alex77
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O pensa in un ritorno dell'inflazione dopo un periodo di controllo.
O pensa che una leggera recessione farà abbassare i tassi solo per un periodo e poi tornerà su un regime tra 2,5% e 3%.
O semplicemente non riesce a vedere bene oltre e precauzionalmente (viste le batoste già prese) sui lunghi si tiene un certo margine di sicurezza/volatilità.
Oppure quel livello è solo la media in cui sul mercato si incontrano catastrofisti di tassi al 6% e sognatori di tassi a 0%.
Boh! Ne possiamo sparare di ricostruzioni quante ne vogliamo, solo i numeri vediamo.
Eh, appunto! Se i tassi si normalizzassero secondo il 2011, su una curva crescente (che però mi pare eccessivamente inclinata), i titoli fino a una duration di 5 anni si potrebbero apprezzare mentre quelli sopra i 10 perdere.
Tuttavia quella del 2011 scontava rialzi importanti negli anni futuri (sullo stile della storia dei tassi di tutto il secolo scorso, poi è seguita una politica monetaria molto più accomodante).
Il mercato pensa (quindi prendendo per giuste le quotazioni attuali) ad una curva tra un paio d'anni moderatamente crescente con valori compresi tra un 2% e un 3% sul lunghissimo (che per i Btp allo spread attuale significherebbe da un 2,5% a 2 anni ad un 4,5% sopra i 10 anni), in pratica una media tra la 2007 e la 2011 direi.
Ci azzecca? O sbaglia?
Chi vivrà, vedrà.
ovvio nessuno sa il futuro, quello che oggi però mi fa storcere il naso è proprio lo storico di una curva così penalizzante sui 3-10 anni ed è per questo che senza saper leggere o scrivere opterei per duration entro i 12 mesi
poi ovvio ciascuno deve fare i propri calcoli