BIO ON - la triplete del contadino...XX...

Fantastico.
Migliaia di azionisti che comprano la crema ed alzano il fatturato? :confused:
Se le ipotesi di percentuali fatte nei messaggi precedenti sono giuste non ne bastano neanche 1 milione di flaconi venduti.
Che poi vorrei vedere tutta sta gente che compra una crema da sole a 50 euro ...

O un comodino a 100 euro quando se lo vuoi ecologico te lo compri in legno ...

Diverso il discorso se si trattasse di piatti bicchieri o posate biodegradabili
Li sì che si farebbero le milionate di pezzi , certo che non si possono vendere a peso d'oro come le creme ed i comodini .
Ci sono già in produzione?





Ti sfugge che la coscienza Green sta crescendo in tutto il mondo, guarda anche i resoconti elettorali in Europa, e Amazon vende su 4 continenti.

Per NS è un niente rispetto ad AMazon e comunque Astorri nell’intervista dice: “Il prodotto viene consegnato a diversi clienti “ e di riferiva al settore cosmetico in generale tant’è che nell’accordo con Unilever si parla di cinque prodotti.

Ora dimmi: se gli altri 4 prodotti sono in via di definizione tu e dico tu, onestamente, lo sbandiereresti ai 4 venti?

Saranno segreti industriali da tenere con riserbo?

Ti parrei normale se andassi a chiedere alla coca cola il segreto della loro ricetta?

RIMANIAMO CON I PIEDI PET TERRA !!!!!!!!
 
Per saperne un po’ di più

Coca Cola e Pepsi, svolta pro-ambiente: i due colossi lasciano l'associazione dei produttori di plastica

DA IL MESSAGGERO ON LINE
di Venerdì 2 Agosto 2019

Coca-Cola e Pepsi sposano la politica della riduzione della plastica, decidendo di abbandonare la Plastics Industry Associaton, l’associazione di categoria più importante degli Stati Uniti, “perché non più in linea con le scelte aziendali”, che invece si è opposta agli obblighi sull'utilizzo della plastica imposti da alcuni stati americani. Ad annunciare la decisione, storica per molti aspetti, considerato il livello di inquinamento da plastica registrato negli oceani, è Greenpeace che da anni chiede la limitazione del ricorso alla plastica, specialmente nei prodotti usa e getta. Come le bottigliette usate dalle due multinazionali, ma non solo da loro.

Per sensibilizzare sull'argomento l'associazione ambientalista ha lanciato una petizione mondiale, sottoscritta da 3 milioni di persone, sintomo evidente che c'è grande attenzione sul tema. “Coca-Cola e Pepsi si sono finalmente accorte di non poter affermare pubblicamente di voler porre fine all’inquinamento*da plastica e al contempo sostenere economicamente un'associazione che esercita pressioni per mantenere inalterata la nostra dipendenza dalla plastica usa e getta”, ha commentato John Hocevar, direttore della campagna “Oceani” di Greenpeace USA. Potrebbe aver avuto un peso ai piani alti dei due colossi delle bibite, la raccolta delle bottiglie di plastica condotta nel 2018 sulle spiagge dei cinque continenti. Raccolta che ha identificato come Coca Cola e Pepsi, tra i principali marchi a cui erano riconducibili i rifiuti.

Coca Cola, da parte sua, ha già annunciato di avere tra i suoi obiettivi il riciclo di bottigliette e lattine, usando nel prossimo futuro almeno il 50% do materiale riciclato da reimpiegare nei prodotti imbottigliati. Considerando che nel solo 2017, Coca Cola ha prodotto 3,3 tonnellate di plastica, si capisce perché l'associazione della plastica americana, sia contraria ai nuovi regolamenti adottati. Ed il buon esempio è contagioso, tanto che altri importanti gruppi commerciali hanno annunciato politiche ambientaliste più rigide.* Nel frattempo, anche in Europa la politica comunitaria sta affrontando il problema della plastica, con il bando che dal 2021 vieterà la produzione di piatti, bicchieri e cannucce, ed ogni altro tipo di prodotto monouso.
 
E ALORA !!!!!(con una sola elle non perché ha sbagliato ma per dare un tono "contadino"

Ieri sera avete tirato tardi eh?
oIO ho cenato e,complice una bottiglia di Gewürztraminer , quando mi sono messo sul sofà dicendo , "peta peta mi appoggio solo un attimo e poi riprendo a leggere il fol", sono sprofondato in un sonno ristoratore e quando mi sono svegliato mi sono trascinato nel letto e ho dormito dritto filato sino a mezz'ora fa.

Voi tutti bene ?
C'è già qualcuno?
Chi c'è batta un colpo.

