BTP ITALIA indicizzati all’inflazione italiana (info a pag.1) Vol.31

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Alla fine l'ho rivenduto... 2K a 95,75 e 38K a 95,80. Col ricavato (qualcosa ci ho pure guadagnato visto che i 40k li avevo presi a 95,50) ho preso 40K di un BTP a tasso fisso scadenza 2029.
Cmq ho scoperto che c'è un sacco di persone che prende anche solo 1K di BTP alla volta... Assurdo. Solo le commissioni di acquisto+vendita le copri con un guadagno di almeno 1,00%, a meno di non averle gratis. Però anche gratis è un peccato sprecarle così.

1k è il minimo per fare un giro di giostra . .



P.S: il 29 ce l'ho (per differenziare) ma avendolo pagato 99 finora l'ho visto sempre in rosso . .
 
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Indovinare l'inflazione del bimestre finale per ovviare all'indexation lag è così importante per i titoli con scadenza più lunga? Mi sembra di aver capito di no. Non si potrebbe calibrare un modello sullo storico per vedere quale sarebbe l'inflazione migliore da utilizzare per aver il pricing più corretto possibile dei titoli con scadenze più brevi/intermedie? Ripeto lo scopo non sarebbe l'infallibilità (chiaramente).
@bridgewater a proposito di rapporto fra previsione di inflazione e scadenze puoi dare un'occhiata a questo grafico, (non all'altezza dei tuoi :bow: ) in cui il superreale viene stimato ai diversi tassi di inflazione. Credo trovi conferma la correttezza della questione che hai posto circa l'effetto delle diverse previsioni sulle scadenze più ravvicinate. (Grazie ancora @giorgio1966 per la macro! :flower: )

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Ehm già che ci siamo... Mi sono chiesto in passato PERCHE' lo fanno. Tu ne hai idea scommetto.... :mmmm:
Sinceramente non saprei, fino a poco tempo fa non sapevo nemmeno esistessero titoli di stato italiani emessi invaluta estera. Circa la loro esistenza riesco a darmi solo due spiegazioni: 1) per renderli più "friendly" nei confronti degli investitori extraeuropei consentendogli di investire in nostri titoli di stato senza un "rischio valuta" 2) dare la possibilità agli investitori europei ed italiani di ottenere qualcosa in più in termini di rendimento a fronte di quello che invece (per un investitore appunto europeo) è un rischio maggiore: quello della valuta
 
Ma allora paga doppio rischio: emittente e cambio . .
esatto proprio così... purtroppo oggi il dollaro é piuttosto forte (rispetto ai valori storici) e ciò non lo rende conveniente. Certo però che un decennale a 5,375 non è niente male eh!
 
infatti a fronte di un rischio più alto offre un rendimento più elevato. Per gli statunitensi sarebbe un ottimo affare visto che per loro, in questo caso, non esiste un rischio valuta.

Rischio per rischio allora preferisco Turchia US$ 8%
ma siamo OT , ci sono le discussioni apposite . .
 
Rischio per rischio allora preferisco Turchia US$ 8%
ma siamo OT , ci sono le discussioni apposite . .
ok ma la Turchia come emittente è molto più rischioso dell'Italia (non è neppure in area euro): non c'è paragone. La chiudo qui xché sono OT. E' stato un piacere confrontarmi con te e Tramaglino 🤗
 
infatti a fronte di un rischio più alto offre un rendimento più elevato. Per gli statunitensi sarebbe un ottimo affare visto che per loro, in questo caso, non esiste un rischio valuta.
Ogni volta che il cambio è tornato dalle parti di 1,20 è stato un affare; altro che rischio valuta.....semmai resta solo il rischio "fineco" per via delle commissioni...
 
È tipico di diversi Paesi.
È solo un modo per differenziare l'offerta ampliandola ad una clientela diversa - ad esempio un cittadino americano.
La strategia di ampliare il più possibile i clienti delle proprie obbligazioni - contrariamente a chi vorrebbe il debito tutto in un posto - è a favore dell'emittente.

E per chi acquista ci sono vantaggi/rischi legati solo allo scambio favorevole/sfavorevole o sono appetibili anche per altro? Il rating sarà per forza di cose uguale a quello di altri BTP italiani.
 
