Brembo prevede un nuovo anno positivo
freni per auto e moto
Un 2006 in corsa per Brembo, società che produce sistemi frenanti per auto e moto. Il gruppo bergamasco ha chiuso l’anno con un fatturato in rialzo del 13,3%, a 806,1 milioni di euro rispetto ai 711,6 milioni di euro del 2005 e un margine operativo in aumento del 6,5%, a 119 milioni (111,8 milioni nel 2005). L'utile netto ha fatto registrare un'espansione del 4%, a 42,1 milioni di euro (40,5 milioni nel 2005).
Particolarmente positivo l’ultimo trimestre che ha registrato ricavi in crescita del 19,8% a 207,1 milioni di euro (172,9 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso) e un utile netto a +14,7% a 12,3 milioni di euro. Un’accelerazione, si legge in una nota della società, "superiore alle previsioni della crescita del fatturato" che è "totalmente attribuibile alle applicazioni per auto di primo equipaggiamento e per veicoli commerciali leggeri". Le vendite di applicazioni per auto hanno infatti registrato un aumento del 25,2%, grazie soprattutto ai clienti tedeschi. Quelle per i veicoli commerciali hanno registrato un ancora più positivo +28,8%, "grazie al perdurare del ciclo positivo del trasporto su gomma e alla progressiva entrata a regime della piattaforma Daimler Chrysler". Decisamente più contenuta invece la crescita delle vendite per il settore delle moto che hanno registrato un +4,1% e stabile il settore delle competizioni che, dice la società, "si confronta con un quarto trimestre 20005 particolarmente positivo".
A livello geografico, il mercato che ha dato più soddisfazioni è stato quello tedesco (+40,2%), segue quello inglese (+23,9%) "grazie al positivo andamento delle vendite per il primo equipaggiamento. Positivo anche il mercato italiano (+13,5%) e degli altri Paesi europei, fatta eccezione per la Francia che visto un calo del 13,6%. Inoltre, la società ha fatto notare che prosegue lo sviluppo del Brasile (+18,2%), mentre l’area asiatica ha registrato la crescita relativa più elevata (+66%), "grazie al positivo andamento delle applicazioni per auto fornite a clienti giapponesi e all’avvio delle attività in Cina". In calo invece i ricavi dell’area americana.
Nel trimestre però sono aumentati i costi che si sono attestati a 137,2 milioni di euro, con un’incidenza del 66,2% sui ricavi rispetto al 61,9% dello stesso periodo del 2005. I motivi? Diversi: "Una fase di assestamento produttivo della fonderia polacca, ormai superata – si legge nella nota societaria ; altri costi straordinari legati alla chiusura di stabilimenti in Italia e di avvio di quello cinese. Nel trimestre è stata anche registrata una plusvalenza di 2,9 milioni di euro sulla cessione di un fabbricato industriale in Italia".
L’aumento dei costi ha inciso sul margine operativo lordo che è diminuito del 2,4%, passando da 30,1 milioni di euro (17,4% dei ricavi) a 29,3 milioni di euro (14,2% dei ricavi).
Per quanto riguarda le previsioni sul 2007, la società bergamasca "prevede un’evoluzione positiva dell’attività sia in termini di fatturato sia di risultati".
I risultati 2006 hanno superato le previsioni degli analisti di Mediobanca Securities che avevano stimato ricavi per 777,3 milioni, in crescita del 9,2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, bisogna tenere conto che il titolo Brembo ha già corso molto (+44% in un anno e +12% circa negli ultimi tre mesi) e ora sta scambiando a premio. Gli analisti di Mediobanca Securities, che hanno un giudizio neutral sull’azione, sostengono però che la situazione è giustificata da "un tasso di crescita superiore rispetto ai concorrenti, una più alta profittabilità e una maggiore identificazione del brand".