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  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Avrai capito tutto te che sei All-In da mesi, in un mercato in continua discesa, ma vendi e compri sempre con il timing perfetto, non perdi mai nulla e in qualunque momento puoi vendere tutto senza rimetterci un centesimo. Prendo in prestito un commento di un altro "non è che abbiamo tutti l'anello al naso".
Scusami, ma perché pensate che @CharlesIngalls dica un sacco di balle?
Io sono investito al 94%, il mio portafoglio segna +1%, il conto titoli è a più 3% rispetto all' inizio dell' anno; conto di arrivare al 3,5/3,6% a fine anno se lasciassi tutto così, ho speso almeno l' 1,5% per fare trading. Ho anche accumulato delle minus che scadono nel 27, perché io quando la perdita su un titolo supera il 5%, lo vendo.
Padronissimo di credere che racconto un sacco di balle pure io!
 
Scusami, ma perché pensate che @CharlesIngalls dica un sacco di balle?
Io sono investito al 94%, il mio portafoglio segna +1%, il conto titoli è a più 3% rispetto all' inizio dell' anno; conto di arrivare al 3,5/3,6% a fine anno se lasciassi tutto così, ho speso almeno l' 1,5% per fare trading. Ho anche accumulato delle minus che scadono nel 27, perché io quando la perdita su un titolo supera il 5%, lo vendo.
Padronissimo di credere che racconto un sacco di balle pure io!
La differenza sta tutta lì.
A vendere in perdita siamo buoni tutti.
Lui non perde mai.
 
perdonami , perchè vendere un obbligazione in perdita,non lo capisco.........
Esempio: se stai perdendo il 5% in conto capitale, ma pensi che scenderà del 15%, puoi "realizzare la perdita" per rientrare a livelli più bassi che ti consentiranno di recuperarla con gli interessi ed avere un pmc più basso. Ma è sempre una scommessa, può andarti bene o può andarti male. Tranne ad alcuni fenomeni che non perdono mai o hanno sempre una bella plusvalenza a compensare la minusvalenza.
 
Esempio: se stai perdendo il 5% in conto capitale, ma pensi che scenderà del 15%, accetti la perdita per rientrare a livelli più bassi che ti consentiranno di recuperare la perdita con gli interessi ed avere un pmc più basso. Ma è sempre una scommessa, può andarti bene o può andarti male.
logico, ma se ti va male la devi acquistare ad un prezzo maggiore,nel frattempo bruci il 5%
 
perdonami , perchè vendere un obbligazione in perdita,non lo capisco.........
I motivi possono essere diversi: io ad esempio ho venduto in perdita (una volta arrivato ad un -12% circa) per switchare su titoli con cedola più alta. Se e quando si salirà avrò minus con cui compensare eventuale capital gain generato.
 
I motivi possono essere diversi: io ad esempio ho venduto in perdita (una volta arrivato ad un -12% circa) per switchare su titoli con cedola più alta. Se e quando si salirà avrò minus con cui compensare eventuale capital gain generato.
Certo.
Basta non far passare il messaggio che generare una minus sia una cosa bellissima, perchè è solo un credito di imposta.
La perdita vera e propria, al netto del credito, la devi recuperare con il nuovo investimento.
 
Certo.
Basta non far passare il messaggio che generare una minus sia una cosa bellissima, perchè è solo un credito di imposta.
La perdita vera e propria, al netto del credito, la devi recuperare con il nuovo investimento.
e devi aggiungere il fattore TEMPO x il recupero, altrimenti sembra alice nel paese delle meraviglie dove nessuno perde soldi
 
in usa hanno aumentato gli stipendi del 25% gruppo ford ,stellantis. non e che a ruota tutti i settori chiederanno ancora piu aumenti?
 
e devi aggiungere il fattore TEMPO x il recupero, altrimenti sembra alice nel paese delle meraviglie dove nessuno perde soldi
Il fattore TEMPO ce l'hai sia con le perdite virtuali che con quelle che metti nero su bianco OK! e se fosse "alice nel paese delle meraviglie" non saremo tutti in rosso nel PTF obbligazioni.
 
