Cerco di risponderti in maniera semplice e SPERO efficace.
Il PHA viene estratto dai batteri in forma liquida da residui della lavorazione della barbabietola da zucchero (Melassa) che altrimenti costituirebbe un costo ai fini dello smaltimento. Successivamente si passa, come tantissimi altri prodotti alimentari, farmaceutici ecc., alle centrifughe che separano i polimeri dall'acqua residua. Il polimero così ottenuto viene a sua volta ulteriormente affinato.
Quindi, maggiore è l'affinamento, ovvero più il polimero è piccolo, più valore assume. Perche? Con grandezze nanometriche riesci ad entrare ovunque, significa creare un vettore per entrare in un corpo umano, ma significa che terminato lo scopo per cui è stato inserito, il polimero si degrada naturalmente senza lasciare residui.
Esempio: se fai una TAC o una RM con liquido di contrasto tradizionale, oltre alla reazione fisiologica c'è quella dello smaltimento attraverso i reni della sostanza. Se inietto una sostanza che fa lo stesso lavoro senza arrecare alcun problema nè fisiologico nè di smaltimento. Oppure pensa ad una protesi per traumi o trapianti che non crei problemi di rigetto. Già lo fanno al Rizzoli di Bologna. Oppure, ai cosmetici privi di nanoplastiche tradizionali, aventi le stesse caratteristiche se non maggiori di queste ultime.
Tutto questo ha un costo che si riverbera sul prezzo di vendita.
Se viceversa il PHA lo tratti senza affinamenti particolari, di grandezza standard, tipo una liquirizia della Saila, lo puoi usare in maniera massificata per qualsiasi oggetto in plastica, che si degrada e torna in natura senza residui.
In questo caso il costo di produzione si abbassa e i prezzi di vendita pure.
Pensa solo che con la plastica tradizionale di un solo tappo (Che è di un certo tipo e granulometria) si possono realizzare 14/15 involucri/contenitori (Il film è molto meno granuloso, ed il tipo è diverso) e per realizzare il tutto ci vogliono pochissimi grammi di prodotto.
Pensa ad una bottiglia buttata nell'umido o in mare o in un fiume o in mezzo alla terra, ovvero attaccata da batteri, si degrada senza lasciare residui. Quello che fa Bio On è al 100% biodegradabile e solubile. Gli altri grandi players mondiali, utilizzano prodotti della filiera alimentare (mais, cereali in genere, ecc.) e il loro grado di biodegradabilità e solvibilità arriva al massimo al 92% (certificato).
RESTA IL FATTO CHE ASTORRI HA SBAGLIATO, MA LA SUA CREATURA ANDRA' AVANTI CON O SENZA DI LUI.