Se tu comprassi una vacanza in Germania pagando 15k€ con bonifico li dichiareresti? No, giusto?
Ora, che differenza c’é tra una filiale di una banca in Germania in cui apri un c/c, una “sim” tedesca in cui versi dei soldi per effettuare operazioni, un fondo d’invesrimento Tedesco, delle azioni quotate in Germania ed il tuo exchange di riferimento o il tuo agente di viaggi o il tuo hotel tedesco? I primi sono sottoposti ad una legislazione ben precisa che riguarda proprio la loro figura ed i servizi che essi offrono, cioè intermediari finanziari Abilitati, gli altri sottostanno ad altre leggi ed oltretutto sono, attenzione a verificarlo, soggetti non autorizzati a svolgere funzioni di intermediari finanziari, ma svolgono servizi per i quali tu paghi il compenso. Non percepisci interessi, rendite o cedole, ne acquisisci diritti su cose mobili, ne stipuli contratti finanziari classici né derivati, ma tu versando i soldi in un exchange ti avvali di un servizio che ti mette in contatto con un altro soggetto che ti vende un “bene?” È proprio qui il nocciolo, come verranno considerate le cripto in futuro dal legislatore fiscale? Al momento si pagano le tasse sulle plusvalenze, depositi “qualificati” sono considerati alla stregua di depositi in valuta estera e se proprio uno vuole dichiararli dovrebbe effettuare una conversione utilizzando il prezzo medio dei maggiori exchange nel periodo, ma questa è una gran bella forzatura perché sfido chiunque a sapere qual’ è il mio portafoglio cripto al 31/12/20xx potrei aver comperato btc il 15/01 poi usati per comprare merdcoin ed oggi valere Zero....
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