1k è il minimo per fare un giro di giostra . .
Sì lo so ma le commissioni pesano già per l'1,00% come minimo, se appunto non sono gratis. Per dirti, i 38K del BTP OT27 l'ho venduto in 6 tranches durante la mattinata. Alcuni compravano solo 1K o 2K... Mah.
 
Ragazzi per caso si sa già quale sarà la cedola del btp Italia novembre 28 che dovrebbe staccare cedola a maggio? Grazie
 
E per chi acquista ci sono vantaggi/rischi legati solo allo scambio favorevole/sfavorevole o sono appetibili anche per altro? Il rating sarà per forza di cose uguale a quello di altri BTP italiani.

Il rating è lo stesso.
Non ci sono subordinazioni (che io sappia), sono TdS come gli altri.

Sì, il principale rischio è quello di cambio dopo quello sull'emittente.

La differenza di rendimento è dovuta esclusivamente al diverso tasso base della Banca Centrale di riferimento per il dollaro, questo contiene già un'implicita attesa di cambio sfavorevole. È secondo me sbagliato parlare "di rischio di cambio remunerato"... perché è già nel tasso una previsione di cambio sfavorevole che viene scontata nel rendimento.

Chiudo la mia parte di OT.


Per quella duration siamo sul 4,2%-4,3%... al momento.

Ma è un articolo datato...
Fu emesso in Settembre al 4% di cedola nominale.
 
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Ogni volta che il cambio è tornato dalle parti di 1,20 è stato un affare; altro che rischio valuta.....semmai resta solo il rischio "fineco" per via delle commissioni...

A me sembra che il prezzo segua sempre il cambio sterilizzandolo . .
Con Fineco non paghi commissioni di cambio per le cedole (solo quando compri o vendi) . .
 
A me sembra che il prezzo segua sempre il cambio sterilizzandolo . .
Con Fineco non paghi commissioni di cambio per le cedole (solo quando compri o vendi) . .
Alla maggior parte degli utenti Fineco le cedole in Dollari finiscono sul conto in Dollari.
 
Faccio appello alla tua benevolenza e ammetto di aver le idee poco chiare (sto cercando di colmare - nei miei grandi limiti - un minimo il gap, per ora sono impegnato a decifrare lo scambio Encadenado - Acusmaticoribelle)...ma, detta nelle parole più semplici possibili, è errato dire che lo scopo non è quello di fare previsioni di inflazione che si manifestino accurate ex-post, ma quello di considerare l'inflazioni che permettano il calcolo più giusto possibile (non infallibile ovviamente) ex-ante per mettere in evidenza eventuali probabili disallineamenti e agire, diciamo così, in "relative value"?

Indovinare l'inflazione del bimestre finale per ovviare all'indexation lag è così importante per i titoli con scadenza più lunga? Mi sembra di aver capito di no. Non si potrebbe calibrare un modello sullo storico per vedere quale sarebbe l'inflazione migliore da utilizzare per aver il pricing più corretto possibile dei titoli con scadenze più brevi/intermedie? Ripeto lo scopo non sarebbe l'infallibilità (chiaramente).
Il rendimento reale viene aggiustato per tener conto della diversa stagionalità dei semestri e di eventuali contributi sovra/sotto la media del bimestre acquisito.

In un ambiente di crescita lineare del FOI il senso dell'aggiustamento risulterebbe evidente. Ma quando le variazioni mensili arrivano a decuplicare o a ridursi ad un decimo la variazione del trend di crescita o decrescita finisce per diventare predominante.

La condizione neutra per il lag non è inflazione zero, ma uguale a quella del bimestre acquisito.
 
basta andare in qualsiasi negozio per accorgersi che il "calo" dell'inflazione è una *******
inoltre oltre agli aumenti dei prezzi dei prodotti assistiamo anche ad una diminuzione della quantita di prodotto a parita di prezzo o a prezzo maggiorato (le solite furbate). persino la carta igienica hanno ridotto, sia il numero di strappi che la grandezza e il prezzo è aumentato rispetto a prima.
IMHO l'inflazione REALE è ben sopra il 10%
Attenzione che "calo dell inflazione" , non vuol dire che i prezzi scendono, non è deflazione.
 
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