governi e aziende responsabili, abbastanza ridicoli. Ancora più ridicoli quando sono terzi a fargli anche da cassa di risonanza.
Se i miei dati sono falsi (Unscear) dammi quelli veri oppure è terrapiattismo
Al contrario, è continuamente sminuito da chi da anni continua a spingere la tecnologia per puro profitto.
Questo è qualunquismo
Evitiamo poi confronti con qualunque altro tipo di tecnologia, perchè nessuna tecnologia al mondo ha il potenziale di rendere inabitabile per millenni con un solo impianto una città, una regione, un continente o l'intero pianeta, in modo dipendente dalla gravità del potenziale incidente. Se a Chernobyl non fosse morta un sacco di gente mandata a suicidarsi, oggi avremmo Cesio-137 sparso in modo diffuso su tutto il pianeta e ben concentrato in ogni essere vivente.
Questa è proprio fantasia. Non esite un fenomeno fisico in grado di far fare ad un reattore nucleare quanto da te enunciato (un regione, un continente o il pianeta, suvvia). Nemmeno una bomba a fusione della potenza di Tzar fatta esplodere in atmosfera alta può fare quanto dici. Esistono invece tecnologie che usiamo più dell'atomo che ammazzano tutti i giorni ma siccome siamo abituati pazienza meglio non fare confronti
L'esempio della lattina era ovviamente per rendere l'idea che usare il "ridotto volume" delle scorie come argomento per sminuirne la pericolosità è un giochino che va bene per chi non sa di cosa stiamo parlando. 6,22*10^23 proiettili in ogni mole di materiale fissionato rende meglio l'idea.
Il ridotto volume delle scorie è il motivo per cui non sono un problema
Un reattore pieno di barre di combustibile che va in meltdown è ingestibile e irreparabile. Solo il cuxo ha fatto Sì che a Chernobyl e Fukushima non si arrivasse a un disastro di scala globale incontrollabile, nonostante entrambi i disastri siano stati comunque enormi.

Puoi postare grafici colorati quanto vuoi, ma sempre 6% mondiale è, da lì non si scappa.
Perchè bruciamo un sacco di schifezze facciamo milioni di tonnellate di scorie tossiche, che però siccome non sono radioattive chi se ne frega.
 
Stai parlando allo specchio ?

Ahahahah, poveri quelli che si ritrovano uno come te a valutare i rischi.
Purtroppo il tuo atteggiamento preferito in questo forum è dire che sai tutto per principio di autorità (cit. "io sono ingegnere"), dare dello sciocco al tuo interlocutore e non mostrare mai un dato a sostegno delle tue tesi.
Ti ho mostrato dati con le relative fonti.
Tu invece stai rispondendo maleducatamente ed aggressivamente senza uno straccio di fonte a sostegno di quelle che a questo punto rimangono solo tue opinioni che, seppur rispettabilissime, rimangono prive di fondamento.
Hai fatto affermazioni che se fossi una persona preparata e razionale come credi, dovresti riuscire a sostenere con studi e dati a supporto che ahimè non mi pare tu riesca a fornire. Potresti fare un tentativo in questa direzione senza denigrare ogni volta il tuo interlocutore.
 
Purtroppo il tuo atteggiamento preferito in questo forum è dire che sai tutto per principio di autorità (cit. "io sono ingegnere"), dare dello sciocco al tuo interlocutore e non mostrare mai un dato a sostegno delle tue tesi.
Ti ho mostrato dati con le relative fonti.
Tu invece stai rispondendo maleducatamente ed aggressivamente senza uno straccio di fonte a sostegno di quelle che a questo punto rimangono solo tue opinioni che, seppur rispettabilissime, rimangono prive di fondamento.
Hai fatto affermazioni che se fossi una persona preparata e razionale come credi, dovresti riuscire a sostenere con studi e dati a supporto che ahimè non mi pare tu riesca a fornire. Potresti fare un tentativo in questa direzione senza denigrare ogni volta il tuo interlocutore.
Da che pulpito vien la predica, quello che "Mi occupo di valutazione dei rischi".
Hai scritto solo una serie di opinioni, nulla più.
E io ti ho risposto con relative argomentazioni, che tu hai ignorato.
Per me è sufficiente così, ho scritto quello che dovevo/volevo scrivere.
Ciao.
 
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Questa è proprio fantasia. Non esite un fenomeno fisico in grado di far fare ad un reattore nucleare quanto da te enunciato (un regione, un continente o il pianeta, suvvia). Nemmeno una bomba a fusione della potenza di Tzar fatta esplodere in atmosfera alta può fare quanto dici. Esistono invece tecnologie che usiamo più dell'atomo che ammazzano tutti i giorni ma siccome siamo abituati pazienza meglio non fare confronti
Basta un reattore in meltdown che resta scoperto (quello che è successo a Chernobyl). Se non si fosse provveduto a seppellirlo sotto metri di boro, raffreddarlo con un impianto ad hoc e poi coprirlo, il risultato sarebbe stato quello. C'era abbastanza materiale radioattivo nel corium da formare una nube in grado di coprire tutto il pianeta con uno strato sufficiente a creare seri problemi alla salute di qualunque creatura vivente. Non dimenticare mai Avogadro quando parli di scorie : 6,22 x 10^23 atomi/molecole per mole.
A Fukushima non è morto nessuno
Fai parte del club che a (e a causa di) Chernobyl sono morte 65 persone.
Perdonami, ma questo mi basta per chiudere la discussione qua.
 
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Da che pulpito vien la predica, quello che "Mi occupo di valutazione dei rischi".
Hai scritto solo una serie di opinioni, nulla più.
Ho messo i dati nel mio primo post, non ho espresso nessuna opinione senza supportarla con dati da fonti terze e verificabili.
E io ti ho risposto con relative argomentazioni, che tu hai ignorato..
Argomentazioni non sono né prove né fonti a sostegno. Attendo le fonti e i dati.

Fai parte del club che a (e a causa di) Chernobyl sono morte 65 persone.
Hai dati diversi sulle vittime a Chernobyl? Specificando che 65 sono le vittime a seguito dell'incidente ed oltre 4.000 le morti presunte per danni dalle radiazioni negli anni successivi. Di questi bisognerebbe fare un confronto con le morti causate dalle conseguenze dell'utilizzo di carbone ed idrocarburi come fonti energetiche a parità di energia prodotta nel tempo.

Se poi vogliamo contestualizzare e non lasciarci prendere dall'emotività.

Incidente del Vajont, più di 2.000 morti.
1975 dighe Banqiao, Cina, 171,000 (171 mila) morti. Eppure abbiamo continuato ad investire su idroelettrico

1984 San Juanico (Messico) esplosione di serbatoi di gas. oltre 500 vittime morte all'istante, oltre 300.000 sfollati....
2009 Viareggio, disastro ferrioviario con esplosione di GPL, oltre 30 morti all'istante.

Non pubblico numeri assoluti sulle morti legate all'eolico (tutte durante la fase di installazione) perché non ho dati aggregati disponibili. La letteratura mostra però che eolico e nucleare hanno lo stesso tasso di mortalità per unità di energia.
Death rates per unit of electricity production

Sono solo esempi di come sottovalutiamo ed accettiamo i rischi di quello che siamo abituati a "maneggiare" tutti i giorni e come siamo spaventati da qualcosa di "nuovo". Fa parte della natura umana. (come quelli che non vogliono la guida autonoma perché "qualcuno potrebbe morire a causa di un incidente causato da un errore della macchina", ma accettiamo un numero di morti dieci volte superiori se sono causati da un umano, perché psicologicamente lo accettiamo come "parte del gioco")

Ho tralasciato volontariamente il calo del QI mondiale causato dal piombo che veniva aggiunto nei carburanti, delle morti e malattie causate come effetto secondario dall'utilizzo di fonti fossili, delle malattie delle persone coinvolte nell'estrazione e lavorazione etc....
 
Basta un reattore in meltdown che resta scoperto (quello che è successo a Chernobyl). Se non si fosse provveduto a seppellirlo sotto metri di boro, raffreddarlo con un impianto ad hoc e poi coprirlo, il risultato sarebbe stato quello. C'era abbastanza materiale radioattivo nel corium da formare una nube in grado di coprire tutto il pianeta con uno strato sufficiente a creare seri problemi alla salute di qualunque creatura vivente. Non dimenticare mai Avogadro quando parli di scorie : 6,22 x 10^23 atomi/molecole per mole.
Fai un calcolo di quanto materiale servirebbe e avrai una sorpresa (spoiler, nell'acqua di mare ci sono 4 MILIARDI di tonnellate di uranio, più altra roba radioattiva, perchè non siamo già morti tutti?)
Fai parte del club che a (e a causa di) Chernobyl sono morte 65 persone.
Perdonami, ma questo mi basta per chiudere la discussione qua.
Se hai dati più affidabili dell'UNSCEAR (che, ricordiamolo. è un ente delle Nazioni Unite ha impiegato i migliori esperti di radiologia medica del tempo per 10 anni) facceli vedere o troppo facile chiuderla così, senza presentare uno straccio di controprova. La tua scientificità che fine ha fatto? Sa più di dogma religioso.
Churchill disse una volta che rimangiarsi le proprie parole è spesso una dieta salutare, io l'ho provato su me stesso e aveva ragione. Ti invito a cercare i dati e a riparlarne quando ne avrai acquisiti di decenti
 
La gestione delle scorie è qualcosa di opinabile e soggettivo. Prendiamo Cernobyl. Se lo stesso fosse successo nel 2010, mi sarei aspettato che l'Ucraina avrebbe dovuto risarcire gli altri Stati. A quanto ammonterebbe questo risarcimento? Lo Stato sarebbe andato in bancarotta. Immaginate cosa succederebbe se ci fosse un altro incidente. E sono effetti che si vedono dopo decenni, sinceramente non so quando potremmo definire i danni di Fukushima o Cernobyl. Questo per dire che a me fa paura cosa potrebbe essere la gestione di scorie in Italia, sapendo che ci sono dubbi se siano state affondare in mare navi con scorie radioattive. Anche all'inizio dell'uso del carbone non ci si rendeva conto dell'effetto della CO2. Chi ci assicura che tra 50 anni le scorie non vadano a rappresentare un grosso problema? Si possono mettere in siti di stoccaggio, ma tra 200 anni?
 
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