Bruxelles rialza la stima sul pil
dell'Eurozona 2010: da 0,9% a 1,7%
Il commissario agli affari economici e monetari Olli Rehn: «Ripresa più forte previsto, ma resta fragile»
La Crescita nella Ue
Bruxelles rialza la stima sul pil
dell'Eurozona 2010: da 0,9% a 1,7%
Il commissario agli affari economici e monetari Olli Rehn: «Ripresa più forte previsto, ma resta fragile»
Il commissario finlandese Olli Rehn (Reuters)
BRUXELLES - La Commissione Ue ha di fatto raddoppiato le stime di crescita nel 2010 per l'Eurozona: il Pil dovrebbe crescere dell'1,7%, contro lo 0,9% previsto a maggio. Per l'intera Unione europea la stima è passata all'1,8% dall'1%. Nell'Eurozona nel terzo trimestre la crescita del Pil dovrebbe attestarsi a quota 0,5% (sul trimestre precedente), nel quarto scendere a 0,3%. Nella Ue 0,5% e 0,4%.
STIME MIGLIORI - Riflettendo un andamento migliore di quanto stimato nella prima parte dell'anno, indica Bruxelles, le nuove previsioni si fondano sull'andamento della crescita nei sette maggiori paesi Ue (Francia, Germania, Italia, Spagna, Olanda, Polonia e Regno Unito) che costituiscono l'80% del Pil Ue. La crescita più elevata è quella di Germania e Polonia, entrambe al 3,4% (1,2% stimato in maggio per la Germania, 2,7% per la Polonia); seguono Olanda all'1,9% (da 1,3%), Regno Unito all'1,7% (da 1,2%), Francia all'1,6% (da 1,3%), Italia all'1,1% (da 0,8%). La Spagna è il solo paese della «lista» a trovarsi ancora in recessione: -0,3% rispetto alla stima precedente di -0,4%.
INFLAZIONE - L'inflazione si attesterà a quota 1,4% nell'Eurozona, a fronte di una stima a maggio di 1,5%, e a quota 1,8% (come a maggio). Per l'inflazione sarà dell'1,1% in Germania (stima precedente 1,3%), all'1,6% in Spagna, Francia, Italia (stima precedente 1,6%, 1,4% e 1,8%), Olanda 1,1% (1,3%), Polonia 2,6% (2,4%) e Regno Unito 3% (2,4%).
ITALIA - Secondo le nuove stime di Bruxelles, in particolare, in Italia il Pil - dopo essere cresciuto dello 0,4% sia nel primo che nel secondo trimestre 2010 - salirà dello 0,5% nel terzo trimestre per poi subire una flessione negli ultimi tre mesi dell'anno, con una previsione dello 0,2%. Un calo - spiega la Commissione Ue - legato principalmente «all'attesa decelerazione della domanda globale». L'Italia (1,1) è penultima nella classifica della Commissione che vede all'ultimo posto la Spagna (-0,3%), unica tra i 7 paesi a trovarsi in recessione.