Il fattore TEMPO ce l'hai sia con le perdite virtuali che con quelle che metti nero su bianco OK! e se fosse "alice nel paese delle meraviglie" non saremo tutti in rosso nel PTF obbligazioni.
con quelle virtuali non generi perdite, il fattore TEMPO ti serve solo x cedolare ,mentre se vendi in perdita il fattore TEMPO (gli inetressi ) ti serveno per recuperare il loss di quello che hai venduto in perdita è vi è una bella differenza
 

titolo del 3d

BTP TF dal 2033 al 2072 News, AT, View, Trading & Cassetto​

sarebbe una bella cosa riprendere a postare in topic, come già chiesto da giorni anche da altri utenti, e come si faceva fino a una settimana fa, più o meno

anche i mod potrebbero passare un po' più di frequente, e far pulizia di tanti post inutili e OT
 
Obbligazioni non li mastico bene, ma per fortuna messo piccola parte nel portafoglio
 
con quelle virtuali non generi perdite, il fattore TEMPO ti serve solo x cedolare ,mentre se vendi in perdita il fattore TEMPO (gli inetressi ) ti serveno per recuperare il loss di quello che hai venduto in perdita è vi è una bella differenza
E' il tuo punto di vista e sicuramente di altri, che rispetto ma non condivido. Se ragionassero tutti come te non esisterebbe lo "stop loss" (che in alcuni casi può salvarti da un incastro su bond lunghissimi) e le minus. Poi condivido che quest'ultime non siano una cosa bella ma indice di aver sbagliato investimento o tempistica... nel mondo perfetto sarebbe bello non vedere mai rosso azzeccando sempre minimi e massimi ma questo è un altro discorso.
 
in usa hanno aumentato gli stipendi del 25% gruppo ford ,stellantis. non e che a ruota tutti i settori chiederanno ancora piu aumenti?
sicuro

allora altro che soft landing ma possibile spirale inflazionistica -> debiti -> guerra

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Riunione Bce oggi, tassi fermi al 4,50%? Cosa aspettarsi

La riunione Bce di oggi è molto attesa. I tassi dovrebbero restare fermi, ma l’incertezza domina lo scenario economico europeo. Quali previsioni sulla decisione e sulle parole di Lagarde

La riunione Bce di oggi, giovedì 26 ottobre si preannuncia cruciale e sale l’attesa di investitori e analisti per la decisione di Lagarde e degli altri funzionari sui tassi di interesse. Lagarde e tutti i membri del board si riuniscono in mattinata per poi ufficializzare la decisione sui tassi e il comunicato dell’incontro alle ore 14.15. Una curiosità: questa riunione si tiene ad Atene, in Grecia e non nella sede della banca centrale a Francoforte, come di solito. Il contesto è molto complesso a livello mondiale e ancor di più per l’Eurozona. La guerra in Israele è il fattore nuovo, non previsto, che si è aggiunto improvvisamente ai già noti motivi di preoccupazione per la regione europea, concentrati soprattutto sull’arrivo di una recessione.

Con i prezzi di gas e petrolio tornati a salire e a ostacolare la strategia di politica monetaria restrittiva portata avanti finora, la parola d’ordine per la Bce sarà prudenza. Da una parte, infatti, si invoca una pausa nel rialzo dei tassi, con quello di interesse di riferimento arrivato al 4,50%. Dall’altra, un messaggio troppo colomba potrebbe illudere sulla fine dei rischi per l’inflazione, che invece sta trovando nuove spinte all’aumento con le turbolenze geopolitiche in corso.

La conferenza stampa di Lagarde, che come consueto seguirà la decisione sui tassi, è l’appuntamento economico più osservato della settimana. Cosa aspettarsi dalla riunione Bce di oggi, giovedì 26 ottobre 2023 e cosa può succedere in Eurozona. Aspettando l’uscita ufficiale della decisione Bce sui tassi, per capire se la previsione di uno stop ai rialzi troverà conferma, Money.it segue i mercati e i principali movimenti finanziari in diretta.
 
