Bio On: ipotesi concordato (MF)
25/10/2019 08:35 MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Le indagini degli uomini della Guardia di Finanza coordinate dal colonnello Luca Torzani non si fermeranno all''ordinanza firmata dal giudice del Tribunale di Bologna Alberto Ziroldi che ha portato agli arresti domiciliari del fondatore di Bio-on , Marco Astorri, dell''altro azionista Guido Cicognani e del presidente del collegio sindacale Gianfranco Capodaglio, accusati di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato e a mettere sotto indagine il direttore finanziario dell''azienda di bioplastica, Pasquale Buonpensiere, i consiglieri Vittorio Folla e Gianni Lorenzoni, gli altri due sindaci Vittorio Agostini e Giuseppe Magni e, infine, il partner di E&Y, Alberto Rosa. L''inchiesta Plastic Bubbles, infatti, prosegue anche dopo le perquisizioni effettuate tra Lombardia, Emilia e Lazio (in questo caso hanno riguardato il global coordinator e specialist, Banca Finnat ) e non e'' da escludere che se la situazione della societa'' bolognese non verra'' raddrizzata in tempi rapidi, non possano emergere altri reati piu'' gravi. E'' questo il rischio maggiore che preoccupa i dipendenti, circa un centinaio, ma anche i piccoli risparmiatori, circa 10mila (per un flottante stimato del 30-36%), che hanno in mano azioni oggi sospese a tempo indeterminato, i fondi che hanno investito in un''azienda arrivata a una market cap di 1,37 miliardi e che oggi vale solo 196 milioni e le banche esposte per 41 milioni (in particolare Finnat, 15 milioni, e Unicredit, poco meno di 10 milioni). Cosi'' e'' decisivo capire cosa succedera'' ora. Il primo step prevede che il custode giudiziale delle azioni sequestrate ad Astorri e Cicognani (rientrano nei 150 milioni sottoposti a provvedimento) convochi l''assemblea per la nomina dell''amministratore. Professionista che dovra'' valutare lo stato di salute dell''azienda - l''attivita'' non e'' stata oggetto dell''inchiesta e puo'' proseguire, perche'' lo stabilimento in provincia di Bologna non e'' stato sequestrato - e prendere atto della possibilita'' o meno di salvare Bio-on . In tal senso, l''ipotesi oggi piu'' plausibile e'' quella del ricorso alla procedura del concordato preventivo. Solo che serve quantomeno qualcuno che funga da assuntore con una proposta da valutare poi in tribunale. Va detto che al momento nessuno pare avere intenzione di rilevare l''asset immobiliare della societa'' di bioplastica, visto che l''indagine e'' in corso e potrebbe anche portare a nuovi sviluppi giudiziari.