Bersani su canale 5 le sta sparando a tutto spiano

peccato che manchi sempre quello che le spara più grosse, il nano col tupè :D

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eccolo qua... Silvio Super Saiyan
 
e sullo scandalo di persone come lui che incassano tre pensioni e uno stipendio ,non ha detto nulla? se si inizia a eliminare questi scandali , si ottiene molto di più ,molto più denaro che facendo la lotta alla evasione e lo si può ottenere immediatamante

neanche belpietro ha il coraggio di chiedergli se in nome dell'italia più giusta che dice di volerci dare ,ha intenzione di rinunciare ad almeno due delle sue tre pensioni
e se questi sono i giornalisti dell'opposizione ....

niente , neanche belpietro fa la domanda ; e dire che sarebbe un rigore a porta vuota; ci vorrebbe così poco per mandarlo al tappeto
 
non lo sto vedendo.....viene intervistato da giornalisti faziosi?
 
L'ITALIA GIUSTA DI BERSANI
Posted by Francesca Siciliano in News | 0 Comments


«L’Italia Giusta», tuona Bersani dai “faccioni” affissi in ogni cittadina e paesello di provincia compresi tra Bolzano e Ragusa. Ma da dove dovrebbe partire questa Italia Giusta? Tiro a caso: liste pulite? maggiore trasparenza nella scelta dei candidati? Forse.

A furia di andar con lo zoppo Pdl, il Pd ha imparato a zoppicare e anziché pensare alla trasparenza ha iniziato a pensare alla preferenza. Il “partito degli onesti” del Cav. è da sempre bersaglio da parte di amici e nemici di essere lo schieramento con più indagati e inquisiti (giusto per citarne alcuni: Papa, Cosentino); ma anche il Pd, dal suo canto, sembra aver imparato bene la lezione. Il tempo stringe, entro lunedì saranno rese pubbliche le liste di Camera e Senato, ma i democratici nonostante i moniti e gli insulti lanciati negli ultimi 5 anni ai rivali azzurri, sembra stia facendo, se possibile, quasi peggio. Tutti a quanto pare “tengono famiglia”, ma in questo caso oltre ai soliti “figli di”, “amici di”, “parenti di” e “amici di amici”, nelle liste del partito di Bersani stanno spuntando nomi noti soprattutto alla Guardia di Finanza. A lanciare l’appello dalle colonne del Fattoquotidiano.it è stata Franca Rame che questa mattina ha indetto una raccolta firme affinchè il segretario operi una epurazione e non candidi alcuni «indegni» che rischierebbero di vanificare tutto il lavoro certosino fatto negli ultimi anni per screditare il nemico – fatto con attacchi più o meno espliciti su ogni possibile mezzo di comunicazione – e rischiando di spazzare via tutti i più arditi slogan sulla legalità. «Con che coraggio – incalza la Rame – si chiede a Ingroia di farsi gentilmente da parte (nelle “regioni-Ohio” decisive per assicurare a chi vince la maggioranza anche al Senato, ndr) e di ritirare i suoi candidati puliti per fare eleggere questi gentiluomini?». E da lì giù con la sfilza di nomi, la black list è sostanziosa: da Nicola Caputo, il più votato nelle “parlamentarie” Pd, indagato per ipotesi di truffa e peculato e per questo “premiato” con una quarta posizione nelle liste della Campania, a Cetrina Romeo, torinese ed ex coordinatrice provinciale, condannata a 1 anno e 4 mesi per violazione della legge elettorale. C’è poi un altro vincitore delle primarie targate Pd, tale Antonio Luongo, rinviato a giudizio per corruzione e Nicodemo Oliverio, imputato per bancarotta fraudolenta nella vicenda della cessione di Palazzo Sturzo a Crotone, ma forte di aver raccolto oltre 8mila preferenze alle primarie. E ancora: Vladimiro Crisafulli, 6.348 preferenze a Enna, e indagato per abuso d’ufficio e per aver fatto asfaltare a spese della sua provincia la strada che porta direttamente alla sua villa e Francantonio Genovese, ex sindaco di Messina, indagato per abuso d’ufficio e al centro di una burrascosa vicenda sulla parentopoli messinese. Last but not least in ordine di tempo la “giornalista anti-camorra” Rosaria Capacchione, sotto processo per il presunto reato di calunnia nell’ambito dell’inchiesta a carico di suo fratello e piazzata in pole position nelle liste campane del Senato per esplicito ordine del leader.

In “guerra”, si sa, tutto è concesso, ma sono davvero questi i requisiti che Bersani vorrebbe imporre alla sua ciurma democratica per ottonere un’Italia (più) giusta?



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L'ITALIA GIUSTA DI BERSANI
Posted by Francesca Siciliano in News | 0 Comments


«L’Italia Giusta», tuona Bersani dai “faccioni” affissi in ogni cittadina e paesello di provincia compresi tra Bolzano e Ragusa. Ma da dove dovrebbe partire questa Italia Giusta? Tiro a caso: liste pulite? maggiore trasparenza nella scelta dei candidati? Forse.

