A proposito di stock picking.
Vedi l'allegato 3009392
Ho trovato un post nel mio thread il cassetto dell'obbligazionista,
il cassetto dell'obbligazionista
Un thread che avevo avviato molti anni fa per verificare l'evoluzione possibile da investimenti in obbligazioni a investimenti su azioni con alti dividendi che performassero meglio delle obbligazioni allora a tassi molto molto bassi.
Ebbene ora lo stanno rivitalizzando, con scambio di idee su azioni italiane con vari profili, per la costruzione di portafogli efficienti ben diversificati.
Ha suscitato il mio interesse un grafico che mostra il confronto tra indice s&p e delle azioni, farmaceutiche, medicali italiane, recordati diasorin e amplifon.
Il confronto è eloquente, le tre azioni hanno performato nettamente meglio.
Ho due riflessioni da fare a questo punto.
1. Come analizzare questi grafici?
2. Gli indici sono veramente superiori allo stock picking?
1. Analisi dei grafici
È una questione metodologica, posso dire che le azioni "hc" italiane performano meglio di S&P?
A mio avviso il grafico porta a conclusioni errate se non analizziamo l'orizzonte temporale de grafico, o lo rendiamo indipendente da quando facciamo partire il confronto.
Nel post successivo il confronto invece di partire dagli anni 90 parte dal 2000 ed il grafico diventa più eloquente.
Vedi l'allegato 3009396
Nello specifico recordati è stata oggetto di opa obbligatoria negli anni successivi e a mio avviso ha così esplicitato meglio il suo valore.
Il confronto delle curve dei prezzi dei titoli non mi soddisfa per la verifica della bontà del titolo o dell'indice.
Prendo spunto da una idea del Prof. Coletti
@Pablito84 sperando che legga,
valutiamo i titoli in funzione della loro variazione in un intervallo di tempo determinato, in pratica la derivata prima calcolata però su intervalli di tempo non tendenti a zero.
Il prof usava un time frame a 10 anni ma lo possiamo ridurre a piacere, il vantaggio è che così misuriamo la velocità del titolo indipendente dal punto di partenza.
2. Indice vs stock picking
Inizio con un ringraziamento al caro
@johnny1982 per i risultati ottenuti leggendo il suo thread, con l'arrivo di un po di liquidità di super bonus e un paio di opa su titoli in ptf ho deciso di posizionare una consistente parte del ptf sul mercato americano, sentendomi più tutelato dalla sec piuttosto che dalla consob, dalla forte economia yankee che dalla fragile economia italiana. Quella parte di portafoglio che in passato era posizionata sulle obbligazioni l'ho spostata sulle azioni americane pensando che possa essere un lido più sicuro.
I risultati sono stati positivi ero ad un +30% in circa 6 mesi.
Ora il valore assoluto del guadagno si è mantenuto ma la percentuale è scesa (ma sempre sopra al 20%) perché sto aumentando in questi giorni gli investimenti grazie all'ultima trance di superbonus finalmente riscossa.
Devo aggiungere che le azioni americane gli ultimi due mesi performano meno bene, mentre le italiane sono palesemente sottovalutate arrivano ope a ripetizione.
È vero che buy & hold sulle best stocks ha lavorato bene, e offre il vantaggio della leva fiscale ma comincio a pensare che la strategia migliore sia sempre la gestione dinamica del portafoglio.
Ieri ho preso Meta forse avrei dovuto aspettare la chiusura del gap, avevo preso nordisk e non mi da soddisfazioni qualcuno mi aveva suggerito di aspettare a prenderlo.
Chissà se in futuro dovremo cominciare a valutare con attenzione anche il tempismo?