I bond della Grecia sono stati promossi e per l’Italia forse non sarà una buona notizia

La promozione dei bond della Grecia al rating "investment grade" da parte dell'agenzia di rating S&P può colpire i titoli di stato italiani.

Dalle stalle alle stelle. Erano i reietti d’Europa, anzi di tutto il mondo avanzato. Da qualche tempo a questa parte, invece, sovra-performano il resto dell’Eurozona, battendo senza indugi i titoli di stato italiani. I bond della Grecia stanno vivendo una ritrovata primavera dopo oltre un decennio di umiliazioni e declassamenti. Venerdì scorso, mentre il governo di Roma viveva con ansia l’aggiornamento del giudizio da parte dell’agenzia S&P, Atene si godeva la sua rivincita: upgrade del rating di un gradino a BBB-, sufficiente a fare tornare il debito pubblico ellenico nell’area “investment grade”.

PIL su, debito giù
Già a settembre c’era stata in tal senso un’altra promozione di Dbrs, ma trattasi di un’agenzia minore. Entro la fine dell’anno, almeno secondo quanto scommettono diversi analisti, anche Fitch e Moody’s si accoderanno. Il premier conservatore Kyriakos Mitsotakis ha potuto festeggiare la buona novella. Raccoglie i frutti di oltre quattro anni di governo, fresco di secondo mandato e con un’opposizione debolissima. Le politiche di austerità fiscale iniziano a funzionare. Il rapporto tra debito e PIL scende velocemente anche “grazie” all’inflazione e al ritorno alla crescita economica. Il bilancio chiuderà quest’anno con un avanzo primario dell’1,2% per S&P, superiore allo 0,7% fissato dal governo.

Rendimenti giù, cresce divario con Italia
Lunedì, alla riapertura delle contrattazioni dopo l’upgrade di S&P, i bond della Grecia hanno visto scendere il rendimento decennale di 4-5 punti base in area 4,30%. Nello stesso giorno, il BTp a 10 anni si aggirava in area 4,90%. In pratica, lo spread BTp-“sirtaki” si è ampliato a 60 punti o 0,60%. Significa che l’Italia deve indebitarsi a un tasso di oltre mezzo punto superiore a quello di Atene per la scadenza decennale. Eppure il rating tricolore resta superiore a quello ellenico. Il punto è che i mercati valutano le tendenze: Atene sale, Roma o resta ferma o scende. Il ritorno ufficiale dei bond della Grecia in area “investment grade” non sarà priva di conseguenze. Consentirà ai fondi d’investimento di acquistare titoli del debito di Atene. Finora, ragioni di opportunità e divieti espliciti previsti dagli statuti hanno impedito simili operazioni. La maggiore domanda teoricamente abbasserà i rendimenti ellenici ulteriormente. In realtà, la loro discesa nei mesi passati ha scontato proprio lo scenario che ha iniziato a materializzarsi dallo scorso venerdì.

Bond Grecia promossi, possibile colpo per BTp
Ad ogni modo, la promozione dei bond della Grecia potrebbe non essere una buona notizia per i BTp. Proprio in virtù di un ritorno agli acquisti dei fondi, nei loro portafogli ci sarebbe minore spazio per i titoli italiani. Vero è che le dimensioni del mercato sovrano ellenico sono assai limitate. Su 405 miliardi di euro di debito contratto al 30 giugno scorso, meno di un quarto era in forma di obbligazioni. Il 76% si ha come esposizioni verso Banca Centrale Europea e Unione Europea. Risulta ormai azzerato il debito verso il Fondo Monetario Internazionale, che formò per anni la Troika insieme agli altri due creditori. E le banche domestiche posseggono gran parte di tali bond, ragione per cui la disponibilità effettiva risulta scarsa. C’è da dire che l’upgrade consentirà al Tesoro di emettere bond della Grecia in maggiori quantità nei prossimi mesi e anni. In questo modo, le esposizioni verso la Troika si ridurranno in termini percentuali, anche se la spesa per interessi così tenderà a salire. Certamente, Atene troverà un equilibrio tra le due opposte esigenze.

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