Adesso mi leggo con calma tutti i post che ho lasciato indietro e se ne ho voglia rispondo su qualcuno

A dopo
 
ma sono l’unico che se ne frega di quante ne vendono adesso? Secondo me dovrebbe interessarci il fatto che il prodotto c’è, che il pha di bio on è funzionale a questo prodotto. Perché se questo è un dato di fatto come lo è, può essere replicato in mille prodotti diversi di più ampio consumo e in un periodo in cui i prodotti green per la cosmetica ed altri settori saranno più conosciuti e ricercati.
Se volete saperlo per confutare la produzione dichiarata dall’azienda, come già ampiamente detto da altri, nonché da astorri, a cui tutti chiedete di parlare ma che quando parla non ascoltate, in quell’impianto si produce anche il liquido per filtri e chissà che cos’altro. Se gli credete fine del discorso, se non gli credete dimostrate il contrario senza fare sempre illazioni impossibili da provare.

ok!ok!ok!ok!
 
Io non so se l’ ex unicorno ha qualche scheletro nell’armadio oppure no , certo è che , nonostante l’ attacco non convenzionale subito , la quotazione sembra assestata attorno la fascia 18/20€....
Guarda caso la fascia di prezzo ne ha condizionato tutto il 2017 , in cui non produceva e non vendeva NULLA....per ora il titolo ha preso sì una batosta , ma è sempre a + 280% dalla quotazione in borsa....

Tutti abbiamo qualche scheletro nell'armadio.
chi e senza peccato scagli la prima pietra e Grego la scagliò
 
Chi abbiamo in regia?

Il fondo americano dichiara di non avere posizioni corte sul titolo, quindi nessun interesse diretto in questa operazione.
I fondi short non sono usciti.
Domanda
chi rimane? Chi ha assoldato il fondo per sferrare questo attacco?
 

Dalla foto della pubblicità si poteva intuire la questione bambole di gomma. Vuoi vedere che A&C ci avevano già pensato ma per pudore non lo dicono?
Ho detto a mia moglie dell'eventuale futuro acquisto di una bambola biodegradabile.
Sembrava persino contenta.Ah! le donne.E io che pensavo di doverla intortare come A&C con la faccenda del biodegradabile
 
Mi auguro, anzi affermo che ce ne sarà per tutti.

Non mi è mai piaciuto tirare la volata ai titoli, ma qui è questione di RAGIONARE CON IL GRIGIO NON CON LE EMOZIONI!!!!!
Lo stato emozionante ci ha fre.gato!!! Tutti.

Chi si aspettava una vigliaccata del genere???!??

O ci credi o non ci credi!!!! Le via di mezzo alimentano sono dubbi su dubbi.

mi sembra di leggere mober.
 
PREMESSO CHE NON È NEL MIO STILE, ORA BASTA!!!!

I modi civili ed urbani, non dico educati perché non sanno neanche cosa significhi rispetto ed educazione, con questi personaggi da Gregory Peck a seguire non servono.

Abbiamo porto l’altra guancia, ma ha cosa è servito?

Con le bestie feroci o ti difendi o ti si mangiano.

Io non ho alcuna intenzione di farmi prendere per ****** da questi soggettoni .

Colpo su colpo!!!!!

Invito tutte le persone perbene a difendersi ad armi pari !!!!!

Si ma ripeto fai più bella figura e sei più efficace se stai sopra la cintura.
Poi come si dice dalle mie parti "ognuno se lo meni come più gli pare e piace"
Un saluto
 
Fantastico.
Migliaia di azionisti che comprano la crema ed alzano il fatturato? :confused:
Se le ipotesi di percentuali fatte nei messaggi precedenti sono giuste non ne bastano neanche 1 milione di flaconi venduti.
Che poi vorrei vedere tutta sta gente che compra una crema da sole a 50 euro ...

O un comodino a 100 euro quando se lo vuoi ecologico te lo compri in legno ...

Diverso il discorso se si trattasse di piatti bicchieri o posate biodegradabili
Li sì che si farebbero le milionate di pezzi , certo che non si possono vendere a peso d'oro come le creme ed i comodini .
Ci sono già in produzione?

Qui non sono tanto d'accordo.Non su tutto solo sulla prima parte delle creme.

Sul comodino hai ragione.Il legno è molto più naturale e anche a me piace di più ma sull'ecologico ma bisogna vedere se il legno arriva da foreste certificate.Inoltre non a caso A&C hanno scelto Kartell che fanno dei prodotti di design e quindi in un segmento di alta gamma.Quando mia moglie ha comprato le sedie GHST di Kartell sono quasi svenuto per quanto le ha pagate ma devo dire che dopo molti anni sono ancora lì e mi piacciono molto.(E' una delle poche volte che mia moglie ha avuto ragione però io le dico sempre che è facile così basta: pagare!)

