Kolanovic, analista quantitativo e strategis di JPM, delle cui valutazioni parla l'articolo, intorno al 20-24 marzo del 2020 aveva previsto che S&P 500 sarebbe risalito fortemente raggiungendo livelli record entro i primi mesi del 2021:
https://www.cnbc.com/2020/03/24/pmo...eak-soon-and-stocks-to-rebound-40percent.html
Come riferisce l'articolo di WSI, Kolanovic ammette che la sua visione ribassista da un anno a questa parte ha danneggiato la performance del portafoglio multi-asset che ha consigliato. L'articolo riferisce che la visione ribassista di Kolanovic sul S&P500 è isolata tra gli strategist, che quest'anno sono tutti o quasi rialzisti.
Il fatto che quasi tutti siano rialzisti può anche segnalare una compiacenza diffusa che non tiene conto a sufficienza di possibili sorprese negative o sopravvaluta prospettive positive, e può segnalare un imminente picco del mercato, prima di una correzione.
"Per quanto riguarda gli
utili, lo strategist di Jp Morgan ritiene che, per soddisfare le attese del mercato,
la crescita degli EPS del terzo e quarto trimestre dovrà accelerare del 16% rispetto al primo trimestre. Un evento che l’esperto ritiene “improbabile", Kolanovic si aspetta che,
nel 2024, gli utili dello S&P 500 si attesteranno a 225 dollari rispetto ai 221 dollari del 2023. Si tratta di una cifra ben al di sotto delle previsioni di Wall Street, che prevedevano un valore di 240 dollari per azione."
Kolanovic considera l'eventualità che la tecnologia, l'AI, porti una crescita dell'economia superiore alle sue previsioni, e la considera poco probabile.
Se come pare,
Tassi: Fed alla finestra, solo un taglio nel 2024. Implicazioni per gli Usa e per il resto del mondo | WSI, la FED effettuerà un solo taglio dei tassi nel 2024, secondo Kolanovic le quotazioni del S&P 500 sono troppo elevate mediamente.
Attualmente il rialzo del mercato azionario americano e determinato da un numero ristretto di megacaps, mentre parecchie azioni di società medie e piccole non sono sui massimi e varie azioni sono lontane dai massimi. Questo mi ricorda il 2007 , quando succedeva qualcosa di analogo. Ma allora stava cominciando ad esplodere la crisi subprime che avrebbe portato i mercati azionari a crollare.
Attualmente non mi pare ci siano fattori negativi simili, a meno che rischi geopolitici portino agli esiti peggiori.
Più che un crollo potrebbe esserci una correzione dopo la fine di giugno ( a fine trimestre i gestori di fondi tendono a comprare le azioni che hanno avuto le performance superiori nel periodo, per mostrare nella "fotografia" a fine periodo di aver investito nelle azioni più performanti).
Le Large Cap degli USA potrebbero essere sopravvalutate in ottica di investimento, mentre è difficile stabilire quanto possano durare i rialzi speculativi.
Secondo GMO il rendimento reale delle Large Cap USA dai prezzi del 31/5 sarà negativo a 7 anni (-4,6%) , mentre sarebbe positivo il rendimento dell'azionario emergente con impostazione value (+4,1%) :
https://www.gmo.com/globalassets/ar...ss-forecast/2024/gmo_7yrforecasts_5-31-24.pdf