A furia di andar con lo zoppo Pdl, il Pd ha imparato a zoppicare e anziché pensare alla trasparenza ha iniziato a pensare alla preferenza. Il “partito degli onesti” del Cav. è da sempre bersaglio da parte di amici e nemici di essere lo schieramento con più indagati e inquisiti (giusto per citarne alcuni: Papa, Cosentino); ma anche il Pd, dal suo canto, sembra aver imparato bene la lezione. Il tempo stringe, entro lunedì saranno rese pubbliche le liste di Camera e Senato, ma i democratici nonostante i moniti e gli insulti lanciati negli ultimi 5 anni ai rivali azzurri, sembra stia facendo, se possibile, quasi peggio. Tutti a quanto pare “tengono famiglia”, ma in questo caso oltre ai soliti “figli di”, “amici di”, “parenti di” e “amici di amici”, nelle liste del partito di Bersani stanno spuntando nomi noti soprattutto alla Guardia di Finanza. A lanciare l’appello dalle colonne del Fattoquotidiano.it è stata Franca Rame che questa mattina ha indetto una raccolta firme affinchè il segretario operi una epurazione e non candidi alcuni «indegni» che rischierebbero di vanificare tutto il lavoro certosino fatto negli ultimi anni per screditare il nemico – fatto con attacchi più o meno espliciti su ogni possibile mezzo di comunicazione – e rischiando di spazzare via tutti i più arditi slogan sulla legalità. «Con che coraggio – incalza la Rame – si chiede a Ingroia di farsi gentilmente da parte (nelle “regioni-Ohio” decisive per assicurare a chi vince la maggioranza anche al Senato, ndr) e di ritirare i suoi candidati puliti per fare eleggere questi gentiluomini?». E da lì giù con la sfilza di nomi, la black list è sostanziosa: da Nicola Caputo, il più votato nelle “parlamentarie” Pd, indagato per ipotesi di truffa e peculato e per questo “premiato” con una quarta posizione nelle liste della Campania, a Cetrina Romeo, torinese ed ex coordinatrice provinciale, condannata a 1 anno e 4 mesi per violazione della legge elettorale. C’è poi un altro vincitore delle primarie targate Pd, tale Antonio Luongo, rinviato a giudizio per corruzione e Nicodemo Oliverio, imputato per bancarotta fraudolenta nella vicenda della cessione di Palazzo Sturzo a Crotone, ma forte di aver raccolto oltre 8mila preferenze alle primarie. E ancora: Vladimiro Crisafulli, 6.348 preferenze a Enna, e indagato per abuso d’ufficio e per aver fatto asfaltare a spese della sua provincia la strada che porta direttamente alla sua villa e Francantonio Genovese, ex sindaco di Messina, indagato per abuso d’ufficio e al centro di una burrascosa vicenda sulla parentopoli messinese. Last but not least in ordine di tempo la “giornalista anti-camorra” Rosaria Capacchione, sotto processo per il presunto reato di calunnia nell’ambito dell’inchiesta a carico di suo fratello e piazzata in pole position nelle liste campane del Senato per esplicito ordine del leader.

In “guerra”, si sa, tutto è concesso, ma sono davvero questi i requisiti che Bersani vorrebbe imporre alla sua ciurma democratica per ottonere un’Italia (più) giusta?



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bersani è juventino.
E' un truffolo. Cosa ci fa in mezzo ai tifosi della grande Inter?
 
per vincere le elezioni in italia bisogna sparare più ******* dell'avversario.....non ti ha insegnato niente il nano?

io sto aspettando quella più grossa, la prima di monti...sono sicuro che prima o poi una la molla, la politica italiana ti contagia :D:D:D
 
bersani è juventino.
E' un truffolo. Cosa ci fa in mezzo ai tifosi della grande Inter?

pur di vincere sarebbe capace di infiltrarsi nella curva interista.
..come in parlamento .. pur di vincere sarebbe pronto a fare la coalizione che va da MoRti ad InGoia passando per Pendolo
 
questi del pdl son troppo simpatici
fanno troppo ridere, troppo toghi
Che palle Bersani se c'era Silvio le sparava eh
ci divertivamo:o
 
e sullo scandalo di persone come lui che incassano tre pensioni e uno stipendio ,non ha detto nulla? se si inizia a eliminare questi scandali , si ottiene molto di più ,molto più denaro che facendo la lotta alla evasione e lo si può ottenere immediatamante

neanche belpietro ha il coraggio di chiedergli se in nome dell'italia più giusta che dice di volerci dare ,ha intenzione di rinunciare ad almeno due delle sue tre pensioni
e se questi sono i giornalisti dell'opposizione ....

comuque ,era molto teso e nervoso ,aveva paura che qualcuno gli facesse questa domanda o altre simili ,riguardanti la sua cosiddetta italia più giusta
 
e chi vuoi mai che gliela faccia, tutti i giornalisti si beccano una superpensione (cumulata con lo stipendio) pure loro KO!
 
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