Sui piatti e i bicchieri hai ragione ma ci vogliono produzioni importanti e quindi bisogna aspettare che vengano avviati gli impianti sotto licenza. BIO ON ha bisogno di soldi,sporchi maledetti e subito,per poter fatturare e scrivere il primo numerino in alto del bilancio che "soddisfi" la sete di sangue del "mercato".E poi come hai argutamente osservato purtroppo ce ne sono già in produzione.Non con il PHA ma con cellulosa e forse con il materBi

Quello dei piatti e bicchieri è un mercato con valore di materiale base che deve essere estremamente basso essendo usa e getta.Ci vuole una produzione elevata che consenta un'economia di scala per vendere a prezzi molto bassi.Come Novamont con Materbi che se non la salvava Renzi per decreto avrebbero chiuso l'impianto E poi Grego ce lo ha detto nel rport.Altre aziende si sono buttate sulla produzione della bioplastica e hanno fallito tutte.E' una sua caratteristica spararle grosse senza documentarsi bene ,ma come dice il saggio,son ragassi. Bastava che chiedesse al socio di Salom e a Salom stesso ( e mi stupisco che non glielo abbiano detto loro ma forse non avevano letto a cosa serviva il loro expertise) .Anche qui il buon Grego non è preciso solo su questo non può affermare che sono tutte.In USA ce ne sono altre e stanno cominciando adesso con grossa fatica.
 
No, nn sono gli azionisti che comprando un prodotto alzano il fatturato , ma 20 flaconi venduti , avendone acquistati 2 io , sono una delle tante bufale che leggo ...
Il prezzo della crema mykai é 28 euro ...
La crema della Clinique è 30 euro ...
Gli acquisti fatti dai poveri ...restano business poveri ...dal telefonino alle auto ...
Metri gli acquisti ricchi diventano business molto redditizi ... ci sono oggetti in plastica che costano molto più che oggetti di legno ...ad esempio le lenti a contatto , provi Lei a farle in legno ...
Gli ottusi restano ottusi
Comunque sia ora torno nell’ombra
Buon tutto o tutti

Giusto.PROVI LEI,PROVI.
Non tornare nell'ombra visto che sei dei nostri.
un saluto
 

Articolo con una piccola inesattezza ma sostanziale per il nostro bilancio. BIO ON non ha brevettato ma ha depositato domanda di brevetto e non so da quando perchè l'I.R. mi ha risposto che sono dati sensibili e riservati.Quando avranno il brevetto in mano lo diranno (ma non lo pubblicano,i contadini sono diffidenti ,ricordalo).Il resto l'hanno copiato dal sito.
Comunque bene così,pubblicate gli articoli così tutti ci facciamo un'idea più precisa di cos'è questa azienda.
Grazie
Un saluto
 
Nessuno ha pensato che la vera strategia del fondo sia quella di provocare continuamente con domande insistenti con lo scopo di far svelare ad Astorri segreti e informazioni su Bio on (compresi i numeri effettivi delle vendite) a cui il fondo stesso (e quelli che si nascondono dietro) non avrebbe accesso ?
Questo spiegherebbe perchè la società si trincera nel silenzio, parlare vorrebbe dire scoprirsi dando un vantaggio competitivo ad altri ....
In fin dei conti il modus operandi di Astorri è sempre stato quello di fare le cose a fari spenti e adesso si sta comportando semplicemente in maniera coerente con quanto ha fatto sin'ora

Ma Va?
Sti str....i non lo dicono neanche a me che sono socio.Un moschino in confronto a loro ma socio,guarda la percentuale sul deposito titoli ,informati prima di sbattere la porta in faccia a un socio e aggiungo il rafforzativo c..o.
A parte gli scherzi la tua chiave di lettura è suggestiva e quindi mettiamola lì.Quando la situazione sarà decantato la vedremo-
Comunque me la segno per tirargliela sui piedi quando servirà
grazie
un saluto
 
Coca Cola e Pepsi, svolta pro-ambiente: i due colossi lasciano l'associazione dei produttori di plastica

DA IL MESSAGGERO ON LINE
di Venerdì 2 Agosto 2019

Coca-Cola e Pepsi sposano la politica della riduzione della plastica, decidendo di abbandonare la Plastics Industry Associaton, l’associazione di categoria più importante degli Stati Uniti, “perché non più in linea con le scelte aziendali”, che invece si è opposta agli obblighi sull'utilizzo della plastica imposti da alcuni stati americani. Ad annunciare la decisione, storica per molti aspetti, considerato il livello di inquinamento da plastica registrato negli oceani, è Greenpeace che da anni chiede la limitazione del ricorso alla plastica, specialmente nei prodotti usa e getta. Come le bottigliette usate dalle due multinazionali, ma non solo da loro.

