Bio On - azionisti attuali 4

E sa mai ci fosse, un lieto fine x tutti, appena saremo rientrati in gioco, con nostre azioni.
Mi piacerebbe trovarci con una bella tavolata in un ristorante, x conoscervi tutti
 
Sic transit gloria mundi

"Le perizie affidate dai commissari hanno stabilito un valore di 95 milioni. Quindi, ammesso che l’asta non vada deserta, la società — che ha circa 70 milioni di passivo — tornerà in attivo"

Il problema è trovare chi paga 95 milioni.... :rolleyes:
 
Una considerazione:


io penso che eventuali responsabilità vadano indagate. Spero siano già in atto da parte di Autorità Inquirenti competenti. In questo forum le ombre che gravavano sulla vicenda erano note dal giorno successivo alla pubblicazione del report.

Non dimentichiamo il solerte Stefano Feltri del Fatto, che col suo articolo crea panico, contribuì alla rovinosa caduta del prezzo delle azioni, fungendo in pratica da megafono per gli shortisti americani.....
 
L'azienda viene venduta integralmente e questo è molto positivo. I più diffidenti (o magari interessati) sostenevano che sarebbe stata smembrata un po' di tempo fa. L'amministratore giudiziario e curatore era stato chiaro fin dal principio che si sarebbe mantenuta l'integrità aziendale
L'impianto è stato mantenuto in stato di "semi-attività" tale da mantenerne il valore.

Mi ha stupito in positivo il valore di perizia di 50 mln di euro delle immobilizzazioni immateriali (marchi, brevetti...). In bilancio venivano valorizzate a molto molto meno. Quindi la tecnologia c'è a tutti gli effetti.
Se la tecnologia c'è, cosa sono 95 mln EUR quando Danimer scientific al Nyse quota 3,5 mld USD???

All'asta mica parteciperanno le aziende del paesino ma gruppi multinazionali....
 
L'azienda viene venduta integralmente e questo è molto positivo. I più diffidenti (o magari interessati) sostenevano che sarebbe stata smembrata un po' di tempo fa. L'amministratore giudiziario e curatore era stato chiaro fin dal principio che si sarebbe mantenuta l'integrità aziendale
L'impianto è stato mantenuto in stato di "semi-attività" tale da mantenerne il valore.

Mi ha stupito in positivo il valore di perizia di 50 mln di euro delle immobilizzazioni immateriali (marchi, brevetti...). In bilancio venivano valorizzate a molto molto meno. Quindi la tecnologia c'è a tutti gli effetti.
Se la tecnologia c'è, cosa sono 95 mln EUR quando Danimer scientific al Nyse quota 3,5 mld USD???

All'asta mica parteciperanno le aziende del paesino ma gruppi multinazionali....

Il fatto che vengano messe all’asta , integralmente all’azienda, le quote azionarie..... , quali prospettive potrebbe aprire?
 
Non dimentichiamo il solerte Stefano Feltri del Fatto, che col suo articolo crea panico, contribuì alla rovinosa caduta del prezzo delle azioni, fungendo in pratica da megafono per gli shortisti americani.....

La sua scalata mediatica (di Stefano Feltri) accelera nel 2011, con l’avvento del governo Monti.
Lui, bocconiano con una formazione economica, conosce il mondo dei tecnici.
Nel 2019 si prende un bel po’ di critiche per essere stato invitato, insieme a Lilli Gruber e a Matteo Renzi, all’annuale riunione del gruppo Bilderberg, uno dei meeting più chiacchierati e blasonati al mondo.
Ma come, si sono chiesti in molti, uno del Fatto Quotidiano va nel covo segreto dei potenti?
«Faccio il giornalista – ha spiegato Feltri – quindi sono curioso, mi interessa partecipare a un evento di cui tanto si discute e che riunisce personalità che qualunque giornalista vorrebbe avvicinare». (E sì ...lui è veramente un personaggio curioso ....:censored:)
Sempre nel 2019 , un’altra svolta. Feltri lascia la vicedirezione del Fatto e vola negli Stati Uniti per stabilirsi e vivere a Chicago. Dirigerà ProMarket.org, pubblicazione digitale dello Stigler Center, il centro di ricerca guidato da Luigi Zingales presso l’Università di Chicago, il tempio della filosofia economica ultra liberista.

Renzi....(vedi Novamont) , gruppo Bildelbergh....(sempre con l’amico Renzi) , e poi vola in America ....
Ed è proprio durante il suo soggiorno Americano che ci farà il ‘servizietto’ su misura.... , :cool:
Ma lui è ‘liberale’ con le tasche degli altri ...., credendo di poterselo permettere...
 
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Il fatto che vengano messe all’asta , integralmente all’azienda, le quote azionarie..... , quali prospettive potrebbe aprire?


In linea generale sicuramente tutto ciò che eccede il pagamento dei debiti (finanziari,tributari,commerciali) viene dato agli azionisti.
Però magari si apre la possibilità di entrare nel nuovo investimento con il nuovo socio di maggioranza.
Questo è un punto che approfondirò.
 
In linea generale sicuramente tutto ciò che eccede il pagamento dei debiti (finanziari,tributari,commerciali) viene dato agli azionisti.
Però magari si apre la possibilità di entrare nel nuovo investimento con il nuovo socio di maggioranza.
Questo è un punto che approfondirò.

Per chi ci ha creduto fino in fondo, credo sia doveroso dare anche questa opportunità.....
Grazie Trader90 .
 
certo che se alla fine della fiera fosse Novamont a rilevare Bio-On in sede fallimentare...mmmh
 
Ripeto, io 5K per la Cayman ce li metto. :rotfl:

Per te più adatta questa, te la stampi in pausa pranzo con la sparabicchieri.

Méhari-13-600x396.jpg
 
Per chi ci ha creduto fino in fondo, credo sia doveroso dare anche questa opportunità.....
Grazie Trader
90 .[/QUOTE
Perche escluderci a priori, quando con un progetto serio, sanno che a un'aumento del capitale, parteciperebbero tutti?
 
A tutti gli amici , veri ‘azionisti’ di Bio_On , che loro malgrado sono rimasti coinvolti e danneggiati in questa vergognosa storia .... voglio dedicare ,condividendola, una corrispondenza avuta con i Rivoira (partner Bio_On) ....


Il giorno 7 ott 2019, alle ore 19:44, ......................... ho scritto alla RIVOIRA:

Buona sera.
Sono un azionista della Bio_On .
Sapendo del rapporto di Partership che lega , o ha legato, la vostra azienda Rivoira con la stessa Bio_On produttrice di bioplastiche derivate dal Phas, volevo chiedere una vostra considerazione su quanto sta accadendo ad una delle più belle realtà italiane degli ultimi anni.
Ho visto il resoconto video pubblicato durante l’importante evento a Berlino nel Febbraio di quest’anno e quindi volevo una vostra conferma , oppure una vostra smentita, sulla capacità e sulle reali fondamenta industriali dell’azienda Bio_On .
Sentite le bellissime parole espresse da Marco Rivoira a Berlino , volevo appunto chiedere se , nel frattempo, qualcosa è cambiato nei vostri rapporti (con la Bio_On) e nelle vostre aspettative riguardo la JV avviata insieme . So che tra qualche giorno ci sarà un nuovo importante evento in Spagna ..., e mi chiedo se porterete avanti il discorso del packaging alimentare accennato già nel mese di Febbraio. Qualcosa di concreto c’è ? Dovremo attendere ancora ? … oppure i progetti si sono indeboliti?
Sono veramente interessato a capire se la Rivoira ha cambiato in qualche modo le proprie considerazioni nei riguardi della Bio_On .

Confido molto in una vostro accenno.
Cordiali Saluti
........................

Re: Collaborazione con Bio_On e JV Zeropack
8 ott 2019, alle ore 21:00

Buon giorno ...............

Siamo attoniti anche noi vedendo cosa sta succedendo da luglio ed in particolare in questi giorni e sicuramente siamo parte lesa.
Assolutamente Zeropack è viva ed il sogno se ce lo permettono continua.
Abbiamo investito una grande cifra in questo progetto e siamo un gruppo di imprenditori molto concreti e determinati completamente slegati dalle logiche del mercato borsistico.
Stiamo lavorando sodo per portare alla fiera di Madrid il 24 ottobre i primi prototipi di imballaggi e dimostrare quello che da un anno abbiamo sotto gli occhi...costruire con il PHA imballi di plastica completamente naturali e biodegradabili in qualsiasi condizione naturale senza bisogno di compostaggio industriale specifico.
Abbiamo già realizzato un alveolo per mele i kiwi che da solo potrebbe risolvere un grandissimo problema per l’ortofrutta.
I progetti sono forti e Bio On le cose le ha e si possono fare...
certo che se continua questo attacco (direi quantomeno strano) e vanno in seria difficoltà anche i nostri progetti avranno uno stop…
Questa tecnologia è troppo interessante e quello che sta succedendo lo dimostra..
Psicosi di massa fomentata dalla tecnica più subdola
.................. via social.
Astorri potrà aver fatto degli errori non lo giudico perché non ho gli elementi per farlo ma distruggere un’azienda che lavora da 10 anni e che da 4 è quotata per una semestrale brutta mi sembra una follia...
Noi sappiamo solo lottare ed andare avanti quindi continuiamo a lavorare sodo per innovare…

Stiamo a vedere che cosa succede e speriamo che questo stillicidio quotidiano si fermi e ci lasci lavorare tranquilli qualche mese.

Un caro saluto
Marco Rivoira
marco@rivoira.it

A distanza di 2 settimana da questa corrispondenza Astorri fu arrestato , proprio la mattina dell’evento di Madrid, dove avrebbe dovuto presenziare insieme ai Rivoira ....
La Rivoira presentò i prodotti che ebbero comunque il successo e il riscontro dovuti .......
 
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un materiale compostabile è sempre biodegradabile ma non è vero il contrario.
 
... e intanto novamont a fine 2020 presenta il suo packaging alternativo e compostabile (non biodegradabile)

Melinda, le mele bio viaggiano in packaging compostabile Novamont

Non è stato un caso che abbia riproposto la JV avviata tra Bio_On e Rivoira , la ZeroPack ......

Comunicato del 24 Ottobre 2019 ...., fiera di Madrid :

“Il progetto delle bio-plastiche sviluppato da Zeropack SpA va avanti, diritto per la sua strada. Lo afferma Marco Rivoira, presente alla conferenza stampa che si è svolta oggi 24 ottobre a Fruit Attraction.
Il materiale prodotto è ottimo, segna una grande svolta negli imballaggi per l’ortofrutta e non può essere fermato dall’inchiesta che ha coinvolto la società Bio-on, socia al 50% di Zeropack, inchiesta che nulla a che fare con il prodotto di Zeropack ma con situazioni che coinvolgono aspetti finanziari esclusivi di Bio-on a cui Zeropack è completamente estranea così come l’altro socio al 50%, la società piemontese Rivoira, colosso del commercio ortofrutticolo non solo italiano”
 
un materiale compostabile è sempre biodegradabile ma non è vero il contrario.


Secondo me il punto non è questo.....
Un materiale compostabile diventa biodegradabile al 90% in virtù e nel rispetto delle condizioni indicate (cioè quelle industriali di compostabilità), atte appunto a favorirne la totale biodegradabilità in un determinato lasso di tempo (che sono 3 mesi).
Ma se tale materiale non venisse ‘compostato’ a determinate condizioni, potremmo ancora dire con certezza che rispetterebbe comunque il criterio di biodegradabilità al 90% entro 6 mesi? (tempo entro cui un materiale biodegradabile riesce a scomporsi al 90%)
Non credo perchè , diversamente, si dice che alcuni materiali compostabili non riescono a riciclarsi in modo naturale (se non come abbiamo detto all’interno di un ambiente ben controllato) e possono quindi impiegare anche molto tempo prima di disperdersi in forme naturali nell’ambiente.

Un materiale definito ‘biodegradabile’ è un invece materiale organico che può essere scomposto da microrganismi naturali, in modo sicuro e rapido, per diventare acqua o gas, come il metano.
Il significato di biodegradabilità risiede tutto nella parola “bio”, parola di origine greca che significa “vita”.
Quindi, la biodegradabilità è la capacità di un materiale di scomporsi in modo naturale, per tornare a donare vita al pianeta.
La normativa europea UNI EN 13432:2002 prevede che un prodotto possa essere etichettato come biodegradabile SOLO SE IL 90% della decomposizione avviene entro 6 mesi all’interno del ciclo naturale.

Io sapevo così......

In sostanza :
- il compostaggio può essere un processo più veloce (3 mesi contro i 6), ma un materiale organico compostabile ha sempre bisogno di un ambiente adatto per scomporsi e trasformarsi, altrimenti può anche metterci molto molto più tempo , ben oltre i 6 mesi di un materiale ‘biodegradabile’.
- un materiale ‘organico’ biodegradabile , invece, finirà per scomporsi comunque oltre il 90% entro 6 mesi, all’interno del ciclo naturale
 
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