Per sensibilizzare sull'argomento l'associazione ambientalista ha lanciato una petizione mondiale, sottoscritta da 3 milioni di persone, sintomo evidente che c'è grande attenzione sul tema. “Coca-Cola e Pepsi si sono finalmente accorte di non poter affermare pubblicamente di voler porre fine all’inquinamento*da plastica e al contempo sostenere economicamente un'associazione che esercita pressioni per mantenere inalterata la nostra dipendenza dalla plastica usa e getta”, ha commentato John Hocevar, direttore della campagna “Oceani” di Greenpeace USA. Potrebbe aver avuto un peso ai piani alti dei due colossi delle bibite, la raccolta delle bottiglie di plastica condotta nel 2018 sulle spiagge dei cinque continenti. Raccolta che ha identificato come Coca Cola e Pepsi, tra i principali marchi a cui erano riconducibili i rifiuti.

Coca Cola, da parte sua, ha già annunciato di avere tra i suoi obiettivi il riciclo di bottigliette e lattine, usando nel prossimo futuro almeno il 50% do materiale riciclato da reimpiegare nei prodotti imbottigliati. Considerando che nel solo 2017, Coca Cola ha prodotto 3,3 tonnellate di plastica, si capisce perché l'associazione della plastica americana, sia contraria ai nuovi regolamenti adottati. Ed il buon esempio è contagioso, tanto che altri importanti gruppi commerciali hanno annunciato politiche ambientaliste più rigide.* Nel frattempo, anche in Europa la politica comunitaria sta affrontando il problema della plastica, con il bando che dal 2021 vieterà la produzione di piatti, bicchieri e cannucce, ed ogni altro tipo di prodotto monouso.

APPUNTO.
Siamo all'inizio di un nuovo periodo, particolare.Ci stiamo rendendo conto che così non si può andare avanti e le aziende più serie e che contano hanno cominciato a capirlo.
Non è che hanno cambiato il loro DNA.Loro devono fare soldi e tanti altrimenti il mercato li punisce subito e il CEO non guadagna più a stafottere.
Hanno capito che a un certo punto la gente per autodifesa e spaventata cambierà il modo si effettuare i suoi acquisti e quindi il mercato sta cambiando, piano,ma sta cambiando e questo gli consente di ricominciare a vendere e se arrivano prima spiazzano la concorrenza..Un pò come i modelli nuovi delle macchine.Bisogna passare all'elettrico o almeno al gas. Poi arriverà il telelavoro e lì dovranno inventarsi qualcosa ma c'è tempo.Attenzione,la corporazione delle plastiche non starà mani in mano,si inventerà qualcosa,vedi BASF citando Filippini Fantone luminare in questo settore.Non lo dico io .E' desumibile dal fatto che è stao scelto da Grego.(che serva che sono,mi faccio schifo da solo)
 
Bene ,ho finito i compiti.Tra un pò mi devo prendere un segretario( la segretaria insospettirebbe mia moglie),ma non posso permettermelo perchè in questo periodo ci sono state delle congiunzioni astrali negative di cui la faccenda BIO on ne rappresenta una parte minoritaria.

Devo ancora dare la verifica sulla previsione del primo numero del bilancio della semestrale ma è tardi e devo prepararmi per fare un giro in MTB elettrica con un'altro mio amico di lungo corso.
Prima di Domenica sera comunque vedo di farlo tanto fino a lunedì il luna park è chiuso
Buona giornata a tutti
 
Il fondo americano dichiara di non avere posizioni corte sul titolo, quindi nessun interesse diretto in questa operazione.
I fondi short non sono usciti.
Domanda
chi rimane? Chi ha assoldato il fondo per sferrare questo attacco?

mi era sfuggito questo post che pone una questione importante.
Ci penso e poi ti dico la mia.Nel frattempo spero che anche altri esprimano la loro opinione perché ripeto è importante questa cosa.
Bye bye
 
Mi sapete dire quale impianto delle licenziatarie é già partito o sta per partire con la produzione?
 
Buongiorno, su Class CNBC ho sentito che altri avrebbero acquistato azioni per i fondi. De Narda, leggendo un foglio che aveva in mano, diceva che ci sono stati forti acquisti. Non conosco queste dinamiche ma in effetti il titolo da 15 euro ha fatto un +100 con volumi di 1mln nonostante le continue sospensioni. Stando così le cose, é possibile che gli short siano stati quasi interamente ricoperti? E se lo fossero, perché non vediamo ancora la diminuzione delle PNC?
 
A questo punto credo che vista l’assenza totale di borsa italiana e consob e di dichiarazioni da parte dei revisori, dovrebbe essere la magistratura ad intervenire e bloccare le contrattazioni del titolo per fare luce sulla questione. Qui stiamo parlando di una possibile trufffa di centinaia di milioni a danno di migliaia di persone. Non è possibile continuare così senza che sia fatta chiarezza sul bilancio e sui numeri contenuti.
Ci vuole l’intervento di un terzo tra i due contendenti, di uno che ristabilisca la